Viaggio in Malesia fai da te

Spesso snobbata in favore di altre destinazioni più popolari nel sud est asiatico, la Malesia ha in verità molto più da offrire di quello che la gente pensa: dalla moderna Kuala Lumpur ai numerosi parchi nazionali, casa di specie uniche sul pianeta, passando per alcune delle spiagge e siti per fare immersioni migliori al mondo. Questo Paese di certo non delude!

Ho passato un paio di settimane esplorando la Malesia zaino in spalla e in questa guida troverai un sacco di informazioni utili e consigli per organizzare al meglio il tuo viaggio.

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Grotte Niah parco nazionale Mulu

Parco nazionale Mulu.

Quando visitare la Malesia

Le temperature variano davvero di poco durante tutto l’anno così come l’umidità che resta sempre alta. Le precipitazioni sono molto più frequenti durante la stagione delle piogge ma possono verificarsi anche durante la stagione secca sotto forma di fenomeni brevi nell’arco del solo pomeriggio. Come regola generale, evita il picco della stagione delle piogge che varia profondamente tra le varie regioni del paese.

In sintesi a grandi linee:

  • Lowlands e Highlands (Kuala Lumpur, Melaka e Cameron Highlands) – Precipitazioni costanti tutto l’anno ma leggermente più frequenti nei mesi di ottobre-gennaio e marzo-aprile.
  • Costa Ovest (Penang e Langkawi) – Picco delle precipitazioni da agosto a novembre e aprile/maggio. Il periodo migliore va indicativamente da dicembre a marzo.
  • Costa Est (Isole Perhentian e Tioman) – Picco delle precipitazione da novembre a febbraio. Il periodo migliore va indicativamente da aprile a settembre.
  • Borneo –  Picco delle precipitazione da novembre a febbraio. Il periodo migliore va indicativamente da maggio a settembre.

Moschea Masjid Jamek a Kuala Lumpur.

Documenti e vaccinazioni per entrare in Malesia

I possessori di passaporto italiano ricevono un visto turistico gratuito della durata di 90 giorni nel momento in cui entrano nel Paese. Dal 1 dicembre 2023 e’ necessario presentare al proprio arrivo nel Paese la Malaysia Digital Arrival Card (MDAC). E’ possibile presentare la domanda online a partire da tre giorni prima dell’arrivo in Malaysia sul sito ufficiale.

È possibile estendere la durata del visto di altri 30 giorni recandosi in un ufficio dell’immigrazione oppure facendo la classica “visa run”, cioè uscendo e rientrando nel Paese, attenzione però perché sembrerebbe preferibile, onde evitare problemi, rimanere fuori dal Paese almeno un paio di giorni altrimenti l’ingresso, e gli ulteriori 90 giorni, non vengono garantiti. Qui trovi una discussione interessante nel caso volessi approfondire la questione.

La Malesia non richiede nessuna vaccinazione obbligatoria ma Epatite A e B sono sempre consigliate.

Per informazioni aggiornate su visti e quant’altro consiglio di consultare il sito viaggiare sicuri messo a disposizione del Ministero degli Esteri.

Vista dalla cima di Penang Hill

Vista da Penang Hill. 

Cosa fare e vedere in Malesia

Come probabilmente già sai, o comunque vedi dalla mappa qui sotto, la Malesia può essere divisa in due regioni ben distinte: la Malesia peninsulare e il cosiddetto Borneo, un’isola selvaggia che la Malesia condivide con l’Indonesia e il piccolo sultanato del Brunei.

In questa guida troverai informazioni e itinerari per entrambe le regioni convenientemente divise in due sezioni ben distinte, partiremo dalla Malesia peninsulare.

I prezzi sono spesso espressi nella moneta locale. La moneta ufficiale della Malesia è chiamata “Ringgit malesiano” abbreviata con “MYR” o semplicemente “R”.

Il cambio, al momento della pubblicazione di questo articolo, è 1€ = 4,75 MYR. Per il cambio attuale ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina.

Mappa turistica della Malesia, cosa vedere

Malesia Peninsulare

Kuala Lumpur

Con molta probabilità “KL” sarà il tuo punto di partenza, a mio parere un paio di giorni in città sono più che sufficienti, non fraintendermi, la città con il suo contrasto tra antico e moderno è davvero affascinante ma le poche attrazioni turistiche che ha da offrire possono essere viste in poco tempo.

Cosa fare e vedere a Kuala Lumpur

Al contrario di altre città del sud est asiatico, Kuala Lumpur ha una metro estremamente efficiente (ed economica) quindi consiglio di approfittarne, spostarsi all’interno della città è davvero facile.

Visita la città e la sua architettura

Consiglio di partire dal centro città magari visitando la “City Gallery” che è sostanzialmente un centro visitatori dove tra le tante cose è possibile ammirare un modello in 3D di KL con evidenziate tutte le attrazioni principali. L’ingresso è gratuito.

In ogni caso nel centro trovi la maggior parte degli edifici risalenti all’epoca coloniale costruiti dagli inglese. Gli ex uffici del potere e il palazzo del sultano Abdul Samad si trova sulla piazza principale della città, Piazza Merdeka. A circa 10 minuti a piedi consiglio inoltre di dare un’occhiata all’antica stazione dei treni.

Piazza Merdeka.

Sempre sulla piazza principale troviamo il “Royal Selangor Club”, un club usato come punto di incontro dagli alti ranghi della società inglese ai tempi del colonialismo e per concludere, poco distante da Piazza Merdeka, si trova un’affascinante moschea chiamata Masjid Jamek aperta al pubblico tutti i giorni 10:00 – 12:30 / 14:30 – 16:00 eccetto il venerdì. Sempre rimanendo in tema moschee, la moschea nazionale della Malesia, si tratta di un complesso gigantesco che può ospitare fino a 15k fedeli nella sala della preghiera, purtroppo durante la mia visita era temporaneamente chiusa per i visitatori non musulmani. Se decidi di avventurarti da queste parti, allora puoi fare un salto anche ai giardini Botanici Perdana. L’ingresso è gratuito.

Petronas Towers.

Ovviamente un tour della città non può considerarsi concluso senza vedere le famose “Petronas Towers” e la “KL Tower”, quest’ultime si trovano poco distante dal centro ed è meglio visitarle la sera quando scende il sole e sono illuminate da migliaia di luci, davvero suggestivo. Volendo si può pagare per salire sia in cima alla KL Tower (sito ufficiale) che a una piattaforma panoramica all’ottantaseiesimo piano di una delle Petronas Towers (sito ufficiale).

Kampong Bharu.

Per un’esperienza più autentica ricordati di camminare per le strade del quartiere “Kampong Bharusi tratta sostanzialmente di un villaggio tipico all’interno della città a due passi dalle Petronas Towers. Se decidi di fare un giro, Nasi Lemak Wanjo Kg Baru è un ristorante davvero popolare. Come suggerisce il nome, il piatto da provare è il Nasi Lemak. Per concludere, fai un salto al quartiere cinese a due passi dal centro, la via più iconica è probabilmente Petaling street. Il tutto può tranquillamente essere fatto nell’arco di una giornata. Spostarti con la metro è davvero facile, rapido ed economico!

Chinatown a Kuala Lumpur

Chinatown a Kuala Lumpur. 

Grotte di Batu

Le grotte di Batu o “Batu Caves” sono un’altra attrazione popolare di Kuala Lumpur (Google Maps). I sacerdoti indù hanno usato queste grotte come templi sin dalla loro scoperta nel 1878. Contengono numerose statue e due piccole strutture raggiungibili al termine di una scalinata lunga 272 scalini che, con il caldo afoso di Kuala Lumpur, non sono un vero e proprio divertimento ma ne vale sicuramente la pena: la location è davvero suggestiva ma fai solo attenzione alle numerose scimmie che vivono nei paraggi, sempre pronte a rubare cibo e quant’altro riescano a trovare. L’ingresso è gratuito e si possono facilmente raggiungere in metro, gli orari indicati su Google Maps sono affidabili.

Se ti interessa è possibile unirsi a un tour guidato all’ adiacente “Bat Cave”, una grotta piena di pipistrelli dove è spesso possibile vedere altri animali come ragni, serpenti, scorpioni e centinaia di altri insetti che vivono nell’oscurità della grotta, 35 MYR.

Per concludere, se cerchi qualche altro sito da visitare, consiglio il Tempio Thean Hou (Google Maps), particolarmente suggestivo la sera con le lanterne accese.

Dove dormire a Kuala Lumpur?

In generale, usare come base Chinatown è un’ottima idea vista la vicinanza con molte delle principali attrazioni. Se cerchi degli ostelli sociale dai un’occhiata a Hotel 1000 Miles e soprattutto Mingle Highstreet. Durante la mia seconda visita in città ho dormito a Space Hotel @ Chinatown Kuala Lumpur, leggermente più caro ma estremamente confortevole se cerchi solo un luogo dove riposare.

Come raggiungere Kuala Lumpur?

Se arrivi al terminal degli autobus allora sali direttamente in metropolitana per raggiungere qualsiasi destinazione in città; se arrivi invece dall’aeroporto internazionale, il modo più veloce è salire a bordo del KLIA express, un treno ad alta velocità che connette il terminal dell’aeroporto alla stazione KL Sentral, sarai lì in mezz’ora circa e poi puoi salire in metro. Questa è però anche un’opzione relativamente cara, mezz’ora di viaggio, 55 MYR.

Un’alternativa più economica è prendere il bus dall’aeroporto a KL Sentral, da dove si ha accesso alla metro. Le partenze sono frequenti, il biglietto costa 15 MYR e si può pagare con la carta.

Melaka

Melaka o Malacca è una città portuale convenientemente localizzata a metà strada tra Kuala Lumpur e Singapore, la città non è particolarmente ricca di attrazioni ma il suo centro storico è un sito Unesco e, specialmente arrivando in autobus da Singapore, rappresenta un’ottima tappa intermedia.

Cosa fare e vedere a Melaka

Personalmente credo che una giornata passata a passeggiare per il centro dovrebbe essere più che sufficiente, le due vie più caratteristiche sono Jonker e Heeren. Consiglio inoltre di non perdersi il tempio Cheng Hoon Teng, il tempio cinese più antico della Malesia e di salire alla chiesa di San Paolo da dove si hanno delle ottime viste. Il colle, sulla cui cima si trova la chiesa, ha rappresentato per anni il centro amministrativo della città ed è pertanto circondato da alcuni degli edifici storici più importanti di Melaka come lo Stadthuys, l’edificio olandese più antico del sud est asiatico e l’adiacente torre dell’orologio. Dall’altro lato del colle si trova la Porta de Santiago, ovvero uno dei cancelli d’ingresso della cittadella fortificata costruita dai portoghesi prima dell’arrivo degli olandesi.

Tempio Cheng Hoon Teng.

Se vuoi approfondire gli eventi che hanno portato all’indipendenza della Malesia, consiglio di visitare il vicino Memorial della proclamazione di indipendenza, l’ingresso è gratuito. Un altro museo potenzialmente interessante è il Museo Palazzo del Sultanato di Malacca che però era chiuso per restauro durante la mia visita quindi non mi esprimo.

Chiesa di San Paolo.

Appena fuori dal centro consiglio di fare un salto al tempio Poh San Teng, l’ingresso è gratuito e visto che ci sei puoi fare una breve passeggiata nell’adiacente cimitero cinese, il sito non è ben mantenuto ma l’ho trovato comunque interessante. Ci sono circa 12500 tombe, alcune risalgono ai tempi della dinastia Ming. Sempre nei dintorni, lungo il fiume, si trova Villa Sentosa, una casa museo che mi era stata fortemente raccomandata da un’amica in quanto a detta sua sembrava davvero che il tempo si fosse fermato e chi l’aveva accolta era stato gentilissimo. Sono passato due volte e non ho mai trovato anima viva quindi ho rinunciato alla visita però immagino sia stata solo sfortuna.

Una tomba del cimitero cinese.

Per concludere, la moschea galleggiante “Masjid Selat Melaka”, costruita su un’isola artificiale, è particolarmente suggestiva la sera quando è illuminata dalle luci artificiali. Le moschea si trova abbastanza distante dal centro, io ho finito col camminare ma probabilmente faresti meglio a prendere un taxi, 7/8 MYR solo andata. Se opti per il taxi, fatti aspettare. Consiglio di arrivare per il tramonto, ammirare la moschea illuminata e farti riportare in centro. Quasi dimenticavo, c’è una piscina pubblica in pieno centro dove trovare refrigerio dal caldo umido di Melaka, l’ingresso costa solo 5 MYR.

La moschea galleggiante di Melaka.

Dove dormire a Melaka?

Io ho dormito a Ola Hostel e lo consiglio fortemente. La posizione è ottima e in generale la struttura ha tutto quello che un buon ostello dovrebbe offrire. Il propietario Sam è una persona davvero gentile e ospitale.

Come raggiungere Melaka?

Da Kuala Lumpur i bus verso Melaka partono dal terminal Bersepadu Selatan ogni mezz’ora circa, la durata del viaggio è di circa 2 ore e personalmente ho pagato 11.10 MYR per la tratta. Il terminal di Melaka si trova circa a 4-5 km dal centro, il bus da prendere verso il centro è il numero 17, il costo è 2 MYR. Un taxi costa circa 7 MYR.

Da Singapore i bus partono un po’ da tutti i punti della città, io ho viaggiato con KKKL prenotando online e il pick up era in questo punto. Mi hanno scaricato in pieno centro al contrario di altri bus quindi ho risparmiato qualcosa sul trasporto dalla stazione. Il “terminal dei bus” da cui operano molto delle altre compagnie (leggermente più economiche) che coprono la tratta Singapore – Melaka si trova al Golden Mile Complex. Il viaggio è durato 6 ore e mezza inclusa mezz’ora di pausa e quasi un’ora all’immigrazione quasi interamente all’intasato lato malesiano. Se vuoi prenotare il tuo bus online, puoi usare siti come 12Go e Easybooking. È inoltre possibile coprire la prima tratta fino al confine in treno (Woodlands check point) ma credo abbia senso solo se si prosegue verso Kuala Lumpur cambiando treno visto che per andare a Melaka dovresti comunque prendere il bus.

Lungo il fiume che attraversa Melaka.

Parco Nazionale Taman Negara

Si tratta del parco più grande della Malesia peninsulare, famoso per la sua foresta pluviale che ospita una flora e fauna davvero variegate. All’interno del parco è possibile fare dalle semplici escursioni giornaliere a piedi o in barca fino a trekking di più giorni.

L’entrata più popolare è quella che passa per Jerantut. da Kuala Lumpur ci sono bus diretti che partono ogni giorno. In passato questa era la base di esplorazione prediletta da molti visitatori ma ora ci sono numerosi alloggi nel vicino villaggio di Kuala Tahan (vero e proprio punto di accesso al parco) che può essere raggiunto tramite un bus locale da Jerantut (90 minuti circa, 7 MYR).

Dal villaggio di Kuala Tahan è possibile organizzare escursioni guidate o anche completare alcuni percorsi in autonomia. Basta infatti pagare 1 MYR (include il costo dell’entrata!) per attraversare il fiume che separa il villaggio all’ingresso vero e proprio del parco da dove è possibile per esempio seguire alcuni percorsi a piedi nella giungla o camminare lungo uno dei ponti sospesi più lunghi al mondo per soli 5 MYR, il tutto senza il bisogno di avere una guida.

Parco nazionale Taman Negara

Parco nazionale Taman Negara. 

Cameron Highlands

Questa regione montagnosa, che si trova circa 200 km a nord di Kuala Lumpur, è famosa per le sue piantagioni di tè e il clima decisamente piacevole rispetto al caldo torrido che caratterizza gran parte del Paese.

Con altitudini che vanno dai 1135m ai 1829m è infatti la regione più alta del Paese che possa essere raggiunta via strade e, vista l’altitudine, le temperature di notte possono avvicinarsi anche ai 10 gradi il che può essere davvero piacevole!

Cosa fare e vedere alle Cameron Highlands

Molte delle attrazioni si trovano nei dintorni di Tanah Rata e Brinchang, i due paesi che ospitano gran parte degli alloggi all’interno delle Cameron Highlands, in alcuni però non possono essere raggiunte in autonomia senza percorrere lunghi tratti a piedi o usando il trasporto pubblico che è quasi assente. Per questo molti viaggiatori si affidano all’autostop (estremamente efficace nell’area) o a tour organizzati/taxi. In ogni caso queste sono le principali attività.

Trekking nella giungla

Il trekking è una delle attività più popolari da fare nelle Cameron Highlands tanto che molte persone vengono solo per quello. I sentieri sono in linea di massima ben segnalati e possono essere quindi seguiti in autonomia (per ulteriore sicurezza scarica maps.me). Nei dintorni di Tanah Rata e Brinchang ce ne sono un po’ per tutti i livelli di forma e sono numerati da 1 a 14, (qui trovi una breve descrizione dei vari sentieri).

Molti dei sentieri portano, o passano, attraverso alcune delle attrazioni più interessanti come la “foresta muschiosa”, la cascata Parit e alcune piantagioni di tè. Con un po’ di fortuna potresti anche avvistare il famoso fiore Rafflesia, il fiore più grande al mondo. Non perderti la cima del monte Gunung Brinchang!

Altre attività famose sono la visita all’allevamento di farfalle (dove non solo è possibile ammirare le farfalle, ma anche numerosi tipi di insetti come per esempio l’insetto stecco; l’entrata costa solo 5 MYR) la visita al tempio Sam Poh (il quarto più grande della Malesia con un’ottima vista sul paese sottostante) e alle aziende che permettono la visita ai loro stabilimenti dove si producono per esempio tè, fragole e rose.

Piantagioni di te cameron highlands

Le piantagioni di tè a Cameron Highlands.

Dove dormire alle Cameron Highlands?

De’Native GuestHouse bellissima struttura immersa nel verde appena fuori Tanah Rata, quasi ogni sera viene organizzata una cena con tutti gli ospiti e poi ci si siede attorno al fuoco. In sostanza un bel ambiente estremamente sociale, l’unica pecca è che forse manca un po’ di manutenzione.

Come raggiungere le Cameron Highlands?

Ci sono bus diretti sia verso Kuala Lumpur a sud, sia verso Penang a nord.

Isola Pangkor

A metà strada tra Kuala Lumpur e Penang, questa piccola isola è decisamente meno conosciuta di Penang e Langkawi soprattutto tra gli stranieri ma è frequentata dai locali durante il weekend, il resto della settimana le spiagge si svuotano e lasciano spazio ad un’atmosfera autentica con villaggi di pescatori che sono cambiati davvero pochi negli ultimo 50 anni.

Ci sono alcune delle spiagge più carine della costa occidentale della penisola, se cerchi una destinazione fuori dal classico itinerario turistico, vale sicuramente la pena considerare quest’isola. Per raggiungerla, ci sono collegamenti frequenti in barca dalla città di Lumut verso la quale ci sono numerosi bus ogni giorno sia da Kuala Lumpur che da Penang.

Per attività da fare sull’isola consiglio di dare un’occhiata a questo articolo.

Penang (George Town)

Penang è un’isola a nord della Malesia collegata alla terraferma da due ponti. Penang è anche il nome dello stato la cui capitale, Georgetown, si trova sull’isola. E’ una città davvero affascinante, ricca di storia e cultura nata dalla fusione tra la cultura indiana, malesiana e cinese, il tutto all’interno di una città amministrata a lungo dagli inglesi i quali hanno lasciato una grossa impronta sull’architettura degli edifici coloniali.

Cosa fare e vedere a Penang

La città è davvero compatta e facilmente esplorabile a piedi, consiglio letteralmente di perdersi tra le strade del centro storico alla ricerca dei centinaia di murales (qui trovi una lista completa) e ovviamente ammirare l’architettura dei numerosi edifici d’epoca coloniale. Uno su tutti è probabilmente la Cheong Fatt Tze Mansion conosciuta anche come “Blue Mansion”. L’abitazione signorile è ora un hotel ma vengono offerti tour quotidiani per visitarla. Il tour guidato dura un’ora circa e tutto sommato lo consiglio ma va prenotato con almeno qualche giorno di anticipo. Non ci sono stato ma un’altra visita spesso consigliata è quella alla Pinang Peranakan Mansion (Google Maps).

Murales per le strade di Georgetown

Uno dei tanti murales per le strade di Georgetown. 

Penang Hill ( Bukit Bendera)

Si tratta della collina che domina la città (Google Maps), da qui la vista è ottima, consiglio di salire nel tardo pomeriggio in modo da vedere il panorama sia con la luce del giorno sia con la città illuminata di notte.

C’è un comodo treno/funivia (Google Maps) che sale fino alla cima dove ci sono un paio di strutture tra ristoranti, templi e altro ancora. La corsa dura 5 minuti circa e il prezzo è di 30 MYR andata e ritorno, aperto dalle 6:30 alle 21:00 ogni giorno. Per raggiungere la stazione del treno puoi prendere un taxi oppure il bus pubblico (orari e linee su google maps). Volendo puoi pure salire a piedi (Google Maps). Specialmente se decidi di salire in funivia, se possibile, evita i giorni festivi perché rischi di fare la fila per ore.

Tempio Kek Lok Si

Ho visto centinaia di templi durante il mio viaggio in Asia ma questo è davvero impressionante (Google Maps) . Si tratta del tempio buddista più grande del sud est asiatico. Si possono letteralmente passare ore esplorandolo. Grazie a una specia di funivia/ascensore (3 MYR) si ha un’ottima vista sulla città in compagnia di una gigantesca statua di Kuan Yin (dea della compassione) alta ben 36 metri! Se vuoi risparmiare, volendo si può salire a piedi.

L’ingresso del tempio può essere raggiunto in taxi oppure prendendo il bus, trovi linee e orari su google maps.

Penang National Park

Per concludere, se vuoi passare qualche ora di relax, l’isola offre alcune spiagge non male nella parte nord-ovest all’interno del parco nazionale Penang, in ogni caso non aspettarti niente di paradisiaco. L’ingresso costa ben 50 MYR, durante la mia ultima visita non era possibile raggiungere Monkey beach (Google Maps) a piedi ma solo in barca per ben 100 MYR. Volendo si può camminare fino a Turtle beach conosciuta anche come Pantai Keracut (Google Maps) dove però non è possibile fare il bagno a causa delle meduse. C’è però un piccolo centro informazioni (Google Maps) dove è spesso possibile vedere le tartarughe.

Infine, se vuoi scattare qualche foto divertente visita l’upside down museum.

Tempio Kek Lok Si

Una parte dell’enorme tempio Kek Lok Si. 

Dove dormire a Penang?

Some Place Else è un ottimo ostello di recente apertura in un’ottima posizione vicino al centro. Se viaggi leggero puoi tranquillamente camminare dal porto dove arriva il traghetto. C’è pure un’ampia stanza per il coworking nel caso fossi interessato.

Come raggiungere Penang?

Se arrivi da Ipoh o Kuala Lumpur, consiglio di prendere il treno (sito ufficiale) direzione “Butterworth Penang Sentral” (Google Maps). In ogni anche anche la stazione degli autobus è ben localizzata in quanto si trova letteralmente a fianco (Google Maps). Entrambe le stazioni sono connesse al Ferry Terminal (Google Maps) dove ci sono connessioni frequenti verso GeorgeTown, gli orari sono pure su Google Maps. La traversata in traghetto dura 10 minuti circa e si può pagare il biglietto con la carta, il costo è di 2 MYR. Lo stesso discorso vale pure in senso opposto dal Terminal di Georgetown (Google Maps).

Dall’isola di Langkawi a nord ci sono connessioni giornaliere in traghetto. Se invece arrivi via terra dalla Thailandia, senza quindi passare per Koh Lipe e Langkawi, devi prima raggiungere la ben connessa città di Hat Yai che volendo ha pure collegamenti diretti in treno fino a Bangkok. Da Hat Yai puoi optare per un transfer diretto offerto da qualsiasi agenzia in città oppure optare per il fai da te. In questo caso ci sono poi un paio di collegamenti in treno verso la città di confine “Pedang Basar” oppure minivan che partono di frequente dalla stazione dei bus. Una volta attraversato il confine, ci sono sia treni che bus diretti a Penang. A questa pagina trovi un sacco di informazioni. Per concludere, Penang ha un aeroporto internazionale abbastanza trafficato con tariffe vantaggiose.

Langkawi

A solo un paio d’ore di traghetto da Penang si trova questo arcipelago formato da 99 isole nel mare andamano al confine con la Thailandia, è una destinazione popolare per passare qualche giorno di relax in spiaggia e approfittare dei numerosi negozi duty free che si trovano sull’isola (l’alcol è particolarmente economico).

Cosa fare e vedere a Langkawi

L’isola non è esattamente gigantesca ma per goderne a pieno consiglio fortemente di noleggiare uno scooter per esplorarla in completa libertà.

Il ponte sospeso (sky bridge)

Questa è probabilmente l’attrazione più popolare dell’isola, si tratta di un ponte sospeso lungo 125 metri a 660 metri sul livello del mare. Per raggiungerlo bisogna salire a bordo di una funivia (55 MYR) che porta a una stazione intermedia da dove si hanno due opzioni: prendere un ulteriore ascensore per 15 MYR oppure proseguire a piedi per dieci minuti circa pagando 5 MYR.

La vista a 360 gradi dell’isola è a dir poco mozzafiato, così come la sensazione di camminare su un ponte sospeso a quell’altezza. Nonostante non sia esattamente un’attività low cost lo consiglio. Consiglio di combinare la visita al ponte con la vicina cascata Telaga Tujuh (Seven Wells); il parcheggio per andare alla cascata si trova a meno di un chilometro da quello della funivia che porta al ponte sospeso, per raggiungerla basta camminare una decina di minuti attraverso la foresta, non particolarmente impressionante ma vale sicuramente la pena.

Sky bridge a Langkawi

Lo sky bridge di Langkawi. 

Le spiagge

La spiaggia più popolare, dove si trova anche la maggior parte degli alloggi, è indubbiamente Pantai Cenang. La spiaggia non è male ma nulla di paradisiaco, inoltre è particolarmente affollata. Il mio consiglio è di salire in sella a uno scooter e dirigerti verso nord, le due spiagge più belle sono Tanjung Rhu e Pasir Tengkorak. Se vuoi vedere qualcosa di particolare vai alla “spiaggia nera” Pantai Pasir Hitam.

Il mercato notturno

Si tratta di un mercato itinerante che cambia location ogni notte. È possibile mangiare del cibo tipico a prezzi ottimi o comprare prodotti locali. Chiedi al tuo alloggio la location del giorno e se possibile facci un salto!

Per concludere, un tour in giornata delle numerose isole circostanti che prevede attività come snorkeling è estremamente popolare, personalmente non l’ho fatto ma mi è stato detto che non è affatto male.

Dove dormire a Langkawi?

Soluna GuestHouse: non guardare altrove e cerca di prenotare in anticipo, questo posto è sempre pieno. I prezzi sono ottimi così come la struttura, la location è a due passi dalla spiaggia e allo stesso tempo distante dal casino. Uno dei due soci è una ragazza italiana estremamente gentile e disponibile.

Come raggiungere Langkawi?

Ci sono collegamenti giornalieri in traghetto verso l’isola paradisiaca di Koh Lipe in Thailandia e Satun sulla terra ferma da dove è possibile proseguire verso qualsiasi altra destinazione in Thailandia. Verso sud ci sono collegamenti frequenti con l’isola di Penang. A Langkawi c’è inoltre un aeroporto internazionale che offre tariffe davvero interessanti, per esempio tornare a Kuala Lumpur in aereo è spesso più conveniente di usare la combinazione bus+traghetto sia in termini di tempo che di soldi.

Isole Perhentian

Le isole Perhentian sono una altro arcipelago di isole che si trova vicino al confine con la Thailandia ma questa volta sul lato opposto della penisola malesiana, lungo la costa est.

Turtle bay isole Pernhentian

Turtle bay alle isole Pernhentian. 

Cosa fare e vedere alle isole Perhentian

Non ho personalmente visitato l’arcipelago ma le isole sono largamente riconosciute come uno dei migliori siti al mondo per fare immersioni e snorkeling.

Le due isole principali sono Pulau Perhentian Besar (“Big Perhentian Island”) e and Pulau Perhentian Kecil (“Small Perhentian Island”). Kecil attrae più viaggiatori in quanto è leggermente più economica, mentre Besar è in linea di massima più cara e attira più famiglie.

Mentre le isole minori, come Susu Dara, Seringgi e Rawa, sono invece inabitate e fanno parte del parco marino.

In sostanza, se sei alla ricerca di un luogo dove rilassarti, goderti la spiaggia e fare qualche immersione o snorkeling in un ambiente paradisiaco allora non guardare oltre. Qui trovi un’ottima guida dedicata alle immersioni. Più di qualche viaggiatore mi ha raccomandato OhLaLa Divers come sistemazione economica e centro immersioni. A quanto pare se fai immersioni ogni giorno includono l’alloggio gratuitamente. Mi è stato inoltre segnalato che sull’isola non ci sono atm quindi è consigliabile arrivare con una buona dose di contanti. Infine, più di qualcuno mi ha detto che il costo dei vari brevetti per fare immersioni è estremamente competitivo come a Koh Tao se non addirittura di meno.

Come raggiungere le isole Perhentian?

Il crocevia per le isole Perhentian è la città di Kuala Besut da dove parte il traghetto che connette l’arcipelago alla terra ferma (Google Maps). Per informazioni su come raggiungere Kuala Besut con il trasporto pubblico dai un’occhiata a questo articolo (in inglese).

Borneo Malesiano

La gigantesca isola del Borneo divisa tra Malesia, Indonesia e il piccolo sultanato del Brunei è ancora relativamente distante dal turismo di massa nonché una delle mie regioni preferite nel sud est asiatico.

L’itinerario viene generalmente seguito partendo da Kuching e arrivando a Semporna o viceversa. In linea di massima l’opzione più pratica ed economica per raggiungere il Borneo consiste nel passare da Kuala Lumpur/Singapore (ma dai un’occhiata anche ai voli da Penang!) da dove ci numerosi voli ogni giorno da e verso le principali città nel Borneo.

Mamma e figlio orangotango in Borneo

L’orangotango, l’animale simbolo del Borneo.

Kuching

Kuching è la capitale dello stato di Sarawak nonché la città più grande dell’isola del Borneo. Resta comunque una città relativamente piccola e un’ottima base per esplorare quello che la regione di Sarawak ha da offrire.

Cosa fare e vedere a Kuching

La città di per sé non è particolarmente interessante ma assicurati di camminare lungo il fronte mare visitando il bazar e di attraversare il famoso ponte Darul Hana a forma di “S”.

Riserva naturale Semenggoh

Qui è possibile vedere gli orangotango, l’avvistamente è praticamente garantito durante tutto l’anno in quanto gli animali vengono nutriti dai rangers del parco. Il periodo novembre-febbraio è considerato meno favorevole in quanto la frutta abbonda nella giungla e gli animali sostanzialmente si procacciano il cibo da soli.

In ogni caso gli animali vengono nutriti ogni giorno dalle 9:00 alle 10:00 e poi nel pomeriggio dalle 15:00 alle 16:00. Quindi prendi il bus delle 7:00 o quello delle 13:00. La linea del bus da prendere è la “K6” al costo di 4 MYR mentre l’ingresso alla riserva costa 10 MYR.

Parco nazionale Bako

Il parco si trova a soli 45 minuti di autobus da Kuching e ospita una straordinaria diversità di flora (incluse alcune piante carnivore!) e fauna oltre che di paesaggio, in un’area relativamente piccola dove la foresta pluviale incontra il mare. Qui, con un po’ di fortuna, potresti avvistare le rare scimmie proboscide e altre numerose specie di primati (circa 150 specie in totale!).

Ci sono 16 sentieri e, nel caso fossi interessato, esiste la possibilità di passare la notte all’interno del parco in alcune lodge anche se molti optano per la visita in giornata.

Il parco si può tranquillamente raggiungere con il trasporto pubblico, la linea da prendere è la numera uno, il bus (4 MYR) parte ogni ora a partire dalle 7:00 del mattino in questo punto (con diverse fermate lungo il fiume) e impiega un’ora circa a raggiungere il mercato di Bako. Di fronte al mercato si trova il centro visitatori dove ci si registra e si ricevono tutte le informazioni del caso, si paga l’entrata (20 MYR) e si organizza il trasporto in barca fino al parco (20 MYR solo andata), il viaggio dura 20 minuti circa.

parco nazionale Bako

Uno dei sentieri del parco nazionale Bako. 

Dove dormire a Kuching?

Tree house bed & breakfast sembra un’ottima opzione economica in pieno centro.

Miri

Miri è generalmente la tappa successiva di un itinerario in Borneo, la città è infatti usata principalmente come base per esplorare il famoso parco nazionale Gunung Mulu e le meno turistiche Kelabit Highlands.

Parco nazionale Gunung Mulu

Il parco è famoso per il suo terreno carsico e le sue curiose formazioni rocciose sopra e sotto la superficie terrestre. All’interno del parco si trova infatti il sistema di grotte a noi conosciuto più grande del mondo (circa 12 milioni di metri cubi) e al suo interno la decima grotta più lunga al mondo, scoperta solo nel 2007.

Purtroppo molti dei trekking e tutte le grotte richiedono la presenza di una guida certificata per essere esplorate. In ogni caso i prezzi delle escursioni sono davvero ragionevoli se prenotate direttamente tramite il sito ufficiale, il parco organizza infatti diversi tour ed escursioni che puoi trovare a questa pagina.

In sostanza, il mio consiglio è quello di raggiungere il parco in autonomia e organizzare i tour guidati tramite il quartier generale del parco stesso senza quindi rivolgersi ad agenzie esterne, così facendo non solo sostieni direttamente il parco ma risparmi pure. Il pass di accesso costa 30 MYR e dura 5 giorni. Qui trovi un paio di opzioni economiche dove dormire appena fuori l’ingresso.

Per raggiungere il parco molti decidono di volare, ci sono voli sia da Kuching, Miri e Kota Kinabalu. La compagnia che opera i voli è MASwings. Se invece vuoi compiere un viaggio più avventuroso, partendo da Miri raggiungi in bus la città di Kuala Baram e da qui sali su una barca lungo il fiume Baram fino a Marundi, da dove bisogna prendere una serie di altre barche fino a raggiungere il parco.

I pinnacoli del parco nazionale Mulu

I pinnacoli del parco nazionale Mulu.

Kelabit Highlands

È un’altra destinazione popolare per gli amanti della natura che si trova vicino al confine con l’Indonesia su un altopiano a un’altitudine di 1000 metri circa.

La regione anche in questo caso è estremamente remota e meglio raggiunta sempre grazie alla compagnia aerea MASwings (l’aeroporto principale è quello di “Bario”).

Qui l’attività più popolare è di gran lunga il trekking, è possibile completare diverse escursioni giornaliere oppure affidarsi a un guida locale e addentrarsi nella giungla anche per diversi giorni.

Come raggiungere Miri?

Bus da e verso Bandar Seri Begawan (capitale del vicino Brunei) partono almeno un paio di volte al giorno, ci sono inoltre bus diretti verso Kuching a sud e Kota Kinabalu a nord. Ovviamente è anche possibile volare da e verso numerose destinazioni all’interno della regione o anche Singapore, Kuala Lumpur e Penang.

Brunei – Bandar Seri Begawan

Ovviamente, essendo uno stato indipendente, il Brunei non dovrebbe fare parte di questa guida di viaggio ma, essendo di strada tra Miri e Kota Kinabalu e avendo il visto gratuito, vale la pena passare una giornata a esplorare la capitale Bandar Seri Begawan.

Le moschee Omar Ali Saifuddien e Jame’ Asr Hassanil Bolkiah e il palazzo Istana Nurul sono dei veri e proprio gioielli dell’archietettura. Un altro sito interessante è il villaggio Kampong Ayer, completamente costruito su palafitte è uno dei più grandi al mondo del suo genere.

Moschea in Brunei

Moschea del Sultano Omar Ali Saifuddin. 

Come raggiungere Bandar Seri Begawan?

Da Miri c’è un unico bus diretto due volte a giorno con la compagnia Phls. In alternativa è possibile prendere una serie di bus locali cambiando al confine ma credo sia meglio informarsi in loco. Da Kota Kinabalu la tratta è coperta una volta al giorno dalla compagnia SipitangExpress.

Kota Kinabalu

Kota Kinabalu è la capitale dello stato di Sabah nel nord del Borneo. La città è in forte crescita e il suo aeroporto è il secondo più trafficato della Malesia grazie a tariffe davvero vantaggiose. Non a caso per molti l’itinerario di viaggio in Borneo termina o inizia proprio a Kota Kinabalu.

Cosa fare e vedere a Kota Kinabalu

Per molti la città è puramente un crocevia per esplorare il Borneo ma nei dintorni ci sono numerose attrazioni davvero interessanti.

Parco Marino Tunku Abdul Rahman

Un insieme di 5 isole (Gaya, Manukan, Sapi, Sulug e Mamutik) che si trova a pochi chilometri dalla terraferma dove sorge la città. Il viaggio in barca dura solo 15-30 minuti, basta prendere una speedboat del molo “Jesselton Point ferry terminal”, all’interno del terminal è possibile scegliere tra una serie di compagnie che offrono trasporto andata e ritorno per 17 MYR verso una delle isole a scelta, per ogni ulteriore isola che vuoi visitare devi pagare altri 17 MYR.

Ci sono inoltre da pagare 6 MYR come tassa di transito e 10 MYR come tassa per la conservazione del parco marino. Qui trovi una breve descrizione (in inglese) su cosa aspettarti da ognuna delle 5 isole.

Monte Kinabalu

Salire sulla cima del monte Kinabalu, che si erge a oltre 4000 metri, non è di certo facile né tanto meno economico, ma certamente sembra essere un’esperienza incredibile.

Purtroppo l’unico modo per farlo è tramite un tour organizzato che costa circa 350-400€. L’ascesa viene tipicamente fatta nel corso di due giorni e il prezzo include praticamente tutto ma resta pur sempre una cifra non da poco. Se sei interessato ti consiglio di consultare questo sito.

Cima Monte Kinabalu

Cima del Monte Kinabalu. 

Come raggiungere Kota Kinabalu?

In aereo ci sono collegamenti giornalieri e non troppo costosi sia dalla Malesia peninsulare che da altre città in Borneo. Via terra le destinazioni più vicine sono Bandar Seri Begawan in Brunei a sud, che è servita giornalmente in autobus, e Sandakan a nord che è connessa più volte al giorno da diverse compagnie, 5-6 ore di viaggio.

Dove dormire a Kota Kinabalu?

Masada Backpacker sembra essere un’ottima struttura con prezzi economici e colazione inclusa.

Sandakan

Sandakan è un altro punto di partenza popolare nel nord del Borneo per una itinerario di viaggio nella regione. La città è stata la capitale dello stato di Sabah fino al 1946 quando fu spostata a Kota Kinabalu ed è di gran lunga meno turistica ma ha comunque una serie di attrazioni nei dintorni.

Cosa fare e vedere a Sandakan

Nei dintorni della città ci sono una serie di santuari dove vengono riabilitati animali che spesso vengono salvati da una vita in cattività o dalla deforestazione.

Il santuario Sepilok

È considerato uno dei migliori luoghi per vedere orangotango selvaggi o comunque in fase di riabilitazione. È possibile raggiungere il parco con il trasporto pubblico per 6 MYR, il minibus parte dal terminal dei minibus ogni giorno alle 9:00 e ritorna alle 12:30 e 16:00. L’ingresso costa 30 MYR e gli animali vengono nutriti due volte al giorno, alle 10:00 e alle 15:00.

Accanto al santuario degli orangotango c’è un santuario dedicato agli orsi del sole, gli orsi più piccoli al mondo! L’ingresso anche in questo caso costa 30 MYR, qui trovi il sito ufficiale con tanto di istruzioni precise su come raggiungere con il trasporto pubblico entrambi i santuari.

Per concludere, esiste un terzo santuario dedicato alle scimmie proboscide, leggermente più caro, costa 60 MYR, qui trovi informazioni su come raggiungerlo e cosa aspettarti.

Partendo da Sandakan altre attività popolari sono una crociera lungo il fiume Kinabatangan e il parco “Turtle Islands Park” dove è possibile, durante la giusta stagione, vedere le tartarughe deporre le uova. Per entrambe le attività è necessario rivolgersi a un tour operator.

Scimmia proboscide in Borneo

La scimmia proboscide.

Dove dormire a Sandakan?

Sandakan Backpackers Hostel sembra un’ottima opzione in pieno centro.

Come raggiungere Sandakan?

Oltre a numerosi voli sia dal Borneo che dalla Malesia peninsulare, è possibile raggiungere abbastanza facilmente Sandakan via terra partendo da Kota Kinabalu. Ci sono infatti diversi collegamenti giornalieri in autobus, 5 ore circa.

Per conclude, a tutti gli appassionati delle immersioni, segnalo l’arcipelago di isole Sipadan, mi sono state fortemente consigliate da alcuni ragazzi “malati” per il diving. Qui trovi un articolo in italiano con numerose informazioni a riguardo.

Se hai trovato questo articolo utile allora considera l’idea di acquistare la tua assicurazione viaggio tramite uno dei link presenti in questo sito, facendolo supporti il mio lavoro senza alcun costo aggiuntivo per te. Per chi se la cava con l’inglese, consiglio True TravellerGlobelink. Per chi preferisce un’esperienza tutta in italiano, consiglio HeyMondo (Sconto del 10%). Grazie!

Possibili itinerari in Malesia

Di seguito elenco possibili itinerari di 2, 3 e 4 settimane, ovviamente prendi ciò che segue come ispirazione e modifica l’itinerario in base ai tuoi interessi/budget e ricorda di tenere in considerazione il periodo dell’anno in cui visiti il Paese. Per esempio visitare le isole Perhentian al di fuori del periodo marzo-ottobre non è per niente consigliato, il mare è generalmente molto mosso e anche molti alloggi/attività chiudono i battenti!

Itinerario di due settimane in Malesia Peninsulare

Questo itinerario di viaggio si concentra esclusivamente sulla penisola senza quindi visitare il Borneo. Alcune semplici modifiche a questo itinerario in base ai tuoi interessi potrebbero essere la visita delle Isole Perhentian partendo da Penang e magari saltando Langkawi, una visita in giornata alla città di Melaka e un paio di giorni al parco nazionale Taman Negara. Oppure combina il tutto per un itinerario di 3 settimane in Malesia Peninsulare.

Itinerario viaggio due settimane in Malesia

Kuala Lumpur (2 notti)

Giorno 1:

Riprenditi dal jet leg e ammira le Petronas Tower e la KL Tower di notte.

Giorno 2:

Visita il centro di Kuala Lumpur e le Batu caves.

Cameron Highlands (3 notti)

Giorno 3:

Bus da Kuala Lumpur alle Cameron Highlands. Visita il piccolo paese di Tanah Rata.

Giorno 4-5:

Trekking nella giungla fai da te, visita qualche piantagione di tè, l’allevamento di farfalle, il tempio Sam Poh o partecipa a qualsiasi altra attività.

Penang (3 notti)

Giorno 6:

Bus da Cameron Highlands a Penang. Goditi la città di sera.

Giorno 7:

Passa la mattinata alla ricerca dei migliori murales della città. Sali a Penang Hill nel pomeriggio e resta fino a sera per vedere la città illuminata di notte.

Giorno 8:

Visita il tempio Kek Lok Si.

Langkawi (4 notti)

Giorno 9:

Traghetto da Penang a Langkawi. Goditi il resto della giornata in spiaggia.

Giorno 10:

Visita il mercato Seven Wells e il ponte sospeso.

Giorno 11-12:

Potresti tranquillamente passare le giornate a oziare in spiaggia o per esempio partecipa a un tour delle vicine isole.

Giorno 13:

Rientro a Kuala Lumpur.

Giorno 14:

Rientro in Italia.

Itinerario di due settimane in Borneo

Considerando che molto probabilmente prima di andare in Borneo dovrai in ogni caso fare scalo a Kuala Lumpur, il mio consiglio è di approfittarne e visitare brevemente la città. Dopodichè vola verso Kuching a sud, oppure Kota Kinabalu o Sandakan a nord, a seconda di quale opzione sia più conveniente (Airasia è la compagnia low cost per eccellenza). In sostanza l’itinerario può tranquillamente essere seguito al contrario e ovviamente adattato alle tue preferenze!

Itinerario viaggio di due settimane in Borneo

Kuala Lumpur (2 notti)

Giorno 1:

Riprenditi dal jet leg e ammira le Petronas Tower e la KL Tower di notte.

Giorno 2:

Visita il centro di Kuala Lumpur e le Batu caves.

Kuching (2 notti)

Giorno 3:

Volo da Kuala Lumpur a Kuching la mattina presto. Visita la riserva naturale Semenggoh il pomeriggio.

Giorno 4:

Visita il parco nazionale Bako.

Parco nazionale Mulu (4 notti)

Giorno 5:

Hai diverse opzioni, potresti volare direttamente a Mulu con MASWings (opzione più pratica ma anche più cara) oppure volare prima a Miri con Airasia e poi prendere un volo verso Mulu con MASWings. O ancora prendere un bus Kuching – Miri e poi o volare o raggiungere Mulu via terra, a te la scelta.

Giorno 6-7-8:

Tre giorni di attività all’interno del parco.

Bandar Seri Begawan – Brunei (2 notti)

Giorno 9:

Aereo Mulu – Miri. Bus Miri – Bandar Seri Begawan.

Giorno 10:

Esplora Bandar Seri Begawan.

Kota Kinabalu (3 notti)

Giorno 11:

Trasferimento Bandar Seri Begawan – Kota Kinabalu.

Giorno 12:

Visita il Parco Marino Tunku Abdul Rahman.

Giorno 13:

Rientro a Kuala Lumpur.

Giorno 14:

Rientro in Italia.

Con tre o più settimane a disposizione potresti passare qualche giorno in più all’interno del parco Mulu, un paio di giorni alle Kelabit Highlands, una visita a Sandakan o l’ascesa al monte Kinabalu, se il tuo budget lo permette.

Itinerario di 3 settimane in Malesia

Con tre o più settimane a disposizione potresti comunque decidere di concentrarti esclusivamente su una delle due regioni (Malesia peninsulare e Borneo) oppure combinare gli highlights di entrambe, in quel caso il mio consiglio è quello di seguire l’itinerario di viaggio per la Malesia peninsulare fino a Penang e da lì volare a Kuching o Kota Kinabalu.

In questo caso, per guadagnare un paio di giorni se dovessi averne bisogno, potresti volare direttamente a Mulu da Kuching o Kota Kinabalu, e poi volare verso Kota Kinabalu o Kuching senza quindi passare per Miri e il Brunei. Così facendo ti sposteresti solo in aereo, spendendo qualcosa di più ma risparmiando un sacco di tempo.

Come spostarsi in Malesia

Autobus in Malesia

Il sistema di bus è efficiente, ben diramato e in linea di massima gli autobus sono la forma più economica per spostarsi all’interno del Paese, fatta eccezione per lunghe distanze dove vale sicuramente la pena valutare voli interni.

A meno che non si tratti di week end o festività particolari (ero in Malesia durante il capodanno cinese e sono rimasto bloccato un giorno alle Cameron Highlands perché tutti gli autobus erano pieni) puoi tranquillamente presentarti al terminal senza comprare i biglietti in anticipo e salire a bordo del primo bus in partenza.

Se proprio non sai resistere all’idea di non avere un biglietto già in mano e andare al bus terminal di persona il giorno prima ti è particolarmente sconveniente, allora potresti usare 12go, ricordando che spesso e volentieri non tutte le opzioni disponibili sono presenti online e in genere l’acquisto online da queste parti del mondo è più caro rispetto a quello sul posto.

Treni in Malesia

La rete ferroviaria in Malesia peninsulare è relativamente estesa, in linea di massima gli autobus sono più economici ma con la nuova tratta ad alta velocità, gli spostamenti in treno possono essere nettamente più rapidi e di certo più comodi. Questo è il sito della compagnia nazionale, basta registrarsi per comprare i biglietti direttamente online, tutto molto semplice. Per le tratte più popolari come Kuala Lumpur – Penang (Butterworth Penang Sentral) e Kuala Lumpur – Pedang Besar (confine con la Thailandia) consiglio fortemente di prenotare il proprio biglietto in anticipo. Un tratta interessante non tanto per velocità o efficienza ma bensì per il paesaggio attraversato è il cosiddetto Jungle Train di cui puoi leggere in questo articolo.

Jungle train in Malesia

Il Jungle train. 

Aerei in Malesia

Spostarsi all’interno del Paese in aereo può essere estremamente economico grazie soprattutto a AirAsia che offre tariffe davvero competitive e soprattutto quando si tratta di visitare il Borneo. Consiglio comunque di dare un’occhiata anche ai voli della compagnia nazionale Malaysia Airlines.

Quando si tratta di voli verso regioni remote all’interno del Borneo, come il parco nazionale Mulu e le Kelabit Highlands, MASWings ha invece il monopolio. Per concludere, segnalo Firefly, un’altra compagnia low cost che opera all’interno del Paese a tariffe davvero vantaggiose.

Taxi in Malesia

I taxi sono diffusi in tutto il Paese e per gli standard europei sono decisamente economici, in ogni caso quando possibile il mio consiglio è di usare applicazioni come Grabtaxi e Uber. Il servizio, oltre a essere efficiente, è più economico rispetto ai taxi normali. Per zone rurali o in qualsiasi caso dove non venga usato il tassametro ricordati di contrattare il prezzo prima di salire, in modo da evitare discussioni inutili una volta arrivato a destinazione.

Autostop in Malesia

In Malesia fare l’autostop è una pratica comune specialmente nelle aree rurali. Personalmente l’ho fatto una sola volta alle Cameron Highlands e non sono passati più di 5 minuti prima che una coppia di signore del luogo mi facesse salire insieme a un gruppo di ragazzi conosciuti in ostello.

Moschea Masjid Jamek.

Viaggio in Malesia costi

Quanto costa un viaggio in Malesia? Non molto, per viaggi di breve durata è altamente probabilmente che la spesa più grande sia il volo aereo. Il mio consiglio in questo caso è di dare un’occhiata ai voli non solo per Kuala Lumpur ma anche il vicino Singapore, che si trova a sole poche ore di autobus da Kuala Lumpur, e anche verso Penang che ha un aeroporto internazionale abbastanza trafficato.

Potrebbe interessarti leggere la mia guida su come trovare voli low cost.

Una volta arrivato a destinazione, è ragionevole pensare di rimanere intorno ai 25-30€ al giorno specialmente nella Malesia peninsulare mentre in Borneo probabilmente qualcosa di più. Tutto questo viaggiando low cost cioè: dormire in ostello o hotel basici, mangiare street food o comunque in ristoranti locali, spostarsi con il trasporto pubblico (specialmente evitare i taxi) e infine evitare i tour organizzati quando possibile.

Per quanto riguarda i costi dei prelievi, fortunatamente la maggior parte delle banche locali non applica alcuna commissione. Pertanto, usando le migliori carte per viaggiare, i costi per ottenere contanti possono essere ridotti a zero.

Infine, se per qualsiasi ragione vuoi minimizzare l’uso dei contanti, ci tengo a far notare che moltissimi esercenti anche se non accettano la carta, accettano i pagamenti con QR e usando Grab pay poi semplicemente ricaricare il tuo account usando la carta e quindi senza bisogno di prelevare contanti.

Pasto da un paio di euro.

Viaggio in Malesia sicurezza

Quali sono i pericoli di un viaggio in Malesia? La realtà dei fatti è che in Malesia, come un po’ in tutto il sud est asiatico, si può viaggiare relativamente tranquilli e i crimini violenti nei confronti dei turisti sono estremamente rari.

Detto questo, piccolo episodi di criminalità possono verificarsi qui come in qualsiasi altra parte del mondo e soprattutto nelle grandi città è bene usare il buon senso ed evitare determinati quartieri. Personalmente credo che la Malesia possa considerarsi a tutti gli effetti un Paese sicuro. In ogni caso qui trovi tutti i miei consigli per viaggiare sicuri ovunque nel mondo.

Piccola nota per coloro che non disdegnano qualche spinello o altri tipi di sostanza illegali, la legge in Malesia è estremamente severa e comporta la pena di morte se si viene trovati in possesso di grandi quantità, ma anche il semplice uso personale può essere punito con diversi anni di prigione!

Stai organizzando un viaggio in Malesia? Dai un’occhiata a questi post:

Le migliori carte per viaggiare

Cosa mettere nello zaino

Quale zaino da viaggio scegliere

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come organizzare un viaggio in Malesia  



23 commenti
  • Enrico Ferraris

    Il tuo articolo mi è piaciuto molto ,veramente interessante.Ne farò buon uso .

    • ilbackpacker

      Grazie! Buon viaggio 😀

  • Simona

    complimenti….conciso e chiaro!!! ottimo articolo… mi metto subito in moto per
    costruire la mia vacanzina!!!

    • ilbackpacker

      Grazie! Buon viaggio 😀

  • Sonia

    Ti ringrazio per la tua guida e per gli spunti interessanti! ciao!

    • ilbackpacker

      Grazie a te per i complimenti! Buon viaggio 🙂

  • Pierandrea

    Ciao,innanzitutto complimenti,articolo davvero esauriente. Avrei bisogno di due dritte in quanto partirò a metà giugno per un viaggio di 5 settimane.L’idea è quella di fare un circuito ad anello del Borneo malese ed indonesiano partendo da Kuching o da Kota Kinabalu passando per la costa ed ogni tanto addentrarmi nell’entroterra.E’ sufficiente il tempo a disposizione o sarebbe meglio concentrarmi sulla parte malese?E’ possibile arrivare senza un biglietto aereo di uscita(se dovessi decidere di rientrare in Italia partendo dall’Indonesia)?Infine,i collegamenti aerei tra la parte Indonesiana e quella malese sono agevoli?Se ci fosse possibilità di ottenere risposta te ne sarei molto grato.Grazie mille

    • ilbackpacker

      Ciao! Cinque settimane sono un buon lasso di tempo, dovresti essere in grado di visitare entrambi i “lati”. Per esperienza personale difficilmente vengono chieste prove di “onward travel” e con ogni probabilità un volo di uscita dall’Indonesia dovrebbe essere sufficiente ma se vuoi stare tranquillo potresti usare un servizio come OnwardTicket.com (https://onwardticket.com/?a=Ilbackpacker). Per quanto riguarda i collegamenti aerei tra la parte malesiana e indonesiana sinceramente non ho idea, ti invito a fare qualche ricerca. Grazie per i complimenti e buon viaggio!

  • giorgio

    grazie per i preziosi suggerimenti

    • ilbackpacker

      Grazie a te per il commento 🙂 buon viaggio!

  • cristiano

    un maestro grazie davvero!

    • ilbackpacker

      Grazie a te per il commento. Buon viaggio! 🙂

  • Ferdinando

    Ciao, i tuoi consigli li seguirò, sicuramente.
    Io avrei deciso di fare un tour dal 30 di settembre all’11 di ottobre, arrivando per lavoro a Kuala Lampur. Cosa mi consiglieresti di fare? Dovrei appoggiarmi ad una agenzia turistica locale per avere tutto organizzato e non perdere tempo visto che ne ho poco?
    Se si quale mi consiglieresti?
    Grazie

    • ilbackpacker

      Ciao Ferdinando, non so che programma tu abbia in mente ma in generale non credo proprio sia necessario appoggiarsi a una agenzia locale. In ogni caso non saprei quale consigliarti. Buon viaggio!

  • Davide

    Carissimo Backpacker, sono stato in Malesia e ho raccolto un po’ di informazioni che spero possano essere utili a te e i tuoi lettori. Sono stato in Malesia per tre settimane tra la fine di Settembre e inizio ottobre, per un totale di 20 giorni. Il clima in quel periodo è abbastanza cangiante perchè è a cavallo tra la stagione secca e quella delle piogge. In generale mi ritengo soddisfatto perchè la pioggia ci ha limitato molto poco. Nonostante il tempo a disposizione fosse poco abbiamo scelto di visitare sia la penisola che il Borneo, è stato un po’ un tour de force ma ne è valsa totalmente la pena.

    Per il volo abbiamo scelto Saudia (milano->jedda->kuala lumpur) e andata e ritorno in totale ci sono costati 650 euro a testa. Causa lavoro abbiamo aspettato Luglio per acquistarli, se ci fossimo mossi ad Marzo/Aprile (quando avevo iniziato a vedermi qualche destinazione) avremmo agevolmente risparmiato tra i 100 ed i 150 euro. Per gli spostamenti interni AirAsia e Malaysia Airlines, due compagnie ottime ed accessibilissime.

    Il viaggio è iniziato a Kuala Lumpur, siamo stati in uno di quegli hotel del centro che sorgono attorno alle Petronas Tower, uno dei simboli della cittá. Kuala Lumpur è una vera e propria metropoli, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ciò comporta. Al di lá del centro è molto difficile spostarsi a piedi e per vedere le varie parti si è costretti a usare la metro. Durante le ore di punta ci sono code lunghissime e ciononostante è preferibile usare i mezzi pubblici perchè il traffico rende lentissimi gli spostamenti in macchina. Per chi comunque preferisse l’auto c’è la possibilità di scaricarsi “Grab” un’applicazione che funziona esattamente come Uber. Di Kuala Lumpur consiglio il “Muzium Negara” ovvero il museo nazionale della Malesia, dove si può approfondire la storia della malesia attraverso i secoli. È culturalmente molto interessante e ti permette di apprezzare di più anche i luoghi che visiti. Costa per i non malesi solo 5 RM (circa 1 euro). A mio avviso nella capitale è bene starci lo stretto indispensabile, una notte per riprendersi dal viaggio e tamponare il jet leg è più che sufficiente.

    La seconda tappa è stata Cameron Highland, a circa 4 ore di Bus da KL, qui si possono visitare le piantagioni di The e la Mossy Forest. Spesso sono gli stessi hostel ad appoggiarsi ai tour operator locali. C’è un parco regionale accessibile tramite acquisto di un biglietto (20 RM=4,3 euro) che si compone di più percorsi di trekking e che consiglio caldamente perchè ti permette in autonomia di esplorare la foresta con paesaggi stupendi. Abbiamo fatto un circuito ad anello a partire da tanah rata e raggiungendo Brinchang. A cameron highland abbiamo avuto la fortuna di finirci durante il “nine god emperor festival”, una celebrazione della comunità cinese in Malesia che consiste in un festival di 10 giorni in cui i cinesi taoisti si riuniscono per sette giorni per invocare queste divinità. Durante questo periodo osservano una dieta vegetariana ed organizzano delle cene collettive a cui tutti, anche turisti, sono invitati. Se da un lato c’è la cena e la musica dall’altro la parte religiosa è celebrata con

    Ci siamo poi spostati a George Town (anche chiamata Penang), dove ci siamo goduti un po’ di vita urbana. Il centro è pieno di locali e si trova in contesto Penang è una delle capitali gastronomiche della malesia quindi non abbiamo lesinato sul cibo.

    La tappa successiva è stata Langkawi, una bellissima isoletta al nord del paese. Al di lá della spiaggia c’è la possibilità di esplorare la montagna dell’isola attraverso molti sentieri, tutti popolati da scimmie. Il modo più comodo per muoversi è sicuramente affittare uno scooter. L’isola è piena di “scooter rental”, i prezzi sono grossolanamente sovrapponibili tra i vari esercizi. È uno dei rari casi in cui vi suggerirei di non andare a risparmio perchè lì non c’è obbligo assicurativo ed in caso di “problemi” dovete vedervela con la controparte. Una delle attrazioni principali è un suggestivo SkyBridge a cui si può arrivare tramite funicolare, da dove il panorama è magnifico. Purtroppo il pomeriggio ha sempre piovuto quindi occhio al periodo in cui andate.

    Da lì siamo poi andati in Borneo, è la prima città visitata è stata Kuching. Sicuramente suggerisco la visita al Borneo Cultures Museum, un complesso su tre piani che approfondisce le radici e la coltura delle popolazioni del borneo suddividendole in tre percorsi sulla base delle appartenenze: le Highland, la costa e la foresta. Da Kuching con l’autobus siamo stati al parco nazionale di Bako. C’è la possibilità di pernottare nel parco e sulla base delle escursioni che si sceglie di fare può convenire. Causa covid alcuni sentieri erano chiusi (è mancata la manutenzione per anni e non erano agibili) quindi noi ci siamo stati in giornata. Ci si arriva in barca (1600 RM) con 4 posti, noi l’abbiamo condivisa con una coppia di spagnoli ma più o meno tutti sono riusciti a dividersela quindi a testa sono circa 200 RM. Noi siamo stati a Pandar Besar e Paku, le guide locali riferiscono che l percorso più spettacolare è quello verso Limau, per cui comunque consigliano di fermarsi lì.

    Sempre da Kuching c’è la possibilità di recarsi in Bus alla Annah Rais Longhouse, un villaggi odi palafitte molto caratteristico, e alla Riserva naturale di Semenggoh, dove c’è un centro di recupero per orangotango. Li abbiamo potuti vedere durante il feeling time, abbiamo avuto la fortuna di beccare anche un cucciolo.

    A questo punto siamo andati a Kota Kinabalu. L’attrazione principale è la scalata al monte kinabalu, un sito UNESCO alla cui cima si può arrivare tramite sentiero oppure tramite via ferrata. Noi abbiamo optato per la prima opzione. Purtroppo si riesce a fare solo tramite agenzia (noi abbiamo usato Amazing Borneo) ed il costo è ingente, 410 euro a testa (Ottobre 2022), però comprensivo di tutto (vitto, alloggio, accesso al parco, trasposto dall’hotel al capo base ed una guida personale). Il primo giorno si parte dal campo base che si chiama Timpohon Gate (1870 slm) e si arriva al rifiugo a metà pomeriggio. La distanza non è molta ma il dislivello è notevole. Si sale attraversando la foresta e costeggiando torrenti, al di lá della fatica vi assicuro che è un’esperienza splendida. Il tramonto dal rifugio è difficilmente descrivibile. Nel rifugio non c’è acqua calda e le stanze vanno necessariamente condivise, per noi non è stato un problema. Il secondo giorno si parte nel cuore della notte e dopo una salitone si arriva in cima. In alcuni tratti devi aiutarti con delle corde ma è alla portata di tutti. Arrivare alla cima è un sogno, noi pensando che fosse più complesso salire siamo partiti troppo presto e abbiamo dovuto aspettare 50 minuti lì in vetta per l’alba. Era buio (portatevi una buona torcia) e faceva un freddo cane ma vedere sorgere il sole in quel luogo toglie il fiato. A mio avviso ne vale assolutamente la pena.

    Dulcis in fundo c’è stato il parco nazionale di Muli, nuovamente in Sarawak. Ha superato tutte le aspettative. Si tratta di un parco nazionale dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità e nel quale ci i dedica fondamentalmente all’escursionismo. Ci sono sia gite accessibili a tutti che l’attività di Caving (trad. speleologia per principianti). Si pernotta all’interno del parco (anche se c’è un hotel esterno, che però viene sconsigliato) e tra pernottamento e attività abbiamo spero circa 150 euro a testa. Siamo stati Rainforest Lodge per avere il bagno privato e ci è costato 55 euro a testa con colazione. Esistono opzioni più economiche. Il pass di accesso costa circa 10 euro per 5 giorni. In tre giorni abbiamo fatto:
    -Skywalk canopy (9,60 euro) : gita di circa 2 ore totale in cui ti portano ad un sistema di passerelle sospese
    -Clearwate cave e Cave of the wind (14,3 euro): passeggiata di circa 2 ore e mezza a cui si arriva tramite battello e che fa esplorare la caverna più grande nel contesto delle caverne di Mulu
    -Deer Cave e bat exodus (7,5 euro): gita che si fa nel pomeriggio in cui si visita la caverna maggiormente popolata dai pipistrelli, alla fine del percorso c’è un punto di osservazione in cui può assistere all’uscita in massa dei pipistrelli al crepuscolo. Bellissimo!
    -Stone horse cave (28,9): escursione con elmetto con luce e imbracatura in cui ci si addentra in una grotta. È stato incredibile!! Bisogna essere un po’ in forma ma nemmeno tanto, l’unica limitazione è per le donne dopo il secondo trimestre di gravidanza. (Ci sono dei passaggi in alcune strettoie!)
    Mi sono molto pentito di essermici fermato solo 3 giorni. Se tornassi indietro mi ci fermerei sicuramente di più e mi godrei la gita più bella del parco: quella ai Pinnacles. Dura 3 giorni e si sta accampati con un guida in un rifugio per due notti (una all’andata ed una la ritorno).

    
Spero di essere stato utile! A presto e buon anno a tutti

    • ilbackpacker

      Ciao Davide, GRAZIE MILLE per le informazioni dettagliate e precise che sfrutterò io stesso visto che verso Maggio visiterò finalmente il Borneo dopo averlo sognato per anni. Grazie ancora e buon anno! 🙂

  • ROSANNA

    Salve, insieme a mio marito stiamo pensando di organizzare un viaggio di circa 25/30 giorni in Malesia pensando anche di usare l’auto propria (per escursioni intorno a Kuala Lumpur o per snellire alcuni spostamenti…alcuni ci hanno detto che non è il caso. Vorrei un’opinione oggettiva e non di parte a questo proposito. La vacanza parte dal 20 aprile 2023.
    Grazie
    Rosanna

    • ilbackpacker

      Ciao, non posso parlare per esperienza diretta ma noleggiare un’auto a Kuala Lumpur con il traffico che c’è non mi sembra una buona idea. Nel resto del paese può sicuramente essere un’opzione valida ma personalmente opterei comunque per bus e soprattutto i treni che sono davvero comodi (vanno prenotati con largo anticipo). Buon viaggio!:)

  • Alessandra

    Ciao complimenti per il tuo sito! Sto pensando di fare un viaggio ad aprile 2023, di circa 17 giorni totali. Mi chiedevo, la Malesia è cara dal punto di vista economico? Non riesco a capirlo molto. Cosa consigli di fare ad aprile con quei giorni? Il mio sogno è il Borneo e la foresta pluviale, ma mi piacerebbe fare anche qualche immersione. In ogni caso non vorrei dei luoghi troppi turistici. Grazie se puoi aiutarmi!

    • ilbackpacker

      Ciao, la Malesia non è assolutamente cara. Detto questo, dipende molto da come viaggi e quali attività intendi fare. Aprile è un buon periodo per andare in Borneo e nella regione del Sabah ci sono letteralmente alcuni dei siti migliori al mondo per fare immersioni come per esempio l’isola di Sipadan ma non solo.

  • Laura

    Ciao le informazioni sono molto complete,
    il viaggio di 20 giorni che parte da Singapore e riparte da Kwala Lumpur
    Volevamo fare dei giorni di relax alle isole Isole Perhentian sono pericolose?
    grazie Mille

  • Laura

    dovevo scrivere semporna

    grazie Mille

    • ilbackpacker

      Ciao, a Semporna ci sono stato lo scorso anno e la città non è il massimo ma non lo definirei pericolosa. Le isole nei dintorni sono tranquille. Buon viaggio! 🙂

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