Viaggio nelle Filippine fai da te

Le Filippine sono un paradiso tropicale nel sud-est asiatico composto da oltre 7.000 isole. Sono note per le spiagge mozzafiato, le acque cristalline, alcuni dei migliori siti per fare immersioni al mondo e l’ospitalità della gente con la quale è davvero facile comunicare visto che l’inglese è una delle lingue ufficiali. Il Paese ha inoltre una ricca storia e cultura influenzata dal suo passato coloniale spagnolo e americano.

Ho passato due mesi viaggiando zaino in spalla per le Filippine. Che tu voglia fare lo stesso o semplicemente fare qualche ricerca per poi affidarti a un tour organizzato, in questa guida troverai molti consigli e informazioni utili per pianificare al meglio il tuo viaggio.

Menu rapido

Sohoton National Park.

Quando visitare le Filippine

Le Filippine come il resto del sud est asiatico hanno due stagioni ben distinte: la stagione secca e la stagione delle piogge.

Da un punto di vista meteo, il periodo migliore in assoluto è la stagione secca che va da novembre ad aprile nella maggior parte del Paese. Dicembre, gennaio e febbraio sono i mesi più freschi e piacevoli in assoluto. Ottobre e maggio sono considerati mesi di transizione e con un po’ di fortuna potresti avere dell’ottimo meteo.

La bassa stagione va da giugno a settembre, in questo periodo le piogge sono più frequenti e intense, questi sono anche i mesi in cui i tifoni colpiscono il Paese con più frequenza. In sostanza, le vacanze nelle Filippine ad agosto non sono esattamente un’ottima idea.

Detto questo, personalmente ho visitato il Paese a cavallo tra febbraio e aprile, nonostante la stagione secca, ho avuto più di qualche giorno di pioggia. Allo stesso modo sono certo che più di qualcuno lo abbia visitato durante la stagione delle piogge e sia rimasto soddisfatto del meteo, ma se possibile eviterei il picco dei tifoni da agosto a metà ottobre.

Per concludere, se ti trovi a visitare le Filippine durante la settimana di Pasqua, consiglio fortemente di prenotare il tuo alloggio con molto anticipo. Io ho passato la settimana santa a Siargao e la sera c’erano dei blackout per la troppa domanda di energia elettrica. Inoltre internet era inchiodato nonostante avessi segnale pieno e i traghetti erano completamente pieni con giorni di anticipo. Regolati di conseguenza.

Banul Beach, Coron.

Documenti e vaccinazioni per entrare nelle Filippine

I possessori di passaporto italiano ricevono un visto turistico gratuito della durata di 30 giorni dal momento in cui entrano nel Paese. È possibile fare la classica “visa run”, cioè uscire e rientrare nel Paese per ottenere altri 30 giorni ma visto che bisogna volare per raggiungerlo, non è così pratico.

Se hai bisogno di rimanere più a lungo, rinnovare il visto è davvero facile e può essere fatto fino a un massimo di 16 mesi. Il primo rinnovo “Visa Waiver” è di 29 giorni dopodichè si può estendere per più mesi alla volta ma va fatto per tempo perché è necessario ottenere la “ACR I-Card”. Io ho rinnovato il mio visto per 29 giorni all’ufficio dell’immigrazione di Manilia, pagando 3030 PHP, tutto davvero semplice e relativamente veloce, in 40 minuti sono entrato e uscito. Consiglio di portare una penna per compilare il modulo. In ogni caso, un qualsiasi ufficio dell’immigrazione va bene e l’estensione non deve essere fatta per forza a Manila. Ci sono inoltre indiscrezioni secondo le quali la procedura potrebbe essere presto completata online, quindi consiglio di informarsi. Questo è il sito ufficiale dell’immigrazione.

Cangbangag Falls, Siquijor.

Ufficialmente le Filippine richiedono una prova di uscita entro i limiti del proprio visto. Questo non è un problema per tutti coloro che hanno un volo di ritorno o verso un altro Paese ma potrebbe esserlo per quelli che hanno un biglietto di sola andata.

I controlli sono a discrezione dell’ufficiale di frontiera e delle compagnie aeree all’imbarco prima della partenza. Per il mio volo in partenza da Phnom Penh sono dovuto passare al banco del check in e me l’hanno chiesto. Avevo già il mio volo di uscita quindi non è stato un problema ma in caso contrario il mio consiglio è di affittare un biglietto su un sito come onwardticket.

Vaccinazioni per Epatite A e B sono consigliate. Per informazioni aggiornate su visti e quant’altro consiglio di consultare il sito viaggiare sicuri messo a disposizione del Ministero degli Esteri.

Coron Town.

Cosa fare e vedere nelle Filippine

In questa guida i prezzi sono spesso espressi nella moneta locale. La moneta ufficiale delle Filippine è chiamata “Peso Filippino”, abbreviata con “PHP”. Il cambio, al momento della pubblicazione di questo articolo, è 1€ = 60 PHP. Per il cambio attuale ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina.

Vista la geografia delle Filippine, credo abbia senso dividere questa sezione per isole prima ancora di parlare di destinazioni all’interno di queste ultime. Per la mappa che trovi qui sotto, bene o male, ho applicato la stessa logica.

LUZON

Luzon è l’isola più grande e popolosa delle Filippine. Ospita la capitale Manila ed è un importante centro economico e politico. Luzon vanta una varietà di paesaggi, tra cui montagne, foreste pluviali e spiagge. Personalmente mi sono limitato a trascorrere qualche giorno al mio arrivo a Manila ma c’è più di qualche altra destinazione interessante che includo al fine di rendere questa guida più completa possibile.

Manila

Manila è la capitale delle Filippine. È una città densamente popolata con un mix di architettura coloniale spagnola e grattacieli moderni. La città ospita molti monumenti storici ed è un importante centro commerciale e finanziario.

Tra le strade del quartiere storico.

Cosa fare e vedere a Manila

Per molti viaggiatori Manila è semplicemente una tappa forzata nel corso del proprio viaggio nelle Filippine, non consiglierei a nessuno di stravolgere i propri piani per visitare la città ma se sei di passaggio credo valga la pena trascorrere una giornata ad esplorare il centro storico.

Intramuros

Intramuros è la storica area murata all’interno della città di Manila che fu costruita dagli spagnoli circa 400 anni fa come base politica e militare in Asia. Tra le sue vie ci sono molti edifici coloniali ben preservati. La Chiesa di San Agustín (Google Maps) e la Cattedrale di Manila (Google Maps) sono senza dubbio tre delle più belle chiese barocche e romane che si trovano nella capitale. Casa Manila (Google Maps) è un museo carino che illustra lo stile di vita coloniale di una ricca famiglia durante la colonizzazione spagnola delle Filippine. L’ingresso costa 75 PHP.

Infine, una visita a Intramuros non può ritenersi conclusa senza entrare al forte Santiago (Google Maps), il luogo che per anni rappresentò il centro del potere in città durante l’epoca coloniale. Al suo interno c’è anche un interessante museo dedicato a José Rizal, personaggio chiave del nazionalismo filippino che culminò con l’indipendenza dagli spagnoli. L’ingresso costa 75 PHP.

Per concludere, appena fuori dalle mura di Intramuros puoi visitare il Rizal Park (Google Maps), purtroppo era chiuso durante la mia visita ma sembra il luogo ideale dove passare qualche ora di relax lontano dal caos della città.

Plaza de Roma.

Altri quartieri della città

Makati (Google Maps) è il centro finanziario della città e tra le tante cose ospita la Borsa delle Filippine. Ha una vivace vita notturna e numerosi centri commerciali. Ci sono diversi grattacieli ed edifici moderni, e il contrasto con il resto della città è notevole. Bonifacio (Google Maps) ha un’atmosfera molto simile.

Malate (Google Maps) è uno dei quartieri storici della città, la sua origine risale all’epoca coloniale spagnola, quando era un villaggio di pescatori. Tra le attrazioni principali ci sono una chiesa (Google Maps) e uno zoo (Google Maps). Malate è anche noto per la sua vita notturna, con molti bar e ristoranti.

Sampaloc (Google Maps) è chiamato University Belt (cintura universitaria) o semplicemente “U-Belt” per i numerosi college e università che si trovano al suo interno. Qui c’è la sede della più antica università dell’Asia e una delle più grandi università cattoliche del mondo, l’Università di Santo Tomas. Sito ufficiale.

Porta di Fort Santiago.

Come raggiungere Manila?

La maggior parte dei viaggiatori raggiunge Manila in aereo. In base a dove decidi di alloggiare potresti prendere il bus offerto da UBE Express che connette l’aeroporto a vari quartieri della città, come per esempio Makati, o in alternativa prendere la linea 2 del City Bus che connette l’aeroporto alla LRT (metro di superficie). Trovi più informazioni sul sito ufficiale. Infine, se arrivi di notte quindi i mezzi pubblici non operano, oppure preferisci un po’ di comodità, potresti semplicemente prendere un taxi o usare Grab. La città è abbastanza vicina quindi non dovrebbe costare più di tanto. I taxi gialli in fila fuori dal terminal sono quelli ufficiali dell’aeroporto, costano leggermente di più rispetto a quelli bianchi ma sono considerati, per quello che conta, più sicuri.

Ingresso Casa Manila.

Dove dormire a Manila?

Io ho dormito al Maine City Residences, stanze singole davvero economiche, reception aperta 24 su 24, non distante dall’aeroporto e comodo accesso alla LRT. Il quartiere non è dei migliori ma per me non è assolutamente stato un problema. Se cerchi un vero e proprio ostello, Crossroads Hostel Manila è un’ottima opzione ma la posizione è a mio parere un po’ scomoda, NomadsMNL Hostel si trova a due passi dall’aeroporto ed è pertanto conveniente per chiunque sia solo di passaggio a Manila. Infine Abraham Manila si trova nel quartiere di Makati che molti viaggiatori sembrano prediligere, tra i più sicuri e moderni della città.

Con Manila si è concluso il mio breve soggiorno a Luzon visto che sono volato a Palawan ma per completezza qui di seguito includo alcune destinazioni relativamente popolari sull’isola.

Cattedrale di Manila.

Banaue e Sagada

I terrazzamenti di Banaue sono una serie di antiche strutture costruite dall’uomo fra i 6.000 e i 2.000 anni fa, che nel 1995 sono state inserite nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Mi è stato riferito da alcuni viaggiatori che la città non è niente di che ma i paesaggi circostanti caratterizzati dalle risaie sono a dir poco pittoreschi. A questa pagina trovi un sacco di informazioni utili nel caso volessi fare un trekking a Banaue e dintorni.

Sagada, qualche ora più a nord, mi è stata descritta come una cittadina molto più carina e piacevole. È anch’essa circondata da splendidi paesaggi e terrazze di riso ma è particolarmente famosa per le iconiche bare sospese. Queste bare fanno parte delle pratiche funerarie del popolo indigeno Kankanaey. Le bare sono tipicamente riservate alle persone di alto rango sociale e l’altezza a cui sono collocate riflette questo aspetto. A questa pagina trovi informazioni utili nel caso volessi fare un trekking a Banaue e dintorni. A questa pagina trovi informazioni su come visitare le famose bare e non solo.

Monte Taal

Il Monte Taal con il suo lago craterico è un escursione che volendo da Manila può essere completata in giornata. A questa pagina trovi una breve descrizione dell’escursione in lingua italiana. Per raggiungere il vulcano con il trasporto pubblico da Manila puoi invece consultare questo articolo.

Monte Mayon e Rovine di Cagsawa

La città di Legazpi nella provincia di Albay è il crocevia per chiunque voglia visitare le Rovine di Cagsawa e l’iconico Monte Mayon, conosciuto anche come il vulcano dal cono perfetto. In questo articolo trovi una lista delle possibili attività da fare nei dintorni.

Donsol

Donsol è considerata la destinazione ideale per chiunque voglia vedere gli squali balena in maniera etica. Al contrario di Oslob e moltissime altre destinazioni, qui gli squali non vengono nutriti e possono essere osservati solamente durante il naturale periodo di migrazione da novembre a maggio. A questa pagina trovi ulteriori informazioni a riguardo.

Caramoan Islands (Camarines Sur)

Le Isole Caramoan sono un gruppo di isole e isolotti localizzati a largo della punta sud-orientale dell’isola principale di Luzon. Le isole sono note per le loro spiagge di sabbia bianca e le scogliere calcaree. L’arcipelago è considerato un paradiso segreto ancora poco visitato da viaggiatori. Se cerchi una destinazione distante dai circuiti di massa le isole Caramoan potrebbero fare al caso tuo. A questa pagina trovi ulteriori informazioni a riguardo.

Ragazzini per le strade di Manila.

PALAWAN

Palawan è nota per le sue spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e le scogliere calcaree a picco sul mare. L’isola è una delle più turistiche e popolari delle Filippine.

El Nido

Per quanto mi riguarda, El Nido è stata una grandissima delusione. La bellezza delle isole, le spiagge e le lagune di Bacuit Bay dove ti portano i popolari tour in barca è innegabile ma il turismo di massa ha a mio parere raggiunto un livello tale da rovinare completamente l’atmosfera di questi luoghi paradisiaci. A tutto questo si aggiungono dei prezzi folli se paragonati al resto del Paese.

Tramonto su Bacuit Bay.

Cosa fare e vedere a El Nido

Fatta questa premessa, El Nido può comunque essere un luogo piacevole dove passare qualche giorno, le attività non mancano ma personalmente, nel corso di un viaggio nelle Filippine, credo faresti meglio a trascorrere il tuo tempo altrove.

Tour in barca

I cosiddetti island hopping tour sono senza dubbio l’attività preferita dei viaggiatori che visitano El Nido. Vengono offerti quattro tour standard: A, B, C e D. Stando a quello che dicono i local, i migliori sono il tour A e C che di conseguenza sono anche i più popolari. I tour costano tra i 1200 e 1400 PHP. Ho cercato di ottenere un prezzo last minute la mattina stessa del tour ma nessuna agenzia mi ha offerto più di 200 PHP di sconto. Alla fine ho prenotato il mio tour con Brunch El Nido vista la buona colazione inclusa.

Al prezzo del tour vanno aggiunti 200 PHP di environmental tax (dovrebbe durare 10 giorni nel caso volessi fare più tour) e perlomeno nel caso del tour A l’entrata alla laguna costa extra (200 PHP) più altri 300 PHP per il noleggio del Kayak, quest’ultimo può essere condiviso con un’altra persona. Tutti i tour includono il pranzo che nel mio caso è stato ottimo.

So per certo che Outpost Hostel organizza dei tour privati con itinerari non standard per 1800 PHP se non sbaglio. A detta loro sono meno battuti, quanto ci sia di vero non lo so. Di certo c’è che il tour A, a cui ho partecipato, è qualcosa che non mi sento di consigliare. Sarà stato il periodo (fine febbraio) ma ogni singolo posto in cui siamo stati era strapieno di gente, per entrare nella laguna segreta ho letteralmente dovuto fare la fila così come per avere il kayak per esplorare la Big Lagoon. Luoghi bellissimi ma davvero tanta, troppa gente a mio parere.

Alba a El Nido.

Expedition da El Nido a Coron (o viceversa)

Se il budget lo permette, potresti investire i soldi dell’island hopping tour per partecipare a una delle varie spedizioni che fanno da spola da El Nido a Coron e viceversa. Ci sono almeno quattro compagnie che offrono questo tipo di esperienza: Tao Experience, Buhay Isla, Big Dream e Keelooma. Si tratta di un viaggio di sola andata che va dai tre ai cinque giorni duranti i quali la navigazione si alterna a isole semideserte dove si può passare del tempo in spiaggia o facendo dell’ottimo snorkelling.

Tao Experience è considerata la migliore in quanto a imbarcazioni, sistemazione per la notte e cibo, ma è anche la più costosa. Io ho fatto il tour di quattro giorni con Buhay Isla pagando 18500 PHP, scontato dal prezzo ufficiale di 21500 PHP. Sono tanti soldi ma se te lo puoi permettere credo valga davvero la pena, per quanto mi riguarda è stata un’esperienza bellissima. Il cibo era ottimo, l’equipaggio simpatico e la sistemazione per la notte (cambiata ogni giorno) non era affatto male. Perlomeno nel caso di Buhay Isla, pure il rum e cola è incluso nel prezzo, personalmente non bevo ma ti assicuro che gli altri ragazzi ne sono rimasti entusiasti.

La nostra barca durante la Expedition.

Spiagge a El Nido e dintorni

Ci sono almeno tre spiagge che vengono spesso consigliate nei dintorni di El Nido: Nacpan Beach, Lio Beach e Las Cabanas Beach. Nacpan Beach è la più distante dalla città, si può raggiungere in scooter (l’ultimo tratto di strada non è in ottime condizioni) ma alcuni ostelli organizzano anche degli shuttle. Si tratta di un’ampia spiaggia di sabbia bianca. L’ingresso costa 50 PHP. Lio beach è un’alternativa più comoda da raggiungere e per niente male. L’ingresso è gratuito. Las Cabanas Beach è la più vicina alla città e perlomeno durante la mia visita c’era parecchia gente ma la spiaggia è carina e l’ingresso è gratuito.

Cascate a El Nido

Se decidi di noleggiare uno scooter (costano circa 500 PHP al giorno) per andare a Nacpan Beach o Lio Beach, potresti visitare un paio di cascate lungo il percorso che si possono raggiungere al termine di brevi trekking. Come mi sentirai dire più volte nel corso di questa guida, ho deciso di boicottare la visita perché i locali ti forzano a prendere a prezzi “folli” una guida, che non è assolutamente necessaria. Guardando le foto, le cascate non sono nemmeno così impressionanti, anzi. Per Bulalacao Waterfalls chiedono 300 PHP mentre per Nagkalit-kalit Waterfalls sembra chiedano addirittura 350 PHP.

Una delle isole visitate durante la Expedition.

Taraw peak e Canopy Walk

Queste due escursioni vengono spesso confuse l’una con l’altra ma sono due cose ben distinte. Taraw Peak o Cliff è un punto panoramico dove è necessario “arrampicarsi” sulla roccia ma la vista sembra davvero essere straordinaria.Trovi il breve sentiero descritto a questa pagina, non si tratta di un percorso semplice. Io ho scaricato le coordinate gps con l’idea di salire in autonomia e sono poi passato in perlustrazione ma sembra proprio che bisogna farsi strada tra i cortili interni delle case e non mi sembrava corretto, ma allo stesso tempo non mi andava neppure di pagare 500 PHP per una guida e quindi ho rinunciato. Se decidi di salire, consiglio di farlo all’alba e mettersi d’accordo con la guida il giorno precedente, basta chiedere a qualcuno lungo questa strada per essere indirizzati verso la persona giusta.

La Canopy Walk o via ferrata è invece un sistema di passerelle, ponti sospesi e scalinate. In sostanza, un percorso attrezzato che si snoda tra le stesse pareti di roccia calcarea poco distante da Taraw peak. L’ingresso costa 400 PHP. La cosa non mi attirava per niente quindi ho deciso di passare oltre ma sono certo che più di qualcuno potrebbe trovare l’esperienza interessante.

Alba durante la Expedition.

Come raggiungere El Nido?

È possibile prendere un “minivan turistico” con aria condizionata da Puerto Princesa direttamente a El Nido. Il viaggio dura 6 ore e costa circa 700 pesos, il prezzo varia a seconda che si prenoti direttamente in stazione, includa il pick up in hotel/aeroporto o meno. Ci sono inoltre minivan giornalieri da e verso Porto Barton per 600 PHP. Se vuoi risparmiare qualcosa, ci sono dei bus senza aria condizionata usati dai locali che partono almeno una volta al giorno sia da Puerto Princesa che Port Barton. Un’altra opzione local sono i Jeepney diretti a Roxas sia da Puerto Princesa che Port Barton dove devi poi cambiare in direzione di El Nido, informati sugli orari. Ecco la posizione delle varie stazioni: El Nido, Roxas, Port Barton e Puerto Princesa.

Via mare da Coron, ci dovrebbe essere almeno un traghetto al giorno verso le 8:00 del mattino, il viaggio dura 8 ore circa e dovrebbe costare sui 1800 PHP. El Nido ha anche un piccolo aeroporto con voli diretti verso Manila e Coron. Infine, come detto in precedenza, potresti raggiungere El Nido da Coron a bordo di una spedizione di più giorni.

Alba durante la Expedition.

Dove dormire a El Nido?

Io ho passato un paio di notti a Frendz Hostel El Nido, tutto sommato l’ostello è carino e la posizione è ottima se vuoi alloggiare nel cuore di El Nido. Vengono organizzate un sacco di attività per far socializzare gli ospiti e la sera sul terrazzo c’è decisamente un’atmosfera da party hostel ma la cosa non è stata un problema anche per chi come me va a letto presto. Un’altra opzione carina in centro a El Nido e con un’atmosfera più rilassata è Spin Designer Hostel. Ho passato qualche notte ad Outpost Beach Hostel, si trova qualche chilometro fuori città direttamente sulla spiaggia che non è molto carina ma offre dei tramonti pazzeschi sulla baia. Si tratta di un ostello molto social ed estremamente popolare, va prenotato con largo anticipo. Io non l’ho trovato così eccezionale ma è senza dubbio un ottimo ostello. Un’alternativa più economica nella stessa zona è Kame House Backpackers. Infine, se vuoi passare qualche giorno distante dal caos di El Nido ma cerchi comunque un’atmosfera social dai un’occhiata a Mad Monkey Hostel Nacpan Beach.

Isola “privata” durante il tour in barca.

Porto Barton

Se El Nido è stata la destinazione che più mi ha deluso nel corso del mio viaggio nelle Filippine, Port Barton è stata una delle mie preferite. Il piccolo villaggio sta acquistando un sacco di popolarità ma è ancora ben lontano dal turismo di massa che caratterizza El Nido.

Cosa fare e vedere a Port Barton

Questo piccolo villaggio sulla costa occidentale di Palawan può essere considerato una versione più piccola e più tranquilla di El Nido.

Port Barton.

Island Hopping

Per il classico tour in barca c’è una sorta di itinerario “standard” che viene offerto un po’ da tutti, costa ufficialmente 1500 PHP ma gli sconti non mancano, io ho pagato 1100 + 50 per l’eco card. Nel caso fossi interessato, CocoRico Hostel organizza una party boat con musica ad alto volume e alcol illimitato. Le varie fermate possono variare leggermente ma solitamente si visita Turtle Point, un banco di sabbia pieno di stelle marine, un paio di spiagge e alcuni punti dove fare dell’ottimo snorkelling. Il pranzo è incluso nel prezzo e perlomeno nel mio caso è stato ottimo. A mio parere un’esperienza nettamente migliore rispetto al tour in barca fatto a El Nido.

Uno dei luoghi visitati durante il tour in barca.

Spiagge

Itaytay beach, la spiaggia sulla quale si affaccia Port Barton non è poi così male ma consiglio fortemente di scendere lungo la costa in direzione di Coconut Beach e soprattutto White Beach. Potresti andarci a piedi ma la maggior parte dei viaggiatori preferisce noleggiare uno scooter, la strada non è in buone condizioni. In alternativa c’è una taxi boat che va a White Beach ogni mattina e torna alle 17:00.

White Beach.

Il proprietario di Coconut Beach chiede 60 PHP, la spiaggia è carina ma White Beach è molto più bella quindi consiglio di andare direttamente lì, anche qui l’ingresso costa 60 PHP. Green Hill Restaurant & Cottages, non distante da White Beach, è un luogo davvero carino dove pranzare e potenzialmente alloggiare che mi è stato fortemente consigliato ma non ho avuto modo di visitare, le recensioni sono ottime, dacci un’occhiata.

Infine, a nord di Port Barton potresti visitare Pamuayan Beach, è stata l’ultima tappa del mio island hopping tour ma volendo potresti visitarla in combinazione con le cascate di cui parlo qui sotto.

Pamuayan Beach.

Cascate

Ci sono due cascate per niente male e facilmente accessibili da Port Barton, la più vicina è Pamuayan Waterfalls (Google Maps). Per l’ingresso viene richiesta un’offerta libera. La cascata si raggiunge al termine di un breve sentiero tracciato su Organic Maps, io ci sono andato a piedi ma volendo potresti organizzare un tricycle o noleggiare uno scooter.

Sempre a piedi ho proseguito verso Bigaho Waterfalls (Google Maps). Si tratta di una lunga camminata che non consiglio, molto meglio noleggiare uno scooter in questo caso. La cascata si raggiunge al termine di un breve sentiero in un quarto d’ora circa. L’ingresso costa 40 PHP. Sembra essere meno visitata rispetto a Pamuayan, quando sono arrivato non c’era letteralmente nessuno.

Pamuayan Waterfalls.

Dove dormire a Port Barton?

Io ho dormito a SHENAMAE Pension&Apartel, piccola guesthouse a gestione familiare con camere economiche e ottima posizione. I due ostelli normalmente consigliati sono CocoRico Hostel e Russell Place, il primo è un party hostel in pieno centro mentre il secondo è leggermente fuori dal paese ed offre un’atmosfera più rilassata. Infine, se vuoi un piccolo angolo di paradiso tutto per te e il budget lo permette, dai un’occhiata a Faith Tourist Inn. Ho conosciuto la giovane coppia che gestisce i bungalow mentre ero alle Bigaho Falls, sono estremamente gentili, abbiamo passato qualche ora insieme e poi visto che si era fatto tardi mi hanno offerto un passaggio per tornare a Port Barton e ci siamo fermati brevemente alla struttura che mi hanno mostrato con orgoglio. Nei dintorni ci sono altre due strutture che offrono bungalows sulla spiaggia, tutto molto bello.

Bigaho Waterfalls.

Come raggiungere Port Barton?

I biglietti dei minivan da Puerto Princesa se comprati direttamente alla stazione, costano sui 400-500 PHP mentre con pick in hotel o aeroporto costano 550-650 PHP. I minivan da El Nido costano sui 600 PHP. Ci dovrebbe essere almeno un bus locale senza aria climatizzata che parte ogni giorno da Puerto Princesa e dovrebbe costare circa 250 PHP. Ecco la posizione delle varie stazioni: El Nido, Port Barton e Puerto Princesa.

Coconut Beach.

Puerto Princesa

Per la maggior parte dei viaggiatori, me compreso, Puerto Princesa è solamente una tappa di passaggio.

Cosa fare e vedere a Puerto Princesa

La città non ha niente da offrire ma volendo ci sono almeno un paio di destinazioni da visitare nei dintorni.

Fiume Sotterraneo

Il Fiume Sotterraneo o Underground River (Google Maps) è l’escursione che viene spesso consigliata a Puerto Princesa. Fa addirittura parte delle nuove sette meraviglie del mondo naturali ma stando alle mie ricerche e testimonianze raccolte da alcuni viaggiatori che ci erano stati di recente, assolutamente nulla di speciale, solo un’altra grotta dove bisogna fare la fila per un breve giro in barca di 10 minuti dopo quasi due ore di minivan. Personalmente ho deciso di passare oltre ma nel caso fossi interessato, i tour da Puerto Princesa costano 2000 PHP circa, per risparmiare qualcosa potresti optare per il fai da te, a questa pagina trovi una guida dettagliata. Ci tengo a sottolineare che è importante ottenere il proprio permesso in anticipo soprattutto durante l’alta stagione perché c’è un limite giornaliero e la maggior parte dei permessi vanno alle agenzie di viaggio.

Nagtabon Beach

Nagtabon Beach (Google Maps) si trova a poco più di mezz’ora da Puerto Princesa, si può visitare in giornata ma volendo ci sono un paio di opzioni per dormire, come per esempio B&R Hostel Nagtabon. Non ci sono stato ma la spiaggia sembra davvero carina e penso proprio sia parecchio tranquilla. A quanto pare il surf non è male.

Tour in barca a Port Barton.

Olangoan Waterfalls

Se per qualsiasi ragione decidi di noleggiare uno scooter per visitare il fiume sotterraneo o esplorare i dintorni di Puerto Princesa su due ruote, a nord della città c’è una cascata non distante dalla strada principale, Olangoan Waterfalls. Da quanto leggo, anche qui chiedono cifre astronomiche per la guida obbligatoria ma potrebbe essere possibile contrattare.

Arcipelago Balabac

Se vuoi un’esperienza fuori dai classici circuiti turistici, considera l’arcipelago Balabac. Questo gruppo di isole situate nell’estremo sud di Palawan è ancora poco conosciuto, perfetto per chiunque voglia un’esperienza “remota”. Da Puerto Princesa vengono offerti dei tour simili alla spedizione tra El Nido e Coron ma non aspettarti lo stesso livello di comfort. Da quanto mi è stato detto, gli accampamenti sono estremamente basici. Puoi trovare più informazioni a questa pagina.

Come raggiungere Puerto Princesa?

Ci sono minivan diretti da El Nido e Port Barton,

L’aeroporto di Puerto Princesa ha diversi collegamenti diretti giornalieri verso Manila, Cebu e altre città del paese. Infine, via mare ci sono collegamenti in traghetto verso Manilla con stop a Coron (operati da 2GO) e pure collegamenti verso Negros (operati da Montenegro Lines).

Dove dormire a Puerto Princesa?

Io ho passato una notte a Casaoro Homestay, un’opzione estremamente economica e tutto sommato non così male se si considera il prezzo, ma se cerchi qualcosa di più confortevole dai un’occhiata a Green Turtle, Bamboo Nest e Balai Esperanza.

Expedition El Nido – Coron.

CORON

Vista la vicinanza, l’isola di Coron viene spesso inclusa nell’itinerario di chiunque visiti Palawan. La maggior parte dei viaggiatori usa come base Coron Town su Busuanga Island dove si trova anche l’aeroporto.

Cosa fare e vedere a Coron

Il classico giro in barca verso la vicina Coron Island, dove si possono ammirare le scogliere mozzafiato che scendono a picco sul mare, le celebri lagune e le spiagge di sabbia bianca, è senza dubbio l’attività più popolare.

Coron Town.

Island hopping tour a Coron

A Coron i giri in barca non hanno dei veri e propri itinerari standard come A,B,C e D a El Nido, ma tendono comunque ad andare negli stessi posti: Kayangan Lake, Barracuda Lake, Twin Lagoon più qualche spiaggia come Banul Beach o Smith Point Beach dove normalmente si pranza. I prezzi vanno dai 900 ai 1.500 PHP a seconda dell’itinerario scelto e soprattutto quali laghi e lagune si vogliono visitare. Per esempio, l’ingresso a Kayangan Lake e Barracuda Lake costa 300 PHP. Unirsi a uno di questi tour è di gran lunga l’opzione più economica per vedere gli highlights di Coron Island ma, visto che bene o male partono tutti alla stessa ora e seguono lo stesso itinerario di massima, la folla può essere un problema non da poco, soprattutto in alta stagione.

Punto di accesso a Kayangan Lake.

Per i più avventurosi o autolesionisti come me, si può noleggiare un kayak e in sostanza creare un itinerario ad hoc per evitare le folle. A Kayangan Lake e Barracuda Lake non sono nemmeno entrato, ho semplicemente fatto volare il drone. Mi sono riposato in una piccola spiaggia gratuita (Google Maps) e sono poi sceso lungo la scenografica costa verso la Twin Lagoon, dove sono arrivato all’ora di pranzo quando non c’era praticamente nessuno. Se la marea non è troppo alta puoi far passare il kayak attraverso il piccolo passaggio che collega le due lagune. Infine, se hai ancora abbastanza energie, termina il tour con Smith Point Beach. Teoricamente bisogna pagare l’entrata ma nessuno mi ha chiesto niente e nel tardo pomeriggio non c’erano più di dieci persone.

Nella zona del mercato/porto (Google Maps) da dove partono anche gli island hopping tours si può facilmente noleggiare un kayak per la giornata. Purtroppo i vari negozi cercano di fare cartello chiedendo 1000 PHP al giorno il che è a dir poco una follia, scendono velocemente a 800 PHP che è comunque tanto, alla fine dopo una negoziazione a oltranza ne ho trovato uno che me l’ha dato per 550 PHP. Non è assolutamente qualcosa che consiglio a tutti, dopo un’intera giornata passata a pagaiare sotto il sole sono tornato a Coron Town esausto e con le mani piene di vesciche. Credo che in molti preferirebbero il comfort della barca.

Twin Lagoon.

Se viaggi in gruppo o non hai problemi di budget considera l’idea di organizzare un’imbarcazione privata e partire la mattina presto in modo da avere un paio d’ore di vantaggio sulla tabella di marcia rispetto ai tour ed evitare quindi le folle.

Per concludere, le destinazioni appena descritte fanno parte del classico island hopping tour a Coron ma ci sono molte altre isole e spiagge che si possono raggiungere in giornata partendo da Coron Town. Abbiamo visitato alcune di queste destinazioni nel corso dell’ultimo giorno della spedizione da El Nido, nel caso fossi interessato, ecco alcuni esempi: Malcapuya Island (Google Maps) , Banana Island (Google Maps) , Bulog Dos Island (Google Maps) e Black Island (Google Maps).

Siete Pecados

Siete Pecados (Google Maps) è un piccolo arcipelago di isole non distanti da Coron Town dove è possibile fare dell’ottimo snorkelling. Non ci sono stato ma a quanto pare lo snorkelling è davvero speciale. Un tricycle da Coron Town dovrebbe costare sui 600-700 PHP incluse un paio d’ore di attesa. Una volta sul posto si può noleggiare un kayak o organizzare un tour in barca tra le isolette. In alternativa potresti noleggiare un kayak come descritto in precedenza e risalire lungo la costa fino alle isole.

Smith Point Beach.

Mount Tapyas

Dalla cima del Mount Tapyas (Google Maps) si può godere di un’ottima vista panoramica su Coron Town e le isole circostanti. L’inizio della scalinata che porta alla cima si trova in questo punto, da qui sono circa 700 scalini, 10-30 minuti a seconda del passo. Consigliato soprattutto al tramonto.

Tramonto dal Mount Tapyas.

Maquinit Hot Spring

Le sorgenti termali (Google Maps) si trovano appena fuori città e sono davvero carine. Io ci sono stato la mattina presto, non c’erano più di cinque persone ma dopo un po’ ha iniziato a fare davvero troppo caldo. Credo valga la pena visitarle solo se è brutto tempo o magari la sera dopo il tramonto, ma questo è quello che fanno in molti quindi la situazione può sicuramente farsi affollata. L’ingresso costa 250 PHP. Io ho camminato, un’ora scarsa lungo la strada poco trafficata ma la maggior parte delle persone arriva in tricycle, 400 PHP circa incluse un paio d’ore di attesa.

Maquinit Hot Spring.

Immersioni a Coron

Personalmente non ho fatto alcuna immersione a Coron ma l’isola è nota per i suoi siti di immersione in cui si possono esplorare i relitti di alcune navi da guerra giapponesi della Seconda Guerra Mondiale. In sostanza, se Shipwreck Diving è qualcosa a cui sei interessato, potresti considerare l’idea di fare qualche immersione a Coron.

Dove dormire a Coron?

Io ho dormito a Avisala Hostel, ottimo rapporto qualità prezzo e tutto sommato consigliato. Altre opzioni interessanti sono Dayon Hostel, Happy Camper Hostel e Outpost Coron.

Come raggiungere Coron?

Il transfer da e verso l’aeroporto costa 250 PHP con pick up/drop off direttamente al proprio alloggio. Se arrivi in traghetto, il porto (Google Maps) si trova poco distante dalla città, io ho camminato verso l’ostello ma volendo i tricycle che aspettano all’uscita non mancano. Infine, come discusso in precedenza, potresti raggiungere Coron a bordo di una spedizione di più giorni da El Nido.

Barracuda Lake.

CEBU

L’isola di Cebu è tra le più popolose delle Filippine, la sua posizione centrale dà facile accesso a molte altre isole circostanti ed è pertanto spesso inclusa nel corso di un viaggio nel Paese.

Cebu City

Cebu City è la principale città dell’isola e funge da Hub del trasporto. Onestamente non ha molto da offrire al turista di turno tanto che molti non passano nemmeno la notte in città, ma nel caso avessi una giornata a disposizione dovresti comunque riuscire a tenerti occupato.

Cosa fare e vedere a Cebu City

La croce di Magellano (Google Maps), che fu piantata da Ferdinando Magellano quando arrivò nelle Filippine nel 1521, e il vicino Forte di San pedro (Google Maps) a lato di Plaza Independencia (Google Maps), sono alcuni siti storici degni di nota che possono tenerti occupato per qualche ora. Appena fuori città è inoltre possibile visitare il Sirao Garden (Google Maps) e il Temple of Leah (Google Maps), a questa pagina trovi una guida su come raggiungerlo con il trasporto pubblico. Sempre in questa zona c’è anche un punto panoramico (Google Maps) dove ammirare la città dall’alto.

Dove dormire a Cebu City?

Per quasi tutti i viaggiatori, Cebu è solo una città di passaggio e per questo consiglio fortemente di scegliere una location conveniente. Io ho dormito a HappyNest Hostel entrambe le volte che sono stato a Cebu. Non è niente di eccezionale e il quartiere non è dei migliori ma si trova in una location strategica a metà strada tra il terminal sud e il terminal nord dei bus (da qui parte il bus diretto in aeroporto) e vicino al porto con tutte le connessioni in traghetto. Altre opzioni interessanti sono Murals Hostel and Cafe e Shejoje Poshtel Hostel.

Come raggiungere Cebu City?

Come anticipato, Cebu City è un vero e proprio hub del trasporto, via terra offre connessioni verso praticamente qualsiasi altra destinazione sull’isola. Ci sono due stazioni degli autobus: South Bus Terminal (Google Maps) e North Bus Terminal (Google Maps) che non sorprendentemente servono rispettivamente le destinazioni a sud e a nord della città. Per collegamenti da e verso l’aeroporto, c’è un bus che parte di frequente durante il giorno e ha come ultima fermata il North Bus Terminal, costa solo 50 PHP (sito ufficiale). L’aeroporto oltre a connessioni dirette verso gran parte del Paese, vanta anche più di qualche destinazione internazionale. Per concludere, il porto di Cebu (Google Maps) ha collegamenti diretti in traghetto verso numerose destinazioni tra cui: Bohol, Dumaguete, Surigao City e molte altre ancora.

White Beach, Moalboal.

Moalboal

Moalboal è di gran lunga la destinazione più popolare sull’isola di Cebu. Questa piccola cittadina in riva al mare è famosa per il gigantesco banco di sardine che vive a due passi dalla spiaggia ma è anche un’ottima base per esplorare alcune delle iconiche cascate dell’isola.

Cosa fare e vedere a Moalboal

Tra snorkeling, immersioni, canyoning, spiagge, cascate e un po’ di vita notturna, Moalboal offre attività un po’ per tutti i gusti.

Sardines Run

Il gigantesco banco di sardine è davvero qualcosa di unico. Si può osservare ogni giorno a qualsiasi ora, ma consiglio di andare la mattina presto per evitare la folla. La zona è quella di fronte al Chili Bar (Google Maps). Sul lungomare ci sono un sacco di negozi dove lasciare in custodia le proprie cose e noleggiare attrezzatura da snorkelling. Nuota fino al punto in cui il fondale scende a picco e goditi lo spettacolo. Non è raro vedere anche qualche tartaruga vicino alla riva. C’è chi cercherà di offrirti un tour per 300 PHP circa, non è assolutamente necessario. Se fai immersioni, ho incontrato una coppia di tedeschi che ha pagato solo 1000 PHP a testa per un’immersione con le sardine. Rimanendo in tema immersioni, Pescador Island, a circa 3 chilometri dalla costa, è un punto di immersione popolare con una grotta sottomarina chiamata Cattedrale.

Per quanto riguarda lo snorkelling direttamente dalla spiaggia, altri due punti carini sono Kasai Point (Google Maps) e Talisay Point (Google Maps).

Sardines Run.

Kawasan Waterfalls

Dopo il banco di sardine, le cascate Kawasan sembrano essere un altro must do a Moalboal. Volendo si potrebbero visitare solo le cascate principali parcheggiando in questo punto per poi risalire a piedi lungo il sentiero tracciato su Organic Maps. In questo caso l’opzione migliore credo sia noleggiare uno scooter (circa 400 PHP al giorno) ma potresti anche usare il bus visto che le cascate si trovano lungo la strada principale. L’ingresso costa 45 PHP.

La maggior parte dei viaggiatori, incluso il sottoscritto, decide però di visitare le cascate facendo Canyoning. Il tour va dai 1200 ai 1500 PHP, a seconda di dove si prenota e quanto si negozia. Viene fornito un elmetto e un giubbotto salvagente. La mattina si viene portati a monte delle cascate dove, pagando 600 PHP extra, si può prendere una zip line; dicono che l’alternativa sia camminare per 45 minuti ma sono abbastanza sicuro di non aver camminato per più di 15 minuti. Si scende poi lungo il canyon per tre ore circa tra tuffi, cascate e qualche tratto a piedi. Il tour si conclude alla cascate Kawasan da dove si raggiunge poi la strada principale a piedi e perlomeno nel nostro caso, un pranzo a buffet prima di tornare a Moalboal.

Tutto sommato un’esperienza carina e divertente ma a tratti c’era letteralmente la coda lungo il percorso. Stando alla guida, 800 persone partecipano al tour durante i weekend! Detto questo, il costo non è esagerato quindi a meno che tu non abbia un budget estremamente limitato è comunque qualcosa che consiglierei.

Altre cascate

A sud di Moalboal ci sono numerose altre cascate che si possono visitare nell’arco di una o più giornate. Purtroppo, stando alle mie ricerche, sembra proprio che richiedano la guida obbligatoria praticamente ovunque, senza contare che per le più belle bisogna guidare oltre un’ora. Posso capire la guida obbligatoria quando si tratta di fare canyoning ma stando a quanto leggo spesso si tratta di brevi sentieri che non presentano alcuna difficoltà. A mio parere un modo poco corretto di fare cassa. Onestamente mi è passata la voglia, ma sembrano davvero carine, lascio a te decidere. Le tre che vengono spesso consigliate e si possono visitare nell’arco della stessa giornata sono: Aguinid Falls (Google Maps), Binalayan Hidden Waterfalls (Google Maps) e Dau Falls (Google Maps). Ci sono però numerose altre cascate come: Inambakan Falls (Google Maps), Kabutongan Falls (Google Maps) e Dao Waterfalls (Google Maps).

White Beach

White Beach (Google Maps) è la spiaggia più carina nei dintorni di Moalboal, l’entrata costa 25 PHP. Per raggiungerla un tricycle costa sui 100/150 PHP a persona, in tre abbiamo pagato 200 PHP. Consiglio di andarci il pomeriggio e fermarsi per il tramonto. È uno spot popolare quindi non aspettarti una spiaggia deserta, se possibile evita il weekend.

White Beach, Moalboal.

Osmeña Peak e Casino Peak

Per concludere, Osmeña Peak (Google Maps) è un punto panoramico che si trova a circa un’ora da Moalboal. È particolarmente consigliato all’alba e al tramonto ma perlomeno durante la mia visita le strade non erano in ottime condizioni, l’idea di guidare al buio non mi allettava per niente e i tour organizzati erano abbastanza cari. In ogni caso sembra davvero carino. Poco distante c’è un altro punto panoramico chiamato Casino Peak (Google Maps).

Come raggiungere Moalboal?

Raggiungere Moalboal da Cebu City è davvero facile, dal terminal sud (Google Maps) ci sono collegamenti molto frequenti, io ho pagato 209 PHP con Ceres Liner. Si viene scaricati in questo punto (Google Maps) lungo la strada principale. Da qui i tricycle chiedono 150 per raggiungere il centro di Moalboal. però se inizi a camminare si fermano quelli condivisi e puoi pagare 50 PHP o meno. All’andata ho finito col camminare ma al ritorno mi sono avviato a piedi e dopo due minuti mi ha dato un passaggio uno in moto per 50 PHP.

Dove dormire a Moalboal?

Io ho dormito a Maayong Hostel e lo consiglio, posizione perfetta a due passi dal centro ma abbastanza distante da essere tranquilla. Detto questo, a Moalboal ci sono un sacco di ottimi ostelli, un caro amico mi aveva fortemente consigliato Chief Mau ma va prenotato in anticipo. Pig Dive Hostel e Momo Hostel sono altre due opzioni da considerare, anche se leggermente fuori dal centro. Se decidi di visitare Moalboal durante il weekend, consiglio di prenotare in anticipo perché ci sono molti turisti locali che arrivano da Cebu City.

Oslob

Non sono stato a Oslob, l’idea di fare il bagno con gli squali balena tenuti in semi cattività non mi allettava per niente, oltretutto sembra proprio ci sia la ressa tanto che il tempo in acqua viene letteralmente cronometrato per lasciare spazio al gruppo successivo.

Nel caso fossi interessato, senza per forza passare la notte ad Oslob, organizzano escursioni in giornata per fare il bagno con gli squali balena da Moalboal, la partenza è alle 4:00 del mattino e i tour costano circa 2500 PHP. Se invece decidi di dormire ad Oslob, potresti approfittarne per visitare la vicina Tumalog Waterfalls (Google Maps).

Come raggiungere Oslob?

Dalla fermata lungo la strada di Moalboal (Google Maps) puoi prendere un bus diretto a Bato per 130 PHP, l’ultima fermata è la stazione degli autobus dove puoi salire su un bus diretto a Oslob per 50 PHP, due ore circa in totale.

Dove dormire a Oslob?

Sharky Hostel Oslob è spesso consigliato in quanto il proprietario si assicura di farti salire sulla prima barca del giorno per vedere gli squali balena evitando le folle.

L’isola di Malapascua.

MALAPASCUA

Questa piccola isola a nord di Cebu è letteralmente l’unico luogo al mondo in cui si possono vedere gli squali volpe quasi quotidianamente ed è pertanto una destinazione quasi “forzata” per tutti gli appassionati di immersioni che visitano le Filippine.

Cosa fare e vedere a Malapascua

Se non fai immersioni, personalmente non credo abbia molto senso visitare l’isola, le spiagge carine non mancano ma se ti trovi nelle Filippine non serve finire a Malapascua per trovarle.

Immersioni con gli squali volpe

Fare immersioni con gli squali volpe è stata un’esperienza fantastica che consiglio a chiunque abbia un brevetto. Io ho pagato 3400 PHP per due immersioni con Sharks Tail Dive Resort (Google Maps), una delle opzioni più economiche dell’isola. L’equipaggiamento non è nuovo di zecca ma la barca era davvero spaziosa, gli istruttori professionali e siamo stati letteralmente i primi ad arrivare quindi durante la prima immersione eravamo gli unici in acqua.

Io ho fatto solo le due immersioni con gli squali volpe ma un altro sito spesso consigliato è Gato Island dove c’è un tunnel sottomarino di 30 metri che permette di attraversare l’isolotto.

Immersioni con gli squali volpe.

Shark Point

Shark Point o Sunset Beach (Google Maps) è un luogo carino dove fare snorkelling e guardare il tramonto. La piccola spiaggia è gestita dal Tepanee Beach Resort che rispetto a molte altre strutture rispetta la legge e ne garantisce comunque l’accesso gratuitamente se si arriva attraversando il cimitero (il percorso è chiaro su Organic Maps), se invece cerchi di accedervi dalla spiaggia Logon Beach attraversando quindi il resort, fanno pagare l’entrata.

Detto questo, lo snorkelling è carino perché nella baia ci sono un sacco di piccoli squali pinna nera del reef. Consigliata specialmente nel pomeriggio così ci si può fermare a guardare il tramonto.

Tramonto a Shark Point.

Langob Beach

Langob Beach (Google Maps) è forse la spiaggia più bella dell’isola, si trova distante dall’area del porto dove si trovano i principali alloggi ma si può tranquillamente raggiungere a piedi o in alternativa a bordo di un moto taxi. Poco distante un’altra spiaggia carina e semideserta è Bantigue Beach (Google Maps).

Langob Beach e Bantigue Beach.

Kalanggaman Island

L’escursione a Kalanggaman Island sembra essere abbastanza popolare. Ci vogliono due ore di barca per raggiungere l’isola e il suo iconico banco di sabbia, il tour costa 800 PHP circa più 500 PHP per l’ingresso sull’isola. Personalmente mi sembrano tanti soldi per vedere l’ennesima isola ma sono certo che per qualcuno potrebbe essere un’escursione interessante.

Come raggiungere Malapascua?

Raggiungere Malapascua da Cebu è davvero facile, dal terminal nord di Cebu (Google Maps) ci sono collegamenti frequenti verso Maya, i bus con l’aria condizionata costano 260 PHP, senza aria condizionata dovrebbero costare un po’ meno, i minivan sono leggermente più rapidi e costano 350 PHP. Io sono stato scaricato direttamente al molo ma in ogni caso il terminal si trova poco distante (Google Maps). Le barche dirette a Malapascua partono di frequente durante il giorno e costano 200 PHP. Bisogna inoltre pagare un tassa di 120 PHP per accedere all’isola.

Dove dormire a Malapascua?

Io ho dormito a Malapascua Budget Inn e tutto sommato lo consiglio. La struttura ha visto tempi migliori ma il dormitorio è confortevole e la posizione a due passi dal night market è ottima. Threshershack Inn è un’altra opzione economica interessante.

Langob Beach.

BANTAYAN

L’isola di Bantayan si trova poco distante da Malapascua ed essendo leggermente fuori dai classici itinerari credo possa essere una destinazione interessante per chiunque voglia un’alternativa alle isole più popolari.

Cosa fare e vedere a Bantayan

Bantayan doveva essere l’ultima tappa del mio viaggio nelle Filippine ma purtroppo non ho avuto tempo a sufficienza. Da Malapascua sono tornato a Cebu e lo stesso giorno sono salito su un volo diretto in Malesia, pertanto non posso parlare per esperienza diretta ma nel caso fossi interessato, trovi più di qualche spunto in questo articolo.

Come raggiungere Bantayan?

Dal terminal nord di Cebu (Google Maps) ci sono collegamenti frequenti verso Hagnaya, i bus costano 170 PHP, le barche dirette a Bantayan costano 205 PHP.

Dove dormire a Bantayan?

Casa Isabel Hostel sembra essere un’ottima opzione economica.

Fumarole vicino a Red Rock Waterfall.

NEGROS

Negros è la quarta isola più grande e la terza più popolosa delle Filippine. Fatta eccezione per qualche destinazione lunga la costa sud di Negros Oriental, l’isola non è particolarmente popolare tra i viaggiatori.

Dumaguete

Dumaguete è la principale città di Negro Oriental ovvero la regione a sud est dell’isola di Negros.

Cosa fare e vedere a Dumaguete

La città non ha molto da offrire ma è una buona base per esplorare le attrazioni nei dintorni. È inoltre una tappa quasi obbligata per raggiungere o lasciare l’isola. Nel caso volessi passare qualche ora camminando per la città, Casa Arrieta fornisce un itinerario a piedi autoguidato. Alcuni siti storici degni di nota sono il Campanario de Dumaguete (Google Maps), la vicina cattedrale (Google Maps) e Silliman University Hall (Google Maps), costruita nel 1902-1903, è la più antica struttura statunitense ancora in piedi nelle Filippine.

Balinsasayao Twin Lakes

Questi laghi gemelli si trovano a circa un’ora da Dumaguete (Google Maps), consiglio di noleggiare uno scooter per la giornata e combinare la visita con altre destinazioni di cui parlo qui sotto. Io l’ho noleggiato a Hey Dudz bike’s rental (Google Maps) per 400 PHP al giorno. Scooter in ottime condizioni. In ogni caso i laghi, per quanto carini, non sono di certo imperdibili, se hai i giorni contati probabilmente ti consiglierei di fare dell’altro. L’entrata costa 100 PHP, 15 PHP per lo scooter e 5 PHP per parcheggio, 120 PHP in totale. C’è un breve sentiero lungo circa 1 km che porta a una torre di osservazione da dove è possibile vedere entrambi i laghi. In alternativa è possibile prendere una barca per 250 PHP che ti porta direttamente alla base della torre. Come anticipato, niente di eccezionale ma sicuramente un bel modo per passare un paio d’ore.

Balinsasayao Twin Lakes.

Casaroro Falls

La cascata Casaroro (Google Maps) è senza dubbio la più popolare a Dumaguete e dintorni. L’entrata costa solo 20 PHP ma purtroppo arrivato sul posto ho scoperto che anche qui bisogna per forza avere una guida per completare il breve sentiero, chiedono 250 PHP, massimo tre persone per guida. Io me ne sono andato più per principio che per i soldi ma a te la scelta. Se arrivi la mattina presto e sei disposto a faticare, è inoltre possibile proseguire fino alle Twin Falls (Google Maps). Immagino che la guida costi di più in questo caso ma non so quanto.

Pulangbato Falls e Red Rocks waterfall

Invece di visitare la cascata Casaroro ho quindi deciso di andare Pulangbato Falls (Google Maps) e Red Rocks waterfall (Google Maps), lungo la strada che porta alle cascate ci sono anche delle fumarole dove fare un breve sosta (Google Maps). Le cascate si trovano all’interno di un piccolo “resort” dove chiedono 100 PHP per l’entrata. Consiglio di concludere la giornata alle vicine sorgenti termali Red Rock Hot Spring (Google Maps). L’entrata costa 100 PHP e perlomeno durante la mia visita, non erano per niente affollate.

Red Rocks waterfall.

Apo Island

Apo Island (Google Maps) è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle immersioni. Si tratta di un santuario marino, la barriera corallina è in ottima salute e ospita una grande varietà di creature marine. Ho fatto tre immersioni in giornata partendo da Dauin e ne sono rimasto entusiasta, ma chiaramente si può anche fare dell’ottimo snorkelling. Se non hai intenzione di proseguire verso Dauin,di cui parlo più sotto, puoi visitare l’isola in giornata partendo da Dumaguete. Queste sono le istruzione fornite da Casa Arrieta per un tour fai da te: “prendi un tricycle fino alla stazione degli autobus (Google Maps), sali su qualsiasi autobus diretto a sud che passi per il mercato di Malatapay (fai sapere al conduttore che vuoi andare ad Apo Island), cammina dalla strada fino al molo attraverso il mercato vuoto (è pieno di gente solo il mercoledì), poi cerca Mila e dille che siete di Casa Arrieta”.

Il costo dipende dal numero di persone con le quali si condivide la barca, ma dovrebbe essere più economico del tour. Aspettati di pagare 300 PHP.

Nel caso volessi passare qualche giorno sull’isola, ci sono un paio di guesthouse. Un’amica ha passato due notti a Mario’s Homestay (Google Maps) pagando 300 PHP a notte. Un’alternativa è Liberty Lodge (Google Maps). Perlomeno al momento della scrittura di questa guida, le due strutture non hanno una presenza online ma si può chiamare per prenotare.

Manjuyod White Sandbar

Non capisco questa ossessione con i banchi di sabbia ma l’escursione a Manjuyod White Sandbar (Google Maps) sembra essere davvero popolare tra i turisti locali. Oltre a visitare il banco di sabbia, normalmente viene incluso del “dolphin-watching”. Non ho partecipato al tour quindi non mi esprimo.

Mount Talinis

Il Monte Talinis è un vulcano la cui ultima eruzione risale al 1641. È circondato da una serie di laghi craterici, tra cui il lago Yagumyum, il lago Nailig e il lago Mabilog. Non ho personalmente fatto l’escursione ma sembra davvero interessante. Trovi tutte le informazioni del caso in questo articolo.

Red Rock Hot Spring.

Come raggiungere Dumaguete?

Da Moalboal hai due opzioni: io ho preso il Bus verso Bato per 140 PHP e poi il traghetto dal porto di Bato (Google Maps) verso Tempi (Google Maps) per 120 PHP, uscito dal porto ho attraversato la strada e preso il primo Jeepney diretto verso Dumaguete per 30 PHP, in alternativa, una volta arrivato al terminal di Bato (Google Maps) puoi prendere un qualsiasi bus diretto verso sud e scendere al Porto di Liloan (Google Maps) da dove prendere poi il traghetto verso Dumaguete, anche in questo una volta uscito dal porto non dovresti avere alcuna difficoltà a prendere un jeepney diretto a Dumaguete. Via mare dal porto principale della città (Google Maps) ci sono collegamenti giornalieri diretti da e verso più di qualche isola, incluse Bohol e Siquijor. Infine, l’aeroporto di Dumaguete ha più di qualche volo giornaliero verso Manila e Cebu.

Dove dormire a Dumaguete?

Tra una storia e l’altra ho passato più di qualche notte a Casa Arrieta Hostel e lo consiglio fortemente. Ambiente tranquillo e pulito, staff molto gentile. The Flying Fish Hostel è un’altra opzione interessante poco distante.

Strada che porta a Balinsasayao Twin Lakes.

Dauin

Questa piccola cittadina a sud di Dumaguete è una destinazione che consiglio a tutti gli amanti dello scuba diving ma anche a chiunque voglia fare dell’ottimo snorkelling.

Cosa fare e vedere a Dauin

Dauin si affaccia direttamente su un santuario marino con una barriera corallina in ottima salute, le immersioni e lo snorkelling si possono fare direttamente dalla spiaggia. Se non sei certificato, sia per costi che per l’ottimo stato della barriera corallina, credo sia un ottimo luogo dove ottenere l’Open Water o l’Advanced. I prezzi non sono di molto superiori a quelli di Koh Tao in Thailandia, considerata da molti la destinazioni più economica in assoluto per ottenere la propria certificazione. Io ho alloggiato e fatto le mie immersioni, inclusa l’escursione ad Apo Island, con Bongo Bongo Divers e li consiglio, sulla barca c’era anche una coppia che ha fatto solo snorkelling quindi potrebbe essere un’opzione nel caso fossi interessato. Qui trovi il sito ufficiale con i prezzi aggiornati e tutte le informazioni del caso. Un altro dive resort economico spesso consigliato dai viaggiatori è La Tortue, si trova leggermente fuori città, i prezzi sono simili e le recensioni sono ottime.

Entrambe le strutture accettano pagamenti con Wise il che è davvero comodo, se non sei ancora registrato, usando questo link il primo trasferimento fino a 500€ è completamente gratuito.

Come raggiungere Dauin?

Dal terminal di Dumaguete (Google Maps) puoi prendere qualsiasi bus diretto verso sud, solitamente hanno Bayawan come destinazione finale. Io ho preso un jeepney pagando 25 PHP, oltre ad essere leggermente più economico ha la fermata più vicina al centro in questo punto. Un tricycle da Dumaguete dovrebbe costare circa 300 PHP.

Dove dormire a Dauin?

Come anticipato, io ho dormito a Bongo Bongo Divers, ambiente molto carino a due passi dalla spiaggia, staff gentile e ottimi prezzi. Un’altra opzione consigliata è La Tortue Diving Resort Dauin.

Sipalay

Per concludere questa sezione dedicata all’isola di Negros, se cerchi una destinazione ancora poco conosciuta, dai un’occhiata a Sipalay. Non ci sono stato, ma stando a quanto mi è stato riferito, le sue spiagge e i dintorni non sono affatto male. Per raggiungerla, ci sono bus diretti dalla stazione di Dumaguete, in alternativa potresti prendere un jeepney diretto a Zamboanguita e poi cambiare per Sipalay.

Cambugahay Falls.

SIQUIJOR

La piccola isola è nota come “Isola della Magia” o “Isola della Stregoneria” per la sua lunga storia di pratiche di guarigione e stregoneria tradizionale. Detto questo, le spiagge bianche, le cascate e le foreste lussureggianti non mancano, il tutto condito da un’atmosfera più tranquilla e rilassata rispetto ad altre isole più popolari.

Cosa fare e vedere a Siquijor

Considerando che, perlomeno al momento, l’isola si raggiunge esclusivamente via mare, c’è solo un porto e il trasporto pubblico non è un’opzione per esplorare Siquijor, consiglio al tuo arrivo di noleggiare subito uno scooter. Molti viaggiatori fanno così e infatti le opzioni nei dintorni del porto non mancano, io l’ho noleggiato per quattro giorni con PLS MOTORBIKE RENTAL (Google Maps) pagando 300 PHP al giorno dopo una dura contrattazione. Ufficialmente chiedono tutti 400 PHP al giorno.

Tubod Marine Sanctuary.

Spiagge e Santuari Marini

Paliton Beach (Google Maps) è di gran lunga la spiaggia più popolare, nei suoi dintorni si sviluppa anche la parte più turistica dell’isola con un sacco di ristoranti e ostelli. La spiaggia è divisa in due: la parte a sud è più piccola, la situazione può farsi affollata soprattutto nel tardo pomeriggio mentre la parte a nord è più ampia. Non ci sono stato, ma Wonderland Restaurant (Google Maps) è un’opzione popolare per mangiare a due passi dalla spiaggia.

Maite Marine Sanctuary (Google Maps) offre dell’ottimo snorkeling e la spiaggia non è poi così male, con la bassa marea bisogna però camminare parecchio per raggiungere l’acqua profonda e c’è qualche riccio di mare quindi fai attenzione. L’ingresso costa 100 PHP. Un’alternativa poco distante, e a mio parere migliore, è Tubod Marine Sanctuary (Google Maps). Ottimo snorkeling e spiaggia ben mantenuta dal resort. L’ingresso costa 100 PHP.

Paliton Beach.

Tulapos Marine Sanctuary (Google Maps) si trova invece sul lato ovest dell’isola, qui è possibile vedere squali del reef, barracuda e in generale pesci più grandi. Non ci sono stato ma la guida è obbligatoria. 250 PHP per la guida più 100 PHP per l’ingresso.

Infine, Salagdoong Beach (Google Maps) è una spiaggia carina a est dell’isola, durante la mia visita stavano facendo dei lavori nel resort quindi per ragioni di sicurezza (???) non era possibile fare il bagno ma i lavori dovranno finire prima o dopo.

Maite Marine Sanctuary.

Cascate di Siquijor

L’isola ha più di qualche bella cascata. Cambugahay Falls (Google Maps) è di gran lunga la più popolare e spettacolare. La cascata si sviluppa su più livelli con ampie piscine naturali dove fare il bagno. Ci sono stato la mattina presto quindi non c’era molta gente ma la situazione può farsi affollata durante il giorno. L’ingresso costa 20 PHP più altri 10 PHP per il parcheggio dello scooter.

Nei dintorni ci sono almeno altre tre cascate. All’ingresso di Lagaan Falls (Google Maps) c’è un cartello con scritto che la guida è obbligatoria ma quando gli ho detto che non la volevo mi hanno fatto passare senza fare nessuna storia. Il sentiero è breve e facile da seguire. L’entrata costa 50 PHP. Non c’era quasi nessuno, c’è una specie di scivolo naturale e la classica altalena per tuffarsi.

Cambugahay Falls.

Locong Falls (Google Maps) e Kawasan Falls (Google Maps) sono altre due cascate nella zona. In linea d’aria sono a non più di qualche centinaio di metri una dall’altra lungo lo stesso corso d’acqua ma hanno accessi diversi. Non ci sono stato in nessuna delle due perché la cosa iniziava a farsi ripetitiva ma se vuoi passare tutta la giornata passando da una cascata all’altra, sono altre opzioni da considerare.

Sempre nella stessa zona potresti visitare il Sambulawan Underground River (Google Maps). Non sono stato nemmeno qui, ma sostanzialmente si nuota attraverso una grotta per una ventina di minuti. L’ingresso costa 350 PHP inclusa la guida obbligatoria.

Lagaan Falls.

Un’altra cascata facilmente accessibile, seppur non nella stessa zona, è Lugnason Falls (Google Maps), ci sono stato la mattina presto poco dopo l’alba quindi non c’era letteralmente nessuno. Tecnicamente l’ingresso costa 20 PHP.

Lugnason Falls.

Infine, se raggiungi le cascate dalla costa est dell’isola dove si basano la maggior parte dei viaggiatori, lungo la strada principale potresti fare una breve fermata al vecchio albero incantato di Balete (Google Maps), l’albero ha 400 anni e alla sua base c’è una sorgente naturale dove i visitatori si fanno mordicchiare i piedi dai pesci. L’ingresso costa 20 PHP. Al ritorno potresti invece prendere la strada costiera in questo punto, si attraversano un sacco di villaggi che offrono una finestra sulla vita rurale dei locali oltre a più di qualche scorcio interessante. In alternativa, fermati a Hidden Valley (Google Maps) per un pasto con vista.

Lungo la strada costiera.

 

Lazi Convent

Il convento di Lazi (Google Maps) è considerato il più grande e antico dell’Asia. Fu costruito nel 1887 con pietra corallina e legno. All’interno si trova il piccolo Museo del Patrimonio di Siquijor dove si trovano manufatti religiosi ed esposizioni storiche. Non particolarmente interessante a mio parere ma l’ingresso costa solo 20 PHP. Consiglio di visitarlo dopo essere stati alle Cangbangag Falls e poi andare a pranzare al Twenty4 Restaurant (Google Maps).

Rimanendo in tema ristoranti, Roch Cuisine (Google Maps) offre del buon cibo con un’ottima vista a prezzi onesti. Il “ristorante” apre solo nel tardo pomeriggio, giusto in tempo per cenare mentre si guarda il tramonto.

Lazi Convent.

Mt. Bandilaan National Park

Il parco ricopre l’area montagnosa nella parte centrale dell’isola dove a un’altitudine di 1.009 metri si trova più alto di Siquijor. Che sappia io non ci sono dei veri e propri sentieri da fare a parte la breve camminata che porta alla torre panoramica (Google Maps) da dove si hanno delle ottime viste a 360 gradi sull’isola. Detto questo, anche solo guidare lo scooter sulle strade che si fanno largo attraverso la foresta lussureggiante è un’esperienza piacevole.

Vista dalla torre panoramica.

Altre destinazioni all’interno del parco sono la Cantabon Cave (Google Maps) dove bisogna avere non una ma ben due guide per entrare al costo di 500 PHP. Va inoltre pagato l’ingresso di 20 PHP. Personalmente ho pensato fosse troppo per visitare quella che alla fine è solo un’altra grotta quindi ho tirato dritto.

Sono invece entrato al Santuario delle Farfalle (Google Maps) dove chiedono 100 PHP. Onestamente credo che anche in questo caso il costo sia esagerato ma sembra essere un bel progetto di conservazione, il proprietario è davvero gentile pronto a rispondere a qualsiasi domanda. Infine, potresti visitare le Cangbangag Falls (Google Maps). La strada a tratti è in pessime condizioni e il sentiero non è sempre chiaro ma con un po’ di fortuna e l’aiuto dei locali sono arrivato a destinazione. Ci sono stato a marzo, c’era poca acqua ma l’altezza della cascata è davvero impressionante. L’ingresso è gratuito.

Santuario delle farfalle.

Come raggiungere Siquijor?

Dal porto di Dumaguete (Google Maps) ci sono diverse partenze giornaliere. A questa pagina trovi un articolo che sembra venga aggiornato di frequente. Io ho pagato 200 PHP + 15 PHP di tassa portuale. Dall’isola di Cebu, potresti raggiungere Dumaguete come descritto in precedenza e poi prendere un traghetto da lì ma un’alternativa più rapida consiste nel raggiungere il porto di Santader (Google Maps). Perlomeno durante la mia visita, da e verso Bohol c’era un solo traghetto al giorno, conviene quindi prenotare in anticipo soprattutto durante l’alta stagione. Per concludere, stanno ampliando il piccolo aeroporto dell’isola ma al momento non offre voli commerciali.

Cangbangag Falls.

Dove dormire a Siquijor?

Io ho dormito a Little Nomads eco-guesthouse, si tratta di una sistemazione basica ma carina, è leggermente distante dalle spiagge principali quindi consigli di alloggiare qui solo se intendi noleggiare uno scooter per il tuo soggiorno. I proprietari, Olivier e Sophie sono due persone adorabili, lei parla anche un ottimo italiano. Se preferisci essere più vicino alla spiaggia e movida di San Juan, mi era stato fortemente consigliato Love Shack Hostel & Cafe.

Lazi Convent.

BOHOL

L’isola di Bohol con le sue iconiche Chocolate Hills che sono raffigurate anche sulla banconota da 200 PHP è senza dubbio una delle isole più popolari tra i viaggiatori. Vista la vicinanza con Cebu e Siquijor, è spesso visitata in una sorta di itinerario a “triangolo”.

Cosa fare e vedere a Bohol

Bohol è molto più grande di quanto sembri, nonostante le strade principali siano in ottime condizioni, gli spostamenti da un lato all’altro dell’isola possono richiedere ore. Come discusso nella sezione “Dove dormire” se hai abbastanza tempo a disposizione, consiglio di dividere il proprio soggiorno in due, passare qualche giorno a Panglao e poi spostarsi verso est per visitare il resto dell’isola.

Alba alle Chocolate Hills.

Panglao

Panglao è la piccola isola dove si trova l’aeroporto che è connessa all’isola principale grazie a due ponti, ironicamente questa è la zona più turistica di “Bohol” o perlomeno dove si trovano la maggior parte delle strutture ricettive.

Alona Beach (Google Maps) è la spiaggia “principale” di Panglao, il lungomare è estremamente sviluppato con un sacco di ristoranti e negozi ma tutto sommato non è poi così male. Delle spiagge che ho visto a Panglao, a mio parere la più bella è quella del South Palms Resort (Google Maps) ovvero Dumaluan Beach (Google Maps). Uno degli ostelli in cui ho dormito si trovava lì vicino quindi ho visitato la spiaggia più di qualche volta, bisogna attraversare il resort per accedervi ma non fanno assolutamente storie anche perché nonostante molte strutture facciano orecchie da mercante, la legge li obbliga a farlo.

Dumaluan Beach.

Hinagdanan Cave (Google Maps) è un grotta con un piccola piscina naturale lungo la costa nord di Panglao. L’ingresso costa 50 PHP ma se vuoi nuotare devi pagare altri 75 PHP. Ci sono stato la mattina presto quindi non c’era quasi nessuno ma la situazione sembra farsi affollata durante il giorno e visti gli spazi ristretti credo che l’esperienza ne risenta non poco.

Hinagdanan Cave.

Island Hopping

A Panglao viene offerto un tour in barca “standard” che inizia la mattina presto con del Dolphin Watching prima di proseguire verso Balicasag Island (Google Maps) dove si fa snorkelling e infine Virgin Island (Google Maps). Onestamente non è qualcosa che consiglio, vedere i delfini la mattina presto è stato bello ma lo snorkelling sull’isola di Balicasag credo sia stato il peggiore di tutto il mio viaggio nelle Filippine, tanti coralli morti e una quantità incredibile di persone in acqua.

Balicasag Island.

Infine, Virgin Island è l’ennesimo banco di sabbia che i locali sembrano amare. Volevano pure 100 PHP per l’ingresso sull’isola che al momento della nostra visita era letteralmente sommersa dall’alta marea. Sono rimasto sulla barca. Io ho prenotato il tour tramite l’ostello perché era l’opzione più economica, 750 PHP incluso il noleggio di maschera e boccaglio o 700 PHP senza.

Virgin Island.

Tarsier Sanctuary

Il santuario dei Tarsi (Google Maps) è il luogo dove poter ammirare il primate più piccolo del mondo! Il centro è gestito da un’organizzazione no-profit con l’obiettivo primario di proteggere i tarsi delle Filippine e il loro habitat dall’estinzione. Sono degli animali molto timidi e prettamente notturni, essere circondati da persone che scattano foto dubito sia l’ideale. Più che un santuario, sembra uno zoo. Detto questo, senza gli introiti del turismo il progetto di conservazione probabilmente non esisterebbe nemmeno quindi forse è il male minore. L’ingresso costa 120 PHP.

Tarsier Sanctuary.

Lungo la strada che porta al santuario si attraversa la Bilar man-made forest (Google Maps), un tratto di strada lungo 2 km circa dove un progetto di riforestazione ha creato una foresta particolarmente fotogenica vista l’altezza omogenea dei vari alberi. Niente di speciale ma ci si può fermare a scattare qualche foto carina.

Bilar man-made forest.

Loboc River

In questo punto (Google Maps) offrono delle crociere sul fiume Loboc. A me è sembrata la classica trappola per turisti quindi ho passato oltre. Una ragazza in ostello ha fatto il tour e mi ha riferito che il pranzo e buffet non era male ma la crociera non è niente di che. Detto questo, puoi prendere la strada che costeggia il fiume per raggiungere il santuario dei tarsi e godere di qualche scorcio interessante. Nel caso fossi interessato al tour, il costo è di circa 850 PHP incluso il pranzo.

Loboc River.

Chocolate Hills

Sull’isola ci sono oltre mille di queste curiose formazioni geologiche distribuite su un’area di oltre 50 chilometri quadrati. Le colline si possono ammirare anche dalla strada ma dall’alto si ha modo di apprezzare l’estensione nonché la bellezza di questo interessante fenomeno geologico.

Il punto panoramico più popolare in assoluto è quello del Chocolate Hills Complex (Google Maps). Io ci sono stato all’alba, nessuno mi ha chiesto niente ma l’ingresso dovrebbe costare 100 PHP. Inoltre, da quello che ho capito durante il giorno non si può raggiungere la cima della collina dove c’è la breve scalinata che porta alla piattaforma panoramica con il proprio mezzo, bisogna parcheggiare in questo punto e poi raggiungere la cima con i minivan che fanno da spola.

Alba al Chocolate Hills Complex.

Un’altro punto panoramico molto carino si trova in questo punto, è conosciuto solo dai locali e il sentiero non è tracciato su nessuna mappa. Io l’ho scoperto perché ogni mattina Bohol Hammock Hostel organizza una breve escursione per andare a vedere l’alba quindi potresti chiedere indicazioni all’ostello o semplicemente alloggiare lì.

Alba al punto panoramico del Bohol Hammock Hostel.

Cascate a Bohol

Anche Bohol ha la sua buona dose di cascate, le più accessibili da Panglao sono quelle a nord di Tagbilaran. Non sono troppo distanti una dall’altra quindi si può facilmente combinare la visita. Durante il mio soggiorno erano ufficialmente tutte chiuse al pubblico, stando a quanto mi hanno detto dei locali incontrati l’amministrazione locale stava discutendo la loro gestione nonché dei possibili lavori per la manutenzione delle strutture presenti. Per farla breve, non ho pagato un euro per entrare ma dubito sarà così in futuro.

Kawasan Falls (Google Maps) è molto carina, l’ho visitata di domenica e c’erano un sacco di locali ma durante la settimana credo sia molto più tranquilla. La strada che porta al parcheggio non è perfetta ma neanche terribile, una volta arrivati c’è una breve scalinata per raggiungere la cascata.

Kawasan Falls.

Mag-Aso Falls (Google Maps) la cascata era tecnicamente chiusa al pubblico ma i locali mi hanno dato il via libera. Lungo il sentiero in effetti c’era più di qualche pianta caduta ma ci si fa strada facilmente fino alla base dove si trova una cascata davvero carina se pur non impressionante.

Mag-Aso Falls.

Camugao Falls (Google Maps) qui al contrario delle altre due cascate i locali mi hanno detto che la cascata era effettivamente chiusa al pubblico quindi me ne sono andato.

Mentre verso est nella zona di Dimiao ho visitato:

Pahangog Falls (Google Maps) è la mia cascata preferita tra quelle che ho visitato ma l’ultimo tratto di strada è terribile quindi se non ti senti a tuo agio sulle due ruote la sconsiglio. In ogni caso, l’ingresso è gratuito e verosimilmente la dovrai condividere con pochi altri.

Ingkumhan Falls (Google Maps) si trova poco distante, niente di speciale.Chiedono 30 PHP per l’ingresso.

Pahangog Falls.

Anda

Anda è una cittadina che si trova a sud est dell’isola, se alloggi a Panglao, sono quasi tre ore di strada, onestamente non credo valga la pena passare l’intera giornata sullo scooter ma se decidi di dormire in qualche altro punto dell’isola o magari dividere il tuo soggiorno tra più location come ho fatto io, Anda e dintorni offrono più di qualche attrazione.

Cabagnow Cave Pool (Google Maps) è una piscina naturale che ricorda i cenotes in Messico, molto carina e perlomeno durante la mia visita, per niente affollata. 50 PHP per l’ingresso più altri 10 PHP per il parcheggio dello scooter.

Cabagnow Cave Pool.

Quinale Beach (Google Maps) è la spiaggia che si trova in centro ad Anda, molto carina e poco affollatta. Teoricamente l’ingresso costa 30 PHP ma nessuno mi ha chiesto niente.

A una trentina di chilometri da Anda ci sono delle belle risaie terrazzate, le Cadapdapan rice terraces (Google Maps). Consiglio di consumare qualcosa a Eleuterio’s Restaurant and Rice Terraces dove si può godere del panorama circostante e se hai voglia di fare un po’ di fatica puoi scendere alla cascata Can-umantad (Google Maps). La ripida scalinata inizia direttamente dal ristorante, l’ingresso è gratuito a patto di consumare qualcosa.

Per concludere, non ho fatto alcuna immersione a Bohol ma stando a quanto riferito da un amico, Anda offre dell’ottimo diving.

Cadapdapan rice terraces e cascata Can-umantad.

Come raggiungere Bohol?

Via mare ci sono collegamenti diretti verso Dumaguete (OceanJet Ferry), Siquijor (OceanJet Ferry), Cebu City (OceanJet Ferry e Lite Ferry) e Camiguin (Super Shuttle Ferry) . A quanto pare c’è una speed boat che parte da Oslob. Ci tengo a far notare che i traghetti provenienti da Dumaguete e Siquijor arrivano al porto di Tagbilaran (Google Maps) ma alcuni traghetti provenienti da Cebu City arrivano al porto di Tubigon (Google Maps) e Getafe (Google Maps), che non consiglio. I traghetti da Camiguin partono dal porto di Balbagon (Google Maps) e arrivano al porto di Jagna (Google Maps) tre volte a settimana (Super Shuttle Ferry).

Se arrivi via mare e conti di ripartire dallo stesso porto al termine del tuo soggiorno a Bohol, vale assolutamente la pena considerare l’idea di noleggiare fin da subito uno scooter per raggiungere il tuo alloggio ed esplorare l’isola nei giorni seguenti. Detto questo, il trasporto pubblico sull’isola non è male, dal Dao Bus Terminal (Google Maps) di Tagbilaran ci sono collegamenti frequenti verso il resto dell’isola mentre dalla Stazione dei jeepneys (Google Maps) ci sono collegamenti frequenti verso Panglao, ho pagato 50 PHP da Alona Beach e 20 PHP per raggiungere Panglao Beach al mio arrivo.

Infine, l’aeroporto di Bohol (Google Maps) ha collegamenti giornalieri diretti verso Manila, El Nido e pure qualche destinazione internazionale.

Kawasan Falls.

Dove dormire a Bohol?

La maggior parte dei viaggiatori non dorme nemmeno a Bohol bensì a Panglao ovvero la piccola isola dove si trova l’aeroporto che è connessa all’isola più grande grazie a due ponti. Qui ho passato qualche notte a Natura Vista, l’ostello è carino ma la vicina spiaggia non è il massimo, sempre a Panglao ho poi trascorso qualche giorno a Izla Soanna e lo consiglio fortemente, l’ostello è davvero economico e confortevole, la proprietaria è una persona incredibilmente gentile e ospitale. Consigliato!

Ho infine passato qualche giorno a Bohol Hammock Hostel che si trova a due passi dalle Chocolate Hills e può essere usato come base per esplorare con più facilità il resto dell’isola. L’ostello è immerso nel verde e ogni sera è possibile cenare insieme agli altri ospiti. Lo staff è adorabile. Consigliato!

Mag-Aso Falls.

CAMIGUIN

Camiguin conosciuta anche come “l’isola nata dal fuoco” ospita il Monte Hibok-Hibok, uno dei vulcani più attivi delle Filippine. L’isola non fa assolutamente parte dei classici itinerari tanto che perlomeno durante la mia visita non c’erano dei veri e propri ostelli.

Cosa fare e vedere a Camiguin

L’isola è davvero compatta, seguendo la strada lungo la costa si può letteralmente fare il giro completo in meno di due ore ma nonostante le dimensioni ridotte offre un paesaggio davvero vario che va dalle spiagge bianche alla foresta lussureggiante nella parte centrale dell’isola dove ci sono picchi che superano i 1600 metri di altitudine.

White Island con Camiguin sullo sfondo.

Mantigue Island

L’isola (Google Maps) è davvero molto bella: spiaggia bianca, mare cristallino e delle ottime viste con Camiguin sullo sfondo. La barriera corallina che la circonda è ben preservata, lo snorkelling è ottimo. Come se non bastasse, durante la mia visita non era per niente affollata.

Le barche per raggiungere l’isola partono da questo punto, costano 750 PHP e portano massimo quattro persone. Qui noleggiano anche l’attrezzatura per fare snorkeling a 150 PHP. L’ingresso dell’isola costa 75 PHP più altri 75 PHP per accedere al santuario marino (nessuno sembra controllare). La barca si può condividere con degli sconosciuti ma bisogna tornare insieme e decidere l’orario alla partenza.

Mantigue Island.

White island

Chiaramente anche a Camiguin non poteva mancare il classico banco di sabbia che prende il nome di White island (Google Maps). Io mi sono limitato a far volare il drone dalla spiaggia ma, nel caso volessi visitare l’isola, le imbarcazioni partono da questo punto e costano 650 PHP, massimo quattro persone.

White island.

Rovine chiesa spagnola e Cimitero sommerso

Il Sunken Cemetery (Google Maps) è uno dei resti della disastrosa eruzione del Mount Vulcan del 1871. La croce del cimitero è ancora in piedi a pochi metri dalla riva. Per vedere la croce dalla riva non bisogna pagare nessuna entrata ma se vuoi raggiungerla in barca bisogna pagare 100 PHP.

Sunken Cemetery

Old Spanish Church Ruins (Google Maps) sono invece ciò che rimane di una chiesa costruita nel XVI secolo e in parte distrutta dalla stessa eruzione vulcanica. L’ingresso costa 50 PHP, nulla di eccezionale.

Old Spanish Church Ruins.

Cascate a Camiguin

Katibawasan Falls (Google Maps) è una cascata che per altezza è davvero impressionante. La strada per raggiungerla è in buone condizioni e una volta arrivati al parcheggio in meno di 5 minuti si è alla base della cascata dove si può fare un bagno rinfrescante. L’ingresso costa 75 PHP più 15 PHP per il parcheggio.

Katibawasan Falls.

Binangawan Falls (Google Maps) è una cascata molto carina immersa nella foresta che molto probabilmente avrai solo per te. La strada è in ottime condizioni ma a tratti molto ripida quindi fai attenzione soprattutto al ritorno, assicurati di avere dei freni funzionanti. Anche il sentiero che scende alla cascata è molto ripido e non esattamente ben mantenuto. Tra i commenti su Google Maps c’è chi ha lasciato delle indicazioni precisa e qui trovi le coordinate gps. In breve, bisogna salire lungo la scalinata in cemento e poi una volta arrivati a quello che sembra un filtro per l’acqua bisogna prendere il sentiero sulla sinistra, se prosegui dritto, dopo 50 metri circa c’è un punto panoramico carino dove ho assistito a un tramonto pazzesco.

Binangawan Falls.

Delle tre principali cascate dell’isola, Tusan Falls (Google Maps) è l’unica che non ho visitato. L’ingresso costa 50 PHP. Che tu decida di andarci o meno, consiglio comunque di prendere almeno una volta la strada per raggiungerla. Così facendo si attraversa l’isola da un costa all’altra con degli scorci interessanti e più di qualche bar o ristorante dove fermarsi ad ammirare il paesaggio.

Tramonto dal punto panoramico vicino a Binangawan Falls.

Ardent Hot Spring

Ardent Hot Spring (Google Maps) negli ultimi anni purtroppo sembra avere un problema con la temperatura della propria sorgente, come molti lamentano nelle recensioni, l’acqua più che calda è tiepida. L’ingresso costa 50 PHP.

Ardent Hot Spring.

Trekking sull’isola

Ci sono un paio di trekking davvero interessanti sull’isola, in particolare quello che porta al lago craterico del monte Hibok Hibok che trovi descritto a questa pagina. È però necessario ottenere il permesso almeno un giorno prima presso il Dipartimento dell’Ambiente e delle Risorse Naturali (DENR) e munirsi di guida. Personalmente ho deciso di fare dell’altro ma potrebbe essere un’escursione interessante.

Ho invece completato il Calvario (Google Maps), il sentiero sale lungo la montagna e ci sono letteralmente tutte le quattordici stazioni del calvario. È un luogo carino dove andare e vedere il tramonto. L’ingresso costa 20 php. Io non ho avuto tempo ma volendo lungo lo stesso sentiero c’è la svolta che porta alla cima del Mount Vulcan come descritto in dettaglio a questa pagina.

Mantigue Island.

Giant Clams Sanctuary & White Beach

Il santuario (Google Maps) era chiuso durante la mia visita perché a quanto pare c’è un conflitto tra i proprietari e il governo locale. In ogni caso qui si possono osservare delle vongole giganti che possono raggiungere addirittura il metro. Dai un’occhiata a commenti recenti su google maps per capire quale sia la situazione.

Per concludere, Soda Water Pool (Google Maps) e Sto Niño Cold Spring (Google Maps) sono due “piscine” popolari tra i turisti locali. Guardando le foto non mi sembravano niente di che quindi non ci sono andato ma se vuoi fare un bagno rinfrescante e passare qualche ora di relax, potresti prenderle in considerazione.

Come raggiungere Camiguin?

I traghetti da Bohol partono dal porto di Jagna (Google Maps) e arrivano al porto di Balbagon (Google Maps) tre volte a settimana (Super Shuttle Ferry). Io ho pagato 766 PHP. I collegamenti dal porto di Benoni (Google Maps) verso il porto di Balingoan (Google Maps) sull’isola di Mindanao sono invece molto più frequenti con diverse partenze giornaliere. Al porto di Balbagon è possibile noleggiare subito uno scooter per 350 PHP al giorno, in alternativa ci sono un paio di jeepney diretti sia verso nord che verso sud, io ho pagato 50 PHP per raggiungere il porto di Benoni poco distante da Camiguin Blue Lagoon Cottages.

Se parti la mattina presto è possibile raggiungere Camiguin da Siargao o viceversa in giornata come descritto in dettaglio nella sezione:”Come raggiungere Siargao” più avanti nella guida. Infine, Il piccolo aeroporto dell’isola ha collegamenti giornalieri verso Cebu City.

Katibawasan Falls.

Dove dormire a Camiguin?

L’isola non offre molte opzioni economiche, io ho dormito a Camiguin Blue Lagoon Cottages e mi sono trovato molto bene. È leggermente distante dalla principale area turistica ma in compenso si trova a due passi da Mantigue Island e il porto Benoni, da dove partono i traghetti diretti a Mindanao. Beach House Resort and Dive Center e Hostel Lions sono due opzioni a nord dell’isola.

Sunken Cemetery.

SIARGAO

L’isola affacciata direttamente sull’Oceano Pacifico è in particolar modo nota ai viaggiatori per l’ottimo surf, letteralmente uno dei migliori nel sud est asiatico.

Cosa fare e vedere a Siargao

Il mio soggiorno a Siargao è stato fortemente influenzato dal fatto di aver visitato l’isola durante la settimana santa quando l’intero Paese va in vacanza. Alloggi da tutto esaurito (ho incontrato più di qualche viaggiatore che ha dovuto lasciare l’isola perché senza un luogo dove dormire), traghetti pieni, luoghi affollati e pure qualche black out dovuto alla richiesta troppo elevata di corrente elettrica. In sostanza, la mia esperienza è sicuramente falsata rispetto ad altri periodi dell’anno.

General Luna.

Surf

Cloud 9 (Google Maps) è il surf break più famoso dell’isola. Io non faccio surf ma volevo comunque andare a vedere la location visto che c’è un pontile carino da dove guardare i surfisti ma chiedono comunque 100 PHP per l’entrata quindi mi sono limitato a far volare il drone. Nel caso fossi interessato, all’ingresso ci sono un sacco di persone disposte a dare qualche lezione. A poco a che fare con il surf ma poco distante da Cloud 9 c’è un ponte dove è possibile vedere il tramonto (Google Maps).

Detto questo, Cloud 9 è solo uno dei tanti luoghi dove fare surf e di certo non uno dei meno affollati. A questa pagina trovi delle alternative.

Piattaforma di osservazione a Cloud 9.

Tour in Barca

Sull’isola ci sono almeno un paio di “tour standard” che partono da General Luna più un altro con partenza dal Del Carmen. I tour vengono offerti ovunque in paese, non c’è alcun bisogno di prenotare in anticipo.

Io ho partecipato solo al tour diretto a Sohoton National Park famoso per le sue insenature, grotte e lagune. Il tour costa 2500 PHP. Si inizia con un lungo viaggio in barca di circa due ore poi bisogna trasbordare su delle barche più piccole che ti portano a visitare un paio di grotte e una laguna “infestata” da meduse davvero carine che non sono pericolose per l’uomo. Segue poi un pranzo a buffet prima di rientrare a General Luna. Il parco nazionale offre un paesaggio spettacolare, si tratta davvero di un luogo incredibile soprattutto quando visto dall’alto ma c’era davvero tanta, troppo gente. In altri periodi dell’anno credo sia senza dubbio un’esperienza più piacevole.

Sohoton National Park.

Il 3 Islands Tour è senza dubbio il più popolare a Siargao. Costa 1500 PHP e in sostanza si visitano tre isole al largo di General Luna: Daku Island (Google Maps), Guyam Island (Google Maps) e Naked Island (Google Maps). Si passa la giornata facendo snorkelling o rilassandosi in spiaggia. Il pranzo è incluso nel prezzo. Vista l’esperienza a Sohoton National Park ho deciso di non partecipare al tour ma in altri periodi dell’anno credo sia un bel modo per passare la giornata.

Daku Island.

Da Del Carmen è possibile organizzare un tour in barca verso la Sugba Lagoon (Google maps) ma anche altre tappe come la foresta di mangrovie e Kawhagan Island (Google Maps). Vista l’esperienza a Sohoton National Park e un meteo poco collaborativo ho deciso di non farlo ma può sicuramente essere una bella escursione. I tour si possono organizzare direttamente al porto di Del Carmen (Google maps). Le barche portano fino a sei persone, quindi trovare qualcuno con cui condividerla, magari direttamente al porto, è l’ideale per abbattere i costi. A questa pagina trovi una guida dettagliata.

Infine, è possibile organizzare un tour verso Casolian Island (Google Maps) che non fa parte dei classici itinerari quindi dovrebbe essere molto più tranquilla. Non ci sono stato ma trovi più informazioni a questa pagina.

Sohoton National Park.

Tour dell’isola

Di seguito elenco alcune destinazioni che bene o male si possono visitare nell’arco della stessa giornata. Questa può essere considerata un versione fai da te del “Land Tour” che viene reclamizzato a General Luna.

Inizia la giornata con il punto panoramico Coconut Tree Overlook (Google Maps) dove si ha una bella vista sulla distesa di palme che ricoprono quella parte dell’isola, prosegui poi lungo “Coconut Road”, l’iconica strada (Google Maps) non fa altro che attraversare le palme che hai appena visto dall’alto e offre l’opportunità per qualche foto carina.

Coconut Road.

Segue poi il Maasin Bridge (Google Maps) dove si possono noleggiare dei kayak o tuffarsi usando la famosa altalena attaccata alla palma che pende sul fiume. L’ingresso costa 20 PHP mentre il noleggio del kayak costa 300 PHP. Personalmente mi sono limitato a scattare qualche foto dal ponte.

Maasin Bridge.

Proseguendo verso nord è possibile visitare la Tayangban Cave (Google Maps). La grotta sembra carina e c’è una piscina naturale color smeraldo dove fare il bagno. Vogliono 100 PHP per l’entrata più altri 200 PHP per la guida obbligatoria il che mi sembrava esagerato soprattutto da solo quindi ho tirato dritto.

Le Magpupungko Tidal Pool (Google Maps) sono delle piscine naturali che si formano con la bassa marea. È un luogo davvero molto bello ma c’era un botto di gente (settimana Santa). In ogni caso l’ingresso costa 65 PHP. Vanno per forza visitate con la bassa marea, l’accesso viene letteralmente interdetto durante l’alta marea perché troppo pericoloso quindi regola la tua visita di conseguenza. La vicina spiaggia Magpopongko White Beach (Google Maps) non è poi così male.

Magpupungko Tidal Pool.

Proseguendo verso nord, Pacifico Beach (Google Maps) offre una spiaggia carina e l’opportunità di fare qualche lezione di surf distante dal caos di General Luna. Ho passato qualche giorno a La Finca Hostel a Pacifico ed è letteralmente uno dei migliori ostelli in cui io sia mai stato.

Alegria Beach (Google Maps) nell’estremo nord dell’isola è la mia spiaggia preferita a Siargao. Spiaggia bianca, mare calmo, acqua cristallina e poca gente. Infine, proseguendo lungo la strada costiera, si trova Taktak Falls (Google Maps). La cascata non è niente di speciale ma se ti trovi nel nord dell’isola e vuoi fare un bagno rinfrescante non è poi così male. L’ingresso costa 50 PHP, se lasci lo scooter all’entrata e prosegui a piedi per qualche centinaio di metri non devi pagare i 20 PHP per il parcheggio.

Alegria Beach.

Come raggiungere Siargao?

Come scritto in precedenza, è possibile raggiungere Siargao in giornata partendo da Camiguin: prendi il primo traghetto diretto a Balingoan dal porto di Benoni (Google Maps) nel mio caso alle 6:00, 360 PHP. Dal terminal di Balingoan (Google Maps) prendi il primo bus diretto a Butuan, nel mio caso alle 7:30, 331 PHP per un bus climatizzato con sedili super comodi, probabilmente si può spendere meno ma questo partiva all’istante. Arrivato a Butuan fai attenzione perché ci sono due terminal, rimani a bordo e scendi al secondo. Anche qui ho preso un bus con aria condizionata visto che partiva poco dopo ovvero alle 11:00 diretto a Surigao City. Ho pagato 303 PHP. Di fronte all’uscita principale della stazione di Surigao City (Google Maps) ci sono Jeepney che vanno al porto e costano solo 15 PHP. A questo punto devi per forza prendere la speedboat (Fast Craft) delle 15:30, 400 PHP più 15 PHP di terminal fee. Per verificare gli orari dai un’occhiata alla pagina Facebook visto che non sembrano avere un sito ufficiale. La mattina ci sono dei traghetti operati da Montenegro Lines che sono leggermente più economici, dovrebbero costare 260 PHP ma è impossibile arrivare così presto da Camiguin. A questa pagina trovi un articolo che sembra venga aggiornato di frequente con le varie opzioni e orari. Il porto di arrivo è quello di Dapa (Google Maps). Dal porto, ci sono minibus che vanno a General Luna di frequente, partono in questo punto e costano solo 33 PHP. Per connessioni verso altre parti dell’isola come per esempio Pacifico, vai alla stazione dei Jeepney (Google Maps). In alternativa potresti noleggiare uno scooter direttamente al porto. Se per qualsiasi ragione vuoi prendere un tuk tuk per raggiungere General Luna, aspettati di pagare circa 200 PHP.

Infine, dall’aeroporto di Siargao (Google Maps) ci sono voli giornalieri sia verso Cebu City che Manila. Volendo potresti pure volare su Surigao city e poi raggiungere l’isola in barca. Da Surigao City ci inoltre traghetti diretti verso Cebu City e viceversa una volta al giorno eccetto il sabato operati da Starlite Ferries. Il traghetto parte la mattina alle 9:00 da Surigao City con arrivo alle 18:30, mentre in direzione opposta si viaggia di notte con partenza alle 21:00. 1200 PHP per un sedile reclinabile, pagando leggermente di più si può avere un cuccetta.

Taktak Falls.

Dove dormire a Siargao?

La maggior parte dei viaggiatori dorme a General Luna, qui ho alloggiato a Tropical Temple Siargao Resort e Kanto Hostel Siargao, sono entrambe delle buone opzioni ma niente di eccezionale. Ho poi passato qualche giorno a La Finca Hostel a Pacifico ed è letteralmente uno dei migliori ostelli in cui io sia mai stato. Pulito, moderno, confortevole. Se vuoi sfuggire dal caos di General Luna o semplicemente vuoi passare qualche giorno facendo surf a Pacifico, non guardare altrove.

Surfista a Pacifico.

BORACAY

Famosa per la sua spiaggia di sabbia bianca e polverosa, le acque cristalline e gli splendidi tramonti, Boracay è forse l’isola più popolare delle Filippine o perlomeno una delle prime a sviluppare l’industria del turismo. Con gli anni la situazione si era fatta talmente critica che l’isola è stata chiusa sei mesi per permettere una vasta operazione di risanamento per salvarla dall’inquinamento e dagli eccessi legati al turismo. Qui ci sono per lo più resort e hotel di lusso, non esattamente una destinazione da viaggiatore zaino in spalla anche se qualche opzione economica non manca. Personalmente ho deciso di non visitarla soprattutto perché scomoda da raggiungere se non volando. Detto questo, ho incontrato un viaggiatore che mi ha riferito di aver avuto un soggiorno piacevole nonostante la “cattiva” fama tra i backpackers. A questa pagina trovi un articolo con qualche informazione in più a riguardo.

Surfisti a Cloud 9, Siargao.

Possibili itinerari nelle Filippine

Per visitare tutti i luoghi descritti in questa guida senza saltare da una destinazione all’altra ogni secondo giorno ci vorrebbero almeno due mesi. Considerando che molti non hanno tutto questo tempo a disposizione, di seguito elenco alcuni itinerari che possono essere usati come spunto per costruire un itinerario in base ai propri interessi e alla luce di quanto descritto finora. Suppongo il volo di arrivo a Manila ma anche Cebu City ha parecchie destinazioni internazionali.

Itinerario di una settimana nelle Filippine

Con così poco tempo a disposizione consiglio fortemente di concentrarsi su un paio di isole al massimo. Di seguito propongo due alternative:

Manila (1 notte)

Giorno 1:

In base all’orario di arrivo potresti tirare dritto verso Puerto Princesa o Coron e non visitare la città. In caso contrario, qualche ora nel centro storico dovrebbe essere più che sufficiente.

Port Barton (2 notti)

Giorno 2:

Volo per Puerto Princesa e trasferimento diretto a Port Barton. Resto della giornata in spiaggia oppure visita le cascate.

Giorno 3:

Tour in barca a Port Barton.

El Nido (4 notti)

Giorno 4:

Trasferimento a El Nido, passa il resto della giornata come preferisci.

Giorno 5:

Spedizione da El Nido a Coron giorno 1.

Giorno 6:

Spedizione da El Nido a Coron giorno 2.

Giorno 7:

Spedizione da El Nido a Coron giorno 3. Con un po’ di fortuna potresti prendere un volo di rientro a Manila o Cebu City nel pomeriggio.

Coconut Road, Siargao.

Questo itinerario può tranquillamente essere fatto al contrario, se intendi fare la spedizione da El Nido a Coron come descritto devi per forza programmare in anticipo e cercare di combinare le varie date. In caso contrario potresti semplicemente passare un giorno in più a El Nido facendo uno dei vari tour in barca e poi prendere il traghetto verso Coron e fare anche qui un tour in barca. Un seconda opzione potrebbe essere quanto segue:

Moalboal (2 notti)

Giorno 1:

Da Cebu City consiglio di salire sul primo bus diretto a Moalboal e non visitare nemmeno la città. Sardine Run e poi resto della giornata in spiaggia.

Giorno 2:

Tour alle cascate Kawasan.

Siquijor (2 notti)

Giorno 3:

Trasferimento a Siquijor. Pomeriggio in spiaggia/santuari marini.

Giorno 4:

Esplora Siquijor in scooter.

Bohol (3 notti)

Giorno 5:

Traghetto verso Bohol. Passa il resto della giornata in spiaggia a Panglao.

Giorno 6:

Esplora Bohol in scooter.

Giorno 7:

Volo direttamente da Bohol oppure rientro a Cebu City in traghetto.

Tramonto a Siquijor.

Itinerario di 10 giorni nelle Filippine

Con una decina di giorni a disposizione personalmente mi limiterei a seguire uno degli itinerari appena descritti spostandosi con più calma.

Itinerario di due settimane nelle Filippine

Con due settimane a disposizione combinerei i due itinerari di una settimana appena descritti. Ci sono voli diretti da e verso Cebu City sia da Coron che Puerto Princesa quindi gli spostamenti sono piuttosto facili.

Itinerario di tre settimane nelle Filippine

Con una ventina di giorni a disposizione consiglio di combinare i due itinerari di una settimana descritti e includere un’altra isola che potrebbe essere Camiguin, Malapascua nel caso fossi interessato alle immersioni o magari Siargao per il surf.

Itinerario di un mese nelle Filippine

Quattro settimane a disposizione aprono diverse opzioni. Ipotizzando di tenere i due itinerari di una settimana descritti in precedenza come base, da Moalboal potresti dirigerti a Negros Oriental per qualche giorno visitando i dintorni di Dumaguete e Dauin prima di proseguire verso Siquijor, Bohol e magari pure Camiguin da dove è poi possibile volare verso Manila o Cebu City.

Itinerario di due mesi nelle Filippine

Con due mesi a disposizione bene o male puoi visitare tutte le destinazioni descritte in questa guida, l’ordine in cui vengono elencate rappresenta a grandi linee l’itinerario che ho seguito e credo abbia più senso da un punto di vista logistico soprattutto se si vuole evitare di volare più del “necessario”.

Tramonto a Dumaluan Beach, Bohol.

Come spostarsi nelle Filippine

Prima di tutto, consiglio fortemente di scaricare Organic Maps. Utilizzo le preziose mappe offline da molti anni e credo siano uno strumento fantastico per viaggiare. In ogni caso spostarsi nelle Filippine è piuttosto facile, bus e Jeepney sono frequenti ed offrono un sacco di collegamenti. Inoltre buona parte della popolazione parla un minimo di inglese il che rende davvero facile reperire informazioni. Detto questo, gli spostamenti tra le isole possono allungare i tempi e richiedere un minimo di pianificazione ma anche in questo caso, per la maggior parte delle rotte, i traghetti sono abbastanza frequenti.

Aggregatori come 12go e Bookaway permettono di prenotare alcuni bus e traghetti online ma chiaramente si pagano delle commissioni e non sempre vengono mostrate tutte le opzioni effettivamente disponibili. Resta comunque un modo pratico per prenotare gli spostamenti se non vuoi sbatterti più di tanto.

Balicasag Island.

Autobus nelle Filippine

In generale si può spesso scegliere tra autobus con o senza aria condizionata, chiaramente la prima opzione costa più della seconda ma sono bus più comodi e soprattutto si fermano meno per caricare e scaricare passeggeri. Personalmente ho quasi sempre preso il primo bus disponibile ma in un paio di occasioni ho avuto modo di scegliere e credo valga la pena spendere qualche euro in più per un viaggio più comodo e rapido.

Jeepney nelle Filippine

Una viaggio nelle Filippine non può considerarsi concluso senza essere saliti a bordo di un Jeepney pieno di locali. I jeepney fungono da trasporto pubblico per bravi e medie distanze e si riconoscono facilmente per le loro decorazioni e colorazioni. A lato dei Jeepney c’è quasi sempre scritto la tratta che coprono ma in caso basta chiedere. Hanno spesso una stazione/parcheggio a loro dedicato diverso da quello degli autobus. Viaggiando con uno solo zaino da 40 litri non ho mai avuto problemi ma se hai molti bagagli non sono per niente un’opzione comoda visto che spesso e volentieri sono pieni fino all’orlo. Hanno tariffe fisse in base alla tratta e per quella che è stata la mia esperienza sono onesti con i turisti.

Tramonto a Camiguin.

Habal Habal (mototaxi) nelle Filippine

I mototaxi, o Habal Habal come chiamati dai locali, sono un modo davvero pratico ed economico per coprire brevi e medie distanze dove autobus e jeepney non arrivano. Spesso basta camminare per strada perché venga offerto un passaggio. In caso contrario, per quella che è stata la mia esperienza, sembrano essere vestiti tutti uguali con maniche lunghe e faccia coperta per ripararsi dal sole. Individuarli è davvero facile. È sempre meglio accordarsi sul prezzo prima di salire a bordo, spesso il prezzo è negoziabile.

Taxi nelle Filippine

Di taxi veri e propri nelle Filippine ne ho presi due di numero, quindi non ho grande esperienza a riguardo ma come regola generale è bene accordarsi sul prezzo prima di salire a bordo. Purtroppo applicazioni come Grab funzionano solo nelle grandi città. Un’alternativa leggermente più economica è JoyRide.

Tramonto a Siquijor.

Traghetti nelle Filippine

Ci sono decine di compagnie diverse che operano nell’arcipelago e i vari aggregatori tipo 12go e Bookaway non le includono tutte. Ho cercato di riportare le informazioni raccolte nelle sezioni dedicate a come raggiungere le varie destinazione ma consiglio comunque di informarsi sul posto e non fidarsi ciecamente delle informazioni online.

Voli interni nelle Filippine

Se prenotati in anticipo e viaggi con il solo bagaglio a mano, i voli interni possono essere estremamente economici e a seconda dell’itinerario potresti letteralmente risparmiare giorni di viaggio. Philippine Airlines, Cebu Pacific e AirAsia sono le tre compagnie di riferimento.

Snorkelling a Mantigue Island, Camiguin.

Viaggio nelle Filippine: costi

Quanto costa un viaggio nelle Filippine? Nel corso del mio viaggio di due mesi (59 giorni per la precisione) ho speso esattamente 2088.57€ ovvero poco più di 35€ al giorno incluse sei immersioni, estensione visto, voli aerei interni e pure la non economica expedition da El Nido a Coron.

Chiaramente per un viaggio breve in cui magari ci si sposta più di frequente i costi aumentano e allo stesso modo non tutti sono disposti a viaggiare low cost come faccio io, ma ti assicuro che non mi sono mai fatto mancare niente e in generale le Filippine sono senza dubbio una meta economica come il resto del sud est asitico. Un viaggiatore particolarmente attento che non partecipa ad attività costose se la può tranquillamente cavare spendendo anche meno. Al contrario, se cerchi un po’ più di comfort e spostamenti frequenti metterei in conto almeno 40-50€ al giorno.

Case galleggianti a Coron Town.

Costo dell’alloggio nelle Filippine

Fatta eccezione per El Nido dove l’alloggio ha prezzi “folli” si può tranquillamente alloggiare in un buon ostello per meno di 10€ a notte, fuori dalle grandi città ho avuto parecchie stanze private in guesthouse e piccoli hotel pagando sui 10-15€ a notte.

Costo del trasporto nelle Filippine

Spostarsi via terra nelle Filippine è piuttosto economico, i bus sono davvero poco costosi ma nel momento in cui si iniziano a prendere traghetti e voli interni i costi lievitano e verosimilmente saranno una voce importante del tuo budget.

Tramonto a Bohol.

Costo del cibo nelle Filippine

Per quanto mi riguarda, il cibo filippino è tra i peggiori che abbia mai mangiato nel corso dei miei viaggi, ma perlomeno è economico. Chiaramente dipende da che tipo di ristorante cerchi ma se non hai troppe pretese, le “Eatery” ovvero dei piccoli ristoranti locali, dove spesso si sceglie cosa mangiare direttamente dalla pentola o comunque il cibo è servito in stile buffet, sono un’ottima opzione. Si paga in base a quello che si mette nel piatto, un pasto costa solitamente intorno ai 100 PHP.

Parlando di cibo, consiglio assolutamente di assaggiare i due dessert tipici delle Filippine, il Mango Float e l’Halo Halo, il primo è semplicemente delizioso mentre il secondo è più che altro da provare.

Cascata Can-umantad, Bohol.

Altri costi (prelievi e sim card)

Partiamo dai costi dei prelievi che usando le migliori carte per viaggiare possono essere ridotti a zero. HSBC permette infatti di prelevare fino a 20000 PHP a transazione senza costi, purtroppo da quanto mi risulta è letteralmente l’unica banca nelle Filippine che non applica commissioni e ha atm solo a Manila e Cebu City (i link sono le location dove ho prelevato io con successo). Tutte le altre banche applicano una commissione di 200-300 PHP e spesso un limite di soli 10000 PHP a prelievo. Se hai una sim locale, tecnicamente ti puoi registrare su GCash e usare Wise per ricaricare il wallet con basse commissioni. Io ci ho provato decine di volte senza successo ma se dovessi essere più fortunato, GCash è accettato praticamente ovunque e può pure essere usato per “prelevare” contanti dove viene accettato come forma di pagamento. Se non sei ancora registrato su Wise, usando questo link il primo trasferimento fino a 500€ è completamente gratuito.

Per quanto riguarda le sim card, Smart è la compagnia che viene solitamente consigliata avendo la miglior copertura sul territorio. In effetti bene o male ho sempre avuto connessione ma diciamo che spesso la velocità lasciava a desiderare. Purtroppo le Filippine non sono note per la connessione ad internet. La seconda miglior opzione è Globe quindi se viaggi in coppia potresti considerare l’idea di fare una seconda sim con loro in modo da massimizzare la copertura.

Se hai un telefono che supporta le eSIM e vuoi la comodità di navigare fin da subito senza dover comprare una sim locale, allora ti consiglio di usare un servizio come quello offerto da Airalo e Ubigi. Se opti per questa soluzione, ci sono però almeno un paio di considerazioni da fare. Prima di tutto, salvo rara eccezione, i giga si pagano molto più cari rispetto a quello che costerebbero usando una sim locale; in secondo luogo, non sempre il loro partner locale è quello con la miglior copertura sul territorio.

In sostanza, credo che la maggior parte dei viaggiatori farebbero meglio a comprare una sim locale (o magari provare a comprare la eSIM di un provider locale) ma ti invito a fare le tue considerazioni in quanto le eccezioni non mancano. Per esempio, quando ho visitato il Giappone, il piano offerto da Ubigi era più conveniente rispetto a qualsiasi sim locale potessi comprare senza dimostrare di essere un residente.

Alba alle Chocolate Hills, Bohol.

Viaggio nelle Filippine: sicurezza

Le Filippine sono un Paese sicuro? Viaggiare nelle Filippine non presenta particolari pericoli e in generale, un po’ come tutto il sud est asiatico, si tratta di una destinazione sicura. Ovviamente va usato il buon senso come in qualsiasi altra parte del mondo ma seguendo i miei consigli, dubito avrai alcun problema.

Ad ogni modo, ci penserei due volte prima di camminare in certi quartieri di Cebu e Manila o qualsiasi altra grande città. Allo stesso modo, l’isola di Mindanao ha una brutta reputazione, in particolare la regione a ovest dove operano i ribelli separatisti. Rapimenti e attentati sono purtroppo una realtà. Detto questo, ho avuto modo di parlare con un ragazzo danese sposato con una ragazza locale che ha visitato la regione e a detta sua, se non fosse per qualche checkpoint dell’esercito, non si noterebbe nemmeno la situazione estremamente pericolosa descritta da molti enti governativi ma non posso parlare per esperienza personale e di certo non consiglio di andarci.

Stai pianificando un viaggio nelle Filippine? Dai un’occhiata a questi post:

Quale zaino da viaggio scegliere

Le migliori carte per viaggiare

Che cosa portare in viaggio

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