Viaggio in Nepal fai da te

Questo piccolo Paese, senza sbocco sul mare, situato tra Tibet e India contiene ben otto dei primi dieci picchi più alti al mondo – tra cui ovviamente il Monte Everest – la città di Lumbini, luogo di nascita di Gautama Buddha, fondatore del buddismo e infine un patrimonio culturale di tutto rispetto.

Ho passato quasi due mesi in Nepal viaggiando zaino in spalla, completando diversi trekking e visitando le principali attrazioni turistiche. Che sia un viaggio incentrato sulle montagne o un viaggio culturale, in questa guida troverai tutti i consigli e le informazioni necessarie per organizzarlo al meglio, come sempre con un occhio di riguardo per il budget.

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Monkey Temple a Kathmandu.

Quando andare in Nepal

Gran parte del Nepal gode di un clima temperato durante tutto l’anno con quattro stagioni ben distinte. Molti considerano l’autunno (settembre, ottobre e novembre) il periodo migliore per visitarlo (specialmente coloro che vogliono fare trekking) in quanto a seguito dei monsoni che caratterizzano l’estate e portano via inquinamento e polvere, la visibilità delle montagne è ottimale così come le temperature che a bassa quota non sono troppo alte e in quota non sono troppo basse. In più due tra i festival più importanti del Paese – Dasain e Tihaarl – hanno luogo proprio in questo periodo.

Come avrai capito, l’autunno è di gran lunga il periodo più caro e affollato (specialmente il mese di ottobre) con le sistemazioni che ad alta quota lungo i principali trekking fanno costantemente il tutto esaurito.

In ogni caso il Nepal può benissimo essere visitato durante tutto l’anno, a patto che attività e destinazioni coinvolte nel viaggio si adattino al periodo, ecco una panoramica delle altre stagioni.

Inverno (dicembre, gennaio e febbraio): offre un clima tendenzialmente soleggiato e stabile. È un ottimo periodo per visitare tutto il Terai, cioè la regione a sud del Paese ai piedi dei giganti dell’Himalaya che include Kathmandu, dove l’altitudine media piuttosto bassa fa sì che le precipitazioni nevose siano assenti e nonostante le mattine possano essere decisamente fresche, il resto della giornata offre temperature piacevoli.

In questo periodo fare trekking a bassa quota è possibile e con il giusto equipaggiamento, salvo precipitazioni nevose abbondanti, è tecnicamente possibile salire in quota e completare alcuni dei trekking più popolari come quello al campo base dell’Everest e il circuito dell’Annapurna ma di certo non è il periodo ideale per farlo.

Primavera (marzo, aprile e maggio): questa è la seconda stagione più popolare per visitare il Paese. Le temperature e la visibilità per fare trekking sono buone ma spesso nel pomeriggio si accumula umidità e i picchi vengono coperti dalle nuvole.

In ogni caso il vantaggio di avere sentieri me no affollati uniti alla fioritura di numerose piante e fiori (i rododendri su tutti) rendono la primavera un ottimo per visitare il paese soprattutto per chi vuole fare trekking ed evitare l’altissima stagione dell’autunno.

Estate (giugno, luglio e agosto): questo in Nepal è il periodo dei monsoni che tipicamente arrivano durante le prime settimane di giugno e possono prolungarsi anche fino a settembre. È sicuramente un periodo interessante per visitare il Paese con la natura che prende letteralmente vita, l’aria è pulita e le farfalle sono ovunque. Fare trekking è però largamente sconsigliato, fatta eccezione per alcune aree conosciute come “rain shadow”. Qui le precipitazione sono notevolmente inferiori rispetto al resto del Paese, una su tutte è la parte nord del circuito dell’Annapurna (Manang, Upper Pisang, Muktinath) dove le precipitazioni sono decisamente inferiori, in ogni caso specialmente a bassa quota il rischio di strade bloccate a causa di frane e la presenza di sanguisughe sono decisamente cose da tenere in considerazione.

Tempio Pashupatinath a Kathmandu.

Documenti e vaccinazioni per entrare in Nepal

Partiamo dal visto per entrare nel Paese. Il visto è obbligatorio ma fortunatamente i possessori di passaporto italiano (con scadenza inferiore ai 6 mesi) ricevono un visto chiamato Visa On Arrival (VOA) nel momento in cui entrano nel Paese. Il processo è estremamente semplice e lineare ma sfortunatamente non è gratuito.

Ci sono tre opzioni:

15 giorni – 25 USD.

30 giorni – 40 USD.

90 giorni – 100 USD.

Il visto può essere facilmente esteso fino ad un massimo di 150 giorni per anno solare (1 gennaio – 31 dicembre) anche se non è esattamente economico. Qui trovi i costi, probabilmente è preferibile uscire e rientrare con un nuovo visto, in ogni caso con un visto turistico non è possibile rimanere nel Paese per più di 150 giorni per anno solare.

Sono inoltre ufficialmente richieste due fototessere (misura passaporto) per completare il processo di rilascio del visto una volta arrivato in aeroporto/frontiera terrestre, ma se completi il modulo online (resta nel sistema per 15 giorni quindi non farlo con troppo anticipo, a questa pagina trovi un’ottima guida visiva su come farlo, è davvero semplice) non sono necessarie e con ogni probabilità risparmi un bel po’ di tempo al tuo arrivo, specialmente all’aeroporto di Kathmandu dove puoi dirigerti direttamente all’immigrazione senza star lì a compilare il modulo. Consiglio di farlo.

Il visto all’aeroporto Tribhuvan può teoricamente essere pagato con la carta di credito ma nella pratica da quello che ho letto va un po’ a giornate! Io ci ho provato e mi è stato detto che non era possibile, sono in ogni caso accettate tutte le principale valute (euro compresi), per evitare cambi sfavorevoli l’ideale sarebbe pagare in dollari americani ma non mi sbatterei più di tanto la testa almeno che tu non li abbia già.

Per quanto riguarda le frontiere terrestri (qui trovi la lista completa) a quanto pare sono accettati esclusivamente i dollari americani, quindi regolati di conseguenza.

Il Nepal non richiede nessuna vaccinazione obbligatoria ma Epatite A e B sono consigliate.

Per informazioni aggiornate su visti e quant’altro consiglio di consultare il sito viaggiare sicuri messo a disposizione del Ministero degli Esteri.

Per le strade di Kathmandu.

Cosa fare e vedere in Nepal

In questa guida i prezzi sono espressi nella moneta locale chiamata “Rupia Nepalese” spesso abbreviata semplicemente con “NRP”. Il cambio al momento della pubblicazione di questo articolo è 1€ = 125 NRP. Per il cambio attuale ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina.

Kathmandu

Kathmandu è la città più grande nonché capitale del Paese, qui si trova anche l’unico aeroporto internazionale ed è quindi il punto di partenza per la maggior parte di coloro che visitano il Nepal. Qui trovi un breve video dei giorni passati a Kathmandu.

Cosa fare e vedere a Kathmandu

La città e i suoi dintorni può tranquillamente tenerti occupato per giorni tra piazze, templi e quartieri storici. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ovviamente anche camminare per le vie di Thamel, il quartiere turistico della città ha il suo perchè specialmente se sei alla ricerca di qualche souvenir da portare a casa. Ecco di seguito i principali siti turistici a Kathmandu e dintorni.

Kathmandu Durbar Square

Questa è senza dubbio la piazza più iconica di Kathmandu e più in generale del Nepal, si tratta di un sito Unesco che racchiude numerosi templi e palazzi al suo interno. Purtroppo un po’ come la maggior parte dei siti storici in questa città, gli edifici hanno subito seri danni in seguito al terremoto del 2015 e sono tuttora in fase di ricostruzione ma valgono sicuramente una visita.

La piazza può tranquillamente essere raggiunta a piedi da Thamel e sinceramente lo consiglio: le vie che si attraversano popolano di vita. Consiglio la visita la mattina presto quando la piazza prende letteralmente vita e numerosi locali affollano i vari templi e portano le proprie offerte.

L’ingresso per gli stranieri è davvero caro, si parla infatti di 1000 NRP ma riuscire ad entrare mischiandosi alla folla o tramite qualche viuzza secondaria non è affatto difficile.

Kathmandu Durbar Square. 

Swayambhunath Stupa (Monkey Temple)

Questo tempio, posizionato in cima a un colle che domina Kathmandu, offre delle ottime viste sulla città e sull’intera valle. La stupa principale con gli occhi del Buddha e la spirale dorata che si protrae verso il cielo è davvero affascinante così come tutti i piccoli templi che la circondano.

L’intera area è letteralmente infestata dalla scimmie (non a caso il tempio è stato soprannominato “Monkey Temple”) il che lo rende ancor più interessante specialmente per chi non hai mai avuto a che fare con queste simpatiche creature.

Non dimenticarti di visitare anche la parte inferiore del complesso che si affaccia verso ovest. Mi era stato detto che l’ingresso costava 200 NRP ma probabilmente essendo entrato da una scalinata secondaria ho evitato involontariamente di pagare.

Per raggiungere il sito potresti tranquillamente camminare da Thamel, sono infatti solo 3 km in mezzo a dei quartieri decisamente poco turistici oppure prendere uno dei numerosi minibus che corrono lungo questa strada a nord di Thamel, la destinazione che sentirai urlare o che devi chiedere è “Swayambhu”, il costo è di sole 15 NRP.

Swayambhunath Stupa (Monkey Temple). 

Tempio Pashupatinath

Più che un tempio, si tratta di un complesso di templi Hindu. Il principale, dedicato a Shiva, è il più grande del Paese nonché uno dei più sacri, l’accesso a questo tempio è riservato ai soli Hindus ma il resto del complesso è accessibile a chiunque.

L’ingresso anche in questo caso è piuttosto costoso, 1000 NPR, ma una volta arrivati all’ingresso principale basta prendere la destra ed attraversare il fiume per esplorare il complesso gratuitamente.

Per raggiungere il sito da Thamel io ho semplicemente camminato, sono infatti solo 4km, ma se preferisci usare il trasporto pubblico è possibile salire a bordo della linea blu in questo punto nei pressi di Ratna Park, 20 rupie. Ovviamente il taxi è sempre un’opzione.

Il complesso di Pashupatinath. 

Boudhanath Stupa

Si tratta di una delle più grandi al mondo ed è in effetti un sito davvero impressionante, la stupa si trova all’interno di una piazza circolare davvero stupenda ed è senza dubbio uno dei miei siti preferiti a Kathmandu.

Consiglio di combinare la visita con il vicino Tempio Pashupatinath che dista meno di 2km a piedi, anche in questo caso, volendo si può evitare di pagare l’ingresso di 400 NPR entrando da uno dei numerosi accessi secondari alla piazza.

Per tornare verso Thamel basta salire a bordo di uno degli autobus di linea blu che corrono lungo la strada di fronte all’ingresso principale alla stupa e ti scaricano nei pressi di Ratna Park per 25 rupie.

Boudhanath Stupa. 

Patan Durbar Square

Patan è tecnicamente la città più antica di tutta la valle di Kathmandu, ad oggi, trovandosi a soli 5km dal centro della capitale, fa a tutti gli effetti parte dell’area metropolitana di Kathmandu e distinguerla dal resto della città è pressoché impossibile.

Patan conserva un’architettura raffinata fatta di numerosi palazzi storici che culminano in una delle piazze più belle di tutta la regione, Patan Durbar Square. La piazza è estremamente vivibile e popolata soprattutto nel tardo pomeriggio quando i locali la usano come punto di ritrovo.

Anche in questo caso l’ingresso è piuttosto caro a 1000 NPR ma volendo è possibile entrare da uno degli accessi secondari evitando di pagare.

Per raggiungere Patan da Thamel, consiglio di prendere un minibus diretto a “Lagankhel” in questo punto, il costo è di 15-20 rupie, consiglio di scendere a questa fermata e da qui proseguire a piedi verso la piazza che dista da qui solo 1km.

Patan Durbar Square.

Kirtipur

Kirtipur è decisamente una destinazione decisamente meno popolare rispetto a quelle citate finora tanto che durante il mio pomeriggio passato a camminare per le strade di Kirtipur non ho incontrato nessun altro turista.

La città si trova a soli 5km dal centro di Kathmandu, la parte antica è arroccata in cima a un colle dove il traffico è praticamente assente e limitato a qualche scooter, tutti i siti di interesse sono ad ingresso gratuito. È un ottimo modo per conoscere il Nepal antico, distante dal turismo di massa ma a due passi dalla capitale.

Mezza giornata è più che sufficiente per esplorare la città: i principali siti di interesse sono il tempio di Tri Ratna, Dev Pukko (centro della città con annesso palazzo della regina), il tempio Bagh Bhairab e infine il tempio Uma Maheshwor. Camminare e perdersi per le strade della città antica è di per sé davvero interessante e un ottimo modo per passare un paio d’ore.

Infine, prima di tornare a Kathmandu consiglio fortemente di mangiare al ristorante Newa Lehana, qui viene servito dell’ottimo cibo tradizionale e la qualità è decisamente ottima tanto che molti locali visitano Kirtipur esclusivamente per mangiare qui.

Raggiungere Kirtipur è davvero facile, i bus partono di frequente da Ratna Bus Park ed impiegano 25 minuti circa per raggiungere Naya Bazaar alla base della città antica, 20 rupie.

Tempio Uma Maheshwor. 

Bhaktapur

La città Bhaktapur si trova a circa 12 km da Kathmandu ed è conosciuta con molti nomi: città della cultura, patrimonio vivente, museo a cielo aperto ecc ecc. Bhaktapur è stata infatti la capitale della valle di Kathmandu fino al XV secolo e conserva numerosi edifici storici e monumenti. Purtroppo molte di queste strutture sono state severamente danneggiate durante il terremoto del 2015 ma la città conserva comunque il suo fascino.

Il sito più importante è sicuramente la famosa Bhaktapur Durbar Square dove si trova il palazzo che ha ospitato la famiglia reale fino al 1769 ed è ora la sede della National Art Gallery. Altri siti degni di nota a Bhaktapur sono la piazza Taumadhi e il Tempio Dattatreya.

Raggiungere Bhaktapur da Kathmandu è davvero facile, ci sono infatti bus che partono di frequente da Bhaktapur Bus Park, 30 rupie.

Bhaktapur Durbar Square. 

Namo Buddha

Namo Buddha è un piccolo villaggio che ospita il monastero Thrangu Tashi Yangtse che è uno dei siti di pellegrinaggio per i buddisti più importanti dell’intero Nepal e uno dei più sacri al mondo. La leggenda dice che sia il luogo dove Buddha, in una vita precedente vissuta da principe, diede il suo corpo in pasto ad una tigre e i suoi cuccioli.

Raggiungere il villaggio da Kathmandu è relativamente facile, puoi prendere un bus locale da Ratna Park Bus verso Banepa (2-3 ore) e qui cambiare per uno diretto a Namo Buddha.

Monastero Thrangu Tashi Yangtse. 

Dove dormire a Kathmandu?

Ho passato due settimane a Kathmandu cambiando e provando parecchie strutture, prima con papà e poi da solo in attesa del mio visto per l’India. Ecco quindi le mie raccomandazioni.

Thamel Hostel – Prezzi stracciati sia per il dormitorio che per le camere private, colazione inclusa. La struttura e il wifi non sono il massimo ma resta sicuramente un’ottima soluzione per rapporto qualità prezzo.

The Sparkling Turtle – Ottimo ostello ad un buonissimo prezzo con uno staff davvero gentile. L’unica pecca è la posizione, si trova infatti a circa 3km dal centro di Thamel vicino al Monkey Temple, per il resto è consigliatissimo.

Shangrilla Lodge – Stanze private pulite ed economiche in pieno centro a Thamel, ottimo wifi e il ristorante annesso è una vera e propria chicca.

Hotel Triratna – Buona struttura leggermente più distante dal centro di Thamel, wifi ottimo, la camera singola è davvero economica.

Thamel Home – Leggermento più caro rispetto a quanto elencato finora ma comunque economico per i miei standard. Le camere sono davvero carine, il wifi ottimo, la colazione inclusa è discreta, lo staff è decisamente cordiale e disponibile e la posizione è ottima.

Patan Durbar Square. 

Pokhara

Pokhara è la seconda città per dimensioni dopo Kathmandu e il punto di partenza ideale per la maggior parte dei trekking nella regione dell’Annapurna.

Affacciata sul lago Phewa, ha un’atmosfera decisamente molto più rilassata e meno caotica rispetto alla capitale ma per chi cerca siti di interesse storico/culturale probabilmente lascia un po’ a desiderare ma se è la natura quello che cerchi allora non resterai sicuramente deluso.

Cosa fare e vedere a Pokhara

La maggior parte delle persone visita la città brevemente prima o dopo uno dei tanti trekking che la regione offre ma se hai qualche giornata a disposizione ecco alcuni siti che potresti visitare a Pokhara e dintorni.

Lago Phewa

Il lago Phewa sul quale la città si affaccia è un ottimo luogo dove passare qualche ora semplicemente camminando lungo le sue sponde o magari noleggiando una barca a remi con o senza rematore.

In mezzo al lago c’è pure un piccolo isolotto che ospita uno dei templi Hindu più famosi della città.

Lago Phewa. 

Sarangkot Viewpoint

Questo è probabilmente il punto panoramico più spettacolare di tutta la città. L’alba è senza dubbio il momento ideale per visitare questo luogo e vedere il sole sorgere sopra il massiccio dell’Annapurna.

Cerca di arrivare almeno 20 minuti prima dell’alba, da Pokhara sono circa 40 minuti in taxi lungo una strada non esattamente in ottime condizioni, costo del taxi 2000 rupie.

International Mountain Museum

Interessante museo sulle montagne del Nepal, le comunità locali, gli scalatori, la flora e la fauna della regione. Vengono inoltre raccontate spedizioni storiche, l’impatto del surriscaldamento globale sulle montagne, insomma un luogo che qualsiasi appassionato di montagna troverà sicuramente interessante.

L’ingresso costa 500 rupie, il museo può essere raggiunto a piedi in 45 minuti circa dal lakeside, un taxi costa circa 300 NPR.

The World Peace Pagoda

Conosciuta anche come Pokhara Shanti Stupa, si tratta di una pagoda buddista che domina la città e il lago dalla cima di Anadu Hill. Ci sono diversi modi per raggiungerla, trovandosi a poco più di 5 km dal Lakeside (dove si trovano praticamente tutti gli hotel) si può tranquillamente camminare, il percorso è ben tracciato su maps.me.

Le alternative sono un breve attraversamento del lago in barca (700 rupie solo andata, 1000 andata e ritorno) e poi proseguire a piedi per 45 minuti circa oppure prendere un taxi fino alla pagoda e camminare l’ultimo tratto a piedi.

World Peace Pagoda. 

Mahendra Gupha e Chameri Gufa

Sono due grotte non esattamente spettacolari che si trovano a circa 10 minuti a piedi l’una dall’altra, la prima ospita al suo interno un piccolo tempio e ci sono alcune formazioni rocciose interessanti mentre la seconda è sostanzialmente piena di pipistrelli.

Devis Falls

Piccola cascata a due passi dalla città ma di certo non ti terrà occupato per ore, l’entrata costa 30 rupie.

Altre attività che si possono organizzare a Pokhara sono voli con il parapendio, il costo in tandem è di circa 50$, rafting, bungee jumping, ziplining e yoga retreats.

Dove dormire a Pokhara?

Pokhara Youth Hostel – Ottimo ostello economico a 50 metri dal lago che offre anche stanze private.

Hotel Uni – Se cerchi esclusivamente una camera privata economica dove dormire prima o dopo il tuo trekking non guardare oltre. Lo staff è gentile, il wifi buono e la posizione a circa 800 metri dalla stazione degli autobus è semplicemente fantastica per chi vuole evitare di spendere soldi in taxi.

Oyo 128 Hotel – Hotel leggermente più di “lusso” e un po’ più distante dal lago, prezzi comunque economici. Colazione inclusa.

Come raggiungere Pokhara?

Da Kathmandu verso Pokahra i bus turistici partono ogni mattina alle 7:00 da questo punto a nord di Thamel e raggiungono il Tourist Bus Park di Pokhara in circa 6-7 ore, il costo va dalle 600/700 NPR per i bus standard, a quasi 3000 NPR per i bus di lusso. I microbus locali costano 400/600 rupie ma il viaggio può essere davvero scomodo. Volendo è possibile anche prendere un bus notturno ma vista la natura della strada probabilmente non è il massimo. Ci sono inoltre numerosi voli giornalieri, 40 minuti circa, 113$ sola andata.

Se arrivi dall’India, dalla città di confine di Sunauli ci sono bus giornalieri verso Pokhara per 600 NPR, 8 ore circa.

Tempio Talbarahi. 

Lumbini

Lumbini è il luogo di nascita del Buddha e meta di pellegrinaggio per chiunque sia interessato al mondo del buddismo.

I templi sono moltissimi, costruiti da numerosi Paesi, sono tutti concentrati nell’arco di un’area circoscritta che può tranquillamente essere visitata nell’arco di una giornata, magari a bordo di una bicicletta noleggiata per 50 rupie circa.

Dove dormire a Lumbini?

Lumbini Garden Lodge camere private modeste a prezzi onesti, se cerchi qualcosa di lussuoso dai un’occhiata a Hotel Buddha Maya Garden.

Come raggiungere Lumbini?

Da Pokhara e Kathmandu ci sono bus giornalieri ma è anche possibile raggiungere Lumbini da Varanasi in quanto la città si trova a pochi chilometri dal confine di Sunauli con l’India. Una volta attraversato il confine, raggiungi Bhairahawa con una jeep condivisa e poi sali a bordo di un bus diretto a Lumbini.

Maya Devi temple. 

Bandipur

Bandipur è una destinazione ancora poco conosciuta. Si tratta di un piccolo villaggio tra le colline del Nepal che offre un luogo tranquillo ideale per chi vuole passare qualche giorno in relax o facendo delle brevi passeggiate.

L’attrazione principale è probabilmente il Tundikhel, un punto panoramico che durante una giornata limpida permette di vedere i picchi innevati in lontananza. Ci sono comunque altre brevi escursioni come quella che porta alla cima del Gurunche Dada o il piccolo tempio di Khadga Devi.

Dove dormire a Bandipur?

Samira Homestay e Kayastha Lodge sono entrambe delle ottime opzioni davvero economiche. Se cerchi qualcosa di più lussuoso dai un’occhiata a Bandipur Kaushi e Bandipur Chhen, entrambe sembrano ottime.

Come raggiungere Bandipur?

Da Pokhara o Kathmandu prendi un qualsiasi bus diretto a Dumbre Bazaar o nella maggior parte dei casi un bus che passa per Dumbre Bazaar, da qui ci sono jeep condivise che partono relativamente di frequente verso Bandipur.

Tundikhel. 

Chitwan National Park

Il parco nazionale Chitwan è la casa di numerosi animali tra cui: rinoceronti, elefanti, tigri, coccodrilli e numerose specie di uccelli. Il parco si estende su un’area pianeggiante, umida e lussureggiante specialmente durante la stagione dei monsoni.

Le due città, che fungono da crocevia e base di partenza per esplorare il parco, sono Sauraha e Meghauli. Da qui si possono tranquillamente organizzare tour e safari per tutti i gusti e prezzi, volendo è possibile organizzare il tutto da Kathmandu o Pokhara, oppure online ma in loco avrai sicuramente i prezzi migliori.

Per qualsiasi attività all’interno del parco bisogno pagare l’ingresso di 1700 NPR e in nessun modo è possibile entrare all’interno senza una guida/tour organizzato.

Come raggiungere il parco nazionale Chitwan?

Che tu decida di visitare il parco da Sauraha o Meghauli devi passare per la città di Narayangarh da dove ci sono bus che partono di frequente per entrambe le destinazioni. Qui si trova anche un aeroporto che offre voli da e verso Pokhara e Kathmandu.

Verso Meghauli ci sono inoltre bus diretti da Kathmandu che partono ogni mattina dal Kalanki Bus Park. In linea di massima in bus turistici che partono da Kathmandu e Pokhara con destinazione “Chitwan National Park” vanno invece a Sauraha fermandosi però in una stazione a circa 7 km dalla città, da lì poi bisogna verosimilmente prendere un taxi.

Rinoceronti a Chitwan National Park.

Trekking del Nepal

N.b. Purtroppo, a partire dal 1 aprile 2023 non sarà più possibile completare molti trekking in Nepal senza essere accompagnati da una guida. Credo sia una vera e propria vergogna, l’ennesima decisione dettata dall’avidità che si nasconde dietro a “questioni di sicurezza”. Spero che il governo nepalese possa rivedere la decisione in futuro ma al momento questa è la realtà dei fatti. Fortunatamente, da quanto ho capito, il problema sussiste nel momento in cui si vuole ottenere il TIMS (Trekker’s Information Management System) che però non è necessario per completare il trekking al campo base dell’Everest pertanto sembra che la regione dell’Everest sia stata graziata al momento come si legge qui: https://explorersweb.com/solo-trekking-banned-nepal/. Detto questo, credo sia meglio aspettare qualche testimonianza diretta prima di partire con l’idea che la guida non sia necessaria. Per tutti quei trekking che richiedono il TIMS è certamente la fine del trekking in autonomia.

Per molti un viaggio in Nepal è sinonimo di trekking e durante i miei due mesi di soggiorno nel Paese il trekking ha occupato gran parte del mio tempo. Le due regioni di gran lunga più popolari e facilmente accessibili per completare trekking di più giorni sono senza dubbio la regione dell’Annapurna e quella del Khumbu, dove si trova l’Everest.

Ho scritto due guide dettagliate per entrambe le regioni che includono più trekking e possibili varianti.

Trekking regione dell’Annapurna: a questa pagina trovi descritti in dettaglio il Circuito dell’Annapurna, il trekking a Poon Hill e il trekking al Campo Base dell’Everest.

N.b. Per fare trekking nella regione dell’Annapurna vanno richiesti dei permessi (il tutto è spiegato in dettaglio al link qui sopra)  tra le varie informazioni (numero di passaporto, itinerari ecc ecc) ti verrà chiesto anche il numero della tua assicurazione viaggio, se hai intenzione di completare uno tra il circuito e il campo base consiglio fortemente di stipulare una polizza World Nomads, l’unica polizza di mia conoscenza che offre (tra le attività extra) copertura assicurativa fino a 6000 metri di altitudine.

A questa pagina spiego come selezionare tale copertura e nel caso non fossi convinto dai un’occhiata al mio articolo sulle assicurazioni viaggio.

Trekking nella regione del Khumbu (Everest): a questa pagina trovi descritto in dettaglio il classico itinerario verso il campo base dell’Everest, le possibili varianti e infine il trekking dei tre passi (Three Passes Trek).

Io e papà al Passo Thorong lungo il circuito dell’Annapurna. 

Altri trekking verso regioni più remote che verosimilmente richiedono l’appoggio a guide locali/agenzie e in alcuni casi il dover campeggiare qualche notte sono:

Manaslu: si tratta di un trekking di 14 giorni circa, che circumnaviga l’ottavo picco più alto al mondo (8156 m). In termini di difficoltà è paragonabile al circuito dell’Annapurna e al Campo Base dell’Everest ed è completato solamente da circa 2000 persone ogni anno principalmente per due ragioni: prima del 2010 era necessario fare almeno una notte di campeggio e tuttora le lodge sono molto basiche rispetto a quelle incontrare lungo altri percorsi; in secondo luogo, la regione richiede tuttora un permesso speciale che sostanzialmente necessita la presenza di due o più guide. Va da sé che per chi cerca un’esperienza fai da te i costi aumentano, in compenso il percorso è nettamente meno affolatto e genuino rispetto ad Annapurna ed Everest.

Kanchenjunga: il trekking al Campo Base del Kanchenjunga (terza montagna più alta al mondo) dura una decina di giorni circa ed è collocato in una zona remota nell’est del Nepal accessibile in aereo da Kathmandu in 40 minuti circa o al termine di 40 ore di autobus. Anche in questo caso si tratta di un’area protetta accessibile solo con l’ausilio di una guida/tour organizzato.

Upper Mustang: la regione è stata ufficialmente aperta ai trekkers stranieri solo circa 15 anni e il suo accesso è tuttora altamente ristretto e bisogna essere accompagnati da una guida. Fino al 1950 la regione era addirittura indipendente dal resto del Nepal. Trovandosi nella cosiddetta “rain shadow” l’area è adatta al trekking anche durante il periodo dei monsoni.

Altre aree ad accesso limitato sono Dolpo, Magu e Jumla. Ovviamente ci sono decine di altri trekking più o meno lunghi e popolari ma questi appena citati sono in linea di massima i principali.

Il Campo Base dell’Everest.

Se hai trovato questo articolo utile allora considera l’idea di acquistare la tua assicurazione viaggio tramite uno dei link presenti in questo sito, facendolo supporti il mio lavoro senza alcun costo aggiuntivo per te. Per chi se la cava con l’inglese, consiglio True TravellerGlobelink. Per chi preferisce un’esperienza tutta in italiano, consiglio HeyMondo (Sconto del 10%). Grazie!

Possibili itinerari in Nepal

Consigliare un itinerario per il Nepal è davvero difficile in quanto molti visitano il Paese esclusivamente per fare trekking senza dedicare tempo ad altre destinazioni quindi mi limito a consigliare un itinerario breve nel caso non fossi interessato ad alcun trekking e poi faccio qualche considerazione nel caso avessi più tempo a disposizione e fossi interessato a uno dei trekking più popolari.

Itinerario Nepal 10 giorni

Dieci giorni non sono moltissimi ma è decisamente possibile visitare per bene Kathmandu e dintorni più qualche altra destinazione. In base ai tuoi interessi potresti aggiungere uno dei trekking più brevi come quello a Ghorepani – Poon Hill oppure il Campo Base dell’Annapurna.

Se decidi di fare trekking di più giorni, con così poco tempo a disposizione ti consiglio di farlo all’inizio del viaggio in modo da evitare possibili contrattempi. Se invece decidi di non fare alcun trekking ecco come potresti dividere i giorni.

Kathmandu (3 notti)

Giorno 1:

Riprenditi dal jet lag, esplora brevemente Thamel.

Giorno 2:

La mattina visita il Tempio Pashupatinath e la vicina Boudhanath Stupa, nel pomeriggio sali alla Swayambhunath Stupa (Monkey Temple) infine dirigiti verso Kathmandu Durbar Square per il tramonto quando la piazza si popola di gente.

Giorno 3:

Consiglio di passare la giornata tra Patan e Bhaktapur.

Chitwan (2 notti)

Giorno 4:

Bus Kathmandu – Chitwan la mattina. Organizza le attività per il giorno successivo o anche per il giorno stesso.

Giorno 5:

Parco Chitwan.

Pokhara (3 notti)

Giorno 6:

Bus Chitwan – Pokhara.

Giorno 7 – 8:

Esplora Pokhara e dintorni.

Kathmandu (2 notti)

Giorno 9:

Bus Pokhara – Kathmandu.

Giorno 10:

Rientro in Italia.

Itinerario Nepal 15 giorni

Con due settimane a disposizione, trekking lunghi come il circuito dell’Annapurna e il Campo Base dell’Everest sono fattibili ma i tempi sono decisamente stretti e le scelte sono forzate. Per il campo base dell’Everest il volo su Lukla è necessario e non ci sono comunque ampi margini mentre per quanto riguarda il Circuito dell’Annapurna consiglio di partire come minimo da Jagat e terminare il proprio trekking a Muktinath.

Opzioni migliori per questo lasso di tempo sono, a mio parere, trekking più brevi come quello a Ghorepani – Poon Hill oppure il Campo Base dell’Annapurna e poi dedicare i giorni rimanenti a qualche altra destinazione o semplicemente seguire a grandi linee l’itinerario di 10 giorni.

Itinerario Nepal 3 settimane

Con tre settimane hai a disposizione abbastanza tempo per prendere in considerazione uno dei trekking più lunghi come il circuito dell’Annapurna (indicativamente 10 – 20 giorni in base all’itinerario scelto) o il Campo Base dell’Everest (indicativamente 12 – 20 giorni in base all’itinerario scelto). Avrai inoltre qualche giorno extra nel caso qualcosa non dovesse andare secondo i piani oppure potrai esplorare qualche altra destinazione all’interno del Paese.

In ogni caso il mio consiglio è di dare priorità al trekking che, causa maltempo o imprevisti vari, può portare via qualche giorno più del previsto e solo a quel punto dedicare i giorni rimanenti a qualche altra destinazione.

Alba a Chukhung Ri. 

Come spostarsi in Nepal

Nonostante le dimensioni ridotte, ogni spostamento se fatto via terra richiede molto più tempo di quanto si creda, non farti assolutamente ingannare dal numero di chilometri. La strada che collega Kathmandu a Pokhara, le due principali città del Paese, è lunga solo 200km ma tra soste, traffico e un territorio non esattamente ideale per il trasporto via terra, in autobus ci si impiegano non meno di 6/7 ore.

Autobus in Nepal

Gli autobus in Nepal possono essere divisi in tre categorie:

Microbus: particolarmente popolari soprattutto per tratte urbane, sono sostanzialmente dei minivan da 10-12 posti che però possono tranquillamente arrivare a portare anche 20 persone in caso di necessità. Sono un modo rapido ed efficiente per spostarsi ma soprattutto durante le ore di punta possono essere davvero pieni e non esattamente comodi.

Bus Locali (Local Bus): il sistema non è esattamente ben organizzato ed è spesso difficile capire da dove partono ma con un po’ di ricerca sono un modo davvero economico per spostarsi, più lento rispetto a Microbus e Tourist Bus. I bus locali si fermano infatti letteralmente ovunque per far salire e scendere le persone il che fa perdere un sacco di tempo. Inoltre è pratica comune riempire l’autobus fino all’orlo, corridoio incluso.

Tourist Bus: come dice la parole, questi sono i bus dedicati ai turisti o più in generale a chi può permettersi di spendere qualcosa in più. Non aspettarti niente di lussuoso ma per lo meno il posto è assegnato, non ci sono persone in piedi e salvo qualche sosta prestabilita per mangiare o andare al bagno il viaggio solitamente fila abbastanza liscio. Questo tipo di autobus serve però sostanzialmente quattro destinazioni: Kathmndu, Chitwan, Lumbini e Pokhara.

Jeep: per molte destinazioni ci sono jeep che fungono da autobus. Spesso collegano destinazioni remote dove le condizioni stradali sono pessime, in alcuni casi però corrono lungo le stesse tratte coperte dagli autobus offrendo un servizio più rapido anche se non esattamente più comodo. È infatti pratica standard mettere una persona di fianco all’autista e poi due file da 4 persone invece di 3 (c’è una fila di sedili al posto del bagagliaio) il che può essere davvero scomodo per lunghe tratta.

Il nostro autobus tra le montagne del Nepal.

Taxi in Nepal

I taxi sono davvero economici per gli standard europei e in generale un ottimo modo per spostarsi su brevi e medie distanze per chi ha un budget non esattamente limitato e cerca qualche comfort in più. Ricordati di stabilire il prezzo prima di salire a bordo, contrattare è assolutamente consigliabile.

Un taxi dall’aeroporto internazionale al centro di Thamel costa ufficialmente 700 NPR ma contrattando si può scendere a 500/600 NPR. Sono circa 8km e in base al momento della giornata 20/30 minuti.

Voli interni in Nepal

Ci sono un paio di compagnie che offrono voli interni tra le principali città del Paese ma anche verso destinazioni remote. Spesso si tratta di piccoli aerei bimotore dalle condizioni non proprio eccelse e i prezzi non sono esattamente low cost; in molti casi però si risparmiano letteralmente decine di ore rispetto al trasporto su strada, se il tuo budget te lo permette possono quindi essere un’ottima opzione.

Va inoltre tenuto in considerazione il fatto che spesso molti voli vengono cancellati a causa delle condizioni meteo specialmente verso destinazioni di alta montagna dove il tempo può essere instabile anche durante la bella stagione quindi lasciati sempre qualche giorno di margine.

Le principali compagnie aeree sono: Yeti Air e Buddha Air.

Viaggio in Nepal: costi

Quanto costa un Viaggio in Nepal? Poco, pochissimo, per viaggi fai da te di 2-3 settimane, se si viaggia low cost verosimilmente il costo del volo e della tua assicurazione viaggio verosimilmente supererà quello dei costi sostenuti una volta arrivato a destinazione. Ecco una panoramica dei costi.

N.b. Se hai intenzione di fare a trekking, tieni a mente che più si sale con l’altitudine più i prezzi aumentano, in alcuni casi anche fino a 7 o 8 volte il prezzo che pagheresti a fondo valle.

Costo del Cibo in Nepal

Il cibo è estremamente economico, il piatto nazionale chiamato “Dal Baht” che solitamente consiste in riso, verdure lesse, zuppa di lenticchie ma a volte può essere molto più elaborato ed essere servito con carne, yogurt, roti (pane) ecc ecc.

Un piatto del genere in un ristorante locale può costare anche solo 100 NPR e spesso e volentieri include pure il bis. Anche in ristoranti non esattamente economici o in aree turistiche del paese è comunque difficile spendere più di 500 NPR per un piatto unico.

Un piatto di Momo (simili ai ravioli). 

Costo del trasporto in Nepal

Spostamenti con i bus locali in città difficilmente costano più di 15-25 rupie, i taxi costano indicativamente 50-100 rupie al chilometro ma per tratte lunghe il prezzo scende notevolmente. Un tourist bus da Kathmandu verso Pokhara o Chitwan costa circa 700 – 2000 NPR in base al servizio scelto. I voli interni sono abbastanza costosi, voli di 30/40 costano circa 100$.

Per concludere un budget giornaliero di 15-20€ al giorni in Nepal dovrebbe essere più che sufficiente per la maggior parte delle persone. Se vuoi qualche consiglio su come risparmiare in viaggio dai un’occhiata a questo articolo.

Costo dell’alloggio in Nepal

Un posto in dormitorio in un buon ostello va dalle 400 alle 600 NPR.

Una camera privata in una guest house o un ostello da 800 a 1000 NPR.

Un buona stanza di hotel da 1000 a 2000 NPR.

Lodge / Tea house lungo i trekking spesso forniscono la stanza gratuitamente a patto che si consumino i pasti, in caso contrario il costo della stanza va solitamente da 100 a 500 NPR in base all’altitudine.

Tipica Lodge di montagna.

Viaggio in Nepal: sicurezza

Il Nepal è generalmente un Paese davvero sicuro anche per chi viaggia da solo, le uniche vere precauzioni vanno prese in montagna specialmente ad alta quota dove il mal di montagna può avere gravi conseguenze.

Ecco quattro consigli utili per evitare il mal di montagna:

  • La regola più importante in assoluto è evitare di strafare, sali a passo regolare. L’ideale è salire più lentamente di quello che senti potresti sostenere.
  • Non sottovalutare i sintomi, finchè è un leggero mal di testa prima di andare a letto e il giorno dopo ti senti bene non c’è nessun problema, ma se i sintomi persistono evita di guadagnare ancora quota, spesso un giorno di acclimatazione / riposo è più che sufficiente per poi proseguire. In alcuni casi è consigliabile scendere di qualche centinaio di metri e una volta che ti senti meglio riprendere l’ascesa. In sostanza, mai continuare a salire se ti senti male.
  • Dopo i 3000 metri è consigliabile non dormire mai sopra i 500 metri rispetto alla notte precedente. Ad essere onesto, noi abbiamo spesso sforato questa raccomandazione senza avere nessun problema in ogni caso mi limiterei al massimo a 700/800 metri.
  • Bevi molti acqua. Rimanere idratati è fondamentale.

Per il resto, con un minimo di buon senso non dovresti avere nessun problema legato alla sicurezza ma specialmente a Kathmandu alcuni “truffe” sono abbastanza comuni, evita i “santoni” che si offrono di benedirti e poi ti assillano per avere dei soldi in cambio o le mamma che si avvicinano dicendo che non vogliono soldi ma poi ti portano a comprare del cibo che restituiscono non appena giri l’angolo per avere cash. In generale nella capitale sii diffidente di chiunque ti avvicini con offerte o richieste sospette.

In ogni caso ti invito a dare un’occhiata ai miei consigli per viaggiare sicuro ovunque nel mondo.

Per concludere, soprattutto nel caso tu abbia intenzione di fare trekking a più di 3500 metri, le uniche tre assicurazioni a coprire tale attività (che io sappia) sono World Nomads che permette di assicurare trekking fino a 6000 metri aggiungendola come attività extra, TrueTraveller che aggiungendo il pacchetto “Extreme Pack” offre copertura per trekking sopra i 4600m e infine SafetyWing che copre trekking fino a 6000 metri aggiungendo il pacchetto “Adventure Sports”. Come detto in precedenza, la maggior parte delle altre assicurazioni si ferma a 3500 metri, alcune anche meno.

N.b. Alla luce di pratiche fraudolente da parte di alcuni tour operator locali, nel caso avessi realmente bisogno di un’evacuazione in elicottero, è importante cercare di contattare l’assicurazione per organizzare il tutto in modo da evitare contestazioni.

Stai pianificando un viaggio in Nepal? Dai un’occhiata a questi post:

Quale zaino da viaggio scegliere

Le migliori carte per viaggiare

Che cosa portare in viaggio

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Se hai trovato questo articolo utile allora considera l’idea di acquistare la tua assicurazione viaggio tramite uno dei link presenti in questo sito, facendolo supporti il mio lavoro senza alcun costo aggiuntivo per te. Per chi se la cava con l’inglese, consiglio True TravellerGlobelink. Per chi preferisce un’esperienza tutta in italiano, consiglio HeyMondo (Sconto del 10%). Grazie!

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16 commenti
  • paola

    ciao Nicola!grazie mille Della tua guida,davvero utile! hai detto che hai fatto il trek point hill in autonomia..secondo te x 3ragazze che per la prima volta visitano il nepal farlo da soli e’ fattibile?

    • ilbackpacker

      Ciao! Assolutamente sì, il percorso è davvero facile da seguire e non troppo faticoso.

  • Romina

    Ciao Nicola, sto leggendo il tuo blog così completo e dettagliato che mi sembra di essere già in nepal!!
    Io e il mi oragazzo partiremo l 1gennaio per il nord dell’india per poi spostarci in nepal. L india sarà un viaggio con una guida al seguito perciò per il Nepal vorremmo organizzarcelo da soli. Leggevo in altri blog che c è comunque bisogno di una guida per gli spostamenti. La mia domanda è questo: posso contattatare guide locali dall italia? E se si, posso NON acquistare pacchetti tour già impostati, ma utlizzarla solo per gli spostamenti? Grazie Romina

    • ilbackpacker

      Ciao! La guida non serve nemmeno per gli spostamenti a mio parere almeno che tu non voglia fare determinati trekking in regioni che lo richiedono (Annapurna ed Everest non è necessario). Se credi di avere bisogno rivolgiti ad agenzie una volta arrivati sul posto, evita l’online se vuoi risparmiare.

  • Roberto

    Ciao Nicola, sono in partenza per il Nepal, arriveró a Kathmandu il 15 novembre. Mi sono imbattuto nel tuo sito e sto trovando molti utili consigli. Rimarró in Nepal per 16 giorni e ho intenzione di fare il trekking al campo base dell’Annapurna in 8/9 giorni.
    Viaggio da solo, sono mediamente preparato ed ho giá fatto trekking di piú giorni… ho solo il dubbio se prendere una guida o no… ho letto da qualche parte che potrebbero esserci problemi di alloggio durante il trekking se non sei accompagnato da una guida, anche se la cosa mi sembra strana…
    La mia intenzione é di fare i primi tre giorni a Kathmandu per poi spostarmi a Pokhara, magari conoscendo altri trekker indipendenti e camminare insieme (a novembre dovrebbero esserci molte persone sui sentieri…). In questo modo avrei ancora 3/4 giorni che mi consentirebbero un “cuscinetto temporale” per stare tranquillo.
    Ti ringrazio per tutte le informazioni che sto trovando sul tuo sito e ti sarei grato se potessi darmi qualche consiglio a proposito della guida…, anche se ho visto che hai giá risposto che secondo te non é necessaria!
    Ciao e grazie.
    Roberto

    • ilbackpacker

      Ciao Roberto! La guida non è assolutamente necessaria ma la possibilità di rimanere senza alloggio specialmente al campo base del Machhapuchhare è assolutamente reale in quanto il Campo base dell’Annapurna è stato completamente raso al suolo e gli alloggi a quello dello Machhapuchhare sono davvero limitati, ti consiglio di farti prenotare la stanza da una guesthouse più a valle una volta che hai una data precisa. Buon trekking!

  • Mario

    Ciao Nicola, la mattina del 25 luglio sarò in Nepal , giungendo da Nuova Delhi e penso di ripartire il 2 agosto. Non sono un ragazzino, avendo superato gli anta ma mi piacerebbe fare il percorso più breve che hai suggerito per arrivare a Poon Hill. Non ho ambizioni particolari se non la curiosità di poter osservare il massiccio dell’ Annapurna. Sarebbe fattibile farla oppure richiede una certa preparazione ed inoltre essendo estate, avrei problemi di carattere climatico? I 4 giorni giorni da te descritti includono anche il ritorno a Pokhara? Tieni presente che per ottimizzare i tempi, prenderei l’aereo da Kathmandu e ritorno. Per quanto riguarda l’abbigliamento, essendo piena estate, che consigli per l’abbigliamento?Nell’eventualità che non fosse possibile cosa mi proporresti in alternativa? Ogni consiglio è ben accetto. Grazie per l’eventuale risposta.
    Ciao Mario.

    • ilbackpacker

      Ciao Mario! Il trekking non è particolarmente difficile e credo sia alla portata di molti, se sei in grado di camminare 4-5 ore al giorno non dovresti avere problemi. In Luglio però sei in piena stagione delle piogge, il panorama potrebbe non essere dei migliori e quasi sicuramente ti beccheresti qualche acquazzone. Seguendo l’itinerario descritto, il quarto giorno torneresti a Pokhara. Ci sono un paio di trekking nelle cosiddette “Rain Shadow” dove anche durante la stagione dei monsoni piove pochissimo ma sono molto più lunghi e duri rispetto a Poon Hill, alcuni esempi sono L’Upper Mustang, Manaslu e Dolpa.

  • Dani

    Bello l articolo ma credo manchi aggiungere il fatto che servono permessi Per salire su Pooh Hill e pure su annapurna. Che vanno da 5000 ruphie. E per i più sprovveduti come me serve anche un assicurazione medica di viaggio. Senza questa non potete salire da nessuna parte. Saluti e buon nepal

    • ilbackpacker

      Ciao! Permessi e assicurazione sanitaria vengono discussi nell’articolo dedicato al trekking. Per chiarezza aggiungerò anche qui 😉

  • michele

    CIAO NICOLA, A META’ OTTOBRE INTRAPRENDERO’ IL TREKKING EBC IN COMPLETA AUTONOMIA PARTENDO DA LUKLA E VOLEVO CHIEDERTI QUALCHE CONSIGLIO IN MERITO AI PERNOTTAMENTI, SOPRATTUTTO IN QUOTA.
    ESSENDO ALTA STAGIONE E’ POSSIBILE NON TROVARE POSTO? IN CASO COME MI DEVO ORGANIZZARE?

    • ilbackpacker

      Ciao Michele, come scritto nella guida dedicata al trekking: “L’unica problematica che potrebbe sorgere per chi decide di completare il trekking in maniera indipendendente sono gli alloggi ad alta quota. Lobuche e Gorak Shep sono infatti tappe quasi obbligate per tutti e durante l’alta stagione le lodge fanno praticamente sempre il tutto esaurito, ovviamente i tour organizzati, ma anche le guide/portatori, lo sanno bene quindi prenotano in anticipo, in ogni caso non disperare. La soluzione è piuttosto semplice: accontentarsi di dormire nella sala da pranzo oppure chiedere alle lodge più a valle di fare una prenotazione a nome tuo. Noi abbiamo scelto questa opzione per non correre rischi ed è andato tutto bene.” Buon trekking! 🙂

  • Francesco

    Nicola buon giorno
    Sono un viaggiatore un po’ vecchio (74 anni) ma con le gambe che ancora funzionano. Ho fatto cammini religiosi ed altro. Ho appena fatto il cammino di StOlav attraversando Svezia e Norvegia. Nel 2019 ho camminato in lungo il Gange, da Baghalpur a Varanasi in gran parte a piedi su un percorso autogestito. Valuto se possibile fare una cosa analoga in Nepal. Sono stato in Nepal con Avventure nel Mondo circa 40 anni fa. Non sono interessato al trekking: piu’ interessato al contatto con le persone. Chiedo un aiuto per individuare itinerari e poi come prenotare i luoghi ove dormire. Il mio obiettivo sarebbe quello di camminare 20..30 Km senza grandi dislivelli e poi trovare un alloggiamento. Accetto consigli anche su qualche agenzia nepalese a cui affidarmi. Intanto grazie e…. auguri per i tuoi viaggi. Francesco

    • ilbackpacker

      Ciao Francesco, purtroppo non conosco agenzie da consigliare. Anche per quanto riguarda gli itinerari, non credo di poterti essere di aiuto, personalmente ho visitato solo i luoghi di cui parlo nel blog quindi gli unici due trekking di cui posso parlare sono: campo base dell’Everest e Circuito dell’Annapurna. Entrambi sono piuttosto turistici e seppur non mancherà l’occasione di interagire con qualche locale, non sono certo sia il tipo di esperienza di cui stai parlando. In ogni caso, a meno che tu non decida di visitare regioni particolarmente remote, quasi tutti i trekking più popolari hanno delle lodge lungo il percorso dove è possibile pernottare senza bisogno di prenotare. Buon viaggio!

  • simona

    Ciao,
    intanto grazie per il tuo blog che mi ha già regalato un viaggio in India indimenticabile.

    Secondo te marzo è adatto per affrontare alcuni trekking?

    • ilbackpacker

      Ciao, dipende molto dalla situazione neve che varia di anno in anno ma noi per esempio abbiamo iniziato a fine marzo il circuito dell’Annapurna e non abbiamo avuto problemi. La zona del campo base dell’Everest ha meno precipitazioni quindi in generale la neve è ancora meno problematica in quel periodo. Sono felice ti sia goduto l’India! Buon trekking 🙂

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