Viaggio in Australia fai da te

L’Australia, con i suoi grandi spazi incontaminati che vanno dalle bellissime spiagge ai deserti passando per la foresta pluviale, il famoso “outback” e la grande barriera corallina, è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura che qui possono osservare creature e scenari unici al mondo ma anche città all’avanguardia.

Ho vissuto in Australia per due anni viaggiando all’interno del Paese per 6 mesi circa. Ho toccato tutte le destinazioni più popolari ma anche luoghi decisamente meno turistici. Qui trovi un brevissimo video della mia vita in Australia.

Che tu stia organizzando un viaggio zaino in spalla, un epico road trip o semplicemente raccogliendo informazioni per organizzare un tour più confortevole, in questa guida troverai tutto quello di cui hai bisogno.

Menu rapido

Steep Point, West Coast Australia.

Quando visitare l’Australia

Viste le dimensioni del Paese è davvero difficile parlare di clima senza fare una chiara distinzione in base alla regione di cui si sta parlando. Inoltre ricorda che le stagioni sono invertite rispetto al nostro emisfero!

A grandi linee, tracciando una linea immaginaria che taglia il Paese a metà, da est a ovest (più o meno all’altezza di Brisbane), nella metà inferiore cioè a sud si hanno quattro stagioni ben distinte con estati decisamente calde e inverni che posso essere più freddi di quello che pensi, soprattutto nello stato di Victoria e la Tasmania.

Mentre nella metà superiore, cioè nel nord del Paese, ci sono sostanzialmente due stagioni: la stagione secca (da aprile a novembre) con temperature piacevoli e precipitazioni praticamente assenti, e la stagione delle piogge (da novembre ad aprile) estremamente afosa con precipitazioni quasi giornaliere a carattere temporalesco.

Quanto appena detto vale per le regioni costiere, mentre all’interno – nel cosiddetto “outback” cioè tutta l’area sostanzialmente semidesertica – la pioggia è scarsa durante tutto l’anno, le temperature sono estremamente elevate durante l’estate australe e in inverno moderate durante il giorno e vicina allo zero di notte.

Per concludere, il periodo migliore per visitare il sud del Paese va da novembre ad aprile, cioè a cavallo dell’estate australe (se possibile sarebbe meglio evitare il periodo natalizio e il mese di gennaio che corrispondono con le vacanze estive delle scuole, i prezzi sono decisamente più alti e le spiagge affollate) mentre per il nord del Paese il periodo migliore è quello che va da aprile a novembre cioè a cavallo dell’inverno australe. Infine per l’outback il periodo migliore sono le mezze stagioni cioè aprile-giugno e ottobre-novembre.

Se hai parecchio tempo a disposizione, l’ideale sarebbe visitare il sud del Paese durante i mesi estivi per poi spostarti verso nord al finire dell’estate, andando quindi incontro alla stagione secca. O viceversa, potresti iniziare il tuo viaggio nel nord durante la stagione secca e spostarti verso sud all’inizio dell’estate evitando quindi la stagione delle piogge.

Gli animali più iconici e curiosi del paese.

Documenti e vaccinazioni per entrare in Australia

Per visitare l’Australia è necessario avere un visto d’ingresso prima del tuo arrivo nel Paese. Ci sono diverse tipologie di visto ma per la maggior parte delle persone credo sia sufficiente il subclass 651, questo visto può tranquillamente essere richiesto online, è completamente gratuito e ha una validità di 12 mesi dal momento in cui ti viene concesso, durante questi 12 mesi si può entrare e uscire dall’Australia tutte le volte che lo desideri, rimanendo però non più di 3 mesi alla volta.

Nel caso avessi in mente un’esperienza all’estero, un’alternativa interessante per i cittadini italiani di età inferiore ai 31 anni è sicuramente il working holiday visa. Questo visto che costa 440 dollari australiani ha la durata di dodici mesi durante i quali è anche possibile lavorare legalmente e volendo può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi lavorando per almeno 90 giorni in località “remote”. Per ulteriori informazioni ti invito a dare un’occhiata a questo articolo.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, l’unica obbligatoria è quella contro la febbre gialla nel caso di ingresso nel Paese entro 6 giorni da un soggiorno in un paese a rischio, poi personalmente consiglio sempre il vaccino contro Epatite A e B.

Infine, è bene ricordare che esiste un accordo tra Italia e Australia in materia di assistenza sanitaria che garantisce accesso gratuito al sistema pubblico chiamato “Medicare” fino a un periodo di 180 giorni dall’ingresso nel Paese. si tratta però di un’assistenza di base che per esempio non copre nemmeno le spese di trasporto in ambulanza ed è pertanto consigliabile stipulare un’assicurazione privata di viaggio.

Per informazioni aggiornate su visti e quant’altro consiglio di consultare il sito viaggiare sicuri messo a disposizione del Ministero degli Esteri.

Hutt Lake.

Cosa fare e vedere in Australia

Viste le dimensioni del Paese, ho deciso di dividere questa sezione della guida in sette aree tra stati federali e territori ben distinti partendo dallo stato di Victoria a sud e girando in senso antiorario. Per ogni regione troverai una mappa più dettagliata.

In questa guida i prezzi sono espressi nella moneta locale chiamata “Dollaro australiano” spesso abbreviata con “AUD”. Il cambio, al momento della pubblicazione di questo articolo, è 1€ = 1.60 AUD. Per il cambio attuale ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina.

Victoria

Il piccolo stato del Victoria ha qualcosa per tutti i gusti, le bellissime spiagge lunga la costa a sud ovest, le campagne dove si produce dell’ottimo vino, i numerosi parchi nazionale, la leggendaria Great Ocean Road e infine Melbourne, una delle mie città preferite nonché una tra le più vivibili al mondo e indiscussa capitale culturale dell’Australia.

In generale il periodo migliore per visitare questa zona va da settembre-novembre ad aprile-maggio.

Melbourne

Melbourne è una città pulita, vivibile e dinamica. La città, con i suoi oltre 4 milioni di abitanti, è decisamente una metropoli dove fortunatamente tutti i punti di interesse si trovano nei dintorni del centro (conosciuto anche come “CBD”) o comunque non troppo distante, il tutto facilmente raggiungibile grazie all’efficente sistema di trasporto pubblico.

I graffiti di Melbourne.

Cosa fare e vedere a Melbourne

All’interno del CBD consiglio di visitare l’area attorno alla stazione “Flinders street station” dove a due passi troviamo la cattedrale “St. Paul’s Cathedral” la piazza “Federation Square” che la sera è estremamente vivibile e spesso ospita eventi gratuiti specialmente nei week end, infine puoi passeggiare lungo lo Yarra River dal lato del quartiere “Southbank” dove volendo potresti salire in cima al grattacielo “Eureka Skydeck” , con una vista mozzafiato sulla città, non è esattamente economico ma prenotando online si possono risparmiare un paio di dollari. Mentre leggermente più a sud c’è la National Gallery of Victoria e il Shrine of Remembrance.

Se te la cavi con l’inglese, volendo potresti unirti a un free walking tour della città che sostanzialmente tocca tutti i punti di interesse citati finora a anche molti altri. Il tutto in presenza di una guida locale più che disposta a dare consigli e suggerimenti oltre a fornire aspetti interessanti della storia della città.

Fuori dal centro, alcuni quartieri interessanti sono sicuramente Carlton che ha una fortissima influenza italiana, Collingwood e Fitzroy che hanno un’atmosfera hipster con un sacco di street art e infine St.Kilda e Brighton a sud dove si trovano le principali spiagge della città, la prima è anche il centro della vita notturna, qui, lungo la famosa Chapel street trovi alcuni dei club più famosi della città tra cui il famigerato Revolver. Mentre Brighton ha un’atmosfera più tranquilla e adatta alle famiglie, dove si possono vedere le iconiche casette colorate.

Brighton Beach.

Come spostarsi a Melbourne?

Come già detto in precedenza, spostarsi all’interno della città è davvero semplice grazie all’ottimo sistema di trasporto pubblico. All’interno del CBD i tram sono completamente gratuiti ma per usufruire del trasporto (tram, treni e autobus) al di fuori del CBD occorre munirsi di una carta chiamata Myki mentre per il trasporto da e verso l’aeroporto il sistema più rapido è lo skybus (comprado il biglietto online risparmi qualche dollaro).

Dove dormire a Melbourne?

In linea di massima io consiglio di dormire il più vicino possibile al CBD. Come ostelli in centro consiglio Exford Hotel se cerchi qualcosa di economico, oppure Space Hotel per qualcosa di più lussuoso, mentre il party hostel della situazione è il Base di St.Kilda. Se sei alla ricerca di un hotel dai un’occhiata qui.

Phillip Island

L’isola che si trova a circa due ore di auto da Melbourne è una destinazione turistica estremamente popolare non solo perché ospita l’omonimo circuito che gli appassionati di motori di certo conoscono, ma anche per la colonia di pinguini e otarie che popolano l’isola.

Per esplorare l’isola è possibile affidarsi a uno dei numerosi tour che partono giornalmente da Melbourne. Consiglio però di noleggiare un’auto che poi ti servirà anche per visitare il resto dello stato del Victoria.

Un possibile itinerario di un giorno partendo da Melbourne che include la famosa marcia dei pinguini (ogni giorno al tramonto) potrebbe essere il seguente:

Parti da Melbourne verso le 8:00 – 8:30 in modo da arrivare sull’isola verso le 10:30 e fare la prima tappa a Woolamai Beach. Qui, oltre a goderti la spiaggia, potresti seguire il sentiero che porta a questo punto panoramico e proseguire oltre se ne hai voglia (consiglio di scaricare maps.me dove i sentieri sono tutti tracciati).

Dopodichè dirigiti sulla vicina Churchill Island. Su quest’ isola nacque la prima fattoria dello stato del Victoria convertita in seguito in una sorta di museo vivente dove ogni giorno tra le 14:00 e le 15:30 vengono fatte delle dimostrazioni su come vengono tosate le pecore, come lavorano i cani pastori ecc ecc (l’ingresso è a pagamento ma può essere acquistato in un pacchetto che include anche la marcia dei pinguini, maggiori informazioni qui). In alternativa potresti semplicemente seguire il sentiero che corre lungo il perimetro dell’isola, 1-2 ore circa, gratuito.

La colonia di Ottarie.

Ogni giorno alle 15:00 e alle 17:00 (in base al periodo dell’anno potrebbe esserci un’ulteriore corsa alle 13:00, orari) è inoltre possibile salire a bordo di una barca chiamata “EcoBoat Adventure Tour” che ti porterà a vedere quella che è una delle più grandi colonie di otarie dell’Australia.

A questo punto potresti visitare il centro di conservazione dei Koala (aperto dalle 10:00 alle 15:00, ingresso a pagamento) e il Nobbies Antarctic Centre (orari apertura), un museo interattivo che ti permetterà di impare un sacco di cose sull’Antartide e i suoi abitanti.

Per concludere la giornata recati alla spiaggia della “Penguin Parade” almeno un’ora prima del arrivo dei pinguini (qui trovi gli orari in base al periodo dell’anno).

N.b. Tutte le attività appena menzionate possono essere pagate singolarmente o comprando dei pass che includono più attività insieme. Specialmente durante l’alta stagione l’ingresso alla parata dei pinguini va comprato in anticipo! Questo è il sito ufficiale! Su Klook travel potresti trovare dei prezzi più vantaggiosi.

Marcia dei pinguini.

Wilsons Promontory National Park

Il parco, che si trova circa 3 ore a sud di Melbourne, vanta al suo interno circa 130 km di sentieri e numerosi campeggi, il punto di accesso principale al parco è il paese di Tidal River dove si trova il centro visitatori.

Per escursioni di più giorni è necessario registrarsi una volta arrivati al centro visitatori o tramite il sito internet dove puoi trovare mappe, escursioni consigliate e molte altre informazioni utili. Se ti piace fare trekking consiglio fortemente di passare un paio di giorni all’interno del parco, se invece sei interessato a qualche breve escursione giornaliera dai un’occhiata a questa pagina. In ogni caso vale sicuramente la visita!

Little Waterloo Bay

Yarra Valley

La Yarra Valley è una regione vinicola a due passi da Melbourne, dal centro città basta infatti guidare un’ora circa per arrivare nel bel mezzo di questa regione. Molte delle cantine sono ben segnalate e facilmente accessibili dalla strada principale.

Ho visitato la regione in giornata partendo da Melbourne e, anche se per noi italiani probabilmente queste giornata all’insegna delle degustazioni non sono di certo qualcosa di nuovo, è sicuramente un bel modo per trascorrere una giornata di relax. Non ricordo il nome della cantina dove ci siamo fermati ma se cerchi ispirazione puoi dare un’occhiata a questa pagina.

Great Ocean Road

La famosa strada che si snoda per 243 km da Torquay a Allansford è senza dubbio una delle più spettacolari al mondo. Il modo migliore per percorrerla è in macchina e preferibilmente sarebbe meglio avere almeno due giorni a disposizione altrimenti rischieresti di passare l’intera giornata a guidare, se non hai due giorni a disposizione considera l’idea di partecipare a un tour.

Prima di tutto un consiglio spassionato: se intendi percorrere la Great Ocean Road in estate (alta stagione) e hai come punto di partenza e arrivo Melbourne ti conviene percorrere la strada al contrario, così facendo eviterai le folle nei principali punti di interesse!

L’itinerario che consiglio è il seguente:

Giorno 1

Prendi la strada interna A1 e dirigiti verso Port Campbell, qui prosegui brevemente verso ovest visitando London Bridge, il Bay of Islands Coastal Park e il grotto prima di tornare verso est e percorrere la Great Ocean Road in senso opposto. Visita i seguenti punti di interessa The blow hole, Loch Ard Gorge Tom and Eva lookout The Razorback e infine i Dodici apostoli.

A questo punto torna a Port Campbell per passare la notte. Port Campbell Hostel è un’ottima soluzione anche per camere private.

The Razorback.

Giorno 2

Potresti iniziare la giornata fermandoti di nuovo ai Dodici apostoli, dove difficilmente troverai grandi folle, e poi proseguire verso Gibson Steps per una camminata in spiaggia. Da qui i punti di interesse che consiglio sono Teddy’s lookout (appena dopo questo punto panoramico c’è il paese di Lorne dove potresti pranzare), Split Point lighthouse, Point RoadKnight Beach (probabilmente la migliore spiaggia per fare il bagno lungo la Great Ocean Road) e infine Bells Beach, questa spiaggia è famosa per l’ottimo surf da fare o semplicemente osservare!

A questo punto non ti resta che tornare a Melbourne.

Ovviamente se hai intenzione di proseguire verso Adelaide o il parco nazionale Grampians ti conviene percorrere la strada da est verso ovest seguendo quindi l’itinerario appena descritto al contrario!

I dodici apostoli.

Grampians National Park

Questo bellissimo parco nazionale, che si trova a circa 3 ore da Melbourne o 2 ore e mezza se arrivi dal termine dalla Great Ocean Road, è un ottimo luogo dove fermarsi per un paio di giorni prima di proseguire il viaggio verso il South Australia.

Anche in questo caso avere un mezzo proprio è praticamente necessario e consiglio fortemente di passare per il centro visitatori di Halls Gap dove è possibile avere mappe, informazioni aggiornata e qualsiasi altra cosa di cui potresti aver bisogno, in alternativa puoi consultare il sito ufficiale.

All’interno del parco ci sono numerosi sentieri che vanno da poche centinaia di metri a escursioni di più giorni. Se hai poco tempo a disposizione o semplicemente non sei un gran camminatore ti consiglio di visitare almeno questi punti panoramici e punti di interesse facilmente accessibili.

Baroka Lookout, Reed Lookout e The Balconies poco distante, MacKenzie falls, The Pinnacle Lookout, e la breve camminata al Wonderland Grand Canyon. Tutti questi luoghi possono essere visitati nell’arco di una sola giornata ma se hai tempo a disposizione consiglio fortemente di fermarti qualche giorno all’interno del parco!

La soluzione più pratica ed economica per dormire è sicuramente il campeggio, all’interno del parco ce ne sono 13 dotati di bagni. E’ inoltre possibile fare campeggio libero in determinata aree o fermarsi in strutture appena fuori dal parco come per esempio Grampians Eco YHA.

Mia sorella che si dimostra più coraggiosa di me (soffro di vertigini).

New South Wales

Con una popolazione di oltre 7 milioni di abitanti questo è lo stato più popoloso dell’Australia. Questo stato è stato per anni il centro del potere coloniale inglese e la sua capitale Sydney, è la città più antica e grande dell’intero Paese. Le sue coste offrono alcune delle migliori spiagge d’Australia, a sud troviamo le aspre Snowy Mountains, a ovest l’outback e infine verso nord al confine con il Queensland troviamo gli inizi della foresta pluviale.

All’interno del New South Wales si trova anche “Australian Capital Territory” cioè il piccolo territorio che al suo interno ospita la capitale dell’Australia: Canberra.

In generale il periodo migliore per visitare questa zona va da settembre-novembre ad aprile-maggio. Se hai intenzione di visitare diversi parchi nazionali considera l’idea di comprare il pass.

Sydney

Ho vissuto per più di sei mesi a Sydney e per quanto sia una città affascinante e vivibile io non ci passerei più di un paio di giorni (lo stesso discorso vale anche per Melbourne), credo fortemente che la bellezza di questo Paese si trovi lontano dalle città.

Detto questo ecco alcune delle cose che mi sento di consigliare.

Cosa fare e vedere a Sydney

Ecco il mio itinerario suggerito per due giorni da passare a Sydney.

Giorno 1

Inizierei la giornata di esplorazione partendo da Darling Harbour, un’area estremamente vivibile con un sacco di ristoranti affacciati sul piccolo porto, nei dintorni ci sono inoltre alcuni punti di interesse come il Giardino Cinese (davvero carino e costa solo 6$), l’acquario e uno zoo.

Da qui proseguirei poi verso Hyde Park, St. Mary’s Cathedral, i giardini botanici e infine l’Opera House. Dall’Opera House consiglio di dirigersi verso The Rocks, questo quartiere che si trova ai piedi dell’Harbour Bridge e il più antico della città e preserva ancora moltissimi edifici storici. Da qui salite sul famoso ponte e camminate fino al al Pylon Lookout da dove si ha un’ottima vista sulla baia sottostante e l’Opera House.

A questo punto potresti tornare verso il centro città e visitare qualche museo/punti di interesse a cui sei interessato oppure prendere il traghetto verso Mainly che parte dalla vicina stazione di Circular Quay (che consiglio). Dal traghetto si ha prima di tutto una bellissima vista della baia e una volta arrivati a destinazioni si può assaporare un’atmosfera decisamente diversa rispetto alla “City”. A Manly potresti semplicemente andare in spiaggia o visitare il vicino North Head Sanctuary dove ci sono alcuni reperti risalenti alla seconda guerra mondiale o camminare lungo i sentieri dove sono presenti diversi punti panoramici per vedere la città.

L’Opera House vista dall’Harbour Bridge.

Giorno 2

Una visita a Sydney non può considerarsi conclusa senza aver visitato la famosa Bondi Beach, raggiungerla in autobus è davvero facile, una volta arrivato goditi un po’ di mare e sole prima di camminare la spettacolare Bondi-Coogee walk.

Si tratta di un percorso lungo la costa, lungo circa 4-5km, davvero scenografico che collega le due spiagge, consigliatissimo! Inizia in questo punto e termina qui, una volta arrivato a Coogee, per tornare in centro basta prendere un altro autobus.

In entrambe le spiagge ci sono dei bbq pubblici che potresti utilizzare per prepararti il pranzo in vero stile australiano, attenzione però perché durante l’estate e in particolare durante i week end la fila per cucinare potrebbe essere lunga.

Bondi-Coogee walk.

Come spostarsi a Sydney?

Come già detto, spostarsi per la città è davvero semplice, per accedere al trasporto pubblico è però necessario possedere una carta chiamata Opal. Dopodichè tramite il sito o l’app è davvero intuitivo capire quali mezzi prendere una volta inseriti punto di partenza e di arrivo. Arrivando dall’aeroporto il metodo più veloce per raggiungere il centro è a bordo del treno che si ferma praticamente all’interno dell’aeroporto, questo treno è però relativamente caro in quanto c’è una sovrattassa aeroportuale di 12$. Se vuoi risparmiare qualcosa e viaggi leggero, considera l’idea di camminare 2 km circa verso la stazione del treno (non all’interno dell’aeroporto) più vicina, dal T1 (voli internazionali) Wolli Creek Station, mentre da T2 e T3 (voli domestici) Mascot Station, da entrambe le stazioni il biglietto del treno costa esattamente 12$ in meno.

Dove dormire a Sydney?

In generale io consiglio di dormire il più vicino possibile al centro così da poter esplorare la città per quanto possibile a piedi. Sydney Backpackers è un ottimo ostello economico in pieno centro, se invece cerchi qualcosa di davvero figo dai un’occhiata a Wake up! Sydney Central, ha anche delle belle stanze private a prezzi competitivi. Per gli hotel dai un’occhiata qui.

Blue Mountains

Questa catena di montagne che si trova all’interno dell’omonimo parco è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2000. Il parco nazionale è facilmente accessibile da Sydney in quanto ci sono collegamenti frequenti in treno verso le principali città della regione.

Si potrebbero tranquillamente passare diversi giorni all’interno del parco ma se non hai molto tempo a disposizione è possibile visitare alcune delle attrazione principali in giornata proprio da Sydney.

Consiglio di prendere il treno da Sydney Central verso la città di Katoomba, il treno è in funzione ogni ora circa, costa 6$ e impiega 2 ore per arrivare a destinazione (controlla gli orari), l’ingresso al parco è gratuito.

Una volta arrivato a Katoomba, cammina verso Echo Point da dove si hanno delle viste incredibili sulla sottostante Jamison Valley e la formazione rocciosa chiamata “The Three Sisters”. Qui è anche possibile visitare il centro visitatori per raccogliere mappe/informazioni.

Da qui consiglio fortemente di percorre il tracciato denominato “The Giant Stairway” che inizia proprio da Echo Point a lato delle Three Sisters e scende a fondo valle prima di risalire e tornare a Echo Point. Il sentiero è ben segnalato e battuto quindi non avrai di certo problemi, sono circa 6 km in totale durante i quali si susseguono cascate e viste spettacolari, volendo è anche possibile risalire dal fondo valle a bordo di una breve rotaia. Qui vedi a grandi linee il percorso.

Se hai più giorni a disposizione considera l’idea di passare la notte qui e visitare gli altri paesi della regione che offrono diverse possibilità per fare trekking. Alcuni punti di interesse nelle vicinanze sono Wentworth Falls, delle cascate che si trovano ai margini dell’omonima città, Gordon Falls che potresti visitare in giornata da Katoomba e Govett’s Leep, un punto panoramico da dove partono diversi sentieri nella vicina città di Blackheath.

Blue Mountains.

Jervis Bay

Questa enorme baia che si trova a poco meno di tre ore a sud di Sydney ospita alcune delle spiagge più belle del New South Wales e per questo può essere un’area relativamente affollatta durante le vacanze estive. In ogni caso l’intera regione con l’omonimo parco nazionale e l’adiacente Booderee National Park merita sicuramente la visita.

La spiaggia più bella in assoluto e probabilmente Hyams Beach, qui la spiaggia è così bianca che in pieno giorno potrebbe letteralmente accecarti, quindi vedi di non dimenticare gli occhiali da sole! Se hai la possibilità concediti un paio di giorni per visitare anche altre delle numerose spiagge della baia.

Hyams Beach.

Canberra

Nonostante Canberra tecnicamente non faccia parte del New South Wales ho deciso di includerla in questa sezione visto che l’Australian Capital Territory, di cui Canberra è la capitale, si trova a tutti gli effetti all’interno del NSW e in più Canberra dista solo 3 ore di auto da Sydney.

Purtroppo, nonostante abbia girato l’Australia in lungo e in largo non ho mai avuto il piacere di visitarne la capitale, per questo ti rimando a un post dove sono sicuro troverai degli ottimi spunti per visitare la città. Cosa fare a Canberra.

Parlament House.

Snowy Mountains

Questa regione che si trova nell’estremo sud del New South Wales al confine con il Victoria ospita i picchi più alti del Paese tanto che nei mesi invernali ci sono alcuni stabilimenti sciistici aperti (gli unici in Australia!).

Probabilmente non sei venuto in Australia per sciare e difficilmente sarai da questi parti durante l’inverno australiano, ma se ne hai la possibilità vale la pena esplorare l’area. Il parco nazionale Kosciuszko prende il nome dall’omonima montagna, il picco più alto dell’Australia continentale con i suoi 2228 metri.

Per una panoramica delle attività che è possibile fare nella regione consiglio di dare un’occhiata a questo sito, per alcuni dei trekking più popolari dai invece un’occhiata a questo articolo. La principale zona ai piedi della montagna da usare come base per alloggiare è Thredbo.

Monte Kosciuszko.

Byron Bay

Il tratto di costa che va da Sydney al confine con il Queensland è pieno di possibili tappe dove passare qualche giornata di relax in spiaggia ma la grande maggioranza delle persone (io compreso) punta direttamente verso Byron Bay che dista circa 8-9 ore in macchina ed è quindi fattibilissimo raggiungerla in giornata.

Nel caso cercassi qualche fermata intermedia ti consiglio di dare un’occhiata alla Hunter Valley, la principale regione vinicola del NSW, e Coffs Harbour, una destinazione balneare davvero popolare specialmente tra le famiglie.

Detto questo, Byron Bay è famosa per l’ottimo surf e l’atmosfera rilassata. Durante la giusta stagione è inoltre possibile osservare la migrazione delle balene (giugno-ottobre) e più in generale è decisamente un ottimo luogo dove passare un paio di giorni durante il tuo viaggio lungo la east coast.

Oltre a rilassarti in spiaggia e magari cimentarti in qualche lezione di surf consiglio la camminata che dal centro città porta alla faro di Byron Bay, la vista è mozzafiato e con un po’ di fortuna potresti avvistare delle balene in lontananza. Inoltre potrai dire di aver visitato il punto più a ovest dell’Australia continentale che si trova proprio qui.

Un’escursione popolare è quella verso il piccolo paese di Nimbin che si trova a circa un’ora di auto verso l’interno. Negli anni ‘70 proprio qui era stato organizzato un festival e da allora molti dei suoi partecipanti hanno deciso di restare a viverci, dandogli un autentico stile hippie!

Ora il paese è il centro di uno stile di vita alternativo, eco friendly e decisamente pro cannabis, lungo la strada principale si trovano numerosi negozi etnici.

Per concludere, se sei dotato di mezzo proprio potresti visitare il vicino Mount Warning National Park, l’ingresso al parco è gratuito e c’è un sentiero lungo circa 9km che porta alla sommità dell’omonimo parco. Altri punti di interesse nei dintorni di Byron Bay sono Minyon Falls e Protester Falls.

Dove dormire a Byron Bay?

Come ostelli consiglio fortemente Arts Factory Lodge mentre per hotel dai un’occhiata qui.

La spiaggia di Byron Bay.

Queensland

Con quasi 7000 km di costa, 2000 isole e un clima tropicale, gli amanti del mare e del sole di certo non avranno difficoltà nel trovare qualcosa da fare, se poi ci si aggiunge la grande barriera corallina, una delle foreste più antiche al mondo e il famigerato outback a ovest ecco che otteniamo una delle regioni più visitate dell’Australia.

In generale il periodo migliore per visitare questa regione va da aprile a novembre, cioè durante la stagione secca.

Brisbane

Partiamo dalla capitale della regione che con circa 2 milioni di abitanti è la terza città del Paese, dopo Sydney e Melbourne. Al contrario delle altre due città dove ho vissuto per diversi mesi, a Brisbane ci sono stato solo per una settimana, al termine di un lungo viaggio on the road e durante il mio soggiorno ho dovuto sistemare un paio di faccende in sospeso non avendo quindi tanto tempo per esplorare la città, in ogni caso ecco cosa suggerisco di fare.

Cosa fare e vedere a Brisbane

Ecco il mio itinerario suggerito per due giorni da passare a Brisbane.

Giorno 1

Inizia la tua esplorazione partendo dal CBD, visita il Brisbane City Hall e il Museum of Brisbane, è gratuito, dopodiché prosegui verso il giardino botanico poco distante.

Da qui attraversa il ponte pedonale Goodwill Bridge che ti porta al quartiere South Bank dove sono concentrati molti dei musei della città, la Galleria di arte moderna e il Museo del Queensland solo per citarne alcuni. L’intera area che verso sud si estende verso South Bank Parklands, dove si trovano tra le tante cose delle piscine pubbliche, è davvero carina.

La sera se cerchi un po’ di movimento spostati verso il quartiere Fortitude Valley dove troverai numerosi bar e ristoranti.

Giorno 2

Passa il secondo giorno esplorando il quartiere New Farm e se ti capita di essere a Brisbane il sabato mattina allora non perderti il mercato locale all’interno del vicino parco.

Da qui sali a bordo della barca (il sistema di barche lungo il fiume fa parte del trasporto pubblico, qui puoi consultare gli orari) direzione West End che è considerato il quartiere alternativo della città, Soprattutto lungo le strade principali, Boundary Street and Vulture Street è comune vedere artisti di strada esibirsi, l’atmosfera è davvero piacevole e lungo la prima delle due il venerdì e il sabato si tiene il mercato settimanale.

Per concludere la giornata potresti salire fino alle cima del monte Coot – Tha da dove si hanno le migliori viste sulla città, il bus da prendere è il numero 471.

Brisbane vista dalla cime del monte Coot – Tha.

Come spostarsi a Brisbane?

Il sistema di trasporto pubblico come in tutte le principali città australiane è davvero efficiente e a tratti addirittura gratuito come nel caso del traghetto rosso che opera lungo il fiume nel centro città. Per accedere al trasporto pubblico a pagamento è però necessario acquistare una carta ricaricabile chiamata GoCard. Se arrivi dall’aeroporto, il modo più veloce è sicuramente l’Aritrain che però costa 18.50$ sola andata, se vuoi risparmiare 14$ allora sali sul bus gratuito T-Bus fino Skygate (Airport Village), qui aspetta il bus 590, fai due fermate fino al Toombul Shopping Centre e poi prendi il treno verso la città.

Dove dormire a Brisbane?

Summer House Backpackers è un ottimo ostello economico a due passi dal centro con delle attività interessanti che vengono organizzate ogni giorno. Se cerchi invece qualcosa di economico ma più stile albergo con un’ampia selezione di stanze private dai un’occhiata a Bowen Terrace Accommodation.

Gold Coast e Surfers Paradise

Gold Coast è una grossa città a sud di Brisbane con numeri distretti, il più famoso è probabilmente Surfers Paradise, l’intera area è estremamente turistica sia tra gli australiani che per i viaggiatori. Personalmente ho passato una sola notte a Surfer Paradise per spezzare il viaggio tra Brisbane e Byron Bay.

Non mi sento di sconsigliarla e sotto certi aspetti può essere una meta davvero suggestiva, i grandi palazzi che arrivano praticamente a toccare l’oceano sono indubbiamente un qualcosa di affascinante ma allo stesso tempo a mio parere non c’è nulla di più, solo una grossa città moderna a due passi da una spiaggia non esattamente deserta. Se però hai tempo a disposizione e cerchi una tappa intermedia dove fermarti un paio di notti allora può essere una destinazione da prendere in considerazione, detto questo penso che la bellezza dell’Australia si trovi da altre parti.

Spiaggia di Surfers Paradise.

Noosa

Noosa seppur probabilmente altrettanto turistica è decisamente un fermata che mi sento di consigliare lungo la East Coast. L’atmosfera è molto più rilassata rispetto a Surfers Paradise.

Oltre a passare qualche giornata di relax in spiaggia consiglio fortemente di visitare l’omonimo parco nazionale facilmente accessibile dal paese, l’ingresso è gratuito e ci sono una serie di sentieri ben mantenuti che si possono percorrere (mappa dei sentieri), consiglio soprattutto la camminata costiera (sentiero numero 4 in blue).

Un’altra attività carina che si può fare è visitare le Noosa Everglades che insieme alle più famose Everglades in Florida sono le uniche due regioni al mondo con un simile ecosistema. Partecipare a un tour da Noosa è davvero facile ma se vuoi risparmiare qualcosa e hai un mezzo proprio di consiglio di guidare fino a Boreen Point dove ci sono numerosi negozi pronti a noleggiare dei kayak e fornire mappe per esplorare la zona in autonomia.

Dove dormire a Noosa?

Noosa Flashpackers ottimo ostello letteralmente a due passi dal parco nazionale. Per Hotel dai un’occhiata qui.

Camminata costiera.

Rainbow Beach e Fraser Island

Rainbow Beach non è altro che la base per esplorare la vicina Fraser Island: quest’isola che misura 120 km in lunghezza e 30 km in larghezza nel suo punto più largo, è completamente composta da sabbia il che la rende l’isola di sabbia più grande al mondo e l’unico luogo dove la foresta pluviale cresce proprio sulla sabbia.

L’isola è a dir poco un luogo straordinario con un sacco di attrazioni che vanno dai numerosi laghi di acqua dolce, tra cui il famoso Lake McKenzie, piscine naturali, un relitto che è ormai diventato un’icona ed è anche l’ultimo luogo al mondo dove si possono osservare i dingo di razza pura che colonizzarono il continente australiano più di 3500 anni fa, nel resto del Paese la razza è stata “contaminata” da altri canini.

Se hai noleggiato o magari comprato un 4×4 per il tuo viaggio in Australia allora puoi visitare l’isola in completa autonomia come ho fatto io, in caso contrario è necessario unirsi a un tour che qualsiasi struttura/agenzia è in grado di organizzare, se vuoi prenotare online ti consiglio di dare un’occhiata a book.me.

In entrambi i casi, se possibile cerca di passare almeno due notti sull’isola, è veramente un luogo straordinario!

Lake McKenzie.

Alcune info per il tour fai da te a Fraser Island

Se hai intenzione di guidare il tuo veicolo 4×4 sull’isola, ottenere il permesso per il veicolo e prenotare i campeggi prima di salire a bordo del traghetto è obbligatorio, io e i miei compagni di viaggio lo abbiamo fatto il giorno stesso all’ufficio turistico prima di imbarcarci e molti dei campeggi attrezzati erano pieni quindi se questo è quello che cerchi, prenota online in anticipo (permesso e campeggi).

Qui trovi una mappa dell’isola con campeggi, strade, attrazioni, mentre questo è l’ufficio turistico dove abbiamo prenotato campeggi e permesso ma volendo ce ne sono anche altri in zona. Qualunque sia il tuo itinerario sull’isola, non perderti per nessun motivo il lago McKenzie, Eli Creek, il relitto Maheno e le Champagne pools! Soprattutto se non hai esperienza di guida sulla sabbia, guida con estrema prudenza e porta con te cibo e acqua a sufficienza, sull’isola si possono reperire ma sono estremamente cari!

Una volta tornato a Rainbow Beach ti consiglio fortemente di visitare questo punto, ci sono delle dune a picco sul mare dove la gente pratica sand boarding ma soprattutto è un luogo straordinario dove ammirare il tramonto!

Il luogo appena citato nella guida.

Agnes Water/ 1770

Per molti questa è la tappa successiva dopo, si tratta di una piccola città costiera dall’atmosfera rilassata spessa scelta per spezzare il viaggio da o verso Airlie Beach, crocevia per le famose isole Whitsundays.

Sinceramente non l’ho trovata niente di che ma il viaggio verso Airlie Beach da Rainbow Beach è decisamente una bella tirata e se hai un giorno due a disposizione vale sicuramente la pena fermarsi e godersi un po’ di relax in spiaggia, magari prendendo qualche lezione di surf.

In questo punto ci sono dei brevi percorsi che danno accesso ai dei punti panoramici non male, un buon modo per ammazzare un po’ il tempo. Volendo lì vicino c’è anche il Parco nazionale Eurimbula, che però non ho personalmente visitato quindi non so se ne valga la pena.

Un’altro stop intermedio che potresti considerare prima di dirigerti ad Airlie Beach è la città di Rockhampton, non ci sono stato ma si dice sia una sorta di capitale della carne con annessi pub e ristoranti. Inoltre si trova il Dreamtime Cultural Centre uno dei migliori centri culturali sulla cultura aborigene dell’Australia.

Dove dormire a 1770?

Cool Bananas è un ottimo ostello economico a due passi dalla spiaggia.

Spiaggia di Agnes Water.

Airlie Beach e Whitsundays Islands

Airlie beach è una città portuale che funge da crocevia per le bellissime Whitsunday Islands. La città di per sé non è niente di che e le spiagge nei dintorni non sono particolarmente carine e spesso sono infestate dalle meduse. Se hai una mezza giornata libera prima o dopo il tuo tour delle Whitsundays allora considera la laguna artificiale piuttosto.

Detto questo, devi assolutamente partecipare ad un tour delle isole, tipicamente durano tre giorni e due notti ma c’è anche chi opta per tour più lunghi o anche escursioni giornaliere a Whitehaven beach.

Io ho fatto il tour di tre giorni ed è stato qualcosa di incredibile, la visita a Whitehaven beach, lo snorkeling, l’avvistamento di balene il tutto condito da una compagnia fantastica durante i miei 3 giorni in barca a vela è qualcosa che non dimenticherò mai e consiglio a chiunque visiti questo bellissimo Paese.

Un po’ come per Fraser Island, qualsiasi agenzia/struttura è in grado di organizzare un tour delle isole, ci sono diversi formati, dalle party boat (che sconsiglio) a tour più incentrati sull’esplorazione dell’isole le opzioni sono davvero tantissimi. Personalmente ho fatto il tour con Spank me e mi è sembrato un buon compromesso qualità/prezzo ma come già detto ci sono letteralmente decine di opzioni, a te la scelta.

Whitehaven beach.

Dove dormire a Airlie Beach?

Tecnicamente se programmi bene il tuo viaggio non c’è nemmeno bisogno di soggiornare ad Airlie Beach ma nel caso volessi passare la notte primo o dopo il tour, Airlie Beach Magnus non è affatto male.

Townsville / Magnetic Island

La città di Townsville è il crocevia per la vicina Magnetic Island un po’ come Airlie Beach per le Whitsundays islands, la città di per sé non è particolarmente interessante e molti ci passano semplicemente per prendere il traghetto diretto all’isola ma se hai una giornata extra o semplicemente una mezza giornata allora potresti visitare il Museum of Tropical Queensland, il museo marittimo camminare lungo la Riverway dove ci sono piscine pubbliche, bar e una piccola galleria d’arte, infine potresti salire a piedi o in macchina sulla cima di Castel Hill da dove ci sono delle ottime viste sulla città e Magnetica Island.

Volendo da Townsille potresti organizzare dei viaggi per fare immersioni/snorkeling nella barriera corallina, ma essendo Cairns più vicina alla barriera stessa, tutte le attività legate alla grande barriera corallina sono in genere più economiche da lì.

Tornando a Magnetic Island, l’isola è davvero carina e vale sicuramente la pena passarci almeno un paio di giorni. Oltre metà dell’isola fa parte del parco nazionale, ci sono numerosi sentieri, spiagge e piccole baie che possono tranquillamente tenerti impegnato per giorni.

In particolar modo consiglio la Forts Walk, questa breve camminata di 1-2 ore al massimo porta alle rovine di un forte costruito durante la seconda guerra mondiale, da qui si hanno delle ottime viste su tutta l’isola. Durante il tragitto potresti avvistare qualche koala tra gli alberi! Ad ogni modo, ci sono altri sentieri tutti abbastanza brevi che potresti fare, qui trovi una mappa.

Infine, lo snorkeling a Geoffrey Bay non è affatto male e tra le spiaggie consiglio di dare un’occhiata a quelle di Radical Bay e Balding Bay: la prima si trova al termine di una strada sterrata mentre la seconda è solamente accessibile a piedi, entrambe sono meno frequentate delle principali spiagge dell’isola.

Radical Bay.

Come raggiungere Magnetic Island?

L’isola è accessibile solo in traghetto dalla vicina Townsville che dista solamente 8 km. Ci sono due compagnie che coprono la tratta ed entrambe partono dal Nelly Bay Ferry Terminal, Fantasea offre trasporto sia per pedoni che per veicoli mentre Sealink è solo per pedoni, entrambe le compagnie hanno quasi una decina di partenze giornaliere.

Dove dormire a Magnetic Island?

Io ho dormito al Base che si trova sul fronte mare, è davvero carino e ha un’atmosfera piuttosto festaiola. Se cerchi qualcosa di più confortevole dai un’occhiata a questi chalet.

Cairns

Da Townsville/Magnetic Island molti proseguono direttamente verso Cairns, sono infatti solo 4-5 ore di viaggio. Se invece cerchi una tappa intermedia per spezzare ulteriormente il viaggio allora Mission Beach potrebbe fare al caso tuo.

Si tratta di una piccola città costiera costituita da quattro piccoli paesi lungo una spiaggia di 14km, tutti assieme non arrivano nemmeno a 4000 abitanti! Un luogo perfetto dove rilassarsi e passare qualche giornata di mare. Se invece hai poco tempo consiglio fortemente di tirare dritto verso Cairns magari facendo una breve deviazione verso l’interno visitando Wallaman Falls, una cascata davvero impressionante, la seconda più alta dell’intero Paese, e se sei disposto a fare una deviazione ancora più lunga potresti visitare anche Blencoe Falls poco più a nord, la cascata più alta di tutta l’Australia.

Anche le Josephine Falls non sono affatto male e decisamente più accessibili dalla strada principale che porta a Carns.

Wallaman falls.

Cosa fare e vedere a Cairns

Una volta arrivato a Cairns, l’unica cosa che consiglio di fare in città nel caso dovessi ammazzare qualche mezza giornata, è fare un salto alla Cairns Esplanade, si tratta di un parco con annessa piscina pubblica davvero carino, la sera fatti una camminata sull’omonimo lungomare pieno di bar, ristoranti e negozi.

Detto questo, passa più tempo possibile ad esplorare ciò che circonda Cairns partendo probabilmente dalla grande barriera corallina.

The Great Barrier Reef

È il più grande organismo vivente al mondo nonché l’unico visibile dallo spazio, lunga oltre 2000 km è casa di migliaia di specie animale. Una vera e propria meraviglia.

Le escursioni verso la barriera per fare immersioni o snorkeling sono giornaliere salvo meteo avverso e sono vendute letteralmente da chiunque in città. Essendo la competizione così alta, puoi aspettarti un buon servizio praticamente da tutte le compagnie e personalmente cercherei qualche occasione last minute online su book.me oppure meglio ancora semplicemente camminando per la città. In ogni caso aspettati di pagare almeno un centinaio di dollari per una giornata di snorkeling e circa il doppio per fare due immersioni.

La grande barriera corallina.

Atherton Tablelands

Questo altipiano che si trova appena fuori Cairns è un’area davvero carina e ricca di cascate e paesaggi particolari che vale sicuramente la pena esplorare. Di seguito elenco un possibile itinerario da seguire con i principali punti di interesse.

Inizia la giornata dirigendoti verso Barron Falls, questa cascata alta 260 metri è estremamente spettacolare durante la stagione delle piogge ma anche durante la stagione secca di certo non sfigura e vale sicuramente la visita. Sul luogo ci sono una serie di punti panoramica collegati da dei brevi sentieri.

Barron Falls durante la stagione delle piogge.

Nella vicina Kuranda è possibile arrivare a bordo dello Skyrail, un’attrazione turistica composta da un circuito per metà percorribile in treno e metà in funivia dando delle prospettive uniche sulla foresta pluviale e anche su Barron Falls. Non l’ho fatto personalmente ma qui trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Da Kuranda continua verso Mareeba dove volendo potresti visitare il locale Heritage Museum (gratuito) prima di dirigerti ad Atherton, fermati a Emerald Creek Falls.

La piccola città di Atherton non ha chissà quali attrazioni eccetto il vicino parco per le mountain bike che ha una serie di ottimi tracciati e in paese ci sono diversi negozi dove è possibile noleggiare una bici.

Da Atherton prosegui verso Yungaburra e passa la notte a On the Wallaby bellissimo ostello a due passi dalla Piattaforma di avvistamento, dove la mattina presto (preferibilmente all’alba) è possibile vedere gli ornitorinco!

Continua la giornata verso l’albero di fichi gigante e poi dirigiti a sud verso il Mount Hypipamee national park dove ci sono una cascata e un enorme cratere, concludi con una visita all’icona Milla Milla Falls. Se non ne hai ancora abbastanza visita anche la vicina Zillie falls prima di tornare verso Cairns seguendo la Gillies Range Road. Con un po’ di fortuna durante questi due giorni potresti avvistare un Casuario, si tratta di un uccello (il terzo più grande al mondo) preistorico che vive esclusivamente in queste zone del nord-est australiano e la Papa Nuova Guinea.

N.b. Seguire il seguente itinerario con un mezzo proprio è l’ideale ma volendo è possibile unirsi a un tour (i tour delle Atherton Tablelands offerti a Cairns seguono un itinerario simile).

Milla Milla falls.

Dove dormire a Cairns?

Io ho passato il mio soggiorno a Cairns al Calipso che tutto sommato mi sento di consigliare. Se sei alla ricerca di un party hostel dai un’occhiata al Gilligan’s, sono sicuro non ti deluderà. Se invece cerchi una soluzione più comoda, Globetrotters International sembra un’ottima opzione.

Daintree forest

La Daintree Forest, che si trova circa 3 ore a nord di Cairns, è una delle foreste più antiche al mondo e può essere visitata in giornata, ma credo valga la pena passarci almeno un paio di giorni facendo il classico road trip da Cairns a Cape Tribulation seguendo il seguente itinerario.

Dopo aver percorso la strada costiera (a tratti davvero scenografica) verso nord fermati a Mossman Gorge, un luogo fantastico dove fare il bagno nell’acqua cristallina circondati dalla foresta pluviale, ci sono alcuni brevi sentieri, punti panoramici e un ponte sospeso, ci si possono tranquillamente passare un paio d’ore.

Da qui prosegui verso nord, attraversa il Daintree River in traghetto (corse frequenti dalle 6 di mattina fino a mezzanotte) fermati alla Marrdja Walk, un sentiero attrezzato della durata di 40 minuti circa attraverso la foresta e passa la notte a Noah Beach Campground.

Scattata dal finestrino dell’auto!

Il giorno successivo percorri la Dubuji walk prima di andare a vedere la bellissima spiaggia di Cape Tribulation e la vicina Myall Beach. Se ti senti pronto per una camminata non proprio facile allora in questo punto trovi l’inizio del ripido sentiero che porta sulla cima del Mount Sorrow. Torna verso Cairns.

N.b. Purtroppo in molte delle spiagge di questa regione è sconsigliato fare il bagno per la presenza di coccodrilli e meduse, leggi i cartelli e chiedi alla gente del posto prima di fare qualche sciocchezza!

Per concludere, se sei alla guida di un 4×4 SERIO e hai parecchio tempo a disposizione, potresti raggiungere Cape York al termine di uno dei tracciati 4×4 migliori dell’Australia (Old Telegraph Track) in una regione delle regione più selvagge del Paese, una vera e propria avventura!

Cape Tribulation.

Lawn Hill National Park

Per concludere questa sezione della guida dedicata al Queensland ci tengo a nominare questo parco nazionale che si trova al confine con il Northern Territory. Sebbene poco conosciuto è uno dei miei parchi nazionali preferiti, ovviamente non consiglio assolutamente di partire appositamente da Cairns per visitare il parco ma se hai intenzione di proseguire il tuo viaggio in Australia via terra in direzione di Darwin allora consideralo come tappa intermedia.

All’interno del parco ci sono tanti ottimi sentieri ma soprattutto si possono noleggiare dei kayak per esplorare in autonomia la bellissima gola e magari vedere qualche coccodrillo di acqua dolce!

Questo è il punto dove si trovano il centro visitatori e il campeggio al termine di un tratto di strada sterrato lungo circa 80 km, non in cattive condizioni ma è certamente consigliabile avere un veicolo con un buona altezza dal suolo. Qui trovi ottime informazioni sul parco.

Lawn Hill National Park.

Northern Territory

Conosciuto come il “vero outback” questo territorio vanta quelle che sono senza dubbio vere e proprie icone naturali dell’Australia. All’interno del territorio si contano ben 52 tra parchi nazionali e riserve naturali ed è inoltre considerato il centro della cultura aborigena, qui si trova infatti la più grande popolazione e collezione di arte aborigena del Paese.

In generale il periodo migliore per visitare questa regione va da aprile a novembre, cioè durante la stagione secca. In ogni caso anche la stagione delle piogge ha indubbiamente il suo fascino con le cascate a pieno regime e la vegetazione rigogliosa il che rende il periodo marzo-aprile l’ideale in quanto la piogge sono poco frequenti ma i benefici appena citati sono ancora presenti.

Darwin

Partiamo dalla capitale Darwin. Ho vissuto qui per quattro mesi e di per sé è tranquillamente una delle città meno interessanti del Paese, specialmente durante la stagione delle piogge quando, seppur non esattamente allo stesso modo, la città si svuota come accade ad una località balneare italiana in inverno.

Ci sono però tre cose che consiglio di fare in città: visitare il giardino botanico, fare un salto al Darwin Waterfront dove c’è un parco carino per oziare al sole con accesso a una spiaggia sicura e una piscina, e infine passeggiare per il sunset market, aperto solamente durante la stagione secca da aprile a ottobre, il giovedì e la domenica sera è estremamente consigliato, troverai un sacco di cibo, artisti e soprattutto dei tramonti spettacolari dalla vicina spiaggia!

Spostarsi è Darwin è davvero facile, il centro città è compatto e si può camminare ovunque.

Per concludere, in giornata da Darwin potresti visitare le vicine Berry Springs che distano circa 45 minuti in auto, sono delle piscine naturali davvero carine immerse nella giungla, se possibile evita il weekend. Infine un tour estremamente famoso offerto a Darwin è quello dei jumping crocodiles.

Dove dormire Darwin?

Melaleuca è considerato da molti il miglior ostello della città e in effetti non è per niente male, se però cerchi qualcosa di comodo dai un’occhiata a questi appartamenti.

Kakadu National Park

Ovviamente io consiglio di visitare il parco in autonomia noleggiando un’auto, gran parte del parco è accessibile con auto normali, anche se un 4×4 sarebbe l’ideale sia per comodità sia per raggiungere alcune aree meno accessibili.

I visitatori hanno l’obbligo di comprare il biglietto di accesso online oppure in uno dei centri visitatori all’interno del parco.

Ecco un possibile itinerario di 4 giorni all’interno del parco partendo da Darwin e quindi entrando da nord. Il secondo giorno varia in base al tipo di veicolo che hai.

Giorno 1

Il primo stop all’interno del parco si trova lungo la strada principale, Mamukala Wetlands. Qui c’è un breve sentiero che porta a una piattaforma di osservazione su una zona paludosa da dove è spesso possibile vedere numerose specie di uccelli e coccodrilli.

Prosegui verso Cahill Crossing, anche qui troverai una piattaforma di osservazione con possibilità di avvistare coccodrilli. Dirigiti verso questo punto poco distante da una serie di brevi sentieri che permettono di ammirare degli esempi di arte rupestre. Infine concludi il percorso salendo al Nadab Lookout, uno dei migliori punti panoramici del parco, particolarmente spettacolare al tramonto.

Potresti trascorrere la notte al Merl Camping Ground che però per esperienza personale e di molti altri è infestato dalle zanzare, quindi considera l’idea di guidare fino a Jabiru dove poter poi vagliare diverse opzioni.

Jim Jim Falls (a secco).

Giorno 2

Per mantenere l’itinerario di 4 giorni, oggi potrai scegliere tra due opzioni:

1)

Se guidi un 4×4 allora ti consiglio fortemente e di prendere il tracciato che porta a Jim Jim Falls e le Twin Falls. Lungo il tracciato bisogna guadare un fiume. Noi ce l’abbiamo fatta con un Ford Explorer senza lo Snorkel ma in base alla piena del fiume potrebbe essere necessario e in alcuni casi (soprattutto durante la stagione delle piogge) il tracciato è addirittura chiuso. In qualsiasi caso un 4×4 è assolutamente necessario.

Se scegli questa opzione fermati al Garnamarr Campground e monta velocemente la tenda per assicurarti una piazzola, poi prosegui verso le Jim Jim Falls e le Twin Falls prima di tornare al campeggio e passare la notte, entrambe le cascate si trovano al termine di un breve sentiero che parte dai due parcheggi.

Il percorso 4×4 e le due cascate meritano un sacco e non potrei consigliarli abbastanza, se però per qualsiasi ragione non sei interessato, oppure semplicemente non guidi un 4×4, allora potresti fare quanto segue.

2)

Fermati a Burrungkuy (Nourlangie) qui trovi altra arte rupestre lungo dei brevi sentieri e un punto panoramico poco distante, prosegui poi verso Bubba walk e sali al Mirrai Lookout.

Da qui potresti andare direttamente a trascorrere la notte al Maguk Campground (o qualche altro campeggio in questa direzione) oppure fermarti al Warradjan Cultural Centre dove si trova una piccola galleria incentrata sulla storia aborigena nella regione.

Maguk  Waterfalls.

Giorno 3

Passa la notte al Maguk Campground goditi il resto della giornata alle Maguk Waterfalls. Se hai fatto il tracciato 4×4 dovresti avere una mezza giornata circa, se invece sei arrivato la notte precedente tanto meglio, il luogo merita e soprattutto ricordati di salire sulla parte superiore della cascata dove ci sono una serie di piscine naturali davvero belle.

Giorno 4

Oggi è la giornata di Gunlom Waterfall. Cerca di partire la mattina presto da Maguk in modo da riuscire a passare almeno una mezza giornata alla cascata prima di lasciare il parco. Se hai tempo a disposizione volendo potresti passare un’altra notte all’interno del parco dormendo al campeggio vicino alla cascata.

Infinity pool alle cascate Gunlom.

Litchfield National Park

Un po’ come per Kakadu National Park, consiglio di visitare il parco in autonomia noleggiando un’auto. Gran parte del parco è accessibile con auto normali, anche se un 4×4 sarebbe l’ideale sia per comodità sia per raggiungere alcune aree meno accessibili.

Ecco il mio itinerario di 3 giorni nel parco per chi guida un 4×4. Qui trovi una mappa.

Giorno 1

Dall’ingresso est del parco inizia la tua visita dalle Magnetic Termite Mounds dove si trova un breve percorso che permette di osservare da vicino i giganteschi nidi di termiti, prosegui poi verso The Lost City dove ci sono delle formazioni rocciose a dir poco incredibili (tracciato 4×4).

Da qui torna indietro in direzione del Buley Rockhole, fatti un bagno rinfrescanti in queste piscine naturali prima di proseguire verso il campeggio di Florence Falls dove passerai la notte (ce ne sono due, uno per i veicoli normali e l’altro accessibile solo con un 4×4) lascia qui il tuo veicolo e scendi a piedi alle Florence Falls.

Florence Falls.

Giorno 2

Inizia la giornata andando al punto panoramico delle Tolmer Falls (volendo c’è un breve circuito da fare a piedi) poi prendi il tracciato 4×4 che porta alle Tjaynera Falls e Surprise Creek Falls, dopodichè torna indietro lungo lo stesso tracciato e passa la notte al campeggio delle Wangi Falls.

Giorno 3

Passa la mattinata alle Wangi Falls, magari facendo la breve camminata che inizia dal punto in cui si trovano le cascate e attraversa la Monsoon forest prima di lasciare il parco.

Tjaynera Falls.

Nitmiluk (Katherine) National Park

Ci sono due sezioni facilmente visitabili:

Edith Falls

La prima meno nota è quella che chiamo delle “Edith Falls”, se arrivi da nord si trova prima della città di Katherine. Passa la notte al campeggio Leilyn campground (ben attrezzato e spazioso)e vedrai che le Edith Falls si trovano letteralmente a due passi. Se arrivi in mattinata potresti farlo subito ma in caso contrario ti consiglio di aspettare il giorno successivo per completare il circuito che vedi in questa mappa, specialmente se decidi di completare anche la deviazione che porta a Sweetwater pool. In ogni caso completa almeno il circuito principale che porta alla Upper pool, merita!

Edith Falls, Upper Pool.

Katherine Gorge

L’altra sezione del parco più famosa è quella che chiamo “Katherine Gorge”. L’attrazione principale è la gola dove scorre il Katherine River. Ci sono dei sentieri che corrono parallelamente alla gola – come vedi in questa mappa – ma si consiglia di visitarla noleggiando un kayak tramite il centro visitatori. L’accesso viene però dato a un numero limitato di kayak con partenze programmate, ed essendo questa attività estremamente popolare, le probabilità di trovare spazio presentandosi il giorno stesso durante la stagione secca sono praticamente nulle. Io mi sono presentato per ben due volte a distanza di qualche settimana e mi è stato risposto che era tutto esaurito per i successivi 3-4 giorni, se quindi hai date precise e ci tieni a fare questa esperienza prenota in anticipo. Annesso al centro visitatori c’è anche il campeggio.

Katherine Gorge.

Elsey National Park (Mataranka)

Questo luogo è semplicemente imperdibile! Si tratta di un sistema di sorgenti termali dall’acqua cristallina immerso nella foresta. Anche in questo caso ci sono due sezione facilmente accessibili, se hai tempo solo per una ti consiglio la prima!

Dormi al Bitter Springs Campground (hanno pure dei bungalow) e passa almeno un giornata ad oziare all’interno di una specia di fiumiciattolo poco distante generato dalle sorgenti, la temperatura dell’acqua cristallina e la foresta attorno lo rendono un luogo eccezionale!

Se hai tempo a disposizione, il giorno successivo potresti visitare l’altra sezione più popolare del parco, qui sostanzialmente ti trovi nello stesso contesto solo che le vasche sono state cementate, quindi scompare un po’ di fascino e il luogo è più affollato. Anche qui c’è un campeggio a poca distanza delle vasche. Da qui volendo potresti camminare fino alle Mataranka Falls, la camminata lungo il fiume è piacevole ma le cascate non sono di certo impressionanti.

Bitter Springs.

Devils Marbles

Queste curiose formazioni rocciose si trovano letteralmente lungo la Stuart Highway e sono per questo una tappa quasi obbligata tra Alice Springs e il lungo viaggio in macchina che ti aspetta per raggiungere Tennant Creek, pit stop per spezzare il viaggio verso nord o sud.

L’area è abbastanza circoscritta e un’oretta dovrebbe essere più che sufficiente per esplorarla.

Devils Marbles.

Alice Springs

Questa città non particolarmente affascinante, è però il crocevia per molte attrazioni della zona e il luogo ideale dove fermarsi a fare provviste prima di proseguire il viaggio verso sud o verso nord.

Se però hai qualche ora da trascorrere in città potresti salire sull’Anzac Hill da dove si hanno delle ottime viste sulla città e la catena montuosa MacDonnell sullo sfondo, e magari visitare il giardino botanico dove spesso ci sono dei Wallabies che girano.

Dove dormire ad Alice Springs?

Alice’s Secret è un ostello davvero carino ed economico immerso nel verde con delle camere davvero curiose. Diplomat Motel sembra invece un’ottima opzione non troppo costosa per chi cerca qualcosa stile albergo.

West MacDonnell National Park

Questo parco nazionale che si trova appena fuori Alice Springs è spesso snobbato in favore di Ayers Rock e Kings Canyon ma se hai qualche giorno da dedicarci te lo consiglio fortemente.

Ecco il mio itinerario di due giorni all’interno del parco.

Giorno 1

Partendo da Alice Springs, Simpson Gap è la prima fermata del giorno, cammina lungo il breve sentiero che porta alla gola e magari fatti pure il bagno prima di proseguire verso Standley Chasm.

Standley Chasm è un canyon davvero spettacolare nonché una delle principali attrazioni del parco – l’entrata costa 12 dollari a persona per camminare lungo il breve sentiero attraverso il canyon. L’ideale sarebbe visitare il canyon durante le ore centrali del giorno, quando la luce del sole illumina le pareti del canyon in maniera spettacolare.

Da qui prosegui prima verso Ellery Creek, Serpentine Gorge, Ochre Pits e poi verso Ormiston Gorge. Qui c’è un breve sentiero che porta alla gola dove è possibile fare il bagno, questa è anche l’area più attrezzata del parco e c’è un buon campeggio dove potresti passare la notte. Il alternativa passa la notte nella vicina Glen Helen dove volendo c’è anche una struttura alberghiera.

Standley Chasm.

Giorno 2

Visita la Glen Helen Gorge prima di dirigerti verso Redbank Gorge, qui c’è una camminata leggermente più lunga da fare, ma comunque non eccessiva.

A questo punto, se guidi un 4×4 rialzato consiglio fortemente di visitare Palm Valley che si trova all’interno del vicino Finke Gorge National Park a 3-4 ore da Redbank Gorge. Qui c’è la possibilità di campeggiare e seguire alcuni sentieri (Arankaia Walk è il sentiero che porta alla famosa valle) per esplorare questa bellissima area. Per condizioni del tracciato 4×4 e altre info ti rimando al sito ufficiale del parco.

Se non hai un veicolo 4×4 o semplicemente non te la senti puoi sempre unirti a un tour organizzato da Alice Springs. Oppure prosegui il tuo viaggio verso il parco nazionale Watarrka!

Watarrka National Park (Kings Canyon)

Questo parco è lo stop ideale tra West MacDonnell National Park e Ayers Rock (Uluru), passa la notte al Kings Canyon Resort che offre sistemazioni di ogni tipo dalle piazzole per il campeggio alle camere di albergo, i servizi non sono affatto male.

Dal resort al punto in cui iniziano i sentieri sono solo 10 km, ci sono solo 4 percorsi all’interno del parco, quello che consiglio è la Rim Walk, un circuito di 7 km che corre lungo la cima del Kings Canyon è davvero suggestivo, cerca di iniziare la mattina presto per evitare le ore più calde del giorno!

King Canyon.

Ayers Rock (Uluru) e Kata Tjuta National Park

Per molti questa è una destinazione imprescindibile all’interno di un viaggio in Australia, in linea di massima una giornata è sufficiente per visitare il parco. Il biglietto d’ingresso costa 25$ e ha una validità di tre giorni.

Con 24 ore a disposizione ecco cosa consiglio di fare.

Inizia la giornata ammirando l’alba ad Ayers Rock, questo è considerato il punto migliore. Dopodichè unisciti all’escursione guidata da parte di uno dei ranger del parco alla base del monolite, l’escursione che dura 1-2 ore è davvero interessante e vengono date un sacco di informazioni sulla cultura aborigena e storia dell’area, l’escursione è inclusa nel tuo biglietto di ingresso al parco.

La camminata inizia ogni giorno dal “Mala Car Park” alle 8:00 da ottobre ad aprile e alle 10:00 da maggio a settembre. Dopodichè potresti completare uno degli altri percorsi o addirittura salire in cima al monolite (non è sempre possibile). In ogni caso il monolite è sacro agli aborigeni e quindi scalarlo è sempre stato considerato per loro un sacrilegio tanto che a partire dal 26 ottobre 2019 non sarà più possibile farlo.

Tramonto ad Ayers Rock.

Una volta completata la tua visita ad Ayers Rock dirigiti verso Kata Tjuta, qui ti consiglio fortemente di intraprendere la cosiddetta “Valley of the Winds Wak”, una bellissima camminata lunga 7.4km attraverso numerose gole con delle viste eccezionali.

Prima di tornare ad Ayers Rock per il tramonto, fai un fermata in questo bellissimo punto panoramico che si trova lungo la strada principale e offre delle bellissime viste sia su Kata Tjuta che su Ayers Rock, consigliatissimo!

Termina la giornata con il tramonto ad Ayers Rock, questo è il punto panoramico principale.

N.b. Se per qualsiasi ragione vuoi visitare esclusivamente Uluru nel minor tempo possibile senza quindi visitare i vicini parchi nazionali, sappi che potresti volare direttamente a Uluru (Yulara) dove si trovano le principali strutture alberghiere che a volte forniscono shuttle privati. Oppure potresti usare i servizi offerti da questa compagnia per raggiungere il parco in autobus. In linea di massima Jetstar è la compagnia più economica a offrire questa tratta aerea dalle principali città australiane.

Kata Tjuta.

Western Australia

Il Western Australia è lo stato più grande di tutta l’Australia. Si estende su un’area che supera quella dell’Europa Occidentale, con una popolazione di soli due milioni e mezzo di abitanti dei quali cui oltre due milioni vivono nella capitale Perth, la città di queste dimensioni più isolata al mondo!

L’attrazione principale di questo stato risiede nelle sconfinate distese di “niente” dove la natura incontaminata da vita a paesaggi surreali all’interno di quella che è a tutti gli effetti la regione dell’Australia che più mi ha affascinato.

Il periodo migliore per visitare questa regione varia profondamente in quanto il Western Australia è attraversato praticamente da tutte le fasce climatiche del Paese, Per il classico itinerario lungo la costa da Perth a Broome i periodi migliori per avere bel tempo sia a sud che a nord sono i mesi di settembre – ottobre e aprile – maggio (da marzo a luglio è la stagione degli squali balena a Exmouth) ma anche i mesi centrali dell’inverno (giugno-agosto) vanno più che bene. Se invece conti di visitare il sud – Margaret River, Albany ed Esperance – i mesi estivi sono il periodo migliore.

N.b. Se hai intenzione di visitare parecchi parchi nazionali, vale sicuramente la pena fare il pass per il Western Australia che trovi a questa pagina.

Perth

Perth non avrà il fascino di Melbourne e Sydney, ma durante la mia settimana di permanenza mi ha dato delle ottime impressioni. Una città estremamente vivibile, pulita, piena di verde e con delle spiagge davvero belle a due passi dal centro, che gode di giornate soleggiate più di ogni altra capitale australiana!

Cosa fare e vedere a Perth

A meno che tu non abbia un sacco di tempo a disposizione, consiglio di passarci al massimo due giorni.

Giorno 1

Inizia la prima giornata visitando il Perth Cultural Centre, qui trovi la galleria d’arte del Western Australia (gratuita) e molti altri musei, mentre poco distante ci sono i palazzi governativi come la Government House e la Corte Suprema.

Passa poi al Kings Park che si trova nel cuore di Perth ed è uno dei parchi cittadini più grandi al mondo (più grande anche di Central Park a New York). Termina la giornata esplorando la prigione e il museo marittimo e passeggia per Fremantle, considerato il miglior quartiere della città, da non perdere il mercato locale il venerdì e il sabato.

Prigione di Fremantle.

Giorno 2

Dedicata questa giornata all’esplorazione di Rottnest Island, isola che si trova a soli 18 km da Perth. É un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura che possono godere delle sue 63 bellissime spiagge e la compagnia dei famosi Quokka che vivono esclusivamente qui, il tutto senza la presenza di macchine a rovinare la tranquillità dell’isola.

Ci sono 3 compagnie che offrono il trasporto da e verso l’isola: RottnestExpress, Sealink e RottnestFastFerris. Consiglio di dare un’occhiata a tutte e 3 in quanto spesso ci sono offerte stagionali o determinati giorni della settimana dove ci sono sconti sostanziosi, vengono inoltre spesso offerte delle combo, per esempio biglietto+noleggio bici, a dei prezzi vantaggiosi, dai un’occhiata!

Una volta arrivato sull’isola come avrai capito, il modo migliore per spostarsi è in bici ma volendo potresti affidarti al bus che costa 20$ da utilizzare tutte le volte che desideri, il giro completo dell’isola è sui 25 km il che è ottimo per una giornata intera. Tutta l’isola è davvero bella ma in particolar modo consiglio i laghi rosa, Little Parakeet Bay e Parker Point che vanta anche un percorso per fare snorkeling.

Rottnest Island.

Come spostarsi a Perth?

La bella notizia è che per spostarsi all’interno delle principali aree turistiche (Perth CBD e Fremantle) ci sono dei bus gratuiti chiamati CAT. Per spostarsi tra i vari quartieri è però necessario pagare, qui puoi trovare tutte le varie opzioni. Se arrivi al terminal internazionale (T1) consiglio di prendere il bus gratuito verso i Terminal domestici (T3 e T4) da dove è possibile prendere il bus n.37 e 37a (più o meno dalle 5:00 alle 23:00 ) verso il centro, costo 4$ circa, l’airport shuttle invece costa 18$. Tutte le altre opzioni sono ancora più care, se proprio vuoi prendere un taxi, usa Uber per risparmiare qualcosa.

Dove dormire a Perth?

Spinner’s Backpacker è un bellissimo ostello dall’atmosfera rilassata in pieno centro a Perth mentre Comfort Hotel sembra essere un’ottima opzione economica per chi cerca qualcosa di diverso da un ostello.

Margaret River

Questa regione a sud di Perth è particolarmente rinomata per le sue vigne che producono alcuni dei migliori vini australiani. Oltre al vino, la regione ha anche delle ottime spiagge e, specialmente negli ultimi anni, si è sviluppato fortemente il turismo legato al mountain biking con numerosi tracciati che partono a due passi dalla città (qui trovi una mappa dettagliata).

In città dai un’occhiata ai labirinti, mentre per quanto riguarda le spiagge, Hamelin Bay è probabilmente la più pittoresca della regione ma anche Yallingup e Smiths Beach più a nord valgono sicuramente la pena, così come molte altre spiagge delle ragione!

Parlando di cantine purtroppo non ne ho nessuna da consigliare, e quindi ti suggerisco di dare un’occhiata a tripadvisor.

Per concludere, nel caso fossi interessato a un sentiero che sembra essere davvero interessante, dirigiti verso “Cape to Cape Track”, lungo 123 km attraversa la regione da nord a sud, qui puoi trovare maggiori informazioni.

Yallingup Beach.

Albany

Per chi prosegue il proprio viaggio verso sud, Albany dista circa 4 ore in auto da Margaret River ed è solitamente la tappa successiva. Se invece cerchi una tappa intermedia dai un’occhiata a Pemberton, questo piccolo paese è di strada ed è famoso per una foresta di Eucalipto giganti all’interno del Gloucester National Park dove c’è un albero in particolare che può essere scalato e veniva usato in passato come punto di osservazione per gli incendi.

Infine, circa un’ora prima di arrivare ad Albany, ti consiglio di fermarti alle Green Pools e Elephant cove, due spiagge eccezionali una adiacente all’altra.

Una volta arrivato ad Albany, Middleton Beach e Emu Point sono le due spiagge più belle della città, mentre Little Beach all’interno della riserva Two People’s Bay è costantemente votata come una delle più belle del Paese.

Per delle ottime viste sulla città e sulla baia ti consiglio di salire sul Mount Clarence dove oltre ad alcuni monumenti come il War Memorial e il Museo Militare ci sono numerosi punti panoramici.

Per concludere, non perderti il vicino Torndirrup National Park, bellissimo parco costiero famoso per le sue spettacolari formazioni rocciose, in particolare Natural Bridge, The Gap e Blow Holes.

Emu Bay.

Esperance

Se vuoi spezzare il viaggio verso Esperance (sono circa 500km) potresti fermarti nel piccolo paese di Bremer Bay, la vicina spiaggia Blossoms Beach merita davvero.

Una volta arrivato ad Esperance goditi le fantastiche spiagge che la regione ha da offrire, vicino al centro città Twilight Beach è probabilmente la migliore e visto che ci sei visita il vicino Pink lake. Poi consiglio fortemente di spostarsi verso Lucky Bay e Wharton Beach, entrambe all’interno del Cape Le Grand National Park, sono indubbiamente tre le spiagge più belle al mondo, imperdibili.

Lucky Bay.

All’interno del parco ci sono due campeggi che consiglio di prenotare con anticipo specialmente durante l’alta stagione (sito ufficiale).

Ad Esperance spesso si conclude quello che è il classico road trip a sud di Perth, a questo punto se devi tornare a Perth ti consiglio di fare tappa alla Wave Rock, curiosa formazione rocciosa, davvero unica nel suo genere: indubbiamente un bel modo per concludere un fantastico road trip nel sud del Western Australia!

Da qui in poi sono tutte destinazioni a nord di Perth e possono essere considerate l’itinerario “standard” della west coast.

Wave Rock.

Nambung National Park

Questo parco nazionale, che si trova a circa 200 km a nord di Perth, è famoso per il “Pinnacle Desert”, una distesa arida con numerosi pinnacoli di pietra calcarea che danno luogo a un paesaggio surreale.

C’è un circuito da seguire in auto con diverse piazzole di sosta dove scendere e camminare tra i pinnacoli più qualche punto panoramico, prenditi il tuo tempo ma in ogni caso credo che 1-2 ore siano più che sufficiente. Prima di lasciare il parco dai un’occhiata al Discovery centre con dettagli interessanti sull’area e su come i pinnacoli si sono formati.

L’entrata al parco costa 13$ per veicolo e il parco stesso è accessibili a ogni ora del giorno, mentre il Discovery Centre è aperto ogni giorno dalle 9:30 alle 16:30.

I pinnacoli.

Kalbarri National Park

Dopo aver visitato i pinnacoli, prosegui in direzione del parco nazionale Kalbarri lungo la strada costiera e fermati alla Hutt Lagoon (pink lake) prima di continuare verso nord.

Tornando al parco, è bene sapere che è diviso in due parti, una costiera e una interna, quella costiera si trova prima di arrivare alla città di Kalbarri, crocevia per la parte interna del parco.

Quindi, prima di arrivare in città, consiglio di visitare questa parte, in particolar modo non perderti in quest’ordine: Eagle Gorge, Pot Alley, Mushroom Rock, Red Bluff e i Blue Holes. Sono tutte soste brevi per ammirare qualche curiosa formazione rocciosa o il scenografico tratto di costa.

Red Bluff.

Mentre nella sezione interna del parco dove si trovano le attrazioni principali che possono essere visitate nell’arco di una singola giornata. Il simbolo del parco è senza dubbio la Nature’s Window, un arco naturale che incornicia perfettamente la gola sullo sfondo e che si raggiunge al termine di una breve camminata, davvero fotogenico!

Segue point il Z Bend Lookout, anche questo punto panoramico si trova al termine di un breve sentiero e infine Hawks Head Lookout e Ross Graham Lookout a sud.

L’entrata al parco costa 12$ per veicolo, considera l’idea di comprare il pass. Se cerchi una sistemazione economica a Kalbarri dove alloggiare o campeggiare dai un’occhiata a Murchison River Caravan Park, all’interno del parco non ci sono campeggi. Se cerchi qualcosa di più “lussuoso” dai un’occhiata a Palm Resort.

Nature’s window.

Shark Bay

Questa baia che si trova circa 4 ore a nord del parco nazionale Kalbarri è davvero ricca di attrazioni e se ne hai la possibilità vale la pena dedicarci almeno un paio di giorni, in particolar modo se sei alle guida di un 4×4.

Cosa fare e vedere a Shark Bay

Se vai di fretta, la principali attrazioni turistiche possono essere visitate in giornata ma, come già detto se guidi un 4×4, puoi passare molto più tempo ad esplorare questa bellissima regione che dal 1991 è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell’umanità. Qui trovi una mappa dettagliata dell’area.

Hamelin Pool

Le Hamelin Pool ospitano quello che è a tutti gli effetti il più antico e grande fossile vivente al mondo: le stromatoliti. Questi organismi che proliferano all’interno della baia di Shark Bay possano essere osservati da vicino in questo punto grazie alle apposite passerelle costruire sul mare. Niente di eccezzionale o imperdibile ma sicuramente qualcosa di interessante da vedere!

Hamelin pool.

Monkey Mia

Questa riserva che si trova a circa 25 km a nord di Denham (la principale città della regione) è famosa per i delfini tursiope che visitano la spiaggia giornalmente da più di 40 anni.

Questi delfini sono selvaggi quindi il numero e gli orari delle visite variano ma generalmente visitano la spiaggia fino a tre volte al giorno e più frequentemente la mattina, per massimizzare la possibilità di vederli è quindi preferibile arrivare al mattino presto.

I delfini vengono nutriti dai rangers e con la loro supervisione puoi provarci anche tu, in nessun caso invece è permesso nuotare con loro; in ogni caso i delfini arrivano così vicino alla riva che basta semplicemente stare in piedi con l’acqua alle ginocchia e vederli nuotare accanto.

L’ingresso alla riserva costa 6$.

Shell Beach

Questa spiaggia che si estende per oltre 60 km è davvero unica nel suo genere. È infatti una delle uniche due spiagge al mondo composte interamente di conchiglie che in certe punti raggiungono addirittura i 10 metri di profondità, insomma una vera e propria montagna di conchiglie!

Soprattutto durante la bassa marea, il livello dell’acqua è estremamente basso e si può camminare per centinaia di metri verso il largo su pochi centimetri d’acqua, passa un paio d’ore ad esplorare la spiaggia o a stare in ammollo e goditi questa meraviglia della natura.

La “sabbia” di Shell Beach.

Eagle Bluff

Si tratta semplicemente di un punto panoramico con un breve percorso a piedi lungo da scogliera ma la vista su questo tratta di costa e la baia sottostante dall’acqua cristallina è semplicemente eccezionale.

È consigliabile venire prima del tramonto, la posizione è ideale per vedere il sole sparire all’orizzonte e soprattutto osservare con attenzione le acque poco profonde della baia. Vedere squali, delfini e dugonghi non è affatto raro… io ho visto uno squalo!

Eagle Bluff.

Francois Peron National Park

Questo bellissimo parco (accessibile solo ai veicoli 4×4) ricopre la punta estrema della penisola a nord di Denham ed è famoso per le sue scogliere rosse, le bellissime spiagge e l’acqua cristallina. Qui trovi una mappa del parco.

Se entri nel parco di pomeriggio, passa la nottata al campeggio della Big Lagoon e il giorno successivo prosegui verso nord dove volendo ci sono altri tre campeggi (vedi mappa) con relative spiagge. Il giorno successivo raggiungi Cape Peron per delle viste mozzafiato, qui potresti percorrere a piedi il Wanamalu Trail lungo la costa fino a raggiungere Skipjack Point, ma se fa troppo caldo o semplicemente non ne hai voglia vacci in macchina.

Non so se fosse il periodo (metà settembre) o sia sempre così ma nel tratto di spiaggia tra Cape Peron e Skipjack Point c’erano letteralmente migliaia di uccelli che andavano e venivano in continuazione, uno spettacolo incredibile in un luogo già di per sé estremamente suggestivo.

Ricordati di portare con te acqua a sufficienza in quanto all’interno del parco non c’è acqua potabile, qui appena fuori Denham è possibile fare rifornimento per pochi spicci.

 

Steep Point (Edel Land National Park)

Steep Point, che si trova sulla penisola più esterna delle due che formano la Shark Bay, è il punto più a ovest dell’Australia continentale e senza dubbio uno dei miei luoghi preferiti di tutto il Paese, è però accessibile solo ai veicoli 4×4.

Qui trovi una mappa dettagliata dell’Edel Land National Park al cui interno si trova Steep Point, se arrivi da sud è preferibile visitare questa parte di Shark Bay per prima senza quindi tornare sui tuoi passi.

Personalmente abbiamo visitato il parco in giornata partendo da Tamala Station che si trova circa 60 km più a sud dell’entrata, consiglio di risalire fino a Steep Point seguendo la strada che corre lungo la costa est passando per la bellissima Shelter Bay e poi tornare per la costa ovest senza scendere a Cray Fish Bay. Così facendo è possibile visitare il parco in una sola ma davvero lunga giornata.

Shelter Bay.

Non farti assolutamente ingannare dalle distanze, non è possibile viaggiare ad alta velocità, le strade o sono fortemente corrugate o estremamente sabbiose quindi ci si impiega molto più del previsto a macinare chilometri. In ogni caso non potrei consigliarlo abbastanza, questo è senza dubbio uno dei luoghi più incredibili che io abbia visitato in Australia.

Se volessi spingerti ancora oltre, potresti visitare la vicina Dirk Hartog Island che prende il nome dal capitano olandese che nel lontano 1616 sbarcò per primo sull’isola e può essere raggiunta grazie a un traghetto che parte dai pressi di Steep Point (info). Si tratta di un luogo estremamente remoto dove la logistica per avere carburante, acqua e cibo a sufficienza non è esattamente facile. Se ti sembra qualcosa a cui sei interessato ti invito a fare le dovute ricerche e arrivare preparato, noi purtroppo abbiamo dovuto passare.

Steep Point.

Exmouth, Cape Range National Park e Ningaloo Reef

Partiamo facendo un po’ di chiarezza visto che spesso questi tre nomi, quando si parla di questa tappa di un itinerario lungo la West Coast, vengono mescolati tra di loro: Exmouth è il piccolo paese che funge da punto di accesso al Cape Range National Park, con le coste che si affacciano sulla riserva marina del Ningaloo Reef la cui barriera corallina in alcuni tratti si trova a poche centinaia di metri dalla costa. Qui trovi una mappa dettagliata.

La regione è particolarmente popolare da metà marzo a fine luglio quando gli squali balena migrano attraverso la baia con il picco tra aprile e maggio. Durante questo periodo i tour per avvistarli e farci snorkeling insieme partono giornalmente e vengono offerti un po’ ovunque in paese.

Io ci sono stato a settembre e, nonostante non abbia avuto la possibilità di vedere gli squali balena, sono rimasto davvero impressionato dalla regione. Consiglio di passare almeno un paio di notti all’interno del parco in uno dei numerosi campeggi ben attrezzati a due passi dal mare da usare come base per esplorare le principali attrazioni.

Quelle che ho avuto modo di vedere, e consiglio, sono senza dubbio Turquoise Bay e Oyster Stacks (quest’ultima durante l’alta marea) per fare dell’ottimo snorkelling, Sandy Bay è una bellissima spiaggia per fare il bagno e infine se ti va di fare una breve camminata Mandu Mandu Gorge. Ricordati di portare con te maschera e boccaglio ma soprattutto cerca di prenotare i campeggi con un po’ di anticipo se conti di visitare il parco durante l’altissima stagione (sito ufficiale).

L’entrata al parco costa 12$ per veicolo. Considera l’idea di comprare il pass.

Visuale dal campeggio.

Karijini National Park

Questo è senza dubbio uno dei miei parchi nazionali preferiti dell’intero Paese. Consiglio di esplorarlo a piedi perché troverai profonde gole e piscine naturali remote, attraversando paesaggi davvero suggestivi. Sono certo che ne resterai entusiasta anche tu. Qui trovi una mappa dettagliata del parco.

Per dormire all’interno del parco ci sono solamente due opzioni: Dales Gorge Campground, si tratta di un campeggio basico con bagni ma senza docce e acqua potabile; a me non è affatto dispiaciuto e inoltre la posizione è perfetta per visitare tutte le principali attrazioni. Mentre Karijini Eco Retreat non si trova esattamente in un’ottima posizione ma offre decisamente un’esperienza più lussuosa. Volendo potresti alloggiare fuori dal parco a Tom Price dove ci sono un paio di opzioni ma perderesti un sacco di tempo per gli spostamenti.

L’entrata al parco costa 12$ per veicolo. Considera l’idea di comprare il pass.

Consiglio di passare tre giorni e due notti all’interno del parco seguendo questo itinerario. Se non hai tempo a sufficienza, taglia il programma del primo giorno.

Giorno 1

Se hai passato la notte da qualche parte tra Exmouth e Karijini, dirigiti verso Hamersley Gorge, passa una paio d’ore di relax e quando sono passate le ore più calde sali sulla cima del Mount Bruce da dove si hanno delle viste fantastiche. Sono circa 10 km tra andata e ritorno, passa la notte al Dales Gorge Campground.

Spider Walk.

Giorno 2

Visita Weano Gorge e segui la gola fino ad arrivare a Handrail Pool, se ti senti in vena di esplorare, prosegui oltre fino ad arrivare alla cima della cascata di un’altra piscina naturale dove c’è un chiaro cartello che invita a non proseguire ti invito caldamente a seguire il consiglio in quanto sarebbe praticamente impossibile risalire la parete in sicurezza.

Segue poi Hancock Gorge. Da qui, al termine di un’altra bellissima camminata impegnativa ma estremamente divertente, soprattutto nel tratto della “spider Walk” dove si cammina tra le strettissime pareti della gola, si arriva a Kermits Pool, un’altra piscina naturale davvero suggestiva.

Da qui visita il punto panoramico “Oxer Lookout”, il sentiero è davvero breve e parte nei pressi del parcheggio principale. Prosegui poi verso Knox Gorge e Joffrey Falls prima di tornare al campeggio.

Giorno 3

Passa la giornata esplorando l’area attorno a Dales Gorge e prendi il sentiero che porta alla circular pool, un’ora circa sola andata, poi visita Fortescue Falls e Fern Pool prima di lasciare il parco.

Circular Pool.

Eighty Mile Beach

Questa spiaggia che si trova circa 600 km a nord del parco nazionale Karijini è un ottimo luogo dove fermarsi prima di proseguire il viaggio verso Broome. Come dice il nome, si tratta di una spiaggia lunghissima che supera addirittura i 200 km.

In questo punto (dopo circa 10km di strada sterrata ma in buone condizioni) oltre ad esserci un ottimo Caravan Park c’è anche l’accesso alla spiaggia per i veicoli. Se quindi guidi un 4×4 puoi passare una giornata esplorando la lunghissima spiaggia deserta, la spiaggia è spesso popolata da numerosi uccelli migratori ed è estremamente famosa per la pesca, purtroppo però non è adatta per fare il bagno in quanto ci sono troppe meduse, squali e razze ma resta comunque un luogo affascinante e tranquillo dove passare un giorno o due nel tragitto verso Broome.

Tramonto a Eighty Mile Beach.

Broome

Eccoci arrivati a quella che per molti è la destinazione finale di un road trip lungo la West Coast, mentre per altri è il punto di inizio verso un altro epico road trip nel Western Australia, quello attraverso la regione chiamata “Kimberly”.

Tornando a Broome, si tratta sostanzialmente di una destinazione balneare estremamente popolare durante la stagione secca (da maggio a settembre) tanto che la popolazione triplica durante questo periodo e spesso campeggi e strutture alberghiere registrano il tutto esaurito, soprattutto nei mesi centrali.

Non ho avuto modo di passare moltissimo tempo in città quindi sinceramente non so di preciso cosa abbia da offrire ma la spiaggia principale “Cable Beach” è davvero carina e molto frequentata. I tramonti sono semplicemente mozzafiato e ti consiglio assolutamente di non perderteli se ti trovi in città.

La città è inoltre famosa per gli allevamenti di coccodrilli e perle per i quali esistono degli appositi tour a cui si può partecipare.

Arrivato a questo punto, se intendi proseguire verso il Northern Territory hai due opzioni:

  • se guidi un 4×4 consiglio fortemente di percorre la Gibb River Road (tratteggiata in rosso)
  • se invece sei alla guida di un’auto normale, allora prendi la Great Northern Highway (in nero) più sud dove ci sono comunque un paio di attrazioni che vale la pena visitare.

Di seguito trovi una guida per entrambe le strade.

La Gibb River Road

Partiamo col dire che nonostante la fama, le condizioni della strada lunga circa 650km sono migliorate moltissimo negli ultimi anni e durante la stagione secca completare questo tratto di strada non è di certo un’impresa ardua.

Si tratta di una regione estremamente remota dove è assolutamente consigliabile guidare prima di tutto un veicolo affidabile e, in secondo luogo, portare provviste a sufficienza in quanto l’unico luogo ufficiale dove far poter fare spese (a caro prezzo) si trova circa a metà strada, a Mount Barnett. Prima di iniziare il viaggio controlla le condizioni della strada.

Consiglio di passare almeno 7 giorni seguendo a grandi linee questo itinerario, volendo ne potresti passare molti di più o tagliare qualche tappa ma credo che una settimana sia il giusto compromesso.

Giorno 1

Broome -> Derby

Derby è una piccola città a un paio di ore a nord di Broome che sinceramente non credo valga la pena visitare se non hai intenzione di percorrere la Gibb River Road. Prima di arrivare in città fermati al Boab Prison Tree che si trova lungo la strada principale.

L’altra “attrazione” della città è la marea più alta del Paese che può arrivare fino a 12 metri in altezza e può essere osservata al molo. Dopodichè potresti fare un salto al centro visitatori dove raccogliere qualche informazione aggiornata sullo stato delle strada ed eventualmente qualche mappa.

Passa la notte al Caravan Park e preparati alla partenza del giorno successivo.

Fai assolutamente il pieno di cibo, acqua e carburante prima di lasciare Derby.

Boab Prison Tree.

Giorno 2

Derby -> Tunnel Creek -> Windjana Gorge

Dirigiti verso Tunnel Creek dove è possibile esplorare una serie di grotte piene di interessanti formazioni rocciose, il percorso da seguire lungo circa 750 m (si entra e si esce dallo stesso posto) è praticamente sempre ovvio e non si è mai troppo distanti da altre persone, a tratti bisogna camminare nell’acqua, porta con te una torcia e goditi la camminata!

Tunnel Creek.

Dirigiti poi verso Windjana Gorge National Park dove c’è un buon campeggio per passare la notte, probabilmente durante l’alta stagione è preferibile prenotare. Prima del tramonto dirigiti verso la gola poco distante per assistere a uno spettacolo davvero unico: il fiume, infatti, praticamente asciutto (durante la stagione secca) forma una specie di lago dove centinaia di coccodrilli di acqua dolce aspettano l’uscita dei pipistrelli dalle caverne e li prendono letteralmente al volo nel momento in cui tentano di abbeverarsi! Ricordati di portare una torcia per il ritorno.

Le sagome nell’acqua sono tutte coccodrilli.

Giorno 3

Windjana Gorge -> Bell Gorge

Bell Gorge è una delle cascate più belle lungo la Gibb River Road. Parti la mattina presto da Windjana, passa il pomeriggio a Bell Gorge, che si raggiunge al termine di un breve sentiero, e infine passa la notte a Silent Grove Campground poco distante.

Bell Gorge.

Giorno 4

Bell Gorge -> Galvans Gorge -> Mt Barnett Roadhouse -> Manning Gorge

Galvans Gorge non è spettacolare come Bell Gorge ma vale sicuramente la visita, immersa nel verde ha un’atmosfera davvero magica, c’è pure un corda da usare per lanciarsi nell’acqua. Da qui prosegui poi verso Mt Barnett Roadhouse dove puoi fare rifornimento prima di proseguire verso il campeggio, 7 km più a nord.

Dal campeggio alle cascate sono circa 7 km tra andata e ritorno quindi probabilmente ti conviene aspettare il mattino successivo per intraprendere l’escursione in tranquillità e passare un paio d’ore alla cascata.

Manning Gorge.

Giorno 5

Manning Gorge -> El Questro Wilderness Park

Se riesci a visitare Manning Gorge la sera precedente, allora è possibile raggiungere El Questro Station al termine di una lunghissima giornata, in caso contrario passa la notte in una piazzola di sosta lungo la Gibb River Road e prosegui il giorno successivo.

Giorno 6

Zebedee Spring e El Questro Gorge (El Questro Wilderness Park)

El Questro Wilderness Park è un bellissimo parco privato la cui entrata costa 22$ a persona. Anche il campeggio (volendo ci sono pure camere lussuose) a El Questro Station è piuttosto caro ma personalmente credo ne valga la pena visto il livello dei servizi offerti: dolce calde, bar, ristorante ecc ecc.

Con una giornata a disposizione consiglio di visitare le Zabedee Springs che si trovano in questo punto e poi El Questro Gorge in questo punto (consiglio di scaricare maps.me che offre una mappa offline molto dettagliata delle zona).

Zabedee Springs si trovano al termine di un breve sentiero, mentre per El Questro Gorge bisogna risalire una gola che presenta dei tratti non proprio semplici ma niente che una persona in salute non riesca a portare a termine! entrambi i luoghi sono assolutamente fantastici.

Purtroppo non ho avuto modo di passare altro tempo all’interno di questa parte del parco ma ci sono diverse attività da fare, anche in maniera autonoma, e luoghi da esplorare, se sei interessato dai un’occhiata a questa pagina.

El Questro Gorge.

Giorno 7

El Questro Station -> Emma Gorge -> Kununurra

Questo è l’ultimo giorno lunga la Gibb River Road, lascia El Questro Station e torna sulla strada Gibb River Road, dopo qualche chilometro gira in direzione di Emma Gorge. In questo punto inizia il sentiero lungo circa 2km che porta ad una bellissima cascata dove è possibile fare il bagno.

Da Emma Gorge prosegui poi verso il termine della Gibb River Road che in questo punto si immette nella Great Northern Highway, ci sono i cartelli giganti che indicano la condizione della strada e una foto di rito al termine di questa bellissima avventura è d’obbligo!

Prima di arrivare alla piccola città di Kununurra potresti fare una piccola deviazione verso nord a “The Grotto” un anfiteatro naturale davvero carino sul cui fondo dopo 140 gradini si può fare il bagno e se prosegui ancora verso nord, nel piccolo paese di Wyndham c’è un bellissimo punto panoramico “Five Rivers lookout”.

Mentre a Kununurra potresti andare al vicino Ngamoowalen Conservation Park che però non ho personalmente visitato, proseguire il tuo viaggio verso Katherine nel Northern Territory o magari passare qualche giorno di relax sulle sponde del lago Argyle in particolare al Lake Argyle Caravan Park che ha una bellissima infinity pool!

Emma Gorge.

The Great Northern Highway

Questa parta della guida è dedicata a coloro che non possono (non hanno un 4×4) o non vogliono percorrere la Gibb River Road, oppure semplicemente sono di ritorno a Broome dopo aver percorso la Gibb River Road.

Premetto che non ho percorso questo tratto di strada in quanto una volta terminata la Gibb River ho proseguito verso nord ma dopo un po’ di ricerche ecco cosa potresti considerare.

Raggiungi Halls Creek dove potresti visitare il China Wall, una formazione rocciosa che si trova appena fuori città e Sawpit Gorge un’oasi nel deserto poco distante. Anche Wolf Creek Crater (che richiederebbe un giorno di viaggio tra andata e ritorno) da quello che ho letto è visitabile senza un 4×4 ma consiglio di chiedere conferma al centro visitatori.

Da Halls Creek proseguendo verso nord a bordo di una macchina normale non ti restano molte opzioni se non andare direttamente Kununurra di cui parlo al termine della parte dedicata alla Gibb River Road. Se invece guidi un 4×4 o sei disposto a partecipare a un tour organizzato dai un’occhiata al parco nazionale Purnululu.

Parco Nazionale Purnululu.

South Australia

Il South Australia è una delle regioni meno visitate dell’Australia ma non per questo meno interessante degli altri stati. All’interno di un road trip attraverso il Paese merita sicuramente la visita.

Lo stato ha sostanzialmente un clima mediterraneo con estati calde e inverni non troppo rigidi: in sostanza per visitarlo vanno bene un po’ tutti i mesi dell’anno, ad eccezione dell’inverno da giugno ad agosto, soprattutto se hai intenzioni di passare qualche giornata di mare.

Adelaide

Adelaide, capitale del South Australia, con il suo milione e mezzo di abitanti è una città decisamente meno caotica rispetto a Sydney e Melbourne. Inoltre, al contrario delle altre capitali, Adelaide non è mai stata un insediamento di prigionieri ma bensì una cosiddetta città di fondazione cioè una città costruita a tavolino.

Cosa fare e vedere ad Adelaide

Ho passato solo un paio di giorni ad Adelaide ma sinceramente penso che una giornata sia sufficiente per visitare le principali attrazioni della città.

Inizierei la giornata visitando lo storico quartiere di Glenelg, si trova sul lungomare ad una decina di chilometri dal centro e soprattutto durante i mesi estivi è estremamente vivibile con numerosi bar e ristoranti e ovviamente una spiaggia per niente male.

Nel pomeriggio invece visita il centro città partendo da Victoria Square e magari visitando il vicino central market, prosegui poi verso Rundle Mall, una strada pedonale (la prima in Australia) con numerosi negozi, boutique e alcune iconiche sculture, camminando ancora verso nord visita i giardini botanici di Adelaide.

Una laterale di Rundle Mall.

Come spostarsi ad Adelaide?

Il centro città è estremamente compatto e ci si può tranquillamente spostare a piedi mentre per i mezzi pubblici è necessario acquistare una metrocard (anche a bordo degli autobus).

Dove dormire ad Adelaide?

Sunny’s Adelaide Backpacker l’ostello ha decisamente qualche anno ma è davvero economico, i pancake per colazione sono deliziosi, offre parcheggio gratuito e i due uomini che lo gestiscono sono estremamente gentili e disponibili. Se cerchi un hotel, The Chancellor on Currie sembra un’ottima opzione.

Kangaroo Island

Purtroppo non ho avuto il piacere di visitare quella che sembra essere un’isola semplicemente fantastica perchè durante il mio road trip da Melbourne a Darwin mi sono trovato da queste parti a metà giugno con temperature non proprio estive e per di più brutte previsioni meteo, abbiamo quindi deciso a malincuore di passare oltre e lo stesso discorso vale per la York Peninsula.

In ogni caso ho raccolto delle informazioni che sono sicuro ti torneranno utili nel caso volessi visitarle.

Partiamo col dire che l’isola può essere raggiunta in due modi: aereo e traghetto. I voli sono operati da Qantas con partenze da Melbourne e Adelaide, mentre i traghetti sono operati da Sealink e Kangaroo Island Connect, il primo permette di portare il tuo veicolo a bordo mentre il secondo è solo passeggeri ma la compagnia permette di affittare direttamente con loro un’auto all’arrivo sull’isola. Entrambe le compagnie partono da Cape Jervis sulla terraferma, connessioni in autobus sono possibili.

Per spostarsi sull’isola è altamente consigliato avere un’auto in quanto il trasporto pubblico è praticamente assente. Partendo da Penneshaw un possibile itinerario di tre giorni potrebbe essere il seguente:

Giorno 1

Inizia da Emu Bay, segui poi la costa lungo la North Coast Road fino a raggiungere Stokes Bay, da qui prosegui verso il faro che si trova all’interno del parco nazionale, qui ci sono un serie di sentieri tra cui il “Cliff Top Hike” che sembra essere davvero scenografico. Potresti passare la notte al campeggio Harveys Return oppure più a sud a West Bay Beach che sembra essere più invitante.

Admirals Arch.

Giorno 2

Cerca di arrivare ai Platypus Water Holes al mattino presto in modo da avere la possibilità di vedere gli ornitorinco, prosegui poi verso Admirals Arch, una formazione rocciosa iconica dove è spesso possibile vedere delle foche. Tra maggio e ottobre spesso di riescono ad avvistare balene in lontananza.

Da qui partono pure numerosi sentieri oppure sali in macchina e guida fino alle Remarkable Rocks, questi giganteschi massi di granito hanno forme e colori davvero affascinanti. Infine visita l’Hanson Bay Wildlife Sanctuary prima di fare tappa a quella che è considerata una delle spiagge più belle del paese, Vivonne Bay, passa la notte a Vivonne Bay Campground.

Giorno 3

Visita Cape Gantheaume National Park, il parco offre numerosi sentieri ma potresti semplicemente guidare lungo la D’Estrees Bay Road e fermarti quando ne senti il bisogno. Sali sulla cima di Mount Thisby per un’ottima vista dell’intera isola prima di tornare a Penneshaw e prendere il traghetto.

York Peninsula

Come già detto in precedenza, a causa della stagione sbagliata e il meteo avverso, non ho avuto il piacere di esplorare la penisola. Se fossi in te darei un’occhiata a Innes National Park, alcuni dei siti principali sono: Ethel Beach, Dolphin Bay e Cape Spencer Lighthouse.

La York Peninsula ha però molto altro da offrire e ti invito a consultare questa pagina dove sono sicuro troverai più di qualche spunto.

Cape Spencer lighthouse.

The Clare Valley, McLaren Vale e Barossa Valley

The Clare Valley, McLaren Vale e la Barossa Valley che si trovano tutti nei dintorni di Adelaide sono le tre principali regioni del vino nel South Australia.

Personalmente ho visitato solo un paio di cantine nella Clare Valley ma le opzioni sono davvero tante. Per quello che conta Paulett Wines non è affatto male sia in termini di vino che di location, hanno una terrazza davvero carina.

Un Favoloso tramonto nella Clare Valley.

Flinders Ranges National Park

Questo parco nazionale si trova leggermente fuori dalla principale rotte turistiche in quanto, proseguendo il viaggio verso nord, molti prendono la Stuart Highway in direzione di Uluru ma se sei disposto a fare una “piccola” deviazione di 170 km personalmente credo ne valga la pena. Qui trovi una mappa dettagliata del parco.

Io ho passato il mio soggiorno al Wilpena Campground che credo sia l’unico ad offrire acqua corrente e docce calde all’interno del parco ma volendo ce ne sono molti altri.

All’interno del parco ci sono numerosi sentieri un po’ di tutte le difficoltà per i quali ti consiglio di dare un’occhiata a questa pagina (oppure dirigiti direttamente al centro visitatori una volta arrivato) ma consiglio fortemente di percorrere la Bunyeroo Valley Scenic Drive. La strada seppur sterrata è in buone condizioni e dovrebbe essere possibile percorrerla anche senza un veicolo 4×4, i paesaggi sono fantastici.

Razorback lookout.

Vulkathunha-Gammon Ranges National Park

Questo parco nazionale è decisamente fuori mano e, seppur mi sia piaciuto un sacco, ti sconsiglio di visitarlo a meno che tu non abbia parecchio tempo a disposizione. Innanzitutto per raggiungerlo partendo da Flinders Range ti serve un 4×4: la strada non è in ottime condizioni, soprattutto il tratto che collega il parco a Maree prima e William Creek poi, prima di immettersi di nuovo sulla Stuart Highway in direzione di Uluru.

Per me anche solo guidare letteralmente in mezzo al niente e visitare “paesi” dispersi nell’Outback Australiano come William Creek (popolazione 10 abitanti!) è stata un’esperienza surreale ma sta di fatto che questa “piccola deviazione” dal classico itinerario porta via parecchi giorni.

Se ti sembra qualcosa a cui sei comunque interessato, da Flinders Range ti consiglio di puntare verso il piccolo villaggio di Arkaroola. Qui c’è una specie di centro visitatori gestito tra gli altri da un signore estremamente gentile e trovi alloggi un po’ per tutti i gusti.

Ci sono numerosi percorsi da fare a piedi o tracciati 4×4, e vengono offerti tour di ogni tipo, inclusi voli panoramici dell’area! Per tutte le informazioni del caso ti consiglio di dare un’occhiata al sito ufficiale.

Arkaroola in lontananza.

Coober Pedy

Questa piccola città che si descrive come la capitale mondiale degli opali deve la propria esistenza agli opali stessi che si estraggono in quest’area.

Localizzata nel bel mezzo del outback si trova infatti a centinaia di chilometri dalla civiltà con un clima decisamente ostile dove le temperature estive durante il giorno possono superare tranquillamente i 40 gradi ed è proprio per questo che nei primi anni della “febbre degli opali” numerosi edifici furono costruiti interamente sotto terra proprio per sfuggire alla calura.

Per quanto interessante a mio parere questa piccola città non merita più di un giorno per essere visitata, ci sono un paio di musei ed esposizioni di opali dove viene raccontata la storia della città e numerosi negozi dove vengono venduti gioielli con opali incastonati ed opali stessi. La cosa che più mi ha affascinato è stato dormire sotto terra, ci sono diverse strutture che lo permettono, io ho dormito al Radeka Downunder Motel, è la soluzione più economica e sinceramente non era affatto male.

L’ostello scavato nella roccia.

Tasmania

Con la Tasmania, l’unico stato isola del Paese si conclude la seziona “cosa fare e vedere” in Australia. Purtroppo questa è l’unica regione del Paese che non ho avuto modo di visitare in prima persona, un’isola estremamente selvaggia e a detta di molti un luogo straordinario per gli amanti della natura e del trekking. Oltre il 45% del territorio è infatti ricoperto da parchi nazionali ed è di gran lunga lo stato più montagnoso d’Australia ma anche le spiagge sono spettacolari!

Il classico road trip sembra essere abbastanza standard e durare minimo una settimana, per maggiori informazioni ti consiglio di dare un’occhiata a queste due risorse: itinerario una settimana e itinerario di due settimane.

Wineglass Bay, Tasmania.

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Itinerari consigliati in Australia

Se sei arrivato fino a questo punto della guida probabilmente ti chiederai: “Ma quanto tempo serve per visitare tutti questi posti?!”. Per completare quello che spesso viene chiamato “The Big Loop” cioè un giro completo del paese via terra che sostanzialmente ho appena descritto a sezioni, si parte da un minimo 3-4 mesi fino ad arrivare a un anno, anche se 5-6 mesi credo siano un buon compromesso.

Mi rendo perfettamente conto che ben poche persone hanno questa quantità di tempo e soldi a disposizione, anche perché l’Australia non è di certo famosa per essere una meta economica; per questo di seguito fornisco un po’ di itinerari che possono essere completati in un lasso di tempo più breve.

Come per ogni luogo, non esiste l’itinerario perfetto dato un lasso di tempo ed è particolarmente vero qui in Australia dove le opzioni sono moltissime e molto dipende dalla stagionalità, quindi prendi ciò che segue come ispirazione e modifica o crea l’itinerario in base ai tuoi interessi/budget!

Itinerario di due/tre settimane in Australia: Costa Est

Due settimane sono sufficienti per vedere le principali attrazioni lungo la East Coast seguendo l’itinerario descritto qui sotto ma sarebbe sicuramente consigliabile completare l’itinerario in tre settimane aggiungendo magari qualche altra tappa come per esempio Brisbane e Magnetic Island.

In alternativa, se ti avanzano un paio di giorni, potresti visitare Uluru o Melbourne con dei voli interni. In generale il periodo migliore per percorrere la East Coast va da aprile a novembre.

Sydney (2 notti)

Giorno 1-2:

Nella sezione apposita delle guida trovi un itinerario suggerito di due giorni.

Byron Bay(2 notti)

Giorno 3:

Questa giornata la passi quasi tutta in macchina/bus.

Giorno 4:

Goditi Byron Bay e non perderti l’iconica camminata al faro.

Noosa (2 notti)

Giorno 5:

Trasferimento da Byron Bay a Noosa la mattina. Pomeriggio in spiaggia.

Giorno 6:

Visita Noosa National Park.

Fraser Island (3 notti)

Giorno 7-8-9:

Se ti sposti in bus allora dai un’occhiata ai vari tour, alcuni offrono il trasporto da Noosa, se invece guidi un’auto normale allora ti conviene guidare fino a Rainbow Beach, se hai intenzione di portare il tuo veicolo 4×4 sull’isola allora dai un’occhiata ai miei consigli su come farlo nell’apposita sezione.

A prescindere dalla scelta, il terzo giorno, al ritorno dall’isola consiglio di passare la notte a Rainbow Beach e andarti a vedere il tramonto in questo punto.

Airlie Beach – Whitsundays Island (4 notti)

Giorno 10:

Lunga giornata in auto/bus da Rainbow Beach ad Airlie Beach.

Giorno 11-12-13:

Tour di tre giorni e due notti alle Whitsundays, il terzo giorno al ritorno dal tour consiglio di passare la notte ad Airlie Beach.

Cairns (2 notti)

Giorno 14:

Trasferimento Airlie Beach – Cairns. Esplora Cairns nel pomeriggio/sera.

Giorno 15:

Snorkelling/immersioni alla barriera corallina.

Daintree Forest (1 notte)

Giorno 16-17:

Esplora la costa da Cairns a Cape Tribulation attraversando l’antica Daintree Forest.

Come vedi, seguendo alla lettera l’itinerario appena descritto, avendo tre settimane a disposizione ti avanzerebbero un paio di giorni da usare come meglio preferisci, se invece hai due settimane contate allora ti consiglio di togliere la Daintree Forest e partecipare a tour più brevi a Fraser Island/Whitsundays.

Itinerario di tre settimane in Australia: da Melbourne a Darwin (Outback)

Per portare a termine questo itinerario è praticamente impossibile affidarsi al trasporto pubblico ed è preferibile (ma non necessario) essere a bordo di un 4×4 per visitare al meglio i numerosi parchi nazionali.

In generale il periodo migliore per portare a termine questo itinerario va da aprile a novembre.

Melbourne (2 notti)

Giorno 1:

Esplora il centro di Melbourne.

Giorno 2:

Visita Philip Islands.

Great Ocean Road (1 notte)

Giorno 3:

Percorri la Great Ocean Road fino a Port Campbell.

Adelaide (2 notte)

Giorno 4:

Guida l’ultimo tratto della Great Ocean road prima di dirigerti verso Adelaide.

Giorno 5:

Esplora Adelaide.

Coober Pedy (1 notte)

Giorno 6:

Lunga giornata in auto da Adelaide a Coober Pedy. La sera se ti avanza tempo esplora brevemente la città oppure fallo il mattino seguente.

Ayers Rock (2 notti)

Giorno 7:

Questa è un’altra lunga giornata in auto da Coober Pedy a Yulara.

Giorno 8:

Visita Uluru e Kata Tjuta come descritto nella guida.

Kings Canyon (1 notte)

Giorno 9:

Trasferimento Yulara King Canyon Resort la mattina. King’s Canyon Walk il pomeriggio.

A questo punto se guidi un 4×4 ti consiglio di proseguire verso nord lungo la strada sterrata (è necessario comprare un permesso per percorrere questa strada, si può acquistare al resort) in direzione del parco nazionale West MacDonnell dove passare un paio di notti, altrimenti torna indietro e prendi la Stuart Highway verso Alice Springs (come descritto qui sotto).

Alice Springs (1 notte)

Giorno 10:

Trasferimento da Kings Canyon ad Alice Springs. Se ne hai voglia esplora brevemente la città nel tardo pomeriggio/sera.

Tennant Creek (1 notte)

Giorno 11:

Guida fino a Tennant Creek (e se ne hai voglia anche più a nord) fermandoti per strada a vedere le Devils Marbles.

Mataranka (2 notti)

Giorno 12-13:

Guida da Tennant Creek o ovunque tu sia arrivato fino a Mataranka, consiglio di passare il pomeriggio/sera alla sezione più popolare del parco e il giorno dopo spostarti a Bitter Springs Campground.

Nitmiluk (Katherine) National Park (2 notti)

Giorno 14:

La mattina prendi un kayak ed esplora Katherine Gorge, va prenotato in anticipo, vedi guida.

Giorno 15:

Spostati a Edith Falls, e completa il circuito come descritto nella guida.

Litchfield National Park(1-2 notti)

Giorno 16-17:

Se guidi un 4×4 vale la pena passare due notti all’intero nel parco mentre in caso contrario credo che una notte sia sufficiente, vedi guida.

Kakadu National Park (2-3 notti)

Giorno 18-19-20:

Anche in questo caso l’itinerario cambia a seconda del veicolo, vedi guida.

Darwin (1 notte)

Giorno 21:

Visita il Sunset Market.

Tagliando qualche giorno qua e là e magari uno dei parchi nazionali a nord è probabilmente possibile completare l’itinerario in meno di tre settimane. Se invece hai più tempo a disposizione considera altre destinazioni, come per esempio Kangaroo Island, Grampians National Park e Flinders Range National Park.

Itinerario di due/tre settimane in Australia: Costa Ovest

Nonostante questo itinerario non tocchi nessuna delle mete più blasonate come Uluru e la grande barriera corallina e le due città più note (Melbourne e Sydney) personalmente è quello che più preferisco.

L’itinerario “classico” da Perth a Broome può essere completato in due settimane (come spiegato qui sotto), se però hai la possibilità consiglio fortemente di aggiungere un’ulteriore settimana e completare anche la Gibb River Road (con un 4×4), se hai ancora più tempo a disposizione considera un mini road trip nella parte sud ovest della costa: Margaret River, Albany ed Esperance.

Per il classico itinerario lungo la costa da Perth a Broome i periodi migliori per avere bel tempo sia a sud che a nord sono i mesi di settembre – ottobre e aprile – maggio (da marzo a luglio è la stagione degli squali balena a Exmouth) ma anche i mesi centrali dell’inverno (giugno-agosto) vanno più che bene anche se a sud non è esattamente caldo. Se invece conti di visitare la parte a sud di Perth: Margaret River, Albany ed Esperance i mesi estivi (novembre – marzo) sono il periodo migliore.

N.b. Vale sicuramente la pena fare il pass per il Western Australia che trovi a questa pagina. Lungo la costa ovest il trasporto pubblico a lunghe tratte è praticamente inesistente.

Perth (2 notti)

Giorno 1:

Visita la città.

Giorno 2:

Vai a Rottnest Island.

Nambung National Park (1 notte)

Giorno 3:

Lascia Perth e visita il parco nazionale Nambung. Continua a guidare verso nord in direzione della Hutt Lagoon prima, e Kalbarri poi. Guida fino a quanto ne hai voglia ma fermati prima che scenda il sole.

Kalbarri National Park (1 notte)

Giorno 4:

Se arrivi sufficientemente vicino al parco il giorno precedente allora è decisamente possibile visitare tutte le attrazioni principali nell’arco di una sola giornata e passare la notte nella via verso Shark Bay.

Shark Bay (2-4 notti)

Giorno 5-6:

Qui dipende molto da che tipo di veicolo guidi, se sei alla guida di un 4×4 allora aggiungi due notti, una per Steep Point e un’altra per Francois Peron National Park, altrimenti due notti sono sufficienti.

Exmouth, Cape Range National Park e Ningaloo Reef (3 notti)

Giorno 7:

Ti serve praticamente tutta la giornata per spostarti da Shark Bay a Exmouth. Se è la giusta stagione, organizza il tour per vedere gli squali balena il giorno successivo.

Giorno 8-9:

Possibile tour per gli squali balena, altrimenti goditi il parco nazionale.

Karijini National Park (3 notti)

Giorno 10:

Praticamente passi tutta la giornata in macchina per raggiungere Karijini National Park.

Giorno 11-12:

Esplora il parco.

Eighty Mile Beach (1 notte)

Giorno 13:

Raggiungi Eighty Mile Beach, passa la notte qui.

Broome (1 notte)

Giorno 14:

Raggiungi Broome e goditi il tramonto su Cable Beach.

Come spostarsi in Australia

Credo fortemente che il modo migliore per esplorare questo bellissimo Paese sia via terra. Detto questo, ci sono numerose opzioni da considerare.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico (bus, treni ecc) seppur sia estremamente efficiente all’interno delle grandi città e principali aree metropolitane, quando si tratta di completare per esempio uno degli itinerari appena descritti, l’unico che può essere completato facendo affidamente al solo trasporto pubblico è quello lungo la East Coast dove ci sono tre compagnie che offrono “hop on hop off pass” a prezzi abbastanza economici, da considerare specialmente se si viaggia soli: Greyhound è la più popolare, ha diverse corse giornaliere e bus più moderni, Premier è l’opzione più economica, ha bus leggermente più vecchi e in molti casi una sola corsa giornaliera, infine Stray offre un servizio simile a un tour organizzato, i pass infatti oltre al trasporto includono anche delle attività.

Per qualsiasi altro tipo di viaggio sostanzialmente o ti affidi a tour organizzati o ti procuri un mezzo di trasporto.

I camper van sono estremamente popolari in quanto oltre al mezzo di trasporto offrono anchee un posto dove dormire con spazi interni o tende sul tetto, ci sono letteralmente decine di compagnie che offrono macchine, camper van e veicoli 4×4 a noleggio, alcune operano solo in determinate regioni, altre hanno condizioni speciali che proibiscono la guida in determinate aree del Paese, come per esempio Fraser Island. Personalmente non ho mai noleggiato un veicolo in Australia quindi non saprei consigliarti ma se cerchi una lista che credo sia abbastanza completa, dai un’occhiata a questa pagina sotto la voce “Car Rental” e fai le dovute ricerche.

La mia compagna di viaggio per buona parte del mio viaggio.

Altre due opzioni, che però richiedono decisamente una buona dose di flessibilità, sono i cosiddetti “rideshare” che in Australia sono molto comuni tra i viaggiatori, io stesso ho percorso la West Coast in questo modo: in sostanza ci sono sezioni di siti come Gumtree Rideshare o gruppi Facebook dove vengono postate offerte o richieste per compagni di viaggio.

La seconda opzione sono invece i “Car/Campervan Relocation”, altra pratica estremamente popolare in Australia che consiste nello spostare veicoli da un punto A a un punto B in un determinato lasso di tempo, a volte basta pagare solo il carburante e il noleggio è completamente gratis, altre volte anche il carburante è incluso, altre ancora bisogna pagare una piccola somma ma in ogni caso è nettamente più economico che noleggiare un veicolo. Ci sono numerosi siti che offrono questo tipo di servizio, uno su tutti transfercar.

Infine, per viaggi a lunga durata (più mesi) credo valga sicuramente la pena considerare l’idea di acquistare un veicolo da vendere una volta terminato il viaggio, salvo brutte sorprese alla fine dei conti credo sia l’opzione più economica.

Per quanto riguarda possibili voli interni, le principali compagnie aeree sono Qantas e Virgin mentre Jetstar e TigerAir sono le low cost. Ci sono inoltre delle compagnie che operano piccoli velivoli tra città in aree regionali del Paese come Rex, Airnorth, SkyTrans, SharpAirlines e Ntas.

Viaggio in Australia: costi

Mettiamo subito in chiaro un concetto: l’Australia è un paese caro anche per gli standard europei a meno che che tu non sia abituato al costo della vita in Svizzera o nel nord Europa.

Per un letto in ostello aspettati di pagare almeno 20$, a Sydney e Melbourne anche 25$, per una camera di albergo almeno 50$. Anche le attività organizzate non sono di certo economiche, con tour che a spanne costano almeno 100$ a giornata. Per mangiare fuori al ristorante aspettati di pagare almeno 20-40$ a seconda del livello, anche se specialmente nei quartieri cinesi o nelle cosiddette “food court” dei grandi magazzini spesso per 8-10$ si può mangiare un pasto davvero sostanzioso a base di riso/noodles.

Come supermercati, il più economico in assoluto è Aldi, seguono poi Coles e Woolworths.

L’alcol e il tabacco sono un’altra nota assolutamente dolente per i consumatori di queste sostanze, le tasse su questo genere di prodotti sono infatti davvero alte, una birra in un locale può tranquillamente costare 10$ mentre un pacchetto di sigarette arriverà a costare 40$ entro il 2020.

In Australia, fuori dalle grandi città, è possibile campeggiare praticamente ovunque e fa assolutamente parte della cultura australiana. Alcuni parchi nazionali offrono campeggi gratuiti, altri degli ottimi campeggi attrezzati a poco più di 10$ a notte, spesso si può semplicemente piantare la tenda in qualche area di sosta, in una spiaggia deserta o in un caravan park, alcune di queste soluzioni offrono degli standard davvero alti, con piscine, acqua calda e ottime aree condivise dove cucinare o semplicemente rilassarsi.

A tal proposito consiglio fortemente di scaricare wikicamps, durante i miei road trips si è rivelata estremamente utile.

Felici ma sfiniti al termine della Gibb River Road.

Insomma, a prescindere da che tipo di viaggiatore sei, se vuoi esplorare le aree più belle e remote dell’Australia campeggiare è praticamente una scelta obbligata e a mio parere la regola numero uno per risparmiare durante un viaggio in Australia.

Per concludere, un viaggiatore attento che viaggia low cost può decisamente viaggiare all’interno del Paese con un budget giornaliero di almeno 70-80$ quindi circa 50€ al giorno, questo dando per scontato che si sposti in autobus lungo la costa est o condivida i costi del trasporto con altre persone nelle altre regioni, ovviamente senza contare voli aerei e assicurazione sanitaria.

Viaggio in Australia: sicurezza

A mio modo di vedere, l’Australia da un punto di vista della criminalità è un Paese nettamente più sicuro dell’Italia e i dati statistici lo confermano quindi se fossi in te non mi preoccuperei troppo.

Quello di cui mi preoccuperei più seriamente (non voglio assolutamente fare terrorismo psicologico ma solamente farti usare il buon senso) sono i fattori ambientali. Come ben saprai l’Australia è particolarmente nota per i numerosi animali estremamente pericolosi che ci vivono. Specialmente a nord, fai particolarmente attenzioni ai cartelli: numerose spiagge sono infatti infestate da coccodrilli marini e le famose meduse “jelly box fish” e come se non bastasse, seppur gli attacchi nei confronti degli esseri umani siano rari, gli squali sono presenti praticamente ovunque.

Infine, soprattutto se non sei un nuotatore esperto fai estremamente attenzione alle forti correnti oceaniche, alcune spiagge sono famose per delle forti “Rip Current” cioè delle correnti che portano al largo e se ti fai prendere dal panico possono essere letali, qui trovi un video.

Sulla terra ferma i pericoli numero uno sono ragni e serpenti, non credo ci sia bisogno di dirlo ma evita contatti con qualsiasi creatura di questo genere e se ti trovi a campeggiare all’interno di qualche parco nazionale o distante dalla civiltà, è buona norma chiudere sempre veicoli e tende in modo da evitare che qualche ospite indesiderato si trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato!

Tra gli animali a cui piace attraversare la strada.

Ovviamente non è che serpenti e ragni aspettino nascosti tra i cespugli in attesa che qualcuno lasci una tenda aperta ma, come già detto, è buona norma chiudersi tutto alla spalle.

Per quanto riguarda il road trip lungo la costa ovest, nell’Outback o in altre regioni meno densamente popolate della costa est dove vive la stragrande maggioranza della popolazione, è assolutamente fondamentale portare con sé diversi litri di acqua, spesso anche nei campeggi all’interno dei parchi nazionali, la presenza di acqua potabile non è affatto scontata.

Sempre in queste regioni meno popolate, evita di guidare la notte, gli animali selvatici sono estremamente attivi durante le ore meno calde e colpire un canguro anche a 50 km all’ora senza un paravacche è sinonimo di disastro.

Per concludere, sebbene tra Italia e Australia esista un accordo che prevede assistenza sanitaria gratuita per un periodo fino a sei mesi, questa assistenza chiamata “medicare” include solamente una copertura base che non copre nemmeno i costi dell’ambulanza ed è quindi fortemente consigliato stipulare un’assicurazione viaggio a parte.

P.s. Gli Australiani vivono con il buco dell’ozono sopra la testa e per anni i tumori alla pelle sono stati un grosso problema in questo paese, usa una protezione adeguata!

Stai pianificando un viaggio in Australia? Dai un’occhiata a questi post:

Quale zaino da viaggio scegliere

Le migliori carte per prelevare gratis all’estero

Che cosa portare in viaggio

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12 commenti
  • Lorenzo

    ciao, potrei chiederti un informazione sull’Australia?

    • ilbackpacker

      Certo! Chiedi pure 🙂

  • Ale

    Ciao, fantastica guida on the road, mi sta aiutando un sacco nello scegliere molte delle tappe del viaggio che sto programmando, avrei solo qualche curiosità, una tra tante è: valutare di compiere questo trip senza una macchina ma solo a piedi/mezzi/aerei/traghetti può essere un opzione fattibile, oppure la consideri un po’ improbabile?

    • ilbackpacker

      Ciao! Lungo la east coast è assolutamente fattibile mentre nel resto del paese è un po’ improbabile.

  • Marco

    Ciao Nicola, avrei a disposizione un mese per visitare l’Australia.. mi pare di capire che la zona più semplice da visitare muovendosi con i mezzi pubblici, sia la gold Coast corretto?
    Consigli di atterrare a Melbourne o Sydney? Mi piacerebbe visitarle tutte e due magari aggiungendo pure Kangaroo Island! Grazie! 🙂

    • ilbackpacker

      Ciao Marco, la east coast è decisamente molto più facile da visitare con i mezzi. Consiglio di volare su Melbourne, risalire la costa fino a Cairns e poi prendere un volo interno per tornare a Melbourne. Credo sia più che sufficiente per un mese quindi se fossi in te escluderei Kangaroo Island. Buon viaggio! 🙂

  • Marco

    Grazie per i preziosi consigli! 🙂 c è un alternativa a Kangaroo per vedere i canguri? Grazie! 🙂

    • ilbackpacker

      Verosimilmente li vedrai pure lunghe le strade una volta uscita dalla città ma se vuoi un incontro più ravvicinato, ci sono pure molti parchi cittadini che offrono questa possibilità.

  • Marco

    Ciao Nicola:) per gli spostamenti fini a Cairns, cosa consigli viaggiando in solitaria? Per il collegamento Melbourne-Sydney cosa conviene prendere? Aereo? Grazie 🙂

    • ilbackpacker

      Trovi consigli per gli spostamenti nella sezione “come spostarsi”. Da Melbourne a Sydney conviene sicuramente considerare l’aereo. Buon viaggio 🙂

  • Marco

    Ciao Nicola! Per le escursioni alla Grande barriera corallina partendo da Cairns, conviene prenotarle da casa prima di partire, oppure in loco il giorno prima?
    Grazie 🙂

    • ilbackpacker

      Ciao Marco, io proverei a trovare qualche offerta in loco. Buon viaggio! 🙂

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