La Palma è un’isola montagnosa che offre degli ottimi sentieri per tutti gli amanti dell’escursionismo, foreste lussureggianti, città coloniali e un’ atmosfera più autentica rispetto ad altre isole più popolari delle Canarie.
Come se non bastasse, grazie alla sua posizione geografica, la morfologia del territorio e regolamentazioni per limitare al massimo l’inquinamento luminoso, l’isola è uno dei migliori luoghi al mondo per osservare le stelle. L’unica nota negativa sono forse le spiagge, non esattamente le più belle dell’arcipelago.
Ho visitato La Palma nel corso di un viaggio di due mesi durante il quale ho esplorato tutte le isole maggiori dell’arcipelago fatta eccezione per El Hierro, che sia un’avventura zaino in spalla, un road trip o un vacanza all inclusive, in questa guida troverai un sacco di consigli utili e spunti per organizzare il tuo viaggio al meglio.
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Alba a Roque de los Muchachos.
La Palma, come il resto delle isole Canarie, gode di un buon clima durante tutto l’anno e può pertanto essere apprezzata in tutte le stagioni.
Durante i mesi primaverili le temperature possono raggiungere i 22-23 gradi e anche qualche grado in più verso la fine di maggio. A maggio infatti le precipitazioni, che occasionalmente si possono verificare in marzo e aprile, sono invece praticamente assenti, cosa che rende questo mese particolarmente ideale per chi vuole evitare la folla e i prezzi che caratterizzano l’alta stagione estiva. È bene ricordare che in quota (il punto più alto dell’isola raggiunge i 2426 metri) le temperature minime potrebbe essere di appena qualche grado sopra lo zero, soprattutto all’inizio della primavera.
A La Palma e le Canarie in generale giugno, luglio e agosto sono considerati alta stagione. Il clima è ottimo e le precipitazioni assenti. Verso la fine di luglio anche l’acqua dell’oceano inizia a scaldarsi. Ovviamente questo è anche il periodo più affolatto e costoso dell’anno.
Settembre è un ottimo mese per visitare l’isola, il meteo è buono e soprattutto nella seconda parte del mese si evitano le folle estive. Con ottobre e soprattutto novembre, la probabilità di precipitazioni aumenta e le temperature iniziano ad abbassarsi, ma tutto sommato resta comunque un periodo piacevole per visitare l’isola.
Anche in pieno inverno – dicembre, gennaio e febbraio – La Palma può sicuramente essere una meta interessante ma è bene ricordare che il mese di dicembre corrisponde con il picco delle precipitazione che vanno poi scemando fino a maggio.
Le precipitazioni sono comunque relativamente scarse e a meno che tu non sia particolarmente sfortunato dovresti comunque essere in grado di godere a pieno del tuo soggiorno. È però bene notare che in quota può fare davvero freddo e potresti addirittura trovare neve e l’accesso di alcune strade e sentieri potrebbe essere interdetto. A gennaio del 1990 sulla cime di Roque de los Muchachos si è raggiunto un minimo storico di -8 gradi!
Santa Cruz de La Palma vista dal Mirador de la Concepción.
Le Canarie fanno a tutti gli effetti parte della Spagna e pertanto come per qualsiasi altro Paese all’interno dell’Unione Europea, non sono necessari visto o passaporto. Basta infatti una carta di identità in corso di validità per visitare l’isola.
Per praticità, i luoghi di interesse sono elencati in senso antiorario partendo da Santa Cruz ovvero come ho personalmente deciso di visitare l’isola, ovviamente nessuno ti vieta di seguire un ordine diverso ma credo che visitare i luoghi nell’ordine descritto sia il modo migliore per ottimizzare gli spostamenti. Se ti interessa, qui trovi il video del mio viaggio.
Considerando che sia l’aeroporto che il porto si trovano qui, ogni viaggio a La Palma ha come tappa obbligata Santa Cruz ovvero la capitale dell’isola e questa è una fortuna perché a mio parere si tratta della città più bella di tutto l’arcipelago. Il centro storico in stile coloniale è davvero ben conservato e quando si cammina per le sue strade sembra di tornare indietro nel tempo
Plaza de España e i Balcones de la Avenida Marítima sono probabilmente i due luoghi più iconici da visitare e fotografare. In ogni caso, la città è davvero compatta, in un paio d’ore si può tranquillamente girare il centro, camminare lungo la via principale Calle O’Daly, così come le laterali adiacenti, è un piacere per gli occhi.
Tra le strade di Santa Cruz.
La spiaggia della città (Playa de Santa Cruz de La Palma) non è poi così male ma soprattutto e convenientemente localizzata a due passi dal centro. Se sei disposto a spostarti e cerchi un po’ di avventura, Playa de Nogales a nord della città si raggiungere al termine di un breve sentiero ed è molto più isolata.
Particolarmente popolare tra i surfisti non è esattamente adatta per fare il bagno ma resta comunque una spiaggia molto carina, mentre Playa los Cancajos a sud è un’altra spiaggia popolare, decisamente meno remota, con qualche ristorante, bagnini e ombrelloni.
Per concludere, non perderti il Mirador de la Concepción: questo punto panoramico domina la città dall’alto e offre delle viste mozzafiato, a mio parere è particolarmente suggestivo la sera quando la città prende vita o in alternativa credo sia un ottimo punto per vedere l’alba. Se non hai la macchina volendo è possibile raggiungerlo pure in autobus, le linee 302 e 303 ci passano davvero vicino (una la funzione mezzi pubblici di google maps).
Balcones de la Avenida Marítima.
Come raggiungere Santa Cruz de La Palma?
L’aeroporto è connesso con il centro città grazie alla linea 500 del bus, le partenze sono frequenti e la fermata si trova esattamente di fronte all’uscita, la tratta costa 2.40€. L’isola ha connessioni giornaliere in traghetto con La Gomera e Tenerife. Se viaggi leggero dal porto al centro città puoi scegliere di camminare.
Dove dormire a Santa Cruz de La Palma?
Pension La Cubana ottima soluzione economica e in pieno centro all’interno di un edificio storico. C’è anche un piccolo cucinino dove preparare qualche pasto. In pieno centro, un’altra soluzione economica è Hostelit. Se sei disposto a spendere qualcosa in più dai un’occhiata a El Hotelito 27.
Playa los Cancajos.
Questa piacevole escursione ti porta all’interno di un barranco ovvero una specie di gola che si forma lungo le pendici di un cono vulcanico e ha la caratteristica di intrappolare l’umidità formando dei piccoli ecosistemi dove la cosiddetta foresta laurissilva (di lauri) cresce lussureggiante e il verde acceso la fa da padrone. Un paesaggio davvero surreale specialmente se raffrontato ad altre parti dell’isola.
Tra i sentieri del El Cubo de la Galga.
Il percorso che ho seguito è quello descritto e a questa pagina dove si possono scaricare le coordinate gps. Sono circa 8.5km e 2-3 ore di camminata. Se non ti va di camminare così tanto consiglio comunque di fare qualche chilometro e poi tornare indietro senza completare il circuito che porta al Mirador de Somada Alta. Guardando la mappa dovrebbe essere chiaro cosa intendo, così facendo si risparmiano un po’ di chilometri e dislivello. La macchina si parcheggia in questo punto dove c’è pure un piccolo centro informazioni.
Mirador de Somada Alta.
Il piccolo paesino di San Andrés è uno dei più affascinanti di tutta l’isola. Si gira in non più di mezz’ora ma credo valga comunque la pena fermarsi per ammirare la piazzetta del paese, circondata da edifici storici colorati e un paio di bar e ristoranti dove sedersi a contemplare la bellezza di questo piccolo centro storico.
Piazzetta di San Andrés.
Proseguendo verso nord si incontra quella che è forse l’escursione più popolare di tutta l’isola. Purtroppo non ho avuto il piacere di farla in quanto la strada di accesso al barranco era chiusa per lavori durante la mia visita. In ogni caso, da un punto di vista paesaggistico, l’escursione dovrebbe essere molto simile a quella del Cubo de La Galga in quanto anche qui il sentiero attraversa la foresta laurissilva. Ci sono sentieri più o meno lunghi ma il “classico” è quello descritto a questa pagina. Sono poco più di 5km in totale e può quindi essere completato in un’ora e mezza circa. Volendo c’è anche questa versione con più di 20 km e oltre 1300 metri di dislivello… non è esattamente una passeggiata!
Proprio a Los Tilos, vista la sua atmosfera quasi fiabesca, sono state girate alcune scene della serie Tv the Witcher. Puoi parcheggiare la macchina alla fine della strada in questo punto e se proprio non hai voglia di camminare puoi semplicemente raggiungere la vicina Cascada De Los Tilos.
Vegetazione tipica di un Barranco.
Tra Los Tilos e il versante occidentale dell’isola non perderti le Piscinas naturales de La Fajana e soprattutto la Lp-109. Quest’ultima è una strada di montagna davvero scenografica che si fa largo tra la foresta attraversando anche qualche galleria scavata nella roccia. A tratti ci passa solo una macchina ma non c’è molto traffico e tutto sommato credo sia una bella esperienza. Ci sono anche un paio di punti panoramici davvero carini: Mirador de las Mimbreras e Mirador de Los Poleos.
Una delle gallerie lungo la strada.
Anche in questo caso, un po’ come San Andrés si tratta di un paesino davvero piccolo che si gira in non più di mezz’ora. Probabilmente non altrettanto carino ma se non sei di fretta credo sia un luogo interessante dove fermarsi a mangiare qualcosa o semplicemente sgranchirsi le gambe prima di proseguire verso Roque de los Muchachos o scendere lungo la costa occidentale. Se decidi di visitare Santa Domingo, ti consiglio di scendere anche al Mirador Roque de Santo Domingo dove si hanno delle bellissime viste sulla costa e gli isolotti rocciosi che la caratterizzano.
Mirador Roque de Santo Domingo.
Questa è sicuramente una delle attrazioni migliori che l’isola ha da offrire. Roque de los Muchachos, a 2426 metri di altezza, non solo è il punto più alto dell’isola dal quale si hanno delle fantastiche viste sia sulla gigantesca caldera che sull’oceano e le altre isole dell’arcipelago, ma appena sotto la cima c’è la sede di uno dei più importanti osservatori astronomici al mondo. Ci sono infatti numerosi telescopi gestiti da nazioni di tutto il mondo che creano un’atmosfera surreale, sembra quasi di essere su un altro pianeta.
Alcuni degli osservatori astronomici.
Una volta arrivati al parcheggio sulla cima consiglio di camminare fino al punto panoramico da dove si hanno delle fantastiche viste con il minimo sforzo. Ricordo che anche più in basso, dalle 20:00 alle 7:00 la sbarra di accesso alla strada che porta al cima di Roque de Los Muchachos (questo punto) è chiusa quindi regolati di conseguenza. Per il resto sulla cima non c’è altro da fare se non godersi il panorama.
Visitare un osservatorio astronomico
Purtroppo ho visitato La Palma durante la pandemia e i tour all’interno delle strutture erano sospesi ma la situazione dovrebbe essere migliore in questo momento, a questa pagina trovi tutte le informazioni del caso e se interessato puoi prenotare il tuo tour guidato. È consigliato prenotare con largo anticipo.
Il fiore simbolo delle Canarie nei pressi di Roque de Los Muchachos.
Guardare le stelle
La Palma è un “Starlight reserve” ovvero un luogo dove ci sono delle regolamentazioni in atto che limitano al massimo l’inquinamento luminoso, come per esempio l’illuminazione pubblica estremamente tenue e rossastra. Inoltre, la scarsa umidità e l’altitudine fanno si che il luogo sia ideale non solo per gli osservatori ma anche per l’occhio umano. Insomma, passare la notte o comunque un paio d’ore ad ammirare le stesse dai dintorni di Roque de Los Muchachos può veramente essere un’esperienza unica. Personalmente ho passato la notte in macchina a lato della strada in questo punto ma se non sei disposto a dormire in macchina puoi sempre svegliarti presto la mattina oppure aspettare che arrivi la notte prima di scendere. L’unica cosa da tenere a mente è la fase lunare, idealmente le notti migliori sono quelle di luna nuova quando è buio pesto e la luce delle stelle non è coperta da quella della luna.
Per i più avventurosi, ho conosciuto due ragazzi tedeschi che hanno passato la notte all’interno della Cueva del Morro de Las Cebollas. Un’esperienza davvero figa e soprattutto un luogo riparato visto che a più di 2400 metri può fare davvero freddo. È però bene ricordare che tecnicamente si tratta di qualcosa di illegale! In ogni caso questo è un argomento che tratterò in dettaglio più avanti nella guida.
Via Lattea vista da Roque de Los Muchachos.
Cresteria de la Caldera
Si tratta di un sentiero panoramico che corre lungo tutta la cresta della caldera, si può iniziare a camminare dal parcheggio di Roque de Los Muchachos o in alternativa dai uno dei punti in cui il sentiero quasi si interseca con la strada (LP-4) come qui e qui.
Molti, io compreso, decidono di camminare fino al Pico de La Nieve (ma volendo si può pure andare oltre): partendo dal parcheggio sulla cima di Roque de Los Muchachos, sono circa 20 km totali, si va e si torna per lo stesso sentiero, 4:30-6 ore a seconda del passo. Il percorso è davvero facile da seguire e nonostante la distanza relativamente facile, visto che non ci sono grandi dislivelli ma anzi è per lo più pianeggiante. In ogni caso trovi le coordinate gps a questa pagina. Il bello di questo sentiero è che, come anticipato, puoi decidere di iniziare a camminare da uno dei punti linkati in precedenza accorciando le distanze non di poco o semplicemente decidere di girarti prima di raggiungere il Pico de La Nieve.
Lungo la Cresteria de la Caldera.
Anche optando per una versione più breve del percorso in tutta onestà non ci si perde niente in quanto la vista non cambia di molto. In qualsiasi caso consiglio di evitare le ore centrali del giorno soprattutto d’estate, non c’è un filo d’ombra e può fare davvero caldo. Inoltre è bene ricordare che se decidi di iniziare a camminare dal parcheggio sulla cima di Roque de Los Muchachos devi assolutamente tornare entro le 20:00 in quanto dalle 20:00 alle 7:00 la sbarra di accesso alla strada che porta alla cima di Roque de Los Muchachos (questo punto) è chiusa!
Il sentiero che prosegue lungo la caldera visto da Pico de la Nieve.
Dal piccolo paese di Las Tricias parte un sentiero davvero carino e non troppo lungo, sono infatti poco più di 4 km in totale, un’ora e mezza circa. Proprio dove inizia il sentiero in questo punto lungo la strada c’è spazio per un paio di macchine, altrimenti parcheggia in paese e scendi a piedi.
Il sentiero è quello descritto a questa pagina, attraversa molte abitazioni davvero carine e alberi del drago con il mare sullo sfondo. Al punto 2 è possibile vedere le Buracas ovvero delle case-caverna che venivano usate dai primi essere umani che si sono insediati sull’isola. Poco distante c’è un piccolo bar dove bere qualcosa prima di risalire verso la macchina. Di certo non un’escursione imperdibile ma senza dubbio un bel modo per passare un paio d’ore.
Scorcio lungo il sentiero.
La città di Puntagorda di per sé non ha molto da offrire se non essere una base ideale per esplorare il nord ovest dell’isola. In ogni caso nei dintorni della città puoi andare al Mirador de Izcagua che si trova a due passi dell’aera recreativa El Fayal, una pineta attrezzata con panchine barbecue e bagni, poco distante c’è anche il Mercadillo del Agricultor che può essere una visita interessante. Io però non sono riuscito a far combaciare i tempi in quanto è aperto solo il sabato e la domenica. Infine, si può scendere fino al Puerto de Puntagorda dove al termine di una scalinata ci sono una piccola piscina e una serie di piccole casette scavate nella roccia, volendo si può scendere fino al mare per fare il bagno.
Dove dormire a Puntagorda?
Albergue Puntagorda è uno dei pochi ostelli dell’isola. Se cerchi una soluzione economica senza scendere di molto verso sud questa è probabilmente l’opzione migliore.
Scalinate che portano alla piscina di Puntagorda.
Questo è un altro luogo che purtroppo non sono riuscito a visitare perché proprio come per Los Tilos, la strada di accesso era chiusa per lavori. In ogni caso si tratta di un luogo davvero unico che consiglio di visitare. Questo piccolo villaggio di pescatori – le cui case sono letteralmente posizionate all’interno di una grotta gigante che funge anche da parte integrante delle strutture – danno indubbiamente vita ad un panorama unico.
Porís de Candelaria.
Il Mirador de la Cumbrecita è probabilmente insieme a Roque de Los Muchachos uno dei luoghi più iconici di La Palma e del parco nazionale della Caldera de Taburiente. Non si tratta altro che di un punto panoramico sulla cima del cratere al lato opposto rispetto a Roque de Los Muchachos da dove partono una serie di sentieri.
Si può salire con la propria macchina ma se si intende salire tra le 8:30 e le 16:00 è fondamentale prenotare il parcheggio online o al centro visitatori. Il tutto è completamente gratuito ma visto che ci sono solo una ventina di posti auto per evitare ingorghi si è deciso di implementare questo sistema di prenotazione. In alternativa, se non sei automunito oppure non sei riuscito a prenotare il parcheggio puoi salire in taxi, la tariffa (sola andata o ritorno) è fissa, 9€ tutti i giorni tranne la domenica e i festivi quando il prezzo sale a 10€. Se non ti va di pagare potresti semplicemente fare l’autostop o salire a piedi, alla fine sono solo circa 7 km con 500 metri di dislivello. I taxi hanno un parcheggio dedicato dietro al centro al centro visitatori.
Vista opposta alla Caldera dal Mirador de La Cumbrecita.
Una volta arrivati al parcheggio de La Cumbrecita ci sono parecchie opzioni. La prima è godersi il panorama direttamente dal parcheggio senza il minimo sforzo, la seconda è fare un breve circuito di circa 3km con pochissimi dislivello, un’ora circa. Il circuito descritto a questo link e ti porta a vedere due punti panoramici: mirador Lomo de las Chozas e il Mirador de Los Roques. Entrambi sono davvero carini, il sentiero è davvero accessibile e ci sono anche alcune panchine lungo il percorso dove rilassarsi e ammirare il panorama.
Mentre un’alternativa decisamente più impegnativa consiste nel salire al Pico Bejenado, il sentiero è descritto a questa pagina. In ogni caso sono poco più di 8 km totali con 550 metri di dislivello, a passo sostenuto sono salito in un’ora e mezza e sceso in un’ora ma se si è particolarmente lenti possono volerci anche 4 ore. Dalla cima del Pico Bejenado si hanno delle viste migliori rispetto agli altri punti panoramici più in basso e il sentiero è davvero carino ma se per qualsiasi ragione non ti va di salire, non disperare, la vista non è poi così differente.
Infine, è possibile scendere all’interno del cratere seguendo il sentiero PR LP 13.1. In questo caso però viste le distanze coinvolte è consigliato passare la notte al campeggio che si trova all’interno del parco nazionale che va prenotato a questa pagina. Nel caso decidessi di completare il percorso, dovrai inoltre provvedere ad organizzare il trasporto via taxi in quanto non puoi lasciare la tua auto per due giorni al parcheggio de La Cumbrecita. È bene notare che volendo si potrebbe combinare questa escursione con quella alla Cascada de Los Colores descritta qui sotto.
Vista sulla Caldera lungo il sentiero che porta al Pico Bejenado.
Questa è un’escursione che avrei voluto fare ma un po’ per questioni di tempo un po’ perché bisogna per forza prendere un shuttle-taxi che costa 51€ ho preferito fare dell’altro. In ogni caso a questa pagina trovi il “classico” sentiero che inizia dal Mirador de Los Brecitos dove però è vietato parcheggiare. Quello che sei obbligato a fare in sostanza è parcheggiare la macchina in questo punto e poi salire fino al Mirador con i shuttle che partono da qui e come anticipato costa 51€ ma se sei fortunato e ti presenti tra le 9:00 e le 11:00 dovresti riuscire a condividere la corsa con qualcun altro (i taxi operano dalle 8:00 alle 12:00).
Una volta raggiunto il Mirador puoi seguire il “sentiero classico” al termine del quale si torna esattamente dove hai lasciato la macchina e preso il taxi. Come anticipato non ho completato questa escursione ma è davvero popolare quindi immagino ci sia un buon motivo.
Dove dormire?
Per salire al Mirador de la Cumbrecita o comunque visitare la parte centrale dell’isola ci sono tre opzioni davvero economiche da usare come base, Casa Encantada e Casa Tranquila a El Paso a pochi chilometri dal centro visitatori e Hostel Vagamundo a Los Llanos.
Mirador de Los Roques.
Questa è senza dubbio la mia escursione preferita tra tutte quelle fatte a La Palma. È piuttosto lunga ed impegnativa in quanto si parte da un minimo di 17 km fino ad oltre 20 km se si decide di salire sulla cima di qualcuno dei vulcani che si incontrano lungo il percorso che come suggerisce il nome del sentiero sono parecchi. A questa pagina trovi le coordinate gps della versione “classica”.
Fortunatamente la maggior parte del sentiero, se completato come consiglio di fare, è in discesa eccetto per la relativamente breve parte iniziale dove si sale per qualche chilometro. Il paesaggio è davvero vario e suggestivo, si inizia a camminare in mezzo ai pini per poi passare a un paesaggio vulcanico lunare fino a raggiungere quasi il mare. A passo spedito con la pausa pranzo inclusa abbiamo completato il percorso in circa cinque ore.
Prima parte della Ruta de los Vulcanos.
Il “problema“ di questo sentiero è che non si tratta di un circuito e per farlo diventare tale bisogna per forza prendere un taxi a qualche punto della giornata. Considerando che è assolutamente preferibile completare il percorso in discesa, il mio consiglio è quello di lasciare la macchina al centro visitatori e da qui prendere un taxi verso il Refugio El Pilar (non c’è trasporto pubblico verso il rifugio), la tariffa anche in questo caso è standard, 13€ solo andata e come spiegato in precedenza, c’è un parcheggio dedicato ai taxi dietro al centro visitatori.
Nel caso non ci fossero taxi, come è successo a noi, basta chiamare il numero che si trova al parcheggio, in meno di dieci minuti è arrivato un tassista da El Paso, in questo caso si paga anche la chiamata e viene attivato il tassametro, pagando leggermente di più, noi abbiamo pagato 16.60€. Una volta arrivati a Los Canarios dove termina la Ruta de los vulcanos, per recuperare la macchina si può prendere il trasporto pubblico – per la precisione la linea 210 fino a Tajuya e poi la linea 210 fino al centro visitatori, rispettivamente 2.40€ e 1.50€ (usa la modalità trasporto pubblico su google maps per consultare gli orari, indicativamente c’è un bus ogni ora).
Parte centrale della Ruta de los Vulcanos.
Questa è a mio parere la soluzione migliore e più economica se si esclude la possibilità di fare l’autostop. Se alloggi a El Paso potresti prendere un taxi verso il Refugio El Pilar senza passare per il centro visitatori o magari prendere un altro taxi invece del trasporto pubblico una volta terminato il sentiero. Insomma, vedi un po’ tu ma quanto descritto in precedenza è in linea di massima la soluzione più economica.
Il mare si avvicina!
Puerto Naos e Charco Verde sono due spiagge carine poco distanti una dall’altra dove passare un po’ di tempo e rilassarsi tra un’escursione e l’altra. Sono entrambe spiagge attrezzata con tanto di docce e chioschi. A Charco Verde ci sono anche dei campi da beach volley. Insomma non aspettarti qualche spiagga remota tutta per te ma quando si tratta di spiagge queste sono tra le opzioni migliori che La Palma ha da offrire. Tra le due personalmente consiglio Charco Verde.
Charco Verde.
Il sud dell’isola non ha molto da offrire, una giornata dovrebbe essere più che sufficiente per esplorare quella che è una regione particolarmente brulla e priva di attrazioni rispetto al resto dell’isola. Le saline di Fuencaliente e l’omonimo faro meritano sicuramente una visita e se non ne hai ancora abbastanza di camminare e salire in cima ai vulcani, partendo dalle saline potresti raggiungere la cima del vulcano Teneguía.
Le saline di Fuencaliente.
Ovviamente sei libero di scendere e salire per lo stesso sentiero ma il circuito descritto a questa pagina sembra essere un’opzione interessante. Io e il mio compagno di viaggio abbiamo preferito passare il pomeriggio nella vicina Playa de Echentive dove è presente una piscina naturale davvero carina e perfetta per rinfrescarsi senza preoccuparsi della corrente marina.
Per concludere, se cerchi altre informazioni e spunti su cose da fare e vedere, consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale Visit La Palma. Per escursioni a piedi o in bici e campeggi ma non solo, senderos de palma è probabilmente la risorsa definitiva mentre un blog davvero interessante con descrizioni accurate di alcuni dei trekking più popolari da fare sull’isola è Pico Barro.
Playa de Echentive.
Specialmente se non si è degli avidi camminatori l’isola di La Palma può essere visitata in pochi giorni. In ogni caso, presupponendo che tu sia interessato all’ escursionismo, qui di seguito propongo qualche itinerario, ovvero quello che farei io dato un determinato lasso di tempo. Chiaramente, prendi ciò che segue come spunto e costruisci l’itinerario ideale in base ai tuoi interessi in luce di quanto discusso finora.
Con cinque giorni si possono tranquillamente vedere tutti quelli che sono gli highlights dell’isola.
Santa Cruz de La Palma (1 notte)
Giorno 1:
Arrivo a La Palma. Passa la giornata esplorando la città e sali al Mirador de la Concepción per il tramonto o l’alba il giorno successivo.
Puntagorda (2 notti)
Giorno 2:
La mattina scegli tra l’escursione al Cubo de la Galga e quella a Los Tilos. Visita il piccolo paesino di San Andrés e vai a passare la notte a Punta Gorda (o dintorni) passando per la strada Lp-109. Se hai voglia/tempo, nel pomeriggio prima di andare a Puntagorda puoi pure andare alle piscine naturali de La Fajana o scendere fino a Santo Domingo.
Giorno 3:
Sali a Roque de Los Muchachos. Cammina lungo la Cresteria de la Caldera o magari visita l’osservatorio economico.
El Paso (1 notte)
Giorno 4:
Sali al Mirador de la Cumbrecita e scegli tra uno dei possibili circuiti.
Giorno 5:
Completa la Ruta de los Vulcanos. Rientra a Santa Cruz.
Plaza de España a Santa Cruz.
Con una settimana a disposizione si può aggiungere qualche trekking in può o magari passare un giorno di relax in spiaggia.
Santa Cruz de La Palma (1 notte)
Giorno 1:
Arrivo a La Palma. Passa la giornata esplorando la città e sali al Mirador de la Concepción per il tramonto o l’alba il giorno successivo.
Puntagorda (2 notti)
Giorno 2:
La mattina scegli tra l’escursione al Cubo de la Galga e quella a Los Tilos. Visita il piccolo paesino di San Andrés e vai a passare la notte a Punta Gorda (o dintorni) passando per la strada Lp-109. Se hai voglia/tempo, nel pomeriggio prima di andare a Puntagorda puoi pure andare alle piscine naturali de La Fajana o scendere fino a Santo Domingo.
Giorno 3:
Sali a Roque de Los Muchachos. Cammina lungo la Cresteria de la Caldera o magari visita l’osservatorio economico.
El Paso (3 notti)
Giorno 4:
Sali al Mirador de la Cumbrecita e scegli tra uno dei possibili circuiti.
Giorno 5:
Giornata di relax in spiaggia a Charco Verde oppure trekking alla Cascada de los Colores.
Giorno 6:
Completa la Ruta de los Vulcanos.
Giorno 7:
Visita le Saline de Funicalantes e passa il resto della giornata a Playa de Echentive. La sera rientra a Santa Cruz.
Alba sopra le nuvole a Roque de los Muchachos.
Con dieci o più giorni da passare sull’isola, consiglio di seguire l’itinerario di una settimana appena descritto aggiungendo magari un giorno da passare a Santa Cruz, la città è davvero carina e volendo, per riempire la giornata, si può fare una breve gita fuori porta verso Playa de Nogales o Playa los Cancajos.
Un’altra giornata si può passare nel nord est dell’isola tra le piscine naturali de La Fajana e Los Tilos/Cubo de la Galga. Infine, nel corso di un’altra giornata potresti visitare Santo Domingo, il Puerto de Puntagorda, Porís de Candelaria e completare l’escursione a Las Tricias. Insomma, le opzioni non mancano, come detto in precedenza scegli in base ai tuoi interessi.
Nonostante l’isola sia piuttosto piccola, essendo prevalentemente montuosa, gli spostamenti tra una destinazione e l’altra possono richiedere parecchio tempo specialmente da est verso ovest e viceversa mentre la strada che corre lungo la costa è tutto sommato scorrevole.
Alle Canarie in generale, ma in particolar modo a la Palma, nonostante il trasporto pubblico non sia poi così male credo che noleggiare un’auto sia di gran lunga il modo migliore per esplorare l’isola.
La Gomera in lontananza.
Nel corso del mio viaggio alle Canarie ho quasi sempre finito col noleggiare la mia auto con Cicar, i prezzi sono competitivi, si può tranquillamente pagare senza carta di credito, non viene richiesto un deposito, l’assicurazione è inclusa e non ci sono franchigie ma soprattutto hanno uffici in letteralmente tutti i porti e gli aeroporti delle isole canarie il che è davvero pratico per chi ha in mente un viaggio itinerante tra le isole, questo perchè molte delle altre compagnie hanno uffici solo all’aeroporto, davvero scomodo se invece di salire in aereo si vuole consegnare la macchina al porto e salire in traghetto verso un’altra isola.
Insomma, se hai per la testa un road trip tra le isole o per qualsiasi ragione non vuoi riconsegnare l’auto in aeroporto, Cicar è probabilmente l’opzione migliore, in tutti gli altri casi, vale sicuramente la pena considerare anche altri autonoleggio dando un’occhiata a siti come Discover Cars. In ogni caso, che sia Cicar o qualsiasi altra compagnia, se hai delle date precise, consiglio di prenotare l’auto con qualche settimana di anticipo, così facendo si può risparmiare davvero molto rispetto a un noleggio dell’ultimo secondo.
Inoltre, è bene notare che praticamente tutte le compagnie tecnicamente non consentono di guidare su strada sterrata, noi lo abbiamo fatto più volte nel corso del proprio viaggio alle Canarie ma non a La Palma dove le strade seppur a volte tortuose sono in buone condizioni.
Infine, ci sono compagnie che tecnicamente consentono di portare la macchina su un’altra isola in traghetto a patto di riconsegnarla sull’isola di partenza ma molte sulla non consentono proprio di lasciare l’isola, ovviamente non c’è nessuno a controllare al porto ma se dovessi aver bisogno di assistenza potrebbero iniziare i problemi. Il mio consiglio, se dovessi averne bisogno, è di noleggiare un’auto diversa per ogni isola che visiti o perlomeno informati per bene su cosa ti è consentito fare o meno.
Punto panoramico lungo Strada Lp-109.
Se viaggi solo e vuoi risparmiare rispetto al costo del noleggio dell’auto, hai per la testa solo qualche escursione che puoi organizzare con qualche tour organizzato, non ti va di guidare o per qualsiasi altra ragione non vuoi noleggiare un’auto, il trasporto pubblico non è affatto male e si può raggiungere praticamente qualsiasi destinazione sull’isola con un po’ di pianificazione. A questa pagina trovi le varie linee e gli orari delle corse.
L’unica volta che abbiamo preso il bus anche la funzione “trasporto pubblico” di google maps si è rivelata affidabile ma è sempre meglio dare un’occhiata al sito ufficiale (volendo c’è pure l’app).
Le uniche due compagnie aeree che operano voli interni tra le isole sono CanaryFly e BinterCanarias. I prezzi tendono ad essere molti simili ma in linea di massima Binter sembra essere leggermente più economica e ha pure tariffe speciali per gli under 29. In ogni caso consiglio di dare un’occhiata ad entrambe e se possibile prenotare con almeno qualche settimana di anticipo per le offerte migliori.
L’alternativa più economica rispetto ai voli e soprattutto più pratica per spostarsi tra un’isola adiacente e l’altra sono i traghetti. Come regola generale, finchè si tratta dell’isola più vicina o al massimo la successiva, quindi nel caso di La Palma, spostamenti verso Tenerife e soprattutto La Gomera, non solo si risparmia prendendo il traghetto ma è anche molto più comodo in quanto non ti devi presentare in aeroporto due ore prima ma puoi semplicemente andare al porto un’ora prima o anche meno, comprare il tuo biglietto e salire a bordo senza per forza prenotare il viaggio in anticipo.
In sostanza, se non hai un itinerario ben prestabilito, spostarsi in traghetto ti da molta più flessibilità. Se però per esempio vuoi raggiungere Lanzarote partendo da La Palma, è chiaro che prendere l’aereo non solo è molto più rapido ma pure economico. In ogni caso, ci sono diverse compagnie di traghetti che operano tra le isole, Direct Ferris è un sito che aggrega tutte le compagnie e volendo puoi usare per prenotare i tuoi biglietti.
Nello specifico, La Palma ha partenze giornaliere da Santa Cruz verso San Sebastián de La Gomera e Los Cristianos a Tenerife con Fred Olsen e Naviera Armas, Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas a Gran Canaria con Transmediterranea.
Per le strade di Santa Cruz.
Quanto costa un viaggio a La Palma? Ovviamente dipende da un sacco di fattori, chi legge regolarmente il mio blog sa che viaggio in maniera frugale e il mio viaggio alle canarie non ha fatto eccezione, sono infatti riuscito a mantenere un budget di 1000€ al mese ovvero poco più di 30€ al giorno tutto incluso nel corso dei miei due mesi trascorsi sull’arcipelago. Se cerchi qualche spunto su come risparmiare dai un’occhiata a questo articolo.
Detto questo, mi rendo perfettamente conto che non tutti sono disposti o interessanti a fare la vita del viaggiatore zaino in spalla ma la buona notizia è che le Canarie sono comunque un meta relativamente economica per gli standard europei. I prezzi in generale sono più bassi rispetto alla Spagna continentale stessa in quanto la isole sono una sorta di regione speciale dove l’iva è solo al 7% e su molti beni di consumo non si paga proprio. Per fare due esempi, il costo della benzina è di circa 1€ al litro, una cena al ristorante se non si hanno grandi pretese costa circa 10€ o poco più. Insomma, non saranno i prezzi dell’america latina ma per gli standard europei non ci si può certo lamentare.
Visto che parliamo di costi credo sia bene spendere due parole su quello che è sicuramente un ottimo modo per contenerli ovvero campeggiare. Il campeggio libero a La Palma come sulle altre isole, tecnicamente è illegale, ma nella realtà è ampiamente tollerato. Se piazzi la tua tenda distante da occhi indiscreti non dovresti avere alcun tipo di problema, meglio ancora se, viste le scarsissime precipitazioni che caratterizzano il periodo estivo, non pianti proprio la tenda.
Foresta nei pressi del Rifugio El Pilar.
Durante la mia permanenza a La Palma, tutte le notti che ho passato “campeggiando” mi sono sempre e solo limitato a gonfiare il materassino da campeggio quando era ora di andare a letto. Alla spiagga di Charco Verde un sabato notte c’erano anche un paio di famiglie di locali con bambini. Però ripeto, tecnicamente è illegale, a te la scelta.
Se vuoi rimanere nella legalità, ci sono cinque campeggi ufficiali. Ci tengo inoltre a sottolineare che per i due campeggi gratuiti (quello all’interno della caldera e quello al Refugio el Pilar) è necessario ottenere il permesso al centro visitatori o in alternativa all’ufficio del Medio ambiente a Santa Cruz.
Infine, per trovare luoghi dove campeggiare consiglio l’app park4night, pensata soprattutto per chi vuole passare la notte in camper, minivan o macchina è una risorsa fantastica anche per chi vuole semplicemente trovare un luogo appartato dove piantare la tenda o mettere semplicemente giù un materassino come spesso abbiamo fatto noi.
Cubo de la Galga.
La Palma e le isole Canarie in generale sono una destinazione assolutamente sicura con tassi di criminalità davvero bassi ed è consigliata anche per famiglie con bambini. Detto questo, come per qualsiasi altra destinazione, va usato il buon senso e seguire i classici consigli sulla sicurezza non fa mai male.
Gli unici due appunti che mi sento di fare sono quello di fare estrema attenzione a dove si fa il bagno, questo perché trattandosi di oceano, le correnti possono essere estremamente pericolose, in particolar modo le correnti di risacca che possono portarti a largo velocemente con conseguenze potenzialmente fatali. Ho avuto modo di conoscere un signore che si è visto portare a largo con i propri figli e mi ha raccontato di come avesse già visto la fine, non esattamente una bella esperienza.
Playa los Cancajos.
Inoltre, moltissime delle spiagge più isolate non hanno bagnini e soprattutto in bassa stagione potresti tranquillamente essere l’unica persona presente. Insomma, specialmente se non sei un nuotatore esperto, fai attenzione. Visto che La Palma attrae molti escursionisti, è bene ricordare che il sole soprattutto in quota non è qualcosa da sottovalutare, prendi lo dovute precauzioni e a seconda di dove sei abituato a camminare sappi che a La Palma, raramente si ha modo di trovare acqua dove fare rifornimento lungo i sentieri quindi regolati di conseguenza.
Infine, se decidi di noleggiare un’auto assicurati di non lasciare nessun oggetto di valore all’interno quando incustodita. Purtroppo vedere vetri rotti nei parcheggi e cartelli che invitano a non lasciare niente in auto sono fin troppo frequenti.
Stai pianificando un viaggio a La Palma? Dai un’occhiata a questi post:
Quale zaino da viaggio scegliere
Le migliori carte per viaggiare
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