Un luogo unico dove Oriente e Occidente si fondono in un perfetto equilibrio: Hong Kong, una città moderna e sicura che non smette mai di sorprendere. Tra panorami mozzafiato, escursioni indimenticabili e una storia culturale ricca e affascinante, questa metropoli ha qualcosa da offrire a ogni viaggiatore.
Ho avuto la fortuna di visitare Hong Kong in due occasioni, in questa guida troverai consigli pratici e informazioni utili per organizzare al meglio il tuo viaggio.
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Symphony Of Lights.
Hong Kong è una destinazione che si può visitare tutto l’anno. La primavera (da marzo a maggio) è mite e piacevole, con temperature intorno ai 17-26 gradi. L’estate (da giugno ad agosto) è calda e umida, con temperature che spesso superano i 30 gradi, piogge frequenti e pure occasionali tifoni, questo è probabilmente il periodo peggiore dell’anno per visitare la città.
L’autunno (da settembre a novembre) è considerato il periodo migliore per visitare Hong Kong, cielo sereno, bassa umidità, scarse precipitazioni e temperature confortevoli (19-28 gradi). L’inverno (da dicembre a febbraio) è fresco e secco, con temperature che oscillano tra i 14 e i 20°C, è quindi un periodo ideale per le escursioni e gli eventi festivi come il Capodanno cinese.
Hong Kong Central.
I possessori di passaporto italiano con una validità residua di almeno sei mesi ricevono un visto turistico gratuito della durata di 90 giorni al proprio arrivo. Hong Kong non richiede vaccinazioni obbligatorie.
Per informazioni aggiornate su visti e quant’altro consiglio di consultare il sito viaggiare sicuri, messo a disposizione del Ministero degli Esteri.
In questa guida i prezzi sono espressi nella moneta locale. La moneta ufficiale di Hong Kong è chiamata “Dollaro di Hong Kong” abbreviata con “HKD”. Il cambio, al momento della pubblicazione di questo articolo, è 1€ = 8 HKD. Per il cambio attuale ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina.
N.b. Più volte nel corso della guida troverai link a https://www.alltrails.com/. Se vuoi utilizzare la navigazione offline direttamente dall’app di Alltrails devi passare alle versione pro. Puoi però aggirare il problema scaricando le coordinate dalla versione desktop del sito in formato “Google Earth KML” e poi caricandole su organic maps che è in assoluto una delle mie app preferite per viaggiare.
Panorama da Lion Rock.
Hong Kong Central è la parte più “antica” della città, o meglio, quando gli inglesi arrivarono nel 1841, stabilirono il loro centro amministrativo e commerciale nell’attuale Central, rendendolo il fulcro del primo sviluppo coloniale. Per questo motivo Central ha un significato storico così importante e alcuni degli edifici di epoca coloniale più antichi di Hong Kong.
Io ho partecipato a un free walking tour prenotato su Guru Walk, che non era poi così male, durante il quale abbiamo esplorato l’area. Se invece preferisci l’approccio fai da te potresti iniziare con il central market (Google Maps), non aspettarti un vero e proprio mercato, di storico rimane solo l’edificio, ma puoi prendere un caffè al volo prima di proseguire verso le iconiche scale mobili poco distanti (Google Maps). Da qui cammina verso il Tai Kwun (Google Maps), un centro culturale ospitato nel complesso restaurato dell’ex stazione di polizia. Durante la mia visita c’era una mostra d’arte gratuita all’interno del JC Contemporary (Google Maps). Si può inoltre visitare l’ex sito della prigione di Victoria (Google Maps), la visita è completamente gratuita e piuttosto interessante.
JC Contemporary.
Consiglio poi di camminare fino al Dr Sun Yat-sen Museum (Google Maps). Sun Yat-sen (1866-1925) fu una figura chiave nel rovesciamento della dinastia Qing e nella fondazione della Repubblica cinese. Il Museo ne illustra la vita, le idee e l’eredità. L’ingresso è gratuito e l’edificio da solo credo meriti la visita.
Dal museo cammina fino a PMQ (Google Maps), in passato la struttura ospitava gli alloggi della polizia ma dal 2014 è un polo creativo dove si trovano boutique, studi di design, mostre d’arte e caffè che mettono in mostra la creatività locale. Ci sono poi dei “mini musei” tra i quali degli alloggi che sono stati preservati e mostrano come vivevano in passato. Poco distante consiglio di fare un salto al Man Mo Temple (Google Maps). Costruito nel 1847, onora le divinità della letteratura e della guerra offrendo uno sguardo senza tempo sul patrimonio della città.
Man Mo Temple
Potresti concludere la tua visita ad Hong Central con un salto al IFC mall (Google Maps), all’ultimo piano del centro commerciale c’è una bellissima terrazza aperta al pubblico da cui si gode di un ottimo panorama sulla baia, volendo potresti prenderti qualcosa da asporto e mangiare qui. Infine, seppur non proprio a Central, Art Lane (Google Maps) si trova poco distante e può essere un luogo interessante da visitare per gli amanti dei murales. L’area non è molto estesa ma decisamente carina.
Art Lane.
Victoria peak
Victoria Peak offre alcune delle viste migliori sulle città dominando Hong Kong Central dall’alto. Se ti trovi già a Central, il mio consiglio è quello di prendere il bus 15 che ti scarica direttamente alla stazione The Peak (Google Maps). Puoi tranquillamente usare la funzione “trasporto pubblico” su Google Maps per consultare orari e quant’altro. Dalla stazione puoi salire in direzione della cima vera e propria (Google Maps) che però non è accessibile al pubblico in quanto sembrano esserci una stazione radio e dei ripetitori, lungo il percorso trovi anche i giardini Victoria Peak Garden (Google Maps) e un bel punto panoramico (Google Maps) oltre a una serie di sentieri, un bel modo per trascorrere qualche ora. Detto questo, se hai poco tempo a disposizione o non ti va di camminare più di tanto, una volta uscito dalla stazione dei bus, il mio consiglio è quello di puntare direttamente al Lugard Road Lookout (Google Maps) da dove si hanno di gran lunga le viste migliori sulla città. Consiglio vivamente di venire al tramonto e restare fino a quando la città si illumina.
Tramonto da Victoria Peak.
Come già detto, io consiglio di salire in bus ma volendo c’è il tram che risale fino alla Peak Tower (Google Maps) da dove la vista è però “peggiore” rispetto al Lugard Road Lookout. In ogni caso la stazione di partenza si trova in questo punto (Google Maps). Molti lo consigliano, ma oltre a essere nettamente più caro del bus, se sali la sera per il tramonto bisogna fare delle code infinite, in particolar modo nel weekend. Questo è il sito ufficiale dove puoi acquistare i biglietti.
Monster Building
L’ormai iconico Monster Building (Google Maps) – reso celebre dal film Transformers e soprattutto i social – è un gruppo di cinque edifici collegati che creano uno scenario che sembra uscito da un film di fantascienza. Onestamente non c’è molto da vedere e a dirla tutta ci sono pure diversi cartelli che chiedono di non scattare foto ma la gente se ne frega. Che tu decida di andarci o meno, si tratta davvero di una breve visita non particolarmente interessante.
Monster Building.
Red Incense Burner Summit e Jardine’s Lookout
Se decidi di visitare il Monster Building, poco distante ci sono un paio di punti panoramici davvero carini. Come vedremo in seguito, credo ci siano opzioni migliori ma vista la vicinanza e l’accessibilità, credo possano essere una buona opzione. Red Incense Burner Summit (Google Maps) si trova solo a circa 3 km dal Monster Building e può pertanto essere raggiunta a piedi. In alternativa c’è un fermata del bus a Braemar Hill poco distante (Google Maps).
Red Incense Burner Summit.
Anche il Jardine’s Lookout (Google Maps) è abbastanza accessibile partendo dal Monster Bulding o volendo dopo essere stati al Red Incense Burner Summit. In sostanza, puoi usare la fermata della metro di Quarry Bay (Google Maps) come punto di partenza e puoi passare anche per la cima del Monte Butler (Google Maps) se ne hai voglia. Ci sono davvero un sacco di opzioni. Un esempio potrebbe essere questo itinerario (All Trails).
Jardine’s Lookout.
Dragon’s Back
Questo è forse il sentiero più popolare di Hong Kong, segue un crinale che ricorda la spina dorsale di un drago, con viste panoramiche sulle baie e sulle isole circostanti (All Trails). Consiglio di prendere la metro fino a Chai Wan (Google Maps) e risalire a piedi fino all’inizio del sentiero, lungo il percorso c’è un interessante cimitero buddista (Google Maps). Poi una volta completato il sentiero trovi la fermata del bus numero 9 (Google Maps) per tornare in città. Ho trovato il sentiero carino ma sicuramente niente di imperdibile, inoltre era piuttosto affollato durante la settimana e immagino che nel week end ci sia davvero tanta gente.
Dragon’s Back trail visto dell’alto.
Un’alternativa interessante è quella descritta a questa pagina (All Trails) che in sostanza allunga leggermente il sentiero usando come punto di arrivo o partenza Big Wave Bay (Google Maps). Durante la mia visita faceva abbastanza freddo ma con una giornata calda fare il bagno potrebbe decisamente essere un bel modo per concludere il tutto.
Sempre se decidi di visitare Hong Kong in un periodo caldo, potresti considerare l’idea di visitare altre spiagge in questa parte dell’isola. Un amico che ha vissuto a Hong Kong mi aveva consigliato Deep Water Bay (Google Maps), Repulse Bay (Google Maps) e Stanley (Google Maps).
Panorama lungo il sentiero.
Kowloon si sviluppa sulla terraferma di fronte a quella che è l’isola di Hong Kong dove si trova Central. Un tempo era a tutti gli effetti una città separata ma ora fa sostanzialmente parte della stessa area metropolitana. Qui si trova il quartiere Tsim Sha Tsui (Google Maps) che può essere considerato l’altra principale area di interesse turistico di Hong Kong. Il Tsim Sha Tsui Waterfront (Google Maps) offre una vista spettacolare sulla baia e sullo skyline di Central. Consiglio in particolare di venirci la sera per vedere lo spettacolo di luci Symphony Of Lights che c’è ogni sera alle 20:00. Dura una decina di minuti circa ed è completamente gratuito. Anche la Avenue of Stars (Google Maps) è un ottimo punto da cui godersi lo spettacolo. Simile alla Walk of Fame di Hollywood, celebra star del cinema di Hong Kong come Bruce Lee e Jackie Chan. Sempre qui nei dintorni si trova l’Hong Kong Cultural Centre (Google Maps), inaugurato nel 1989, ospita una vasta gamma di eventi culturali, tra cui concerti, opere, balletti e spettacoli teatrali. Sul sito ufficiale trovi la programmazione completa, alcuni eventi sono gratuiti e l’edificio stesso merita una visita.
Symphony Of Lights.
Potresti poi passeggiare lungo Nathan Rd (Google Maps) che è una vivace strada fiancheggiata da insegne al neon, negozi e ristoranti. Se cerchi un po’ di pace entra a Kowloon Park (Google Maps) e consiglio l’ Hong Kong Heritage Discovery Centre (Google Maps) che offre uno sguardo affascinante sulla storia e sul patrimonio di Hong Kong, con una varietà di mostre, manufatti e display interattivi. L’ingresso è gratuito. Se vuoi approfondire ancora di più la storia della città potresti visitare l’Hong Kong Museum of History (Google Maps), anche il vicino Hong Kong Science Museum (Google Maps) apparentemente non è male.
Apliu Street Flea Market.
Più a nord, il Temple Street Night Market (Google Maps) può essere un luogo interessante dove passeggiare la sera. Se vuoi perderti durante il giorno, l’area nei dintorni di Flower Market Rd (Google Maps) e Bird Market (Google Maps) può essere interessante così come Apliu Street Flea Market (Google Maps), poco distante c’è pure il Dragon Centre (Google Maps) dove all’ultimo piano trovi delle montagne russe interne chiamata Dragon Coaster di cui potresti aver visto qualche foto – onestamente non è nulla di eccezionale. Sempre nei paraggi c’è Garden Hill (Google Maps), che non offrirà panorami mozzafiato come altri punti di Hong Kong, ma è decisamente più accessibile e tutto sommato non è poi così male se ti trovi già da queste parti.
Flower Market.
Per concludere, a titolo informativo, se cerchi i campi da basket colorati resi celebri dai social, si trovano in questo punto (Google Maps). Onestamente non c’è altro da fare se non scattare una foto quindi se hai il tempo contato, ci penserei due volte ad andarci.
Campi da basket colorati.
Lion rock
Il sentiero che porta sulla cima della Lion Rock (Google Maps) è un altro grande classico per chi cerca le migliori viste sulla città. Consiglio di iniziare l’escursione scendendo alla fermata della metro Wong Tai Sin (Google Maps) e visitare l’adiacente tempio Sik Sik Yuen Wong Tai Sin (Google Maps) prima di iniziare l’ascesa.
Tempio Sik Sik Yuen Wong Tai Sin.
Ci sono un sacco di sentieri che risalgono la collina, io ho preso il sentiero più breve seguendo organic maps, non molla un attimo e soprattutto all’inizio non è sempre chiaro, arrivato alla cima ho scoperto che tecnicamente è chiuso ma ho superato più di qualche locale lungo il percorso quindi non sembra essere un problema. Sono poi sceso lungo il sentiero “ufficiale” che è leggermente più lungo ma in buone condizioni. Potresti seguire questa traccia (All Trails). Ricordati di portare una headlamp o perlomeno cercare di avere abbastanza batteria nel telefono se decidi di fermarti per il tramonto. Ottimo panorama.
Lion rock.
Suicide cliff
Questa è un’altra splendida escursione che offre panorami mozzafiato sulla città e, come suggerisce il nome, anche uno spuntone di roccia molto fotogenico, purtroppo noto anche per alcuni tragici episodi di suicidio (Google Maps).
Tramonto alla Suicide cliff.
Anche in questo caso ci sono diverse opzioni per l’itinerario da seguire. Non avendo molto tempo a disposizione, ho usato il “sentiero frontale”. Ho preso il bus numero 26 fino a questa fermata (Google Maps) e sono poi risalito seguendo organic maps. Questo “sentiero frontale” sembra essere ufficialmente chiuso, effettivamente è molto scosceso, per me non è stato un problema, anzi mi sono divertito a scendere, ma alcuni potrebbero trovarlo difficile ed impegnativo. A passo spedito sono salito in mezz’ora circa. Se vuoi evitare il tratto scosceso, potresti seguire questa traccia (All Trails), se invece decidi di prendere il sentiero frontale, puoi seguire questa traccia (All Trails) che porta fino al Kowloon Peak Viewing Point (Google Maps) oppure potresti combinare Lion Rock e Suicide cliff seguendo questo sentiero (All Trails). Tante opzioni e ottimo panorama.
Suicide cliff.
Tian Tan Buddha (Google Maps), o semplicemente Big Buddha, e il vicino monastero Po Lin (Google Maps) si trovano sull’isola di Lantau e rappresentano una bella escursione da fare in giornata soprattutto per chi non ha i giorni contanti. Per raggiungere l’area in questione, una volta arrivati al capolinea delle metro a Tung Chung (Google Maps), ci sono diverse opzioni: la più scenografica, ma anche la più cara, consiste nel prendere la funivia (Google Maps), ho pagato 235 HKD andata e ritorno quindi non esattamente economico, volendo lo puoi acquistare in anticipo su Klook.
La funivia.
La seconda opzione consiste nel prendere il bus numero 23, quest’ultimo ci impiega di più rispetto alla funivia e non offrirà viste altrettanto spettacolari ma è nettamente più economico, infine potresti semplicemente salire a piedi completando questo circuito (All Trails).
Big Buddha.
Non ci sono stato ma un amico mi aveva consigliato di visitare anche il piccolo villaggio di pescatori Tai O (Google Maps). Qui trovi il sito ufficiale del turismo. Potresti per esempio salire in funivia con un biglietto di sola andata e poi scendere verso il villaggio in bus prima di tornare alla fermata della metro e rientrare in città. Se hai più giorni a disposizione, c’è un bel sentiero ad anello, il Lantau Trail Loop lungo circa 70 km che può essere completato nel giro di 2-5 giorni a seconda del passo. Lo trovi descritto in dettaglio su All Trails. Non l’ho fatto personalmente ma sembra davvero interessante.
Monastero Po Lin.
Hong Kong Disneyland
Anche Hong Kong Disneyland (Google Maps) si trova sull’isola di Lantau. Non ci sono stato ma per alcuni sembra una vera e propria tappa obbligatoria nel corso di un viaggio ad Hong Kong quindi ho pensato fosse il caso di menzionare la sua presenza. L’ingresso non è proprio economico ma a quanto pare ne vale la pena. Nel sito ufficiale trovi tutte le informazioni del caso.
Dove dormire a Hong Kong?
Entrambe le volte in cui sono stato a Hong Kong ho dormito a Hop Inn Buon ostello, ottima posizione a due passi dalla metro e la fermata del bus A21 che porta all’aeroporto ma soprattutto un buon prezzo considerando gli standard di Hong Kong. Altre opzioni interessanti sono: Hi Backpackers, Wontonmeen e The Mahjong.
Come raggiungere Hong Kong?
Per la maggior parte dei viaggiatori, il modo più economico per spostamenti da e verso l’aeroporto è il bus A21 che fa spola di frequente fino a Tsim Sha Tsui, un’ora circa. Costa 60 HKD per un biglietto di andata e ritorno, puoi pagare direttamente con la carta a bordo senza bisogno di comprare biglietti o la Octopus. Chiaramente ci sono anche altri bus che collegano l’aeroporto ad altre parti della città, a questa pagina trovi la lista completa.
L’altra opzione è il treno veloce che arriva fino a Hong Kong Central, per la precisione a Hong Kong Station (Google Maps), costa 115 HKD ed impiega solo 24 minuti a coprire la tratta e ci sono partenze ogni 10 minuti durante il giorno. Trovi tutte le informazioni del caso sul sito ufficiale dell’aeroporto.
Chiaramente, Macao non fa parte di Hong Kong, ma, data la vicinanza, molti, me incluso, scelgono di visitarla almeno per un giorno. Per questo motivo, ritengo valga la pena includerla in questa guida. Se possibile, evita il weekend in quanto la città si riempie di visitatori da Hong Konge e soprattutto dalla Cina continentale.
Taipa.
Macao è il principale centro al mondo di gioco d’azzardo, superando in termini di entrate persino Las Vegas. Tuttavia non è necessario essere appassionati di casinò per apprezzare una visita in città. La sua lunga storia come colonia portoghese, dal 1557 al 1999, si riflette ancora oggi nella cucina, nell’architettura e in molti altri aspetti.
Macao.
Taipa
Il quartiere di Taipa unisce l’eredità portoghese e cinese, offrendo un mix di architettura coloniale, mercati locali e la rinomata cucina macanese. Sebbene sia collegato ai casinò della Cotai Strip, mantiene parte del suo fascino autentico. per raggiungere Taipa, se arrivi in traghetto da Hong Kong, una volta uscito dal porto basta seguire le indicazioni per gli shuttle gratuiti dei vari casinò e hotel, dal parcheggio ci sono varie opzioni, io ho preso quello diretto al the Londoner, the Venetian e the Parisian. Passa ogni 10/15 minuti. Non serve assolutamente entrare nei casinò, essere clienti o quant’altro. Scendi in questo punto (Google Maps) e poi prosegui a piedi. Come prima tappa consiglio le Taipa Houses (Google Maps), sono cinque case coloniali davvero belle in riva a un laghetto, non c’è molto da vedere ma l’ingresso è gratuito.
Taipa Houses.
Da qui volendo puoi proseguire verso il miradouro da colina da taipa grande (Google Maps) un punto panoramico che offre delle viste carine. Se non vuoi salire a piedi c’è un ascensore gratuito. In alternativa cammina verso il centro di Taipa ed esplora le sue vie (Google Maps). Qui potresti provare una Pastel de Nata, nota anche come la torta all’uovo portoghese, Lord Stow’s (Google Maps) è spesso consigliato ma ci sono decine di opzioni. Una volta terminata la visita il mio consiglio è quello di tornare indietro alla fermata dove sei sceso e prendere il free shuttle per Sands Macao (Google Maps).
Taipa.
Macao
Sull’isola di Macao vera e propria, una volta sceso al Sands Macao consiglio di fare quanto segue: per gli amanti dei motori consiglio una tappa al Museu Do Grande Premio (Google Maps), per tutti gli altri consiglio di camminare verso la Fortaleza do Monte (Google Maps), edificio costruito all’inizio del XVII secolo dai portoghesi, era la principale roccaforte militare della città e giocò un ruolo cruciale nel respingere un attacco olandese nel 1622. Offre un’ottima vista panoramica e al suo interno trovi il Museo di Macao (Google Maps).
Chiesa di San Paolo.
Scendi poi verso le iconiche rovine di San Paolo (Google Maps) e continua a seguire la via principale passando per la chiesa di Santo Domingo (Google Maps), la piazza Largo do Senado (Google Maps), la chiesa e la piazza di Sant’Agostino (Google Maps) (Google Maps), e ancora la chiesa di San Lorenzo (Google Maps) e la casa di Mandarin (Google Maps). Quest’ultima è una residenza storica che fonde stili cinesi e occidentali. Un tempo dimora dello studioso Qing Zheng Guanying, oggi è un sito UNESCO. Io purtroppo sono arrivato tardi, l’ultimo entrata è alle 17:30. In ogni caso l’ingresso è gratuito, sul sito ufficiale c’è il tour virtuale. Poco distante trovi anche la Caserma moresca (Google Maps). Da qui potresti concludere la giornata salendo sulla cima della Macau Tower (Google Maps), che a 338 metri di altezza offre una spettacolare vista a 360 gradi. Puoi comprare i biglietti sul sito ufficiale. L’ingresso base alla piattaforma panoramica costa circa 15€. Se sei povero (come me!), puoi semplicemente camminare fino a questo punto (Google Maps) da dove si hanno delle ottime viste sullo skyline di Macao. Io ho poi camminato fino al traghetto e concluso così la mia visita a Macao. Se decidi di fermarti qualche ora in più, oltre a sperperare qualche soldo giocando d’azzardo, potresti assistere a uno dei numerosi spettacoli che i vari casinò offrono, The House of Dancing Water al City of Dreams (Google Maps) è spesso consigliato.
Piazza di Sant’Agostino.
Coloane
Non sono stato a Coloane (Google Maps), ma se decidi di fermarti un paio di giorni a Macao o magari sei disposto a prendere qualche taxi per velocizzare gli spostamenti, potresti passare un paio di ore a Coloane. Si tratta della parte più meridionale di Macao, un tempo era un’isola, ma grazie ad una serie di bonifiche, oggi è collegata a Taipa e Cotai. Lontana dai casinò, Coloane offre un’atmosfera più tranquilla. Le sue strade strette sono fiancheggiate da pittoresche case e chiese portoghesi, che catturano il fascino senza tempo della zona. Nei dintorni ci sono un paio di spiagge: Che Van (Google Maps) e Hac Sa (Google Maps) che però non sembrano nulla di che.
Il punto menzionato in precdenza.
Come raggiungere Macao?
Partendo da Hong Kong, consiglio di prendere il traghetto da questo porto (Google Maps) che è integrato perfettamente con la linea della metro. Ci sono due compagnie che operano la tratta praticamente giorno e notte: Turbo Jet e Cotai Water Jet. Puoi comprare il biglietto online, durante la mia visita Cotai Water Jet offriva un sconto del 10% per gli acquisti online. Ricordati il passaporto!
Detto questo, da qualche anno è stato ultimato il ponte che collega le due città ed è pertanto possibile raggiungere Macao via “terra” in bus come spiegato in dettaglio a questa pagina. È leggermente più economico ma tra una storia e l’altra ci si impiega molto più tempo e non è molto pratico quindi consiglio comunque di prendere il traghetto.
Di seguito elenco possibili itinerari di 2, 3 e 4 giorni, ovviamente non esiste l’itinerario perfetto dato un lasso di tempo, quindi prendi ciò che segue come ispirazione e modifica l’itinerario in base ai tuoi interessi/budget considerando quanto letto finora!
Due giorni non sono tanti ma credo siano più che sufficienti per una visita in città.
Giorno 1:
Esplora Hong Kong Central in giornata. Sali a Victoria Peak per il tramonto.
Giorno 2:
Monster Building, Dragon’s Back e resto della giornata a Tsim Sha Tsui. Symphony Of Lights la sera.
Monster Building.
Con un giorno in più a disposizione, potresti visitare l’isola di Lantau con il Big Buddha e monastero Po Lin, trascorrere la giornata a Disneyland oppure rimanere in città e salire a Lion Rock o Suicide cliff il pomeriggio.
Giorno 1:
Esplora Hong Kong Central in giornata. Sali a Victoria Peak per il tramonto.
Giorno 2:
Monster Building, Dragon’s Back e resto della giornata a Tsim Sha Tsui. Symphony Of Lights la sera.
Giorno 3:
Isola di Lantau. Big Buddha e monastero Po Lin.
Tempio Sik Sik Yuen Wong Tai Sin.
Con quattro giorni a disposizione, puoi visitare sia l’isola di Lantau che dedicare un giorno in più alla città, salendo a Lion Rock o Suicide Cliff nel pomeriggio.
Giorno 1:
Esplora Hong Kong Central in giornata. Sali a Victoria Peak per il tramonto.
Giorno 2:
Monster Building, Dragon’s Back e resto della giornata a Tsim Sha Tsui. Symphony Of Lights la sera.
Giorno 3:
Isola di Lantau. Big Buddha e monastero Po Lin.
Giorno 4:
Kowloon la mattina. Lion Rock o Suicide Cliff nel pomeriggio.
Tramonto da Suicide Cliff.
Con cinque giorni o più giorni a disposizione credo abbia senso considerare l’idea di visitare in giornata Macao, anche se sono certo che potresti tenerti impegnato anche ad Hong Kong visitando qualche museo e magari facendo qualche altra escursione.
Giorno 1:
Esplora Hong Kong Central in giornata. Sali a Victoria Peak per il tramonto.
Giorno 2:
Monster Building, Dragon’s Back e resto della giornata a Tsim Sha Tsui. Symphony Of Lights la sera.
Giorno 3:
Isola di Lantau. Big Buddha e monastero Po Lin.
Giorno 4:
Kowloon la mattina. Lion Rock o Suicide Cliff nel pomeriggio.
Giorno 5:
Macao.
Macao.
Cominciamo col dire che Hong Kong vanta un sistema di trasporto pubblico estremamente efficiente, perfettamente integrato con Google Maps. Utilizzando la funzione di trasporto pubblico, è possibile visualizzare orari e fermate di tutte le linee della metropolitana e degli autobus, il che risulta davvero pratico.
Detto questo, sebbene già durante la mia visita alcune linee accettassero pagamenti direttamente con qualsiasi carta di debito, in molti casi è necessario utilizzare la Octopus, ovvero la carta prepagata per il trasporto pubblico che è spesso accettata come forma di pagamento elettronico anche da vari esercenti della città.
Se hai un dispositivo Apple, la cosa più pratica è scaricare la versione digitale da tenere nel Wallet. Qui trovi il link ufficiale. L’unico vero svantaggio di questa opzione è che la carta si può ricaricare solo in valuta diversa dal dollaro di Hong Kong ad un cambio molto sfavorevole e non ci sono alternative in quanto per usare l’app ufficiale e ricaricare direttamente in HKD, bisogna per forza avere una carta di debito/credito rilasciata ad Hong Kong.
Per chi ha un dispositivo Android o semplicemente vuole la versione fisica, ci sono due opzioni: prendere la versione per turisti che costa 39 HKD e non puoi restituire oppure la versione standard che costa 200 HKD, 50 HKD di deposito e 150 HKD di credito. Quest’ultima ha il vantaggio che può essere restituita e si possono recuperare quindi i 39 HKD del deposito, in pratica il “noleggio” ti costa 11 HKD. Qui trovi tutte le informazioni. In entrambi i casi, la carta va ricaricati tramite contanti in uno dei vari sportelli automatici che trovi per esempio alle fermate della metro. Come anticipato, per ricaricare la versione fisica online tramite l’app ufficiale, bisogna per forza avere una carta di debito/credito rilasciata ad Hong Kong.
Infine, seppur il trasporto pubblico sia efficiente, può capitare di dover usare un taxi, io per esempio sono voluto andare a vedere l’alba da Victoria Peak e non essendoci mezzi così presto la mattina, ho dovuto prendere un taxi. In questo caso, consiglio di usare Uber oppure l’app locale chiamata HK taxi.
Alba da Victoria Peak.
Quanto costa un viaggio a Hong Kong? Chiaramente dipende dal tipo di viaggio che hai in mente, ma viaggiando low cost puoi aspettarti di spendere circa 50-60€ al giorno.
Hong Kong ha un costo della vita molto alto, si tratta letteralmente di una delle città più care al mondo, ma è altrettanto vero che per il viaggiatore medio, questo si riflette quasi esclusivamente sul costo dell’alloggio: trasporto pubblico e cibo sono tutto sommato economici, così come molte attività che sono sostanzialmente gratuite.
Partiamo dai costi dei prelievi che, usando le migliori carte per viaggiare, possono essere ridotti a zero. Bank of China, che ha ATM praticamente ovunque, incluso l’aeroporto (appena fuori dall’aeroporto di fronte all’ingresso della stazione del treno) e molte fermate della metro, permette infatti di prelevare senza commissioni. Per quanto riguarda le sim card, io ho preso una MySim in un 7-Eleven, 33 HKD per 50gb in 4g, per attivarla basta seguire le istruzioni e non ci si impiega più di 5 minuti, passaporto alla mano. Un’altra sim spesso consigliata è la SoSim che puoi acquistare anche nei punti vendita di Watsons. Onestamente credo una valga l’altra.
Se hai un telefono che supporta le eSIM e vuoi la comodità di navigare fin da subito senza dover comprare una sim locale, allora ti consiglio di usare un servizio come quello offerto da Airalo e Ubigi. Se opti per questa soluzione, ci sono però almeno un paio di considerazioni da fare. Prima di tutto, salvo rara eccezione, i giga si pagano molto più cari rispetto a quello che costerebbero usando una sim locale; in secondo luogo, non sempre il loro partner locale è quello con la miglior copertura sul territorio.
In sostanza, credo che la maggior parte dei viaggiatori farebbe meglio a comprare una sim locale (o magari provare a comprare la eSIM di un provider locale) ma ti invito a fare le tue considerazioni in quanto le eccezioni non mancano. Per esempio, quando ho visitato il Giappone, il piano offerto da Ubigi era più conveniente rispetto a qualsiasi sim locale potessi comprare senza dimostrare di essere un residente.
Parlare di sicurezza ad Hong Kong ha del “ridicolo”. Chiaramente la criminalità esiste anche qui, ci sono borseggiatori come in qualsiasi altra città ma sono fenomeni molto rari, si tratta senza dubbio di una destinazione estremamente sicura. Per quanto mi riguarda, una delle città più sicure che abbia mai visitato. Chiaramente va usato il buon senso come in qualsiasi altra parte del mondo ma la questione sicurezza a Hong Kong non è qualcosa di cui preoccuparsi.
Stai pianificando un viaggio a Hong Kong? Dai un’occhiata a questi post:
Quale zaino da viaggio scegliere
Le migliori carte per viaggiare
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